mercoledì 31 agosto 2011

Il Sestiere di S.Emidio vince il trofeo "Dipingi il tuo ponte"


Dal Corriere Adriatico:

E’stato il sestiere di Sant’Emidio ad aggiudicarsi il trofeo “Dipingi il tuo ponte” intitolato alla memoria di Ivan Paolini, figurante del sestiere di Sant'Emidio, prematuramente scomparso.
Ivan Paolini è stato uno dei precursori della pittura sul ponte.
In questa edizione Ascoli da Vivere e “Gli amici di Ivan” hanno deciso di unificare i proprio sforzi e ciò ha garantito una migliore riuscita della manifestazione. E' stato infatti assegnato un unico premio sommando tutti i voti della giuria.
Quest’ultima composta da otto professori di educazione artistica, pittori ceramisti, tre giudici addetti alla comparazione tra pittura effettuata e bozzetto presentato e undici amici di Ivan hanno scelto Sant’Emidio come sestiere vincitore, per la difficoltà del soggetto scelto e la bellezza del risultato finale.
Va detto comunque che tutti i sestieri in gara però hanno realizzato splendidi lavori segno che la pittura dei ponti comincia a inserirsi tra gli eventi legati alla Quintana di Ascoli conferendo alla stessa rievocazione storica un ulteriore valore aggiunto.
Il plauso va a tutti i sestieranti che si sono impegnati nella realizzazione delle pitture trascorrendo ore in ginocchio per completare il disegno.
Quest'anno inoltre non sono stati intaccati i disegni degli avversari dimostrando un grande rispetto sia per coloro che per realizzare queste pitture avevano lavorato con fatica sia per la memoria di Ivan Paolini. Venerdì si svolgerà la premiazione durante il Goodbye Summer Party organizzato da Ascoli da Vivere presso Archi Cafè alle ore 21 circa: Chiunque volesse partecipare alla cena, potrà prenotare telefonando al 334 2275336.

martedì 30 agosto 2011

Arezzo si prepara alla 122° Giostra del Saracino


Fervono i preparativi per la consueta Giostra del Saracino di Arezzo, una delle Giostre più apprezzate nel panorama nazionale e non. E allora visto che mancano pochi giorni alla Giostra che si diaputerà domenica volevamo spiegarvi meglio nel dettaglio cos'è la Giostra del Sarcino e come avviene. La Giostra del Saracino è una rievocazione storica medievale che si svolge nella città di Arezzo. Vi partecipano i quattro quartieri in cui è suddivisa la città, ovvero: il Quartiere di Porta Crucifera (conosciuto anche come Colcitrone ), il Quartiere di Porta del Foro (conosciuto anche come San Lorentino), il Quartiere di Porta Sant'Andrea e il Quartiere di Porta Santo Spirito (prima chiamato Porta del Borgo).




"LA GIOSTRA": La Giostra del Saracino si corre in Piazza Grande ad Arezzo il penultimo sabato del mese di giugno (Giostra di San Donato) in notturna e la prima domenica del mese di settembre (Giostra di settembre) diurna.



"LA STORIA": La Giostra è una rievocazione storica in costume medievale che si svolge ad Arezzo presumibilmente dal XIII secolo. Si tratta di una antica competizione cavalleresca che affonda le sue origini nel Medioevo e che consiste nel colpire un bersaglio, posto sullo scudo del Buratto (un automa girevole che impersona il "Re delle Indie"), con un colpo di lancia al termine di una veloce carriera a cavallo. Il tutto senza farsi colpire dal mazzafrusto, imbracciato dal Buratto stesso, il quale viene azionato da un meccanismo a molla. In principio probabilmente questo cavalcare contro un fantoccio era un esercizio militare, che lentamente assunse i connotati di manifestazione nella quale si sfidavano i cavalieri durante particolari celebrazioni o semplicemente per dimostrare la propria abilità. Di torneamenti e giostre visti in terra di Arezzo parla espressamente Dante Alighieri, all'inizio del XXII canto dell'Inferno, in alcune celebri terzine (Dante Alighieri, La Divina Commedia - Inferno, Canto XXII, 1-9). La prima edizione dei nostri giorni si svolse il 7 agosto 1931, data in cui ricorre la festa del Patrono d'Arezzo, San Donato. Secondo la tradizione, la rievocazione storica fu riportata in vita a seguito di un ritrovamento fatto da Alfredo Bennati nel 1930 nella biblioteca civica. Si narra che il Bennati fosse alla ricerca della ricetta di un dolce e che incappò casualmente in documenti medievali che descrivevano lo svolgersi di una giostra fra i cavalieri delle nobili casate d'Arezzo e del "Contado". La giostra avrebbe avuto quale scopo quello d'allenare i cavalieri aretini nel combattere i predoni che dalle coste si avventuravano fino nell'entroterra. Per questo si raffigurava il Buratto come "Re delle Indie" e con fogge medio-orientali. La Giostra odierna è preceduta dall’esibizione degli Sbandieratori e accompagnata dal rullo dei tamburi e dal suono delle chiarine del Gruppo Musici, indi seguita dall’entrata in Piazza di tutto il corteggio storico della Giostra. Oltre trecento figuranti (311 per la precisione) negli splendidi costumi d’epoca fanno il loro ingresso (secondo l'ordine stabilito nel 1961 sulla base di un "canovaccio" di regia di Fulvio Tului) in Piazza Grande, accompagnati dal calore e dagli applausi dei quartieristi stipati nelle tribune e ai lati della Piazza.




"LA GARA": Lo svolgimento delle carriere della Giostra del Saracino è disciplinata dal relativo "Regolamento tecnico". Ogni Quartiere dispone di due giostratori (o "cavalieri") e ha diritto a due carriere, che vengono corse secondo l'ordine estratto la domenica precedente presso il Palazzo Civico. In ogni carriera il giostratore impugna una lunga lancia di legno di noce: al segnale dato dal Maestro di Campo cavalca lungo la lizza (la striscia di terra battuta che percorre in obliquo Piazza Grande) e si lancia contro il Buratto, un fantoccio dotato di uno scudo nella mano sinistra e un mazzafrusto (lo strumento medievale composto da una frusta con tre corde, alle cui estremità stanno delle palle di piombo; nel caso della Giostra del Saracino, per motivi di sicurezza, le palle sono di cuoio e pesano 250 grammi l'una) nella destra. Prima di ogni carriera i Famigli (cioè i responsabili) del Buratto caricano la molla di quest'ultimo (che permette al Buratto di ruotare su sé stesso una volta colpito dalla lancia dei giostratori) e sullo scudo appongono un cartellone.





