sabato 31 ottobre 2009

Storia della Quintana - "Le Origini" (parte 3)


...E' ora che le dame, le Magistrature e il Magnifico Messere, lascino il corteo per raggiungere la tribuna a loro riservata. Nel frattempo, tutti gli altri figuranti si scompongono in una "folgorante sciamata", per lasciare spazio alla spettacolare coreografia degli sbandieratori. Alla fine dell'esibizione i cavalieri sono pronti a presentarsi al cospetto della loro dama; questa come il rituale medievale vuole, annoda sulla punta del giavellotto del corrispettivo cavaliere, un fazzoletto, dando inizio alla gara vera e propria. Da questo momento in poi, lo Squarcia si trasforma; il tifo e l'ansia dei sestieranti si accende, mentre lo stupore dei turisti accresce sempre più. I cavalieri, a loro volta, tolgono il fazzoletto all'asta per legarlo sul loro braccio. Ora sono pronti e partono alla volta del Torneo. L'ordine di partenza è quello effettuato dal sorteggio nell'offerta dei ceri.
La giostra ha inizio, i cavalieri e i loro cavalli devono dare il meglio di loro stessi durante le tre tornate che devono essere veloci e precise. Il saraceno è immobile, aspetta i nove assalti delle tre tornate rese più difficili dal percorso a otto. La platea incita il cavaliere, che viene accompagnato dal clamore della folla fino alla fine della giostra. Quando il palio finisce, il lungo pomeriggio d'Agosto volge ormai al termine, la sera soprggiunge, e gli animi di tutti i partecipanti aspettano il responso del punteggio finale.
Il compito di proclamare il sestiere vincitore sta al Magnifico Messere. Da questo momento in poi, chi non ha ottenuto buoni risultati riporrà la speranza nell'edizione dell'anno successivo. Il corteo ormai stanco, tra grida di gioia e commenti, si ricompone, il cammino da ripercorrere li aspetta. Fuori dal campo c'è ancora una buona parte di spettatori che con ansia aspettano di sapere i risultati. L'atmosfera è meno compassata, il passo cadenzato dei figuranti scandito dai tamburi, si è fatto più lento, i sorrisi delle dame sono meno raggianti, la giornata è stata lunga e stancante. Tuttavia il fascino di questa meravigliosa rievocazione storica, aleggia ancora nell'aria e porta con sè gli ultimi saluti, dando appuntamento a tutti i cittadini ascolani e non, ad una nuova entusiasmante e carismatica edizione della Quintana.



Conte di Rochefort

venerdì 30 ottobre 2009

S.Emidio: l'espulsione della Natalini all'esame del Cda dell'Ente Quintana


Finisce sul tavolo del Consiglio dell’Ente Quintana l’espulsione dal sestiere di Sant’Emidio della consigliera Emanuela Natalini. E’ infatti questo uno dei punti all’ordine del giorno della riunione convocata nella giornata di ieri nella sede dell’ente a Palazzo Arengo alla presenza del Magnifico Messere Guido Castelli che, preso da un’infinta serie di problemi cittadini in particolare la crisi del lavoro, ha fin qui avuto poco tempo da dedicare alla rievocazione storica. Sono noti i problemi che ci sono stati a Sant’Emidio dove alcuni sestieranti si sono dovuto rivolgere al commissario prefettizio per poter entrare nel consiglio al posto di tre consiglieri dimissionari. Il 26 maggio il commissario Fabio Costantini fu costretto ad ordinare al caposestiere Enrico Fiori di «ripristinare la legalità» nel sestiere rossoverde.

