venerdì 28 settembre 2007

"La cavalcata dell'Assunta" di Fermo(AP)


La corsa al galoppo lungo la via del mare tra le Contrade per la conquista del Palio faceva parte delle manifestazioni con le quali, fin dal 1182, si onorava a Fermo la patrona Maria Assunta in cielo, con lo storico corteo della Cavalcata. Interrotta definitivamente nel 1898, la Cavalcata è stata ripristinata dal 1982, e si svolge ogni anno il 15 di agosto, con la partecipazione delle dieci Contrade, preceduta da diverse manifestazioni che prendono il via dall'arrivo in città del Palio. Un ricco corteggio di 650 figuranti delle Magistrature cittadine e delle dieci Contrade fa da cornice alla corsa dei barberi.
Le 10 contrade si chiamano: San Martino, Pila, Fiorenza, San Bartolomeo, Castello, Campolege, Campiglione, Capodarco, Molini Girola e Torre di Palme.
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Conte di Rochefort

martedì 25 settembre 2007

Torneo cavalleresco di Castel Clementino (Servigliano, Ascoli P.): I Rioni

Dopo il post di pesentazione sul Torneo cavalleresco di Castel Clementino, come già anticipato dal Sir d'Altavilla forniamo una breve descrizione dei 5 Rioni partecipanti.

Rione Porta Marina: E' il rione con il territorio più piccolo e il suo nome è dovuto alla via, a nord di Sevigliano, che porta verso il mare.
Il simbolo del Rione è una civetta e i colori sono il rosso e blu.Tra i record del Rione da segnalare, la prima vittoria, anno 1969, con Emilio Mordente e la durata del console Berdini, dal 1980 al 1999, il quale nella sua gestione ha dato una svolta importante al Rione. Si contano nel palmares 8 vittorie: 1969,1973,1981(Vignoli), 1990,1991,1992, 20o2(Cordari),2006(Pizzi).Capo Rione è Enrico Pompozzi.

Rione Porta Navarra:occupa il lato sud del "quadrilatero" di Virginio Bracci.
Deve il nome alla casata Navarra ed il simbolo è un giglio, i colori il bianco e l'azzurro. E' stato il rione ad avere: i primi gruppi dei tamburini (’77) e degli sbandieratori (’78).
Porta Navarra è stato il primo rione ad approvare un regolamento interno alla stregua di una associazione. Tra i record: la partecipazione e le vittorie di Emilio Mordente (1972,'74,'75,'77,'79); il digiuno di successi (dal 1979 al 1994) e in fine il tris di Gianni Vignoli (1994 - 1996), il rione conta quindi anch'esso 8 vittorie.Il capo rione è Paolo Pipponzi.

Rione Porta S Spirito: si colloca ad ovest del centro storico. Sul perché del nome si incrociano più correnti di pensiero. E’ vero che il viale che taglia in due il rione conduce al cimitero (dunque, via che apre allo spirito santo...), ma non è da trascurare la circostanza che si sia pescato dalla Quintana di Arezzo, dove la contrada Santo Spirito si contraddistingue in determinazione. Ben 11 sono i successi del Rione targati Gianfranco Ricci e Willer Giacomoni, allievo dello stesso Ricci. I colori sono il giallo e il rosso e il simbolo un Grifone.Console è Alberto Ridolfi.

Rione Paese Vecchio: il rione è ubicato nella parte antica di Servigliano (da qui il nome al rione).Paese Vecchio può fregiarsi del Palio del venticinquennale, conquistato da Paolo Margasini nel ‘93. E’ stata proprio quella l’ultima affermazione (la quarta, dopo l’accoppiata ‘70-’71 e il tris firmato Giacomoni) prima dell’ingaggio di Cino Felici, che ha portato altri due palii (’98 e 2000). Il curriculum rionale è un pò particolare:assente nella prima edizione, del ’69, venne formato l’anno seguente, che coincise con il trionfo di Carlo Monti. Ma fu vita breve: nel ’73, dopo conflitti interni, ruggini e diaspore con il comitato centrale, Paese Vecchio decise di non gareggiare alla Giostra, né di prendere parte al corteo storico. I colori rionali sono il giallo e il verde e il simbolo è un castello sul monte. Si contano sei successi: 1970,'71,'89,'93,'98,2000. Capo Rione è Giancarlo Ferretti.