Il cartellone apposto allo scudo del Buratto è di forma rettangolare e diviso in settori, a ciascuno dei quali corrisponde un punteggio. Per la precisione, il centro (segnato con un cerchio rosso) vale 5 punti e da esso si dipartono a mo' di croce 4 settori: quello in alto e quello a destra valgono 4 punti, quello in basso e quello a sinistra valgono 2. Ai lati della "croce" si trovano altri 4 settori: quello in alto a destra vale 3 punti, quello in basso a sinistra 1 punto, gli altri valgono 2. Infine il contorno (in alto, a destra e in basso) vale 1. I punteggi più ambiti sono il 5, che però è molto difficile e riesce a pochi giostratori, e il 4. Lo scopo è naturalmente quello di colpire con la lancia lo scudo cercando di realizzare il punteggio più alto.
L'individuazione del punto d'impatto con il cartellone dello scudo è facilitata dalla presenza nella punta della lancia di un carboncino, alla cui estremità si trova pure un ago. Quindi la parte del cartellone colpita viene chiaramente marcata, così da facilitare il lavoro della Giuria.Il colpo deve però essere rapido, poiché nel Buratto è presente una molla che scatta al momento dell'impatto tra la lancia e lo scudo, facendolo ruotare su sé stesso: se pertanto il cavaliere è lento, rischia di venir colpito dal mazzafrusto. Le palle del mazzafrusto sono ricoperte di inchiostro blu: in tal modo l'eventuale impatto tra esse e la schiena del giostratore sarà facilmente ravvisabile e comporterà la decurtazione di 2 punti (ai sensi dell'art. 37 del Regolamento tecnico).
La decurtazione dei 2 punti può essere decisa dalla Giuria in presenza di una carriera giudicata troppo lenta (art. 35), anche in assenza di contatto con il mazzafrusto. Se, peggio, la carriera è così lenta (e l'impatto tra la lancia e lo scudo è così debole) che il Buratto non ruota, il giostratore perde tutti i punti. Circa la mancata rotazione occorre però verificare le cause: il 7 settembre 2003 il giostratore Carlo Farsetti di Porta Santo Spirito colpì infatti il buratto a velocità normale, ma l'automa non ruotò, provocando oltretutto la rovinosa caduta del cavaliere. Immediatamente venne appurato un difetto ad una molla, così che la Giuria ordinò la ripetizione della carriera.
D'altra parte, se l'impatto è così violento da disarmare il buratto del suo mazzafrusto, il giostratore ottiene un punteggio supplementare, proporzionale al numero di palle che si sono staccate (1, 2 o 4 punti rispettivamente per 1, 2 o 3 palle; art. 37). Il giostratore deve sostenere l'urto con il buratto e finire la carriera con la lancia ben salda in mano: nel caso in cui questa cada in terra, il cavaliere perde tutti i punti marcati (art. 42), a meno che egli non sia riuscito ad asportare l'intero mazzafrusto (art. 37). La stessa conseguenza si ha nel caso in cui il giostratore si rifiuti di presentarsi alla Giuria (art. 39 lett. a). Se invece vi giunge appiedato vengono decurtati 2 punti dal punteggio ottenuto (art. 39 lett. b).
D'altra parte, se l'impatto è così forte da spezzare la lancia, il giostratore ottiene il doppio dei punti conseguiti sul tabellone (art. 43). Il punteggio più alto possibile è pertanto il 14, che si ha nel caso in cui il giostratore centri il 5, spezzi la lancia e provochi il distacco delle 3 palle del mazzafrusto. Di fatto il più alto punteggio mai realizzato è del giostratore di Porta Santo Spirito Carlo Farsetti che il 20 giugno 1999 ottenne un 10, centrando il 5 e spezzando la lancia.
Una volta che il giostratore ha concluso la carriera restituisce la lancia alla Giuria, cui nel frattempo è stato consegnato il cartellone posto sullo scudo del Buratto. I giudici analizzano il cartellone e la lancia stessa, per verificarne l'integrità. Una volta emanato il verdetto, lo consegnano al Cancelliere, che a sua volta lo porta dall'Araldo per la lettura alla Piazza. Vince la Giostra del Saracino il Quartiere che realizza il punteggio più alto. Al Rettore del Quartiere vincitore viene consegnata la Lancia d’oro, che poi viene portata in trionfo per le vie della città fino al Duomo (dove i quartieristi cantano un Te Deum di ringraziamento alla Madonna del Conforto di Arezzo) e poi alla sede del Quartiere. (fonte wikipedia).


Sir Robert D'Altavilla


domenica 21 agosto 2011

“I cavalieri condannano il campo di gara: era una pista killer”

Sembrava tutto archiviato per l'Ente Quintana in men che non si dica. Era stata una mossa intelligente cercare di mettere subito tutto a tacere in relazione all'ennesima pessima gestione del campo di gara. Per l'Ente Quintana il discorso giostra 2011 e pista era stato chiuso assolvendo a pieno titolo la pista e l'operato della commissione tecnica di gara e del responsabile di pista Maurizio Celani. Ma fin da subito tutti erano rimasti letteralmente sbigottiti da quell'affermazione resa dal magnifico Messere Castelli, nella riunione convocata d'urgenza, il quale diceva di aver avuto quest'anno una “pista ai massimi livelli, una pista di serie A”. Ma il fatto che tale sentenza era stata emessa senza la presenza né della commissione veterinaria, né tantomeno dei cavalieri giostranti o dei responsabili delle varie scuderie - che insieme al responsabile di pista Celani costituivano le persone più competenti a poter discutere di ciò che era successo - invece di calmare le acque non ha fatto che gettare benzina su un fuoco ancora acceso, un fuoco che è destinato a non spegnersi tanto facilmente. Perchè ora è giusto andare fino in fondo, fare chiarezza e rimettere a posto le cose che non funzionano, che sono diventate un po' troppe. Tutto questo è necessario per il bene della Quintana e di una Giostra che stanno crollando a pezzi.

Già durante la giostra del 7 agosto tutti i figuranti in campo e tutti gli spettatori presenti al campo dei giochi avevano visto con i propri occhi che non era stata tutelata né la sicurezza dei cavalli né quella dei cavalieri, al contrario di quanto dettato dal Decreto Ministeriale in materia di Giostre, emesso proprio allo scopo per salvaguardare l'incolumità di cavalli e cavalieri.


Dopo tante polemiche, e dopo l'intervento del senatore Ciccanti (presente in tribuna alla giostra del 7 agosto), ora sono i cavalieri ad alzare la voce. E questo è sacrosanto. Perchè è vero che un cavaliere è pagato, ma non per andare a farsi ammazzare. Dietro ad un cavaliere ci sono tanti sacrifici, ci si prepara per un anno intero, ci si alza la mattina alle quattro per andare dai cavalli, si fanno tanti sforzi e tanto tanto allenamento, si investe tanto tempo, e tantissimo denaro per la cura e il mantenimento dei propri cavalli. Di conseguenza quando ti vedi sfumare un anno di durissimo lavoro in soli 3 minuti perchè alcune persone non competenti non sanno svolgere il proprio lavoro e i propri compiti, è sacrosanto che devi alzare la voce. E' il cavaliere e il suo cavallo che vanno sul campo a rischiare di farsi male, di cadere, di infortunarsi. Ed allora è giusto che i cavalieri debbano essere tutelati, non messi in ombra perchè le cose le vogliono fare come decidono solo alcuni che poi non hanno neanche il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Ed allora è sacrosanto che i cavalieri alzino la voce, e la loro è una posizione unitaria. Non si è espresso sulla questione solo il vincitore, ma è obiettivo e razionale pensare che chi ha vinto non abbia nulla da ridire. Ora è necessario che anche i capisestieri si pronuncino sulla vicenda, perchè è necessario tutelare i propri cavalieri, cosa che non fa l'Ente Quintana. Se fosse stata la prima volta che accadeva una cosa simile era un discorso ben diverso. Ma l'accaduto è un film già visto in passato, è una minestra riscaldata, quindi non può trovare nessuna attenuante e nessuna giustificazione in alcun modo. Questa può essere solo un aggravante che pesa come un macigno su alcune persone che hanno la piena responsabilità di ciò che è successo, e che cercano di scaricare tale responsabilità su altri per pararsi il didietro. Purtroppo se alcune persone non sono in grado di rivestire alcuni ruoli e di essere all'altezza della situazione è il caso che lascino quel ruolo, perchè stanno iniziando a fare delle magre figure davanti ad una città intera. Oppure è necessario che vengano sostuiti nell'incarico dal Magnifico Messere e dall'Ente Quintana. Credo che qui sia necessaria una presa di posizione dei capisestiere, che hanno una grande esperienza in ambito quintanaro e hanno già vissuto queste questioni già in passato. E' necessario che loro si esprimano, altrimenti penso che continueremo ad andare avanti con queste porcate. Ma già si sta smuovendo qualcosa di importante in città perchè tante persone, forse troppe, si sono proprio stancate di queste pagliacciate.