Emanuela Natalini fu cacciata per aver partecipato insieme al figlio ad una trasferta del sestiere di Porta Tufilla ad Eboli avente finalità di promozione e tutela diritti delle persone con disabilità. Per il comitato di sestiere di Sant’Emidio una iniziativa umanitaria è motivo di espulsione di un consigliere del comitato. Fin qui l’ente ha taciuto e nel frattempo, nonostante un ricorso pendente, la Natalini non è stata convocata alle riunioni di comitato, compresa quella che ha sancito l’ingaggio del cavaliere Willer Giacomoni. Un silenzio che ha suscitato amarezza tra i consiglieri di minoranza. «Siamo un gruppo di cittadini membri del Comitato del Sestiere di Sant’Emidio (messi in minoranza) che da mesi chiediamo al presidente dell’ente Quintana di fare chiarezza e ripristinare diritti, doveri e legalità all’interno del Comitato», scrivono Emidio Transatti, Antonio Puce, Emanuela Natalizi e Alfredo Giacobbi. «Da quattro mesi è stata espulso un membro del comitato con un pretesto che non ha riferimenti statutari e legali. Chiediamo da quattro mesi di essere messi nelle condizioni di controllare spese e gestione del sestiere senza nessuna risposta. Chiediamo al presidente Castelli di ripristinare il diritto alla partecipazione, ma il silenzio regna sovrano». All’ordine del giorno della seduta di domani anche la presa d’atto della composizione del nuovo Consiglio alla luce dei risultati delle elezioni amministrative di giugno 2009 e del recente cambio della presidenza alla Camera di Commercio. Si parlerà anche di variazioni di bilancio e dell’imminente convegno sui giochi storici.


Sir Robert D'Altavilla

sabato 24 ottobre 2009

Storia della Quintana - "Le Origini" (parte 2)






...La prima gara consisteva nella Gara dell'anello, seguita dalla Corsa a piedi, che aveva carattere più popolaresco, a dimostrarlo erano gli stessi premi in palio ( un maiale, una spada e uno scudo). La terza gara era la Corsa al Palio, seguita infine dalla ormai nota e famosa Quintana. Il termine sembra possa essere collegato con la "via quintana" che era quella in cui i cavalieri romani facevano gli esercizi militari, o secondo un'altra opinione, dalla partizione in cinque zone dello scudo del saraceno. Quest'ultima gara si svolgeva secondo alcuni storici locali, nella Piazza Arringo, dove si trovava un fantoccio di legno, che teneva nella mano destra un flagello, e nella sinistra uno scudo, nel quale i concorrenti dovevano conficcare la propria lancia. Il fantoccio detto anche "saraceno" era costituito in modo tale che, se veniva colpito maldestramente, esso girava su se stesso toccando violentemente il cavaliere inesperto, che veniva ricoperto dagli sberleffi del pubblico. La Quintana andata in disuso nel secolo XVI°, tornò a vivere nel 1955. Da allora è ormai divenuta una consuetudine da rispettare nella vita storica di Ascoli Piceno. L'attuale Quintana è rappresentata da sei Sestieri che sono: Sant'Emidio, Piazzarola, Porta Romana, Porta Tufilla, Porta Maggiore, Porta Solestà. Ogni Sestiere a sua volta è composto dal suo cavaliere giostrante, differenziati tra loro da arme di diverso colore (Sant'Emidio arme rosso-verde; Piazzarola, arme bianco-rosso; Porta Romana, arme rosso-blu; Porta Solestà, arme giallo-blu; Porta Tufilla, arme rosso-nera; Porta Maggiore, arme nero-verde). Segue ai cavalieri, il fastoso corteo di notabili, capitani, consoli, scudieri, armigeri, musici, sbandieratori, dame, damigelle. Per entrare nel vivo della descrizione, si deve prtire dal pomeriggio della prima domenica d'agosto, quando tutti i mille personaggi in costume d'epoca, oggi millequattrocento circa si riuniscono nella piazzetta antistante San Vincenzo e Anastasio, al suono dei tamburi e delle chiarine. Da qui si da il via a questo lungo pomeriggio d'estate, pieno di speranze e di emozioni. Ogni Sestiere, si prepara alla sfilata secondo un preciso ordine, determinato dalla classifica ottenuta al Palio nella precedente edizione. A capo del corteo, vi è il console, seguito dai notabili, capitani e musici, il cavaliere giostrante, la dama (quasi sempre impersonata da giovani bellezze Ascolane), i paggi e i cavalieri con le damigelle; chiudono in bellezza gli armigeri e gli sbandieratori. Questi ultimi, impareggiabili nella loro bravura, animano il corteo con abilissime performance, provocando stupore negli occhi della spettatori. Verso le 15,00, quando tutti i Sestieri sono pronti, il maestoso corteo si avvia verso le vie storiche del centro, fino ad arrivare nella suggestiva Piazza del Popolo. Qui, il magnifico salotto Ascolano, insieme agli antichi monumenti architettonici della Chiesa di San Francesco e del Palazzo dei Capitani, crea una naturale atmosfera rievocativa, incorniciando splendidamente la scenografia dell'insieme. Di fronte al Palazzo dei Capitani, i figuranti si fermano, affinchè sia consentito al Magnifico Messere, alle Magitrature, e agli altri componenti del gruppo comunale, di fare capo alla sfilata. Poi il corteo si muove alla volta di Piazza Arringo fino ad arrivare al campo "Squarcia" (campo dei giochi). Qui il corteo volge all'ultima sfilata, fermandosi al centro del campo...