Rione S Marco: Non è proprio un rione ma rappresenta il gruppo dei maggiorenti comunali, con il Magnifico Messere Renzo Speranza (il sindaco), gli adsessores, i consiglieri, gli araldi, i balivi, i suonatori di chiarina. In pratica, il territorio è racchiuso all’interno del palazzo municipale.San Marco è anche il patrono di Servigliano. I colori della delegazione comunale nella Giostra (vi è iscritta dal ’74) sono il giallo e il blu e come simbolo un leone. Le dame che hanno affiancato il Magnifico Messere sono sempre state gentili donzelle ‘prestate’ dagli altri rioni. 7 sono i successi per questo rione: 1982,1986,1987,1997,2004 - 2006.
Omino Maledetto

domenica 23 settembre 2007

Sai che c'è? Che mi sono rotto!

Avviso: a tutti quelli che entrano in questo blog. Se il blog non vi piace...è gradito un commento costruttivo piuttosto che andare su www.centolire.net e sputtanare questo blog. Perchè io credo che con centolire possiamo tranquillamente convivere e rimanere in buoni rapporti. Quello che mi fa incazzare è questo tipo di atteggiamento: venire qui, non approvare ciò che scriviamo e andare a commentare quello che si è visto qui su centolire...ABBIATE LE PALLE di dire la vostra opinione. Non vi mangiamo mica, vi rispondiamo civilmente. Però ditelo qui, perchè se qualcuno vuole vedere questo blog...ci viene. Non è necessario che avvertite tutta foligno su centolire descrivendoci come i sapientoni di turno, gli sveltoni di turno o i cattivi della situazione. Se psichicamente si hanno delle disfunzioni celebrali non si è obbligati a comportarsi da celebrolesi in ogni situazione. Si deve cercare di migliorare la propria condizione.
Quindi, invece di farci passare per stronzi per tutta foligno (cosa che non vogliamo affatto, anzi desideriamo il contrario...cioè che questo blog sia frequentato un pò da tutti), cercate di commentare qui se non vi piace...
Comportatevi da adulti e non come i mocciosi che vanno dalla mamma.

DUCA DI PLEXIGLASS

sabato 22 settembre 2007

Il Torneo Cavalleresco di Castel Clementino (Servigliano, in provincia di Ascoli Piceno)






Rioni contro: è la tenzone, il rumore prepotente degli zoccoli dei cavalli, la vittoria. La Giostra dell’anello ha il peso di un macigno sulla rievocazione: i vincitori possono gioire, fregiarsi del cencio conquistato; agli sconfitti non resta che l’onore delle armi (a talvolta neppure quello). Il Torneo Cavalleresco di Castel Clementino si caratterizza per la contesa del Palio, cresciuta a dismisura negli anni Settanta e consolidatasi negli ultimi tre lustri. Per un cavaliere giostrante, vincere a Servigliano equivale ad arricchire il palmares personale di un grande sigillo. Alla stregua di quelle di Ascoli Piceno, Faenza, Foligno. A rendere dura e selettiva la competizione sono le quattro tornate, caso unico nelle Giostre dove il percorso si cavalca in più di sessanta secondi.


Quattro manches sono dure e massacranti (per il binomio cavaliere-destriero), ma assicurano spettacolo nelle due ore di gara, dove l’adrenalina la fa da padrona nello stato d’animo degli spettatori. Cinque protagonisti, uno contro l’altro, intenti ad infilare dodici anelli di dimensioni a scalare di 8, 7, 6, 4.5 centimetri: ecco la Giostra dell’anello.


La pista, lunga 880 metri, è a forma di otto ed è delimitata da circa 450 bandierine colorate in legno. Percorrendola nel tempo record di 1’02”8, significa volare a 14 metri al secondo o 50 chilometri orari. In ogni tornata i duellanti sono chiamati ad affrontare tre rettilinei, cinque piegate e tre diagonali al centro delle quali c’è il braccio porta anelli alto 213 centimetri dove vengono posizionati i ‘bersagli’. Dal 1969 al 1989 le tenzoni hanno avuto luogo nel vecchio campo de li giochi, ovvero sul rettangolo di gioco del campo sportivo “E.Settimi”. Abili mani hanno garantito un tracciato perfetto: morbido in curva, abbastanza veloce lungo i tratti dove il berbero può sfogarsi. Il 1990, anno della XXII edizione, può essere considerato come l’inizio dell’era moderna: la Giostra cambia sede. Da allora viene disputata nel centro ippico, un impianto da diecimila posti seduti, vero fiore all’occhiello della vallata del Tenna, corredato da paddock, settore scuderia e box all’avanguardia.