Dall'articolo del Corriere adriatico si possono leggere chiaramente i pareri dei protagonisti principali. Riportiamo qui sotto ciò che pensano e hanno detto i cavalieri giostranti sulla pista:


- LUIGI RIPANI ( SESTIERE DI SANT'EMIDIO):


ABBIAMO NECESSITA' DI FAR CAPIRE CHE IL MOTIVO DELLE CADUTE E' IL TERRENO DI GARA. UN CAMPO CHE E' STATO ECCESSIVAMENTE IMBEVUTO DI ACQUA IN PREVISIONE DI UN CALDO TORRIDO E CHE NON AVENDO AVUTO TEMPO DI ASCIUGARE HA CREATO TUTTI QUESTI DISAGI. IN PARTICOLA RE PER I CAVALIERI CHE HANNO DOVUTO GAREGGIARE PER PRIMI, QUINDI IL SOTTOSCRITTO E CAPRIOTTI. PRIMA DI PARTIRE MI AVEVANO DETTO DI FARE ATTENZIONE NEL PUNTO IN CUI ERA CADUTO CAPRIOTTI E DIFATTI LI' SONO STATO ATTENTO, MA LA VERITA' E' CHE VI ERANO ALTRI PUNTI MOLTO PERICOLOSI. L'INCIDENTE E' AVVENUTO NELLA FASE FINALE DELLA TORNATA, QUANDO PER GUADAGNARE VELOCITA' HO LASCIATO LE BRIGLIE. STA DI FATTO, CHE CHI PRENDE SOLDI PER AVERE IL RUOLO DI RESPONSABILE DI CAMPO DEVE GARANTIRE IN OGNI MODO L'INCOLUMITA' DEL CAVALIERE E DEL CAVALLO. QUANDO METTERO' A TACERE LA POLEMICA SULL'ALCOOL TEST NEI PROSSIMI GIORNI, PASSERO' AD OCCUPARMI IN MODO DIRETTO ANCHE DELLA PISTA. SONO RASSICURATO DALLA VISIONE DEI FILMATI CHE MI SOTTRAGGONO DA QUALSIASI RESPONSABILITA', CHE INVECE DOVREBBE ASSUMERSI PROPRIO CHI HA DI FATTO PERMESSO CHE LA GARA SI SVOLGESSE SU UNA PISTA KILLER. SONO OFFESO PER LE ACCUSE MOSSE CONTRO LA MIA PERSONA. IO DICO LE COSE COME STANNO SENZA RISPONDERE A NESSUNO, NEANCHE AL MIO SESTIERE. SONO CONVINTO CHE LE MEDESIME MODALITA' CHE HO RISCONTRATO IO LE HANNO AVUTE ANCHE GLI ALTRI CAVALIERI, SOLO CHE TRE DI LORO HANNO AVUTO TEMPO DI METTERE FERRATURE DIVERSE AI CAVALLI (come abbiamo sempre sostenuto noi del Quintanaro Moderno, ricevendo solo false accuse in merito). QUESTO TEMPO DOVEVA ESSERE CONCESSO A TUTTI.”



- EMANUELE CAPRIOTTI ( SESTIERE DI PORTA ROMANA):


ABBIAMO AVUTO AD OGNI PROVA UNA PISTA DIVERSA, E LA PEGGIORE E' STATA QUELLA DEL GIORNO DELLA GARA. NON SI POSSONO SCARICARE RESPONSABILITA' DI ALTRI SUI CAVALIERI GIOSTRANTI. E' LAMPANTE ANCHE PER UN NON ESPERTO CHE IL PROBLEMA ERA DATO DAL FONDO E LO SI PUO' VEDERE ANCHE DAI FILMATI. IL FATTO E' CHE NON SI VUOLE AMMETTERE CHE CI SIANO STATI PROBLEMI. SI E' CONVOCATA UNA COMMISSIONE CHE HA LIQUIDATO UNA VICENDA DICENDO CHE I CAVALIERI AVEVANO A DISPOSIZIONE UNA PISTA DA SERIE A. PROBABILMENTE PER TALE PISTA OCCORRE UN CAVALIERE DI SERIE A. HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI DIRMI CHE NON MI ALLENO, MA IO HO LA COSCIENZA A POSTO. SE SI FA UNA RIUNIONE A TRE, SENZA COINVOLGERE TUTTE LE PARTI, E' NORMALE CHE LE PROBLEMATICHE NON VENGANO FUORI, TANTO PIU' SE LA STESSA COMMISSIONE E' PRESIEDUTA DAL DIRETTORE TECNICO CHE SI E' OCCUPATO DELLA PISTA STESSA.”



- MASSIMO GUBBINI ( SESTIERE DI PORTA TUFILLA):


QUANDO ERA IL MIO TURNO LA PISTA SI E' NOTEVOLMENTE INDURITA...PROBABILMENTE CIO' E' ACCADUTO PERCHE' LA SABBIA NUOVA SI E' MISCHIATA A QUELLA VECCHIA E QUESTO NE HA INFICIATO LA QUALITA'. OCCORRERA' RIAPRIRE LA PISTA E RIMUOVERE LA SABBIA PER LA PROSSIMA EDIZIONE. CERTO CHE IL FONDO ECCESSIVAMENTE BAGNATO HA PENALIZZATO FORTEMENTE I PRIMI CAVALIERI IN GARA.”



- ANDREA LEONARDI (SESTIERE DI PORTA MAGGIORE):


AD OGNI PROVA ABBIAMO AVUTO UN TERRENO DIVERSO. IN REALTA' FINO ALL'EDIZIONE DI LUGLIO IL CAMPO ERA OTTIMO, POI NELLE PROVE DI AGOSTO E NELLA GIOSTRA DEL 7 AGOSTO LA PISTA ERA STATA SEMPRE DIVERSA, COSI' NON SIAMO MAI RIUSCITI AD ADATTARCI. IO NON HO AVUTO PROBLEMI COL BAGNATO, AVENDO GAREGGIATO PER ULTIMO QUESTO PROBLEMA NON L'HO AVVERTITO, PERO' POSSO DIRE CHE VORREI PROVARE SEMPRE CON LA MEDESIMA PISTA ED AVERE LA STESSA ALLA GARA.”


Ora meditate, perchè se quattro cavalieri non corrono o minacciano di non correre, il corteo della Quintana si può fare lo stesso, ma la Giostra no. E se non ci saranno modifiche drastiche operate dal Magnifico Messere credo proprio che arriveremo sicuramente a questo punto.





Sir Robert D'Altavilla

Al Rione Torre la Giostra dell'Anello di Marciano della Chiana


A cura di Roberto Parnetti:

Si tinge dei colori giallo blu del Rione Torre la Giostra dell’Anello di Marciano della Chiana edizione 2011. I cavalieri che hanno conquistato il Palio, dipinto dall’artista Giulio Galgani, sono: Nicola Sandroni (in sella a Stella Cometa Purosangue inglese di 12 anni), Alessio Spinicci (su Luis Argentino di 7 anni), Alessandro Culatore (su Navarre Purosangue Inglese di 7 anni) e Gabriele Gamberi (su Tico Tico No Fuba Purosangue inglese di 7 anni). Miglior cavaliere del torneo, con un totale di 6 anelli per 42 punti, Gabriele Gamberi premiato con l’Anello d’Oro. E’ stata un edizione avvincente che ha entusiamato il numero pubblico presente anche per le novità introdotte prima fra tutti il fatto di correre in notturna su di un percorso rettilineo all’interno del cento storico di Marciano con i cavalieri che dovevano centrare 4 anelli luminescenti del diametro di 9, 8, 7 e 6 centimenti distanzati 8 mentri l’uno dall’altro. Due le tornate corse al termine delle quali sono sate stilate le classfiche finali. La Giostra si è svolta sotto l’egida della normativa ministeriale, inerente il benessere degli equidi, con il percorso autorizzato dall’Assi (ex Unire). Ad arricchire la manifestazionane anche le applaudite esibizioni degli sbandieratori e musici della Contrada Trinità di San Secondo Parmense, del Rione di Porta Romana di Castiglion Fiorentino e degli spadaccini dei Mercenari di Giovanni Acuto. La classifica finale vedeva, alle spalle dei vincitori il Rione l’Orologio (con i colori giallo - verde) con i cavallieri Marcello Bellini, Fabio Tamagnini, Alessandro Lombardi e Graziano Chiappetta. Al terzo posto il Rione Prato (rosso - blu) con Claudio Bartoletti, Adriano Martini, Giovanni Pierinelli e Alessandro Nencini. Al quarto posto il Rione Porticciolo (rosso - verde) con Gino Culatore, Alessandro Frosini, Maurizio Frulio e Simone Farsetti. Il Premio per il miglior figurante, attribuito da una giura composta da Marzia Fanzini (responsabile della Contrada Trinità) e Mauro Bassi (responsabile del Rione Porta Romana), è stato vinto da Jorina Balla. Le premiazioni sono state fatte dal Sindaco di Marciano Marco Barbagli e dal Vice Presidente Comitato Regionale della Fitetrec-Ante (ente patrocinatore dell’evento) Sefano Tacconi.