Nella puntata della settimana prossima entreremo nel vivo della giostra al campo dei giochi...Buona lettura a tutti. A presto.





Sir Robert D'Altavilla



mercoledì 21 ottobre 2009

Momento culturale quintanaro




Dal libro: Ascoli e l'edilizia privata medievale.


Cito questa fonte dato che credo sia molto interessante parlare di un argomento che circa a tre quarti del libro, mi sovviene alla vista.


Si tratta sostanzialmente dell'origine dei colori dei vestiti usati nella nostra città dal 1100 ai famigerati statuti del 1377.




Cito testualmente le parole del libro:


"Nel XII secolo i colori più noti erano il bianco, il nero ed il rosso. La qualità migliore manteneva inalterata nel tempo la brillantezza del colore.


Nel XIII secolo era divenuto di gran moda un nuovo colore, quello azzurro, con variazione secondo l'intensità della tinta. Nella chiesa di San Vittore gli affreschi della seconda metà del 1200 mostrano vestiti e colori d'epoca. Sono rosso, bianco, nero, giallo, azzurro e verde."Il nero ed il verde erano usati come colori tradizionali nei riti funebri, per quello che riguarda naturalmente le famiglie nobili.


Verde era anche il vestito dei ghibellini, che lo tingevano con fave per ottenere il verde chiaro. Era il simbolo di chi nella lotta alle investiture prediligeva e sosteneva l'imperatore anzichè il papato.


"Per le stoffe il colore azzurro veniva ricavato dalle foglie di guado, una pianta coltivata appositamente in alta collina. Le foglie si macinavano subito appena raccolte in particolari molini in pietra e nello stesso luogo di produzione in campagna, veniva coltivato nella zona di Piagge"


Appare quindi molto chiaro, che secondo fonti storiche, l'azzurro e non il blu dovrebbe essere usato dai sestieri, come d'altronde i fondatori della Quintana stabilirono.




Duca di Plexiglass


domenica 18 ottobre 2009

Torna Sestieri all'erta su Radio Ascoli questa sera


Torna SESTIERI ALL’ERTA il programma che Radio Ascoli dedica interamente alla Quintana e che andrà in onda in diretta stasera dalle 21.30. Condotto da Alberto VITELLI e Mimmo De ANGELIS ospiti in studio il Sindaco Guido Castelli, il coreografo Gigi Morganti e i giornalisti delle testate locali. Si parlerà del Corteo ... un problema storico e dell'idea di estendere a tutti i sestieri il progetto della Quintana dei bambini. Per intervenire sms 347/550.69.61 o diretta@radioascoli.it.


Conte di Rochefort

La Dama delle Dame è Stefania Regoli...intanto il Magnifico Messere promette a breve un restyling del regolamento