I rionanti vivono la Giostra dell’anello con ansia e trepidazione. Inutile nasconderlo: godono nel veder primeggiare il proprio amato cavaliere, ma in caso contrario può bastare la resa del protagonista del rione rivale per lenire delusioni e sofferenze. Ma il Palio è anche questo: gioie e dolori sovente vanno a braccetto. Nella settimana antecedente la tenzone trovano spazio l’attesa, i pronostici, i riti scaramantici. I cavalieri giostranti hanno tre giorni a disposizione per provare cavalcata, lance, speroni e morsetti, e far adattare il destriero all’otto serviglianese. Questo avviene il giovedì, venerdì e sabato mattina. Nel frattempo è compito degli addetti al tifo posizionare al campo de li giochi vessilli e bandiere a mò di curva di stampo calcistico. La notte prima del grande evento in molti la passano senza chiudere occhio: chi a vegliare il cavallo (un tempo tutto ciò era più romantico...), chi a gozzovigliare nelle taverne rionali nel tentativo di propiziare la vittoria. Ma in pista, il pomeriggio susseguente, saranno loro, i cavalieri, le uniche vedette da ammirare e venerare. Il successo arriderà al più valoroso, proprio come avveniva nel medioevo.

Nel prossimo post vi racconterò meglio i Rioni partecipanti alla giostra che sono: Porta Marina, Porta Navarra, Porta S.Spirito, Paese Vecchio, S.Marco.




Sir Robert D'Altavilla

venerdì 21 settembre 2007

Il peggio di Foligno

Sotto consiglio di un nostro commentatore, volevamo mostrarvi il video che ci ha fatto un pò ripensare a quello che abbiamo patito noi ascolani quando nella Giostra di Luglio 2007 al campo Squarcia di Ascoli è successo di tutto... anche se le situazioni sono state diverse.

Noi abbiamo sempre avuto stima per Foligno mentre alcuni utenti (e ribadisco utenti, quindi non i gestori del blog) di centolire ci trattavano come se la loro Giostra fosse l'unica Quintana perfetta d'Italia; non è così.

Questi utenti folignati, ci hanno fatti neri quando è accaduto il fattaccio a Luglio mentre hanno nascosto quello che è successo a loro proprio quest'anno, il 2007, l'anno delle quintane un pò "casinare", e adesso che abbiamo saputo della rissa tra il rione Badia e il rione Contrastanga di Foligno durante il corteo storico in notturna, vogliamo un pò rifarci.Sempre in buona fede e ricordando che vale sempre il detto "NESSUNO E' PERFETTO"

Vabbè, buona visione... se proprio dobbiamo dirlo



Conte di Rochefort

mercoledì 19 settembre 2007

Giostra dell'anello:l'esordio e le regole


Dopo aver celebrato il vincitore del rione Ammanniti, ci sembra ora doveroso farvi conoscere in questo post quali sono l'esordio e le regole della Giostra.
All'entrata al campo prendono posizione i musici dei 10 rioni, successivamente vengono annunciati e quindi entra una rappresentanza per ogni rione formata dallo stemma,il priore,la dama,il gonfalone e i nobili.
A questo punto avviene la lettura del bando di Giostra, seguito da un giro d'onore per ogni cavaliere; dopo questo giro, i 10 pretendenti al titolo salutano la giuria di gara.
Inizia la giostra!
La prima tornata, come per la giostra ascolana, avviene secondo l'ordine stabilito dall'estrazione. Il provveditore di campo da dunque il via alla giostra per ogni cavaliere.Il percorso è ad "otto" con curve più ampie e pista più larga rispetto a quella ascolana.
Il percoso è delimitato da righe di gesso e bandierine a strisce con i colori folignati (bianco e rosso). Al centro del campo c'è il Dio Marte con un anello bianco e rosso del diametro di 10 cm. Il cavaliere giostrante dovrà quindi nel minor tempo possibile prendere tre anelli cercando di evitare le bandierine che, causano l'eliminazione del cavaliere giostrante cosi come la mancata acquisizione dei tre anelli.
A fine tornata presentano gli anelli alla giuria.
Se l'anello viene perso durante la tornata non è conteggiato come valido.
La seconda tornata si svolge allo stesso modo della prima ma con l'anello da 8 cm di diametro; nella terza tornata l'anello ha diametro di 6 cm.
A fine giostra è vincitore colui che ha preso più anelli e ha impiegato minor tempo e al quale viene consegnato i prestigioso palio.