Porta Santo Spirito centra il XV° successo alla Giostra dell'Anello


E' stato l'ultimo anello a tradire il cavaliere di Paese Vecchio dando così il successo a Porta Santo Spirito. Per il cavaliere vincente, Luca Innocenzi, si tratta del terzo palio consecutivo, il quarto in totale. Porta Santo Spirito (4 vittorie di fila) sale invece a 15 successi nella storia della Giostra di Servigliano.
Davanti a tantissime persone la Giostra è stata davvero avvincente. I cavalieri non hanno sbagliato praticamente nulla, almeno fino all'errore finale di Francesco Scattolini.

Sir Robet D'Altavilla

giovedì 18 agosto 2011

Anche il senatore Ciccanti si è accorto che questa Quintana non può più andare avanti!!!


Cari amici vi riportiamo integralmente la lettera aperta che il senatore Amedeo Ciccanti ha indirizzato al Magnifico Messere Guido Castelli. Il contenuto è assolutamente sacrosanto. Siamo finalmente felici che qualcuno di un certo spessore si è accorto, e si è deciso di far notare una volta per tutte che tante cose non vanno assolutamente. Tutti hanno visto che c'è del marcio.

Vi comunichiamo che chi vuole può dire la propria sul nostro gruppo di facebook " Quintanaro Moderno". Tutti posso tranquillamente dire ciò che pensano. Mettiamo qui sotto il link del nostro gruppo:

http://www.facebook.com/groups/203594889673811/

LA QUINTANA AI QUINTANARI, A VOI LA PAROLA!!!


"Più rievocazione e meno folclore!"

"Ascoli Piceno, 17 agosto 2011

Egregio Signor Sindaco,

ho saputo che all’indomani della giostra della Quintana e delle polemiche che l’avevano accompagnata, ha riunito i vertici organizzativi dell’Ente (il veterinario Casalini, il Direttore di gara Guaiani, il Rettore Traini e il responsabile di campo Celani) per fare il punto sulle questioni che avevano fatto un po’ soffrire la manifestazione nella edizione agostana.

Alla fine del confronto però, non mi sembra che siano emersi particolari problemi.

Le riconosco doti di intelligenza politica e di sensibilità istituzionale e capacità amministrativa. Per quanto riguarda la Quintana, Lei non ha una tradizione di “quintanaro” e si è affidato a persone, anche amministratori, che questa passione coltivano da quando erano bambini. Questo se da parte è un limite, dall’altra è un vantaggio, perché Le consente di vedere le cose con distacco e imparzialità e con le chiavi dei requisiti che Le ho riconosciuto.

Questa premessa è d’obbligo per consentirmi di aprire un confronto, a bocce ferme, come si usa dire, senza alcuna venatura polemica o, peggio ancora, politica, ma da “quintanaro” quale mi sento e da Magnifico Messere quale sono stato.

Cominciamo dal primo punto. La Quintana doveva essere la “cartolina” di presentazione di una città medievale tra le più importanti d’Italia, sicuramente della fascia adriatica. Quintana, torri, palazzi, rue e mura, dovevano essere un unico scenario di una storia secolare. Ho sempre creduto – come tutti gli intellettuali appassionati della Quintana, a cominciare dai fondatori – che la manifestazione dovesse essere una rievocazione storica e non una parata di folclore. Il rigore delle insegne, dei comportamenti e dei costumi, della sfilata dentro e fuori dal campo, non deve indulgere a sconti ed approssimazioni, soprattutto oggi, tenendo conto della diretta TV. Su questo punto, ai miei tempi, posi molta attenzione attraverso la istituzione di ispettori e sanzioni ai sestieri che trasgredivano.

Oggi, non per sua colpa, mi sembra che si siano sedimentati troppi errori e leggerezze. Il corteo si è allungato a dismisura, ci sono figure ripetitive con costumi un po’ inventati e i musici tradiscono la modernità delle chiarine rispetto al medioevo rinascimentale, che ben altre espressioni strumentali e ritmiche vantavano insieme ai tamburi. Gli sbandieratori, con la gara a se stante, hanno dimenticato la caratteristica della tradizione della Quintana di Ascoli, che vedeva primeggiare il “lancio” rispetto al “gioco”. Sicché si potrebbe lasciare a se stante l’aspetto dello “sbandieratore giocoliere” nella gara, ma lasciare al campo l’esibizione dello “sbandieratore lanciatore”, che fa parte della nostra tradizione.

Altro punto sul quale mi sono già soffermato molto criticamente è la giostra al campo, che negli ultimi anni ha sovvertito la peculiarità della Quintana di Ascoli, basata soprattutto sull’abilità del cavaliere di colpire il bersaglio facendo il miglior tempo nelle tre tornate. La modifica della pista, pur rimanendo lo stesso percorso e del regolamento sull’assegnazione del punteggio, che si è raddoppiato rispetto ai precedenti parametri (è passato da un punto a decimo a due punti), ha subordinato il valore dell’abilità a quello della velocità. Ai miei tempi (1990), cominciò a discutersi su due regole che avrebbero dovute affermarsi progressivamente: che la dama del sestiere che sfila dovesse essere di età matura con residenza almeno di alcuni anni nel sestiere di appartenenza e che i cavalieri dovevano essere ascolani, attrezzando al riguardo un campo di addestramento sul quale tutto l’anno potessero esercitarsi coloro che avrebbero voluto onorare il proprio sestiere. La storia, dal 1990, ha ripreso la vecchia abitudine delle dame giovani ed importate e i cavalieri da Arezzo, Faenza e soprattutto da Foligno e dintorni (quest’anno tre su sei), dove si corrono altre quintane con caratteristiche diverse. Quella di Foligno, più simile alla nostra, per esempio, è una giostra che privilegia la velocità perché si tratta di infilare un anello. I cavalieri di Foligno, pertanto, sono più addestrati alla velocità che all’abilità. Questo requisito della velocità porta a concentrare le proprie attenzioni organizzative sulla pista, per renderla idonea al requisito della velocità che sono le caratteristiche dei cavalli e dei cavalieri che corrono le giostre come quella di Foligno. Colpire però un bersaglio fissato su una struttura rigida come quella del nostro “moro”, implica un contraccolpo molto più forte quanto più alta è la velocità, con pericoli e danni alla sicurezza del cavallo e del cavaliere ben visibili agli occhi degli spettatori delle quintane degli ultimi dieci anni. Nel medioevo non c’erano le piste con le curve paraboliche, battute con il rullo pesante trainato dal trattore e bagnate con l’acqua a spruzzo. Credo che ripristinare il campo al naturale, segnato solo nel tracciato ad otto della pista, sia la prestazione più aderente alla rievocazione storica che si possa immaginare.

Da quando è Magnifico Messere, credo che non Le sia sfuggito che nella edizione agostana del 2010, ben quattro cavalieri su sei non hanno terminato la giostra e sono finiti alle cure mediche. Altrettanto è successo nella edizione del 2011. Qualcosa stranamente non funziona! Le ragioni sono tante come le giustificazioni. Forse l’incidente di percorso crea più emozioni. La nostra Quintana però è un gioco e tale deve rimanere!

Capisco che tutte le decisioni regolamentari e le modifiche organizzative siano state prese con l’avallo dei sestieri, ma alla luce dell’esperienza si può tornare a discuterne.

Credo che Lei, persona illuminata e affabile, debba riprendere un confronto tra alcuni storici ed intellettuali della Quintana di Ascoli, ossia con quella componente culturale che consolidai con una stagione convegnistica per discutere di medio evo e giostra delle quintane, con i consoli e capi sestiere, per ristabilire almeno un po’ di fedeltà al significato e alla storia della Quintana di Ascoli.

Le consiglio comunque di indire una riunione ed un confronto immediato ed approfondito con tutti e sei i cavalieri che hanno corso per la giostra di agosto, al fine di capire, insieme alla commissione veterinaria, se l’attuale pista è pericolosa alla sicurezza dei cavalieri e dei cavalli; almeno avremo fatto un bel passo avanti. Infatti, questa pista è veloce e pericolosa! Chi l’ha concepita, ideata e realizzata non l’ammetterà mai, ma i fatti e le circostanze portano a conclusioni opposte.