Al Caffè Meletti, ieri sera, si è svolta la cerimonia di premiazione di Stefania Regoli vincitrice del sondaggio indetto dal Messaggero e per il sindaco Guido Castelli è stata anche l’occasione per alcune anticipazioni sulla Quintana. «A novembre metteremo mano alla revisione dello statuto promette subito il primo cittadino Sarà un’operazione di restyling generale di tutte le normative che ci viene sollecitata da più parti». Nuove e più rigide regole si impongono per evitare ancora, in futuro, il ricorso ai Tribunali. «Da manifestazione turistico-promozionale degli esordi, prosegue Castelli, la Quintana è diventata un fenomeno sociale che va regolamentato in maniera più incisiva. Le fibrillazioni che frequentemente si registrano all’interno dei sestieri rivelano l’inadeguatezza dei regolamenti esistenti». Tutti d’accordo, ma il tempo sringe. I capisestiere e il Consiglio di amministrazione dell’Ente Quintana infatti gli hanno già perdonato, fresco di elezione, lo slittamento estivo. Ora però non si può più perdere tempo. Le regole elettorali, l’effettiva rappresentanza dei comitati di sestiere, e le ingerenze politiche nella vita degli stessi, i temi principali sul tappeto. E poi, non da ultimo, il nuovo regolamento tecnico della giostra alla luce anche del recente decereto legge governativo che rimanda alle normative vigenti della Federazione sport equestri. Il che significa controlli antidoping obbligatori su cavalli e cavalieri già partiti con la giostra di settembre di Foligno. «La disputa della giostra non è in discussione. assicura Castelli Il problema vero sarà quello dell’aumento dei costi che l’applicazione delle nuove norme comporterà». Alla festa di Stefania Regoli, decima “Dama delle Dame” della storia, interviene una schiera di raggianti convitati. Segno che la bionda dama rosso-azzurra di agosto è molto amata. Il Magnifico Messere le consegna il titolo del Messaggero. C’è il papà Vincenzino, la mamma Manuelita, la sorella Alessandra, il marito Massimo con in braccio il piccolo Lorenzo di nemmeno un anno. E poi il caposestiere di Porta Romana Gigi Torquati con le signore del sestiere, Alessandra, Camilla e Lucia, che hanno voluto coccolarsi la bella Stefania fino all’ultimo. Daniela Ciarrocchi, titolare della gioielleria Cottilli di viale Benedetto Croce, sponsor storico della nostra iniziativa, le consegna il premio: un prestigioso orologio rosa Locman dal fantasioso design. «Io “Dama delle dame”? Non mi aspettavo questo titolo e questo premio confida Stefania per una esperienza meravigliosa, iniziata per divertimento e finita qui stasera. Nel modo migliore. Grazie a tutti coloro che mi hanno votato. Non pensavo che fossero così tanti». Già auspicato il bis, ma intanto c’è un altro invito: Gigi Torquati la vuole ospite d’onore, venerdì, alla festa degli sbandieratori. Ottavi assoluti ai campionati italiani. E primi fra gli ascolani.


Sir Robert D'Altavilla

venerdì 16 ottobre 2009

Storia della Quintana - "Le Origini" (parte 1)


Per una tradizione sui giochi storici, tra cui la Quintana, è necessario dare uno sguardo al passato, quando già nel quattrocento, ad Ascoli si organizzavano giostre, tornei cavallereschi o più usualmente detti giochi popolari. Questi "jochi" così chiamati negli Statuti Ascolani del 1377, nascevano in occasione dei festeggiamenti patronali. Essi avevano sia funzione religiosa (omaggio al Patrono S.Emidio), sia una funzione civile (ribadivano il legame fra la città dominante e le sue terre protette). In tale occasione, Amatrice, Arquata, S.Maria in Gallo, Montemonaco, Force, Patrignone, Porchia, Cossignano, Castignano, Rotella e Quintodecimo, terre sottoposte al comune di Ascoli, dovevano presentare, ogni 5 di Agosto, il Palio. Quest'ultimo era costituito da un drappo di velluto cremisi, (colore dei martiri) lungo nove braccia, acquistato dal Consiglio, a Foligno o a Napoli. I festeggiamenti patronali e i giuochi, venivano organizzati dalle massime autorità locali e costituivano la più significativa manifestazione annuale di carattere civile e religioso del Piceno.
I maggiori storici della Quintana, attestano che i festeggiamenti raggiunsero il massimo dello splendore, in età comunale, proprio per la stretta connessione instauratasi allora, fra Patrono e Città. A causa del significato religioso, politico e sociale, il festeggiamento era organizzato in una solenne processione, alla quale partecipavano i cittadini Ascolani, per portare in dono a S.emidio, i ceri. Tutte le autorità partecipavano alla cerimonia, per rinnovare l'atto di sottomisione alla città di Ascoli. Secondo alcune fonti, il corteo partiva dalla sede comunale e dopo aver attraversato le principali vie cittadine, si recava al Duomo, dove il Vescovo e i canonici, in paramenti solenni li riceveva.
Il tutto quindi dava origine, sin dall'epoca Comunale, alla preparazione dei giochi che per stimolare l'afflusso degli spettatori, erano suddivisi in quattro competizioni, molto popolari...