Omino Maledetto

lunedì 17 settembre 2007

Immenso










Video del dopo giostra di Foligno. Preso da http://www.centolire.net/ che a sua volta l'ha preso da you tube.
1° Ammanniti: Emanuele Capriotti su Ripa Nera

1°tornata: 3 anelli 55'45"
2°tornata: 3anelli 55'02''
3°tornata: 3anelli 55'65''

2°Pugilli : Lorenzo Paci su Go Betty Go

1°tornata: 3anelli 55'73"
2°tornata: 3anelli 55'20"
3°tornata: 3anelli 55'52"

3° Cassero: Luca Innocenzi su Naval War

1°tornata:3 anelli 55'20"
2°tornata:3anelli 55'80'
3°tornata:3anelli 55'50'

4°Morlupo: Riccardo Conti su Burika

1°tornata: 3 anelli 55'80"
2°tornata: 3 anelli 55'51"
3° tornata: 3 anelli 55' 52"

5°Contrastanga: Gianluca Chicchini su Il Tiranno

1°tornata: 3 anelli 56'32"
2° tornata: 3 anelli 55'66"
3° tornata: 3 anelli 55'92"

6° La Badia: Emanuele Filippucci su La Bhalma

1° tornata: 3 anelli 56'04
2° tornata: 3 anelli 56'39"
3° tornata: 3 anelli 56'62"

7° Croce Bianca: Lucio Antici su Scala Minore ( a nostro avviso il miglior cavallo della giostra)

1° tornata: 3 anelli 54'83"
2° tornata: 3 anelli 55'23"
3° tornata: 2 anelli 55'49"

8° Spada: Massimo Gubbini su Ewee

1° tornata: 3 anelli 55'08"
2° tornata: 3 anelli 54'95"
3° tornata: 2 anelli 55'56"

9° La Mora: Michelangelo Fondi su Crazy Song

1° tornata: 3 anelli 55'67"
2° tornata: 3 anelli 56'60"
3° tornata: 3 anelli 55' 94"

10° Giotti: Daniele Scarponi su Mon Valley

1° tornata: 3 anelli 55'85"
2° tornata: 3 anelli 56' 16"
3° tornata: non disputata per l'infortunio del cavallo
Mon Valley



RICORDIAMO A COLORO CHE GNI'E' ITA BBE' CHE A PARITA' DI ANELLI CONQUISTATI SI STABILISCE IL VINCITORE IN BASE ALLA SOMMA DEI TRE TEMPI. NATURALMENTE IL TEMPO PIU' BASSO VINCE.

Immenso, eppure da come lo annunciava lo speaker sembrava poco più di un outsider, alcuni al Marcello Formica e Enrico Giusti (lo stadio della quintana) storcevano il naso mentre correva il Re della Quintana di Ascoli. Ma lui è rimasto sempre concentrato come solo lui sa fare, con la stessa umiltà che lo hanno contraddistinto nelle vittorie ascolane. Sembrava un alieno, di rosa vestito, a correre in mezzo a gente che per quella giostra da l'anima, perchè gioca in casa. Come lui da l'anima in Ascoli. Dopo la prima tornata, i mostri sacri di Foligno sentivano il fiato sul collo, lui non era il migliore ma era lì...Capriotti c'è! La paura per i sestieranti di Porta Romana è stata tanta quando hanno visto passare il loro Re affianco alle bandierine e quasi sfiorarle, quelle bandierine erano state fatali nella giostra folignate di giugno. Vinse Innocenzi di Porta Solestà che a Foligno corre per i gialli del Cassero. Le bandierine sono altissime e pericolosissime, infatti è causa d'eliminazione l'abbattimento di una di esse. La giostra di Foligno è più veloce di quella ascolana, e si corre in tutt' altro modo. Le curve sono più morbide, paraboliche e con il raggio più ampio. Si devono prendere quindi le traiettorie più giuste nella corsia più larga folignate. Non ci sono le temibili siepi e la tremnda curva a gomito ascolana ma si deve correre di più e stare attenti alle bandierine.
E' per noi un onore, quintanari ascolani, poter annunciare ufficialmente che Emanuele Capriotti è il primo cavaliere ascolano a trionfare nella giostra di Foligno. E la cosa strabiliante è che è riuscito in questo obiettivo già al secondo tentativo. Immenso è la parola giusta per descrivere le sua giostra. Nonostante a Foligno qualcuno è scettico perchè dice che questa vittoria è un regalo del Rione Spada che ha mancato un anello nella terza tornata. Ma ricordiamo a questi scettici che si vince con tre tornate e di solito nove anelli. E la terza tornata è la decisiva. I campioni nella terza tornata rimangono calmi.
Sia i sestieranti ascolani di Porta Romana e i Rionali dell'Ammanniti hanno festeggiato le gesta di questo grande cavaliere. Che ormai, passo dopo passo, entra nella STORIA.