Con i migliori auguri

Amedeo Ciccanti"



Sir Robert D'Altavilla



La Contrada Platea vince il Palio di Amelia (TR)


A cura di Roberto Parnetti:

Si tinge dei colori biancoblù della Contrada Platea la 37.ma edizione del Palio dei Colombi grazie al cavaliere giostrante Fabrizio Fani ed al balestriere Paolo Corvi (il Palio viene assegnato alla contrada che ottiene il maggior numero di punti delle due singole gare). Un edizione avvincente e ricca di colpi di scena, specie nelle dieci tornate della giostra equestre, che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente al “campo dè li giochi”. I cavalieri scesi in lizza, oltre a Fani, sono stati: Cristoforo Tarullo (Contrada Collis), Diego Cipiccia (Vallis), Francesco Scattolini (Posterola) e Francesco Marzoli (Crux Burgi). Primo colpo di scena nella quarta tornata con Diego Cipiccia che si vedeva annullare la carriera dal maestro di campo, il faentino Fausto Brugnoni, poiché il proprio palafreniere aiutava l’ingresso allo stallo di partenza che, da regolamento, deve avvenire con il solo cavaliere. Sempre Cipiccia incappava in un secondo annullamento della tornata (sesta carriera) per non essere riuscito ad entrare nello stallo nel tempo massimo consentito. Nella successiva tornata si registrava invece il ritiro del cavaliere della Contrada Collis il sulmonese Tarullo che, nell’arco della giostra, è stato l’unico a sconfiggere il vincitore Fani (prima tornata). Nella penultima carriera Cipiccia, con una rabbiosa tornata, chiudeva la sua giostra stabilendo il miglior tempo della serata con sec. 8,94. Al termine il narnese Fani vinceva la giostra con tre successi nelle quattro sfide corse. Alle sue spalle, con due successi, Scattolini e Cipiccia. La sfida dei balestrieri vedeva invece Corvi vincere tutte e quattro le sfide disputate contro i tre successi di Baldaccini balestriere di Crux Burgi. La classifica finale vedeva pertanto la Contrada Platea chiudere con 14 punti totali contro 10 di Posterola, 9 di Crux Burgi, 7 Vallis e 4 Collis. La consegna del Palio, da parte del Sindaco Riccardo Maraga al Priore Giampiero Novelli, chiudeva la manifestazione con le inmancabili scene di giubilo dei contradioli biancoblù per la conquista del sesto palio.

Abbinamenti cavalieri giostra dell'anello di Marciano della Chiana


A cura di Roberto Parnetti:

Entra nel vivo l’edizione 2011 della Giostra dell’Anello di Marciano della Chiana che si disputerà domenica prossima. Il Comitato organizzatore ha formalizzato, tramite sorteggio, gli accoppiamenti dei sedici cavalieri alle contrade che, a loro volta, sono suddivise ai quattro Rioni del Porticciolo (contradistinto dai colori rosso –verde), il Prato (rosso – blù), l’Orologio (verde – giallo) e la Torre (giallo - blù) . Questi gli abbinamenti: Rione Il Porticciolo con Gino Culatore (Contrada il Borgaccio), Alessandro Frosini (La Combarbia), Maurizio Frulio (La Signana) e Simone Farsetti (Le Vignacce). Rione il Prato con Claudio Bartoletti (Castiglioni), Adriano Martini (Il Colle), Giovanni Pierinelli (La Carraia) e Alessandro Nencini (Mazzini). Rione l’Orologio con Marcello Bellini (Barbuti), Fabio Tamagini (Le Fornaci), Alessandro Lombardi (Il Mulino) e Graziano Chiappetta (San Piero). Rione La Torre con Gabriele Gamberi (Centro Storico), Alessio Spinicci (Fonte Badia), Enrico Giusti (Il Teso) e Nicola Sandroni (Sante Tani). I cavalieri correranno due carriere su una pista della lunghezza di 90 metri con quattro portanelli che avranno anelli del diametro di 9 – 8 – 7 – 6 cent distanziati tra di loro di otto metri. Vincerà il Palio, dipinto da Giulio Galgani, il Rione i cui cavalieri avranno ottenuto il maggior numero di punti. Sarà poi assegnato anche l’anello d’Oro al miglior cavaliere della Giostra. La manifestazione, che vedrà la partecipazione della Contrada Trinità di San Secondo Parmense e del Rione di Porta Romana – Mercenari di Giovanni Acuto – di Castiglion Fiorentino e che si svolge sotto l’egida della normativa Martini sulla tutela degli equidi, prenderà il via la mattina con le visite veterinarie a cui seguirà il corteo storico; nel pomeriggio ci saranno l’esibizioni dgli sbandieratori e la sera la giostra. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.

sabato 13 agosto 2011

Tutti sanno tutto...e alla fine non sanno un bel niente


Come ben sapete e avete visto tutti, questo blog sul gruppo di facebook è stato attaccato e in modo anche abbastanza pesante nei giorni susseguenti la giostra di agosto. E tutto per aver detto semplicemente la verità su come molti fatti erano andati. Questa volta nessuno aveva detto niente nè a Luca Innocenzi, nè tantomeno al Sestiere di Porta Solestà eppure molti sestieranti e simpatizzanti del Sestiere giallo-blù ce ne hanno dette di tutti i colori. Ma perchè vi siete sposati una causa che non vi apparteneva? Avevate vinto, vi stavate buoni e festeggiavate il vostro palio. Nessuno vi aveva nominato. E invece molti di voi hanno letteralmente sparato a zero e hanno detto delle boiate pazzesche su come alcuni fatti erano andati...ma su come i fatti erano andati secondo loro, non secondo la realtà. Avevamo evitato di mischiare la questione del campo con la vittoria di Solestà. Proprio per evitare ciò avevamo trattato in modo totalmente separato la vittoria di Innocenzi da ciò che invece riguardava molte lacune dello staff organizzativo della giostra. Avevamo criticato una preparazione non ottimale della giostra, e ci siamo invece ritrovati ad essere ancora una volta attaccati da alcuni sestieranti giallo-blù. Proprio voi che dopo le giostre del 2009, il povero Luca Innocenzi lo volevate linciare, lo avete minacciato di morte, e poi alla fine è rimasto negli anni successivi perchè c'era ancora un contratto vigente e il vostro comitato aveva deciso di non investire denaro su un altro cavaliere.

Siamo stati trattati come criminali e contestati su ogni cosa che abbiamo detto e scritto, ricevendo solo insulti. Ci avete detto di essere dei raccontatori di favolette, e di esserci inventati tutto. Ora vi chiedo, che ci guadagniamo noi ad inventare storielle simili? Nulla, assolutamente nulla e finalmente ora che tutti iniziano a sapere come sono andate le cose, ci possiamo togliere qualche sassolino dalla scarpa.

Noi abbiamo detto molte cose che i giornali non hanno minimamente menzionato, e lo abbiamo fatto perchè noi le sapevamo certe cose, non perchè le sentivamo narrare nell'aria. Noi non parliamo per sentito dire, come invece avete fatto voi. E la differenza tra noi e i giornali è abbastanza netta. Noi non siamo una testata giornalistica, noi non dobbiamo rispondere a nessuno, noi dobbiamo rispondere solo al bene della Quintana di Ascoli. Ed è ciò che abbiamo sempre fatto. Noi non apparteniamo a nessun partito politico, e non dobbiamo rispondere a nessuna mossa politica...noi non siamo un giornale, e non dobbiamo sottostare a nessuna imposizione...noi non abbiamo nessun interesse personale nel fare questo, e questo blog non ci porta nessun rendiconto economico.

Ci siamo presi i vostri pesanti insulti, e non abbiamo replicato. Perchè sapevamo che la verità la puoi nascondere per un pò, ma alla fine viene a galla. E così è stato. Non ci siamo scomposti, e abbiamo aspettato una settimana circa che tutto venisse chiarito. Ed ora che molti sanno come stanno le cose, ribadiamo e confermiamo tutto ciò che abbiamo detto in precedenza. A noi le favolette non ci piacciono, non ci piace sentirle e non ci piace raccontarle. E allora diciamo bene come stanno le cose.

La questione della pista è stata archiviata in men che non si dica, ma c'è da chiarire un dettaglio importante che tutti i giornali hanno sottovalutato. La riunione relativa alla commissione tecnica che è stat convocata d'urgenza è avvenuta con tutti coloro che dovevano essere presenti: Magnifico Messere, Rettore, Provveditore di campo, Responsabile di pista, Responsabile servizio ambulanze. Non manca qualcuno di importante? Risposta: si, non era presente la Commissione veterinaria, che era quella che doveva dare le spiegazioni più importanti sull'accaduto. E forse non è stata convocata perchè molto probabilmente avrebbe messo in discussione la pista. Facendo ciò il giorno dopo i giornali non potevano scrivere che la pista era ai massimi livelli. Infatti ora il Presidente della commissione veterinaria ha minacciato di sporgere querela per la grave mancanza.