Nella prossima puntata descriverò meglio le competizioni che si disputavano...a presto


Sir Robert D'Altavilla



giovedì 15 ottobre 2009

Sfilata dei cortei storici regionali


Cinquecento figuranti in costume, appartenenti a venti delegazioni delle più famose rievocazioni storiche marchigiane, hanno sfilato sabato scorso a S.Benedetto del Tronto, per le vie del centro in un turbinio di bandiere colorate, armature lucenti, abiti di broccato, gonfaloni e drappeggi assortiti. Dal Comune al Paese Alto, passando per viale De Gasperi, via Moretti, via Bassi, la Rotonda Giorgini, viale Secondo Moretti, piazza Matteotti e su fino a piazza Piacentini dove il corteggio, preceduto dai cavalieri e le amazzoni del Maneggio delle Palme e la rappresentanza comunale guidata dal vicesindaco Antimo Di Francesco, si è infine sciolto.Una rappresentanza più minuta di sbandieratori, guerrieri medievali e ballerini ottocenteschi è poi ritornata in serata in piazza Piacentini per lo spettacolo che ha concluso la collaborazione dell’Associazione marchigiana rievocazioni storiche alla festa del Patrono 2009.

Partito con quasi un’ora di ritardo rispetto al programma il ha portato a spasso per la città un’immagine della storia regionale spettacolare e assai ampia: dal medioevo al diciannovesimo secolo, con tutte le più importanti rievocazioni marchigiane presenti. La Quintana di Ascoli, gli Sponsalia di Acquaviva, la Corsa della spada di Camerino, Cingoli 1848, la Festa del pozzo della polenta di Corinaldo, la Cavalcata dell'Assunta di Fermo, la Contesa dello Stivale di Filottrano, il Palio di San Floriano di Jesi, la Caccia al cinghiale di Mondavio, la Sagra dei Piceni di Monterubbiano, le Feste medievali di Offagna, il Palio di San Ginesio, il Torneo delle Castella di San Severino, la Contesa del Secchio di Sant’Elpidio a Mare, il Palio della Rocca di Serra Sant'Abbondio, il Torneo Castel Clementino di Servigliano, Tolentino 1815 ed il Palio del Duca di Urbino.
All’arrivo in piazza Piacentini del corteggio si è svolto poi il tradizionale scambio di doni tra le autorità civili e quelle ecclesiastiche.
Inoltre ricordiamo a tutti gli amici quintanari, che sabato mattina pubblicheremo la prima puntata della storia della Quintana di Ascoli.

Sir Robert D'altavilla

sabato 10 ottobre 2009

La Piazzarola sabato ha festeggiato il suo record


Sabato scorso, presso il locale Cubanito, il Sestiere bianco-rosso della Piazzarola ha festeggiato la vittoria riportata dal binomio Veneri-Golden Open nell'edizione di luglio della Giostra della Quintana. Il Sestiere della Piazzarola ha potuto festeggiare il record assoluto di velocità, di tornata e di Giostra, grazie a Golden Open e Luca Veneri che è stato acclamato a gran voce da tutto il popolo bianco-rosso.

Il Sestiere della Piazzarola insieme a quello di Porta Tufilla sono stati i protagonisti di questo 2009 che ormai volge al termine visto che in tema Quintanaro gli eventi ormai si sono esauriti.

E quindi è tempo di bilanci per tutti i Sestieri, ma noi rinnoviamo i complimenti ai vincitori...


Conte di Rochefort

venerdì 9 ottobre 2009

La storia della Quintana in un libricino a me molto caro...