Sir Robert d'Altavilla, Omino Maledetto e Duca di Plexiglass

sabato 15 settembre 2007

A Foligno...



A Foligno...andrò a Foligno per vedere forse il primo cavaliere ascolano in grado di battere i folignati, andrò a Foligno a vedere il fior fior di una scuola di cavalieri così titolata come quella folignate, andrò a Foligno perchè non credo che la loro giostra è più dura della nostra...ma finchè non vedo...non posso credere. Andrò a Foligno perchè io ho ancora bisogno nel mio intimo, di vedere cavalli e cavalieri che gareggiano. Andrò a Foligno perchè voglio entrare in una taverna e comprare la maglietta del rione (speriamo ci sia tempo). Vado a Foligno perchè credo sia una grande festa a cui sono adatto a partecipare. Vado a Foligno perchè già ci sto mezzo. Vado a Foligno perchè...non so il perchè...Vado a Foligno perchè così so chi sono i favoriti, e l'anno prossimo faccio una scommessa col Sir. Insomma...domani vado a Foligno, c'è Capriotti, quindi Ascoli c'è, C'è una Quintana, Tamburi, Colori e Bandiere (anke se poke)... Vi aggiorneremo immediatamente su come sono andate le faccende alla giostra dell'anello.

DUCA DI PLEXIGLASS

venerdì 14 settembre 2007

Aspettando la Giostra dell'Anello di Foligno...





La gara equestre si ispira ai giochi storici dell'anello e della quintana prendendo spunto dalla prima corsa disputata alle ore 20 del 10 febraio 1613. Vinse il giovane nobile Bartolomeo Gregori di Croce Bianca che ebbe la meglio su quattro avversari. Questi inizi del seicento sono stati rievocati a partire dal 25 luglio 1946 per volere dei dirigenti della "Società di Mutuo Soccorso" per celebrare l'85° anniversario della fondazione dell'istituzione. Furono 10 i cavalieri in gara, in rappresentanza dei Rioni dove essi risiedevano.

I 10 Rioni sono:

- Ammanniti

- Badia

- Cassero

- Contrastanga

- Croce Bianca

- Giotti

- La Mora

- Morlupo

- Pugilli

- Spada


Le taverne sono il cuore pulsante dei Rioni. Ogni contrada ne possiede una ed è qui che si concentra l’attività di aggregazione in primo luogo, ma anche e soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione che ruota intorno al settore enogastronomico, non semplicemente di contorno alla Giostra della Quintana, ma vera e propria occasione per mettere a punto la spettacolarizzazione dei banchetti che erano propri dell’epoca barocca. Tre sono i Rioni che si vantano di aver “inventato” le taverne: il Cassero, il Giotti e il Contrastanga. In realtà nel 1968, i dirigenti del Rione Cassero, nello scantinato molto caratteristico di Palazzo Gentili-Spinola vollero approntare in modo rustico una forma di accoglienza con cibi molto semplici. Il successo fu notevole. L’anno seguente la medesima esperienza fu praticata dal Rione Giotti e dal Rione Contrastanga.


Bisognerà giungere al 1976 perché le taverne rionali potessero assumere una fisionomia ben precisa. I Rioni divennero, per questa occasione, “pionieri”, ricavando le loro taverne negli angoli più riposti degli antichi scantinati, tanto che fondi e cantine tornarono a risplendere. In linea di massima, esse sono attigue, se non addirittura facenti parte dello stesso complesso edilizio della sede rionale.