Poi, siamo stati accusati di esserci inventati la storia dei ramponi. Innanzitutto tutti coloro che accomunano i ramponi da neve, con quelli usati per i ferri di cavallo sbagliano nettamente, perchè questi ultimi sono tutt'altra cosa. Ora occorre precisare una cosa. Innanzitutto i ramponi non sono vietati dal regolamento, e poi non sono dei ferri specifici che devono essere cambiati apposta sotto lo zoccolo del cavallo, ma sono dei piccoli chiodini che vanno aggiunti al ferro già messo sotto lo zoccolo. Ogni volta che sono stati nominati, le persone si sono scaldate come si avessimo nominato il demonio, e invece non c'è proprio un bel niente da scaldarsi. In questo discorso anche un caposestiere è intervenuto su facebook confermando che Dorilas non aveva ramponi. Dicendo così, molte altre persone ci si sono scagliate contro e ci accusato di aver inventato tutto. Invece oggi, ad una settimana dalla giostra quasi tutti sanno che ben due sestieri oltre a Solestà hanno corso con i ramponi, e la loro scelta non è stata sbagliata perchè altrimenti avrebbero rischiato di andare per terra.

E questo, oltre ad averlo visto personalmente lo possono confermate tutte le persone che svolgevano il proprio compito dietro ai box, il maniscalco, i veterinari, e tutti coloro che erano li con i cavalli. Se ancora non ci credete chiedete ai vostri responsabili di scuderia, chiedete e fatevele dire bene le cose. Ora abbiamo detto ancora tutte cose inventate? Abbiamo raccontato delle favolette? Non penso proprio, lo sanno tutti.

Noi portiamo avanti questo blog da un bel pò di tempo con il massimo rispetto nei confronti di tutti coloro che lavorano per il bene della Quintana, però quando ci stanno delle errori è giusto correggerli per non commetterli di nuovo. Invece ci siamo accorti che negli ultimi tempi si ripeto gli stessi errori e alcuni conti non tornano. Cose buone sono state fatte senza dubbio, però se fai un passo avanti e cinque indietro, il bilancio è in negativo lo stesso. A noi i discorsi che vagheggiano sul sentito dire non ci interessano. A differenza di coloro che ci hanno pesantemente accusati non conoscendo alcune cose e basando i loro discorsi sul sentito dire, noi le cose le sapevamo realmente. Ora sicuramente questi signori una bella figura non l'hanno fatta, soprattutto perchè su facebook ci hanno messo il nome, il cognome e la foto della faccia. Molte accuse sono state cancellate ma molte altre le abbiamo lasciate perchè tutti vedano e giudichino personalmente ciò che è stato detto... tutti si devono fare un'idea, sulla non obiettività e razionalità di alcune persone, soprattutto ora che si sa come sono andati i fatti. Al rientro dalle vacanze ci riuniremo e decideremo se intraprendere delle azioni nei confronti di queste persone. Se la Quintana vi piace così tenetevela...ma non penso che piaccia a molti questa quintana, lo testimonia il fatto che nei giorni successivi alla giostra ho visto una posizione unica da parte di quasi tutti di fare in modo che queste porcate finiscano.

Noi vi diciamo ciò che vediamo in prima persona con i nostri stessi occhi. A noi ci interessa la realtà, non le favolette...però se le amate tanto queste favolette possiamo iniziare a raccontarvele. E quindi dovremo dire che quest'anno non è stato violato nessun regolamento di giostra...i giudici hanno sempre fatto rispettare alla perfezione tutte le regole...i giudici conoscono il regolamento alla perfezione...chi riveste il ruolo di giudice è ben preparato alle situazioni che dovrà affrontare...non è stato toccato nessun tappo di lancia...la pista era stata annaffiata in modo perfetto tanto da renderla la migliore in Italia e in Europa, forse addirittura nel Mondo...il rullo è passato, e per ogni cavaliere...nessuno portava ramponi, d'altronde non servivano perchè la pista era perfetta in ogni punto...infatti nessun cavallo e nessun cavaliere è caduto e si è fatto male...nessuno ha lanciato bottigliette contro il vincitore...nessuno quando ha vinto ha esultato verso i figuranti di altri sestieri...tutti i figuranti e tutto lo stadio hanno applaudito il cavaliere vincitore rendendogli omaggio in ginocchio.

Ma questa è ben altra cosa rispetto a come sono andate le cose, ve lo ripetiamo, a noi le favolette non ci interessano. A noi ci interessa solo la verità e la realtà dei fatti, ed entrambe prima o poi vengono fuori...è solo questione di tempo. Il capitolo 2011 per noi non è affatto chiuso...ci saranno ancora molte vicende poco chiare da trattare.

(nella foto in alto la Bocca della Verità, visitabile a Roma nella Chiesa di Santa Maria in Cosmedin)


Sir Robert D'Altavilla

Giostra all'anello di Marciano della Chiana (Ar)


A cura di Roberto Parnetti:

Con la cena propiziatoria, in programma martedì 16 agosto, si apre il calendario delle iniziative della seconda edizione della Giostra all’Anello di Marciano della Chiana (AR). La manifestazione, che si svolge con i patrocinii del Comune di Marciano della Chiana (AR) della Provincia di Arezzo e della Fitetrec-Ante Comitato Regionale Toscana, vedrà la partecipazione, come gruppi storici ospiti, del Rione di Porta Romana - Mercenari di Giovanni Acuto - di Castiglion Fiorentino (AR) e della Contrada Trinità di San Secondo Parmense (PR). Il calendario degli appuntamenti prosegue poi la conferenza stampa di presentazione che si svolgerà mercoledì 17 agosto presso la Provincia di Arezzo alla presenza del Presidente Roberto Vasai, del Sindaco di Marciano della Chiana Marco Barbagli, del Presidente del Nuovo Comitato SS Crocefisso Franco Cerboni e dei responsabili della Giostra Nicola Biagini e Roberto Parnetti. In tale occsasione sarà presentato il Palio, dipinto da Giulio Galgani, e ufficializzati i nomi dei 16 cavalieri giostranti provenienti da Arezzo, Faenza, Pistoia e Sarteano. Il torneo, ed è questa la novità più rilevante di quesa seconda edizione, si svolgerà in notturna all’interno del centro storico di Marciano con via Sante Tani che sarà trasformato in pista allestita con sabbia e tufo. La manifestazione si svolge sotto l’egida delle normative vigenti sul benessere degli animali (Ordinanza Martini).

giovedì 11 agosto 2011

Eevee era assolutamente idonea a correre


COMUNICATO STAMPA PORTA TUFILLA:

In merito alle dichiarazioni false e mendaci lette sui giornali e sui siti web di rete sociale, sul fatto che EEVEE non fosse in perfette condizioni al momento della giostra, il Sestiere di Porta Tufilla vuole precisare che la cavalla era stata definita dalla commissione veterinaria assolutamente idonea alla gara, in caso contrario gli sarebbe stata preclusa la possibilità di scendere in campo.

Un’ulteriore conferma del suo ottimo stato di salute è stata data dai tempi fatti registrare nelle tornate disputate.

Teniamo inoltre a precisare che il tipo d’infortunio riportato non è assolutamente riconducibile a quello occorso a Foligno 4 anni fa.

Pertanto ci sentiamo parte offesa nel sentire e nel leggere dichiarazioni diverse da quelle descritte sopra e d’ora in poi procederemo ad intraprendere azioni legali, ove ce ne siano le basi, nei confronti dei responsabili.

Distinti saluti




Ascoli Piceno, 09 agosto ’11

Il capo sestiere

Giuseppe Fazzini

Castelli assolve l'operato di Celani




Dal Corriere Adriatico:



"Dopo gli sfortunati eventi della giostra di domenica scorsa, Castelli ha assolto l'operato del responsabile della pista Maurizio Celani. Martedì pomeriggio infatti era stato il magnifico Messere a convocare d'urgenza una riunione con la commissione tecnica di gara. Alla riunione erano presenti, oltre a Celani anche il Rettore Traini, i responsabili della commissione veterinaria, e il dottor Corsolini responsabile del servizio ambulanze.