Cari amici, in questi periodi di digiuno in tema quintanaro, spesso mi piace frugare tra le vecchie cose per ricordare le emozioni e le spettacolari sfide che la Quintana ci ha riservato in questi ultimi anni...Proprio l'altro giorno, frugando tra vari giornaletti e opuscoli della Quintana, che cosa trovo? Un giornalino tascabile di circa una ventina di pagine del 1996 fatto diffondere dall'Ente Quintana...Ma non si tratta di un semplice giornalino pubblicitario della Quintana. Non ricordo nemmeno dove l'avevo travato o chi me lo aveva regalato. Comunque sia si tratta di un libricino che oltre a spiegare che cosa è la Giostra della Quintana di Ascoli, narra di come è nata questa passione Ascolana, quali problematiche hanno dovuto affrontare i Sestieri nei primi anni e come è nata la tradizione della Bandiera Ascolana. I racconti sono ripresi direttamente dai pensieri dei promotori, che in prima persona narrano come si è dati inizio a questa sensazionale tradizione.

Quindi, io ho deciso di riportare qui sul Quintanaro Moderno, suddivisi un varie puntate, la storia, gli aneddoti e i retroscena della nostra Giostra. A partire dalla prossima settimana, ogni settimana pubblicheremo un pezzo di storia, fino ad arrivare ai giorni nostri, ripercorrendo le tappe più importanti della storia della Quintana di Ascoli.


Sir Robert D'Altavilla

sabato 3 ottobre 2009

Aggiornata la sezione giochi


Cari amici, abbiamo aggiornato la sezione giochi on-line del Quintanaro Moderno...I giochi che abbiamo aggiunto sono tutti in tema rigorosamente medievale. Sono dei bei giochi di strategia, quindi vi invitiamo a giocare, e magari diteci che ne pensate...se vi piacciono o meno, o se volete che qualche gioco vada cambiato.

Buon Divertimento a tutti...


Sir Robert D'Altavilla

venerdì 2 ottobre 2009

La Quintana sfilerà per il centro di San Benedetto


Il 10 ottobre, San Benedetto ospiterà il raduno delle manifestazioni aderenti all’Associazione marchigiana delle rievocazioni storiche (Amrs). La Quintana sarà presente con un gruppo musici (da stabilire se del gruppo comunale o di un Sestiere). Il corteo, aperto dal gonfalone e da una rappresentanza dell’Amministrazione sambenedettese, si muoverà dal Municipio per arrivare alla rotonda Giorgini e fare rotta per il paese alto. Nella piazza antistante la torre dei Gualtieri, ci sarà il saluto del vescovo Gervasio Gestori, cui farà seguito una esibizione dei gruppi.


La recente ordinanza sulla tutela di cavalli e cavalieri e la convenzione con la Fise sono stati gli argomenti centrali della riunione del direttivo della Federazione italiana giochi storici (Figs). Nell’ambito di tale documento, la Fise si è impegnata a costituire un settore “cavalieri giostranti” e giochi storici mentre la Figs si impegna a promuovere verso le sue associate il riconoscimento della Fise quale ente tecnico di riferimento per tutto ciò che è inerente a Palii, Giostre, Tornei, Quintane ed eventi che utilizzano il cavallo; il tesseramento alla Fise dei cavalieri e dei cavalli partecipanti alle manifestazioni, l’organizzazione di visite veterinarie e test antidoping per i cavalli e la presenza di strutture di assistenza e pronto soccorso veterinario. Il protocollo d’intesa è articolato e comporta costi aggiuntivi per gli organizzatori.Inoltre, la Commissione statuto, presieduta dal segretario dell’Ente Quintana Giacinto Federici, si è incontrata con un notaio per valutare le modifiche da apportare allo Statuto della Figs e a quelli delle rievocazioni aderenti. Capitolo a parte il rapporto con Federculture cui la Figs aderisce. Federculture è stata incaricata di predisporre un regolamento che tenga conto delle direttive in materia dei Ministeri del turismo, beni culturali, pubblica istruzione, finanze e del Coni e disciplini i rapporti con le associazioni regionali riconosciute, tra cui le Marche. Un riconoscimento importante da cui discende il patrocinio e le eventuali partecipazioni finanziarie dei Ministeri in questione.



Conte di Rochefort