Dagli anni Ottanta dalle cucine rionali cominciarono ad uscire vivande ispirate alla gastronomia secentesca e sempre più accurate nell'allestimento scenico. Nasce la Gara Gastronomica tra i rioni, grazie all’intuizione, che diviene programma a tutti gli effetti, del regista Lino Procacci. In questo modo, attraverso la Gara Gastronomica, la quintana esce dai confini territoriali, perché ospiti del mondo dello spettacolo intervengono ad animare le già animate serate gastronomiche, mentre le giurie sono composte da persone più che qualificate e competenti. Senza vantarci tanto, possiamo dire che tutti gli ospiti hanno ammirato le taverne e gustato i cibi in pari misura.


Un folto gruppo di contradaioli si presta come volontario per il servizio di sala. Ragazzi e ragazze in costume appropriato per la circostanza, sempre nell’ambito degli stilemi prescritti, accolgono con cortesia i numerosissimi e chiassosi clienti, che sono non solo i folignati, ma comitive di ospiti in città per assistere alla Giostra o comunque vivere una parte del momento festivo.




Sir Robert D'Altavilla


martedì 11 settembre 2007

Ecco i risultati di Valfabbrica

Anche se con netto ritardo, il vostro omino maledetto, vi comunica i riusltati del Palio di Valfabbrica svoltosi il 2 settembre scorso.
Come già postato dai miei carissimi colleghi, hanno partecipato alla sfida 2 cavalieri che hanno fatto onore della loro presenza alla nostra Giostra: Emanuele Capriotti e Gianluca Fabbri.
L'uomo da battere era il faentino Fabbri, del rione Pedicino, vincitore per ben nove volte consecutive.
Purtoppo stavolta il faentino ha deluso le aspettative, che sembravano scontate, ed è giunto solo terzo.
La sfida finale si è quindi tutta incentrata tra il cavaliere ascolano Capriotti e il folignate Massimo Gubbini che hanno dato prova di grande abilità.
A spuntarla nel duello finale è stato proprio il folignate Gubbini del Rione Osteria.
Dalla Redazione di Quintanaromoderno facciamo i nostri complimenti al vincitore.
Omino Maledetto

domenica 9 settembre 2007

Solestà delude, Porta Romana...Apocalisse

QUANDO TORNERA' IL TITOLO IN ASCOLI?

Ascolane tutt'altro che protagoniste a Ferrara per quanto riguarda la combinata di serie A1. Porta Solestà candidata al titolo, conclude con un misero sesto posto in combinata e Porta Romana si piazza al quattordicesimo posto su sedici posizioni.

Vediamo i piazzamenti dei due portacolori ascolani, facendo un riepilogo:

MUSICI: Porta Solestà 7°Posto

Porta Romana 10° Posto

GRANDE:Porta Solestà 4° Posto

Porta Romana 5° Posto

PICCOLA:Porta Solestà 7° Posto

Porta Romana 15° Posto

COPPIE: Porta Solestà

Ranalli-Bernardini 21° Posto

Forlini-De Luca 26° Posto

Porta Romana

Manfroni-Ercoli 19° Posto

Volponi-Veneranda 29° Posto

SINGOLI: Porta Solestà

Ranalli 17° Posto

Bernardini 33° Posto

Porta Romana

Volponi 32° Posto

Manfroni 27° Posto

Personalmente mi limito a dire che è una brutta pagina per gli sbandieratori e i musici ascolani. Non sono stato a Ferrara, però mi stupiscono i piazzamenti bassi sul singolo di Bernardini e Volponi. Nella coppia mi stupisce il ventinovesimo posto di Volponi e Veneranda e il piazzamento disastroso della piccola di Porta Romana.

Invece sono molto contento delle grandi squadre di tutti e due i sestieri e del diciannovesimo posto di Manfroni-Ercoli sulla coppia.

Mi dispiace che Solestà quest'anno non ha lottato per la prima posizione come gli scorsi anni e mi dispiace per la retrocessione (credo che col quattordicesimo posto in combinata si retrocede), del sestiere di Porta Romana. Un saluto al mio informatore che non ha risposto al telefono Loris Antonelli (che però mi racconterà tutto in Ascoli) , a Luca Piccioni e al mio amico Mauro Forlini.

Speriamo che l'anno prossimo il titolo di A1 torni in Ascoli. Forza Solestà e Maggiore!

DUCA DI PLEXIGLASS

sabato 8 settembre 2007

Buon inizio per le ascolane a Ferrara


Nessuna ascolana alla finale del singolo. Il migliore degli ascolani è stato Manuel Ranalli che si è piazzato 17simo; 27° Manfroni per Porta Romana; 32° Volponi per Porta Romana; e ultimo Bernardini per Porta Solestà.