Il sindaco Castelli e tutti i presenti, analizzata la relazione dettagliata di Maurizio Celani, hanno evidenziato come il verificarsi di tali incidenti sia legata all'episodicità degli stessi assolvendo l'operato di Maurizio Celani."

martedì 9 agosto 2011

Adesso basta!!!


Non abbiamo voluto interferire con la vittoria di Luca Innocenzi e Porta Solestà perchè era giusto tessere le lodi a chi domenica pomeriggio aveva alzato il palio al cielo. Parlare, ieri degli ennesimi errori commessi con il campo di gara non era giusto. E allora abbiamo distinto le due cose. Ieri vi abbiamo raccontato come sono andate le cose per quanto riguarda la competizione e chi ha vinto, oggi vi diciamo, ma tanto non serve perchè tutti gli Ascolani, e non solo, si sono resi conto di come sono andate le cose, e tutti gli errori che sono stati commessi di nuovo. Errori che questa volta hanno creato un disastro collettivo. Fino al numero al campo e al rituale del fazzoletto legato dalle dame sulle lance dei cavalieri tutto era stato perfetto. L'ora di partenza del corteo era stat rispettata, il corteo era davvero favoloso questa volta poichè c'era una grande attenzione da parte di tutti, l'inno d'Italia suonato con chiarine e tamburi era bellissimo, il numero degli sbandieratori aveva lasciato tutti estasiati per il bellissimo gioco di colori e suoni offerto a tutti.

Poi non si sa che è successo...anzi si sa che è successo, ma non si spiega il perchè è successo. E' stato come una nuvolone nero che si è abbattuto su una giornata bellissima caratterizzata da un sole splendente...metaforicamente parlando è stato come una mano nera che ha preso il controllo delle cose e le ha portate verso il disastro collettivo.

Entrano nel campo dei giochi fin da subito i figuranti si sono potuti rendere conto che c'era qualcosa che non andava...c'erano ancora delle pozze d'acqua per terra...e tutto questo è testimoniato da molti figuranti che sono usciti dal campo con le scarpe letteralmente interrate. Si va avanti, scendono in campo i cavalieri per il riscaldamento e tutto avviene secondo la classica procedura, come sempre. Poi una scelta che lascia tutti perplessi, solitamente prima di iniziare la gara il tracciato viene passato dal rullo per renderlo omogeneo e guarire la pista che nel riscaldamento è stata percorsa dai sei cavalieri per più volte, e qui accade qualcosa di diverso rispetto al solito, che porterà la giostra ad offrire uno spettacolo ragguardevole per quanto riguarda prima di tutto la sicurezza dei cavalli e dei cavalieri, poichè vedremo che gli infortuni saranno vari, e poi per quanto riguarda lo spettacolo. La scelta sembra essere dettata dalla necessità di rientrare nei tempi della diretta Rai, ma poi vedremo che questa decisione si rivelerà sbagliata perchè moltissime persone hanno cambiato canale quando hanno trasmesso tutte le fasi del brutto infortunio ad Eevee, e questo mi è stato testimoniato da persone appassionate di Giostre che l'hanno seguita in Ascoli, ma soprattutto fuori...questo è il peggio, invece di offrire una promozione positiva dell'evento abbiamo offerto una promozione molto negativa.

Si parte, viene chiamato Emanuele Capriotti, il primo cavaliere in gara che cerca riscatto dopo le ultime Quintane sfortunate e si butta dentro a tutta velocità per giocarsela ai vertici fin da subito. Ed è così perchè i parziali dei primi due assalti sono i più bassi di tutti e sono due cento. Ma purtroppo, invece di poter sfruttare il vantaggio di poter correre per primo, si ritrova a correre su una pista molto pericolosa, passata da tutti e sei i cavalli durante il riscaldamento, e proprio la non omogeneità della terra favorisce una sua scivolata che pregiudica la giostra. Nel punto di caduta Ripanera ha trovato un tratto di terra più morbida e affondando gli zoccoli si toglie un ferro e scivola, poi impaurita dalla caduta continua a navigare per il terreno di gara, finchè non viene ripresa e tranquillizzata. Tocca a Ripani, e anche lui ha un problema sul punto dove è caduto Capriotti, ma riesce ad andare avanti e a finire i tre assalti, ma in uscita dall'ultima curva il cavallo sembra abbassarsi davanti con gli zoccoli, forse per aver trovato un tratto più morbido di terra e Ripani rovina a terra, tra l'altro dopo essere caduto rischia moltissimo perchè Go Karna lo sfiora passandogli quasi sopra. La Quintana per lui è finita, viene portato all'ospedale per le contusioni riportate. Il caposestiere di Sant'Emidio, Enrico Fiori, si inizia già a lamentare per il terreno ed entra in pista sul punto dove è caduto Ripani, scava con la mano e si lamenta verso i giudici che sottoil primo strato di terra c'è ancora troppa acqua. Poi verrà fuori che Ripani era positivo al test alcoolemico, ma non si sa se ciò è dipeso da alcuni farmaci, quindi non mi pronuncio. Sento di poter dire solo ciò che è certo. Subito un inizio disastroso, che dopo la Quintana di luglio 2007 e di agosto dell'anno scorso nessuno voleva rivedere...cito il "maledetto" luglio 2007 perchè ho rivisto le sue stesse ombre, poi vedremo che il problema sarà simile...l'irrigazione sbagliata del campo. Quella volte ci furono cose mai viste, black-out che non era mai accaduto prima, campo di gara inzuppato d'acqua, invasioni di campo di sestieranti durante la giostra e alla fine non assegnazione del palio.

E invece tutti rivedono gli spettri del passato, dopo le prime due tornate, un cavaliere è all'ospedale e un cavallo non potrà continuare a correre. Si va avanti, tocca al vincitore Innocenzi che sa che la pista è pericolosa, e deve prendere le giuste precauzioni. Proprio per questo usa delle protuberanze a forme geometriche che si possono avvitare e sporgono dalla faccia inferiore del ferro e che penetrano nel terreno blando, adatti a non favorire la perdita di aderenza, detti ramponi. Pregiudicare l'incolumità di Dorilas nel suo periodo di maggior forma non ha senso infatti, perchè la pista è da bollino nero!!! Anche lui infatti, ha problemi sull'uscita della curva del Carmine e vedremo che tutti nella prima tornata avranno problemi lì. Luca Veneri proprio per riprendere il cavallo in quel punto vedremo che non avrà tempo per mirare e colpirà un 60. Ma si va avanti e lo show da thriller continua.

Finalmente la prima tornata finisce e molti tirano un sospiro di sollievo. Finalmente può entrare il trattore per dare una passata al terreno, ma ormai è tardi!!! La scelta ha già pregiudicato la giostra che ha preso una direzione ben delineata.

La seconda tornata si riapre con Capriotti che purtroppo deve cambiare cavallo, tocca a Reverse perchè Ripanera nella caduta ha perso un ferro e non può continuare. Ma ormai non può più dire la sua in una giostra dove il minimo errore non è concesso. La scelta del responsabile della pista di non passare il rullo all'inizio della giostra ha pregiudicato la sua quintana. Si va avanti, e tutti iniziano ed essere più cauti con le velocità, sanno benissimo che oggi è troppo pericoloso forzare sia per loro che per il proprio cavallo. Infatti i tempi si alzano di almeno un secondo. Si continua a correre e si continua a vedere che alcuni tratti di terra più duri, che favoriscono alte velocità, sono seguiti da tratti troppo morbidi dove gli zoccoli affondano troppo nella terra, e questo è pericolosissimo.

Si arriva così all'epilogo della terza tornata, e sinceramente non si vede l'ora che la giostra finisca. Infatti Luca Veneri non rientra per non rischiare un infortunio alla sua Nigretta, e fa benissimo perchè in quella pista vedremo poco dopo che Massimo Gubbini ed Eevee nel tentare l'ultimo assalto alla vittoria riporteranno un bruttissimo infortunio alla cavalla, un infortunio che purtroppo è stato trasmesso tutto in diretta nazionale sulla Rai, proprio in un periodo dove il Ministro Brambilla sta portando avanti una campagna contro le Giostre, per la salvaguardia dei cavalli e degli animali. Si, proprio così, perchè quella di domenica non era una pista che garantiva la sicurezza dei cavalli e dei cavalieri. Ed ora prepariamoci al peggio, perchè la cosa non passerà inosservata, sicuramente seguiranno conseguenze, speriamo non gravi per la nostra Quintana. Ricordiamo che a Siena è stato imposto e vietato l'uso dei purosangue, dopo fatti simili ripetuti più volte.