Ottime invece le Grandi squadre di Porta Romana e Porta Solestà che si sono piazzate ripettivamente 5° e 4° in finale; mentre per i musici benissimo Solestà (6° posto in finale) e bene Porta Romana (10° alle eliminatorie). La classifica provvisoria di combinata vede Solestà 5° con 26 punti e Porta Romana 10° con 40.


Conte di Rochefort

mercoledì 5 settembre 2007

Sfida d'Abilità a Valfabbrica

Aspettando di conoscere meglio come è andata la festa d'autunno a Valfabbrica, e quindi dirvi chi ha vinto il palio, vi spieghiamo meglio come è strutturata la sfida d'abilità di Valfabbrica.

Il Palio della Festa d' Autunno consiste in una prova di abilità che i cavalieri, rappresentatnti i tre Rioni, affrontano cimentandosi in tre diverse competizioni ispirate ai giochi d'armi medievali:
· la corsa all'anello;
· la sfida al saracino;
· lo scontro finale che designerà il vincitore.

La prima prova, divisa in due tornate, è quella degli ANELLI che consiste nell'infilare con una lancia tre anelli di diverso diametro e diverso punteggio.

La seconda, del SARACINO, anch' essa di due tornate consiste nel colpire la figura di un guerrirero "moro" che ruota su se stessa, con all'estremità del braccio un disco con diverse possibilità di punteggio.

I due cavalieri che avranno raggiunto il punteggio più alto si contenderanno il Palio in un' emozionante SCONTRO FRONTALE: vince chi tra i due colpisce per primo il bersaglio costitutito da un disco applicato ad un braccio mobile.


Sir Robert D'Altavilla

domenica 2 settembre 2007

Ascoli onora Valfabbrica



In Alto: Gianluca Fabbri
Al Centro: Massimo Gubbini
Sotto: Emanuele Capriotti "badiolo"


Il meglio del meglio dei cavalieri ascolani è a quest'ora ad onorare il Palio di Valfabbrica: Emanuele Capriotti.
Giostra dura, fatta di due tornate ad anelli stile Foligno e due tornate con una specie di saraceno come si usa a casa nostra. Finite le due tornate miste i due dei tre rioni che hanno totalizzato più punti si sfidano uno contro l'altro agli stalli. Un pò come quelle giostre medievali che si vedono nei film. I rioni sono il Badia (arme giallo-nero) in cui corre il nostro Emanuele Capriotti di Porta Romana, il Pedicino (arme bianco-rosso) con il proprio cavaliere Gianluca Fabbri. Il terzo rione è l'Osteria (arme rosso-nero) per il quale corre Massimo Gubbini, giovane cavaliere folignate del Rione Spada.
Il veterano della giostra è Gianluca Fabbri, vecchia conoscenza della nostra giostra per le sue prestazioni con il sestiere di Porta Romana, prestazioni come definirle?...sottotono . Cmq ottimo cavaliere a Faenza, la sua città, nella quale gestisce la scuderia del Rione Verde.
Fabbri a Valfabbrica ha vinto 9 edizioni consecutive divise tra i tre rioni e dal 1998 è rimasto imbattuto. E' quindi l'uomo da battere.
Emanuele Capriotti è in una fase di gran spolvero, ma anche in una fase particolare. Deve infatti dimostrare di essere campione anche fuori da Ascoli. Le condizioni e le oppurtunità ci sono tutte per uno col sangue freddo come lui. L'ascolano di Castignano è alla sua seconda partecipazione a questa giostra e quindi è molto facile che dopo la giostra di rodaggio dell'anno scorso quest'anno sarà protagonista. Inoltre Valfabbrica è per lui un buon test per Foligno.
Massimo Gubbini, il portacolori dello Spada di Foligno ha partecipato a questa giostra nel 2005 in piena dittatura Fabbri, e con questa occasione cerca il riscatto oltre naturalmente a prepararsi per l'appuntamento più importante per lui, la Quintana della sua città. E' un giovane talento che nella giostra folignate della Sfida a luglio non ha ben figurato causa qualche piccolo errore ed un cavallo non all'altezza. Cmq ha ancora tutto da dimostrare, però ha le capacità per farlo.

La redazione di QuintanaroModerno vi terrà informata nei giorni successivi su come è andata a finire a Valfabbrica...cliccate cliccate cliccate!!!

DUCA DI PLEXIGLASS