Purtroppo per la povera Eevee questa è stata la sua ultima Quintana, abbiamo pianto un pò tutti per lei durante quelle fasi concitate, ma ci rincuora il fatto che non è in pericolo di vita, tuttavia non potrà più sostenere gare di questi livelli. Sarà destinata a passeggiate e riproduzione.

Molto bravo il giovane Andrea Leonardi, che in una giostra difficile sia per il tasso tecnico elevato, sia per le condizioni del terreno, riesce a portare a termine una buonissima gara che fa ben presagire i sestieranti nero-verdi per il futuro.

Alla fine vince Luca Innocenzi, ma purtroppo anche qui c'è da condannare un gesto bruttissimo, il lancio di una bottiglietta che lo ha sfiorato. Un lancio della bottiglietta che non trova in alcun modo giustificazione, ma forse favorito dal nervosismo di vedere tante cose che non vanno più in questa giostra. Molti in città già parlano della fine di questa giostra, infatti non può essere possibile che mentre prima andava tutto alla perfezione, da 2-3 anni vengono commessi degli errori imperdonabili che prima non venivano fatti. Se prima le cose si facevano in un detrminato modo e andava tutto bene, non si capisce il perchè adesso si sta cercando di cambiare alcuni fattori di questa giostra con risultati disastrosi e il peggio è che si continua ad andare avanti su questa linea, nonostante risultanti sbagliati. Come è possibile ricadere più volte negli stessi errori?

Purtroppo le polemiche sono divampate, e il Magnifico Messere ha convocato d'urgenza una riunione con commissione tecnica della pista. Sono stati commessi di nuovo errori già commessi in passato, vedi luglio 2007. Nella giostra di domenica si è finito tardi di annaffiare il campo, la procedura è terminata verso le 14 circa, forse un pò tardi visto che dopo tre ore circa si doveva correre. Ma quello che non si capisce bene è il perchè, ci siamo già passati perchè ricommettere gli stessi errori? Così la quintana la uccidiamo o forse è già morta, con la politica e gli interessi, come dicono molti in città. Alcuni anni fa la commissione tecnica aveva trovato un tipo di terra molto buono, che era la polvere lavica, perchè poi abbiamo cambiato una cosa che andava bene?

Un ultimo rebus che non trova risposta. Dopo la giostra di luglio alcune lance punzonate per la giostra di luglio sono rimaste allo squarcia nella stanza dove vengono custodite, e alla fine della giostra di domenica quando alcuni sestieri hanno chiesto di riaverle non se ne è trovata più traccia di quelle lance. Dove stanno? Lì sappiamo che la chiave di quella stanza ce l'hanno 2 massimo 3 persone, quindi come si fa a non sapere che fine hanno fatto?

Adesso credo che chi abbia sbagliato subisca le giuste conseguenze, perchè sbagliare una volta ci può stare, è umano, ma continuare a perseverare no. Dopo la gara di domenica alcuni hanno detto che i cavalli non erano nelle condizioni ottimali, altri in diretta Rai hanno detto che i cavalieri devono riconoscere i propri limiti. Ma credo che abbiano sbagliato entrambi, poichè le visite ai cavalli sono state effettuate da veterinari professionali e molto competenti, i quali hanno pronunciato apertamente che gli infortuni di ieri sono stati favoriti dalle condizioni pessime della pista, perchè se i cavalli non erano in condizioni ottimali non gli veniva minimamente concesso nè di superare le visite tenute sabato mattina alla vigilia della giostra nè tantomeno di scendere in pista il giorno della gara. Ora abbiamo visto tutti gli errori che sono stati commessi, errori che non sono nuovi, ma ripetuti...quindi se alcune persone non sono all'altezza è giusto che si dimettano o che vengano sostuite in questi incarichi che sono delicati e importanti. Altrimenti penso che dobbiamo iniziare a credere a quelle tante persone che dicono che la Quintana è finita.


Sir Robert D'Altavilla

lunedì 8 agosto 2011

Eevee non è in pericolo di vita


Vi riportiamo il comunicato stampa del Sestiere di Porta Tufilla inviatoci in mattinata:


Il sestiere di Porta Tufilla nella persona del caposestiere sig. Giuseppe Fazzini comunica che la cavalla EEVEE non è in pericolo di vita.

L’esame radiografico non ha evidenziato alcuna frattura;

La cavalla ha subito soltanto uno stiramento del sospensore del nodello Dx guaribile in 30/40 gg.

E’ stato applicato un gesso per immobilizzare l’arto e facilitare la ripresa.

Colgo l’occasione per ringraziare i sestieri di Porta Maggiore, S.Emidio, Piazzarola e Porta Romana per l’aiuto prestato e la sensibilità dimostrata.

Distinti saluti

Ascoli Piceno, 08 agosto ’11

Il capo sestiere

Giuseppe Fazzini

Il poker di Porta Solestà


Sono giorni che in città girava una consapevolezza. Che il binomio favorito per la giostra di Agosto, fosse Luca Innocenzi su Dorilas era abbastanza chiaro. Il campione in carica aveva disputato una giostra da record nell'edizione di luglio. Fluido al moro, velocissimo nel campo, il cavaliere folignate ha dimostrato per la quarta volta consecutiva che contro questo binomio, c'è poco da fare anche quest'anno. Ad agosto sembra una replica. Questo binomio è titanico, e apparentemente non ha nessun punto debole. In tutti i punti della pista Dorilas sembra guadagnare decimi, e l'assalto al moro da parte di Innocenzi è quanto di più chirurgico si possa chiedere ad un cavaliere. Due tornate molto veloci le prime. Precisione all'assalto assoluta. Una terza tornata in scioltezza data l'imminente defezione nella stessa tornata di Evee, il cavallo record di Porta Tufilla, che purtroppo ha subito uno degli infortuni più gravi visti all'interno dello squarcia. Una delle zampe dell'animale completamente piegata in due, inclinata in maniera innaturale. Un dramma. Lo Squarcia si è fermato sbigottito. Il dolore nella faccia di Massimo Gubbini. Disperato. Il sestiere di Porta Tufilla sgomento, accompagna in lacrime Evee nell'ambulanza cavalli. Lo stadio applaude. Andrea Leonardi, favorisce le operazioni di messa in sicurezza dell'animale aiutandolo a salire nel box del trasporto cavalli. Grande fair play. Eventi dolorosi, nella giornata di ieri anche per il sestiere di Porta Romana e il sestiere di Sant'Emidio. I rossoazzurri partono col binomio Emanuele Capriotti - Ripanera.La prima, sembra una una tornata molto buona, nella velocità e negli assalti. Peccato però, la perdita di un ferro da parte di Ripanera, che la fa rovinare a terra assieme a Capriotti nella curva del Carmine. Curva nella quale tutti gli altri cavalieri hanno successivamente rallentato, vista la disomogeneità del terreno in quel punto della pista. Eccessivamente umido rispetto agli altri tratti. Cade a terra anche Luigi Ripani, sempre nella prima tornata. Il cavaliere di Sant'Emidio subisce personalmente un infortunio alle costole e al polso. Una brutta caduta davanti la curva dei figuranti. Go Karna per poco non lo travolge. Salvo per un pelo. Ora non so a cosa è dovuta questa caduta, ma anche in questo tratto della pista, era presente una piccola disomogeneità del tracciato di gara. Lancio un invito ai responsabili del campo: le condizioni del campo il giorno della giostra devono essere le medesime nelle prove e nelle due giostre, altrimenti non garantiamo la sicurezza della Quintana. Che è un fattore fondamentale per lo svolgimento della stessa. Luca Veneri della Piazzarola, sostituisce Golden Open con Nigretta, poco prima dell'inizio della giostra. I motivi non sappiamo quali siano. Sicuramente il secondo non è una cavalcatura ai livelli di Golden Open. Diciamo che è un cavallo che ha qualche problemino con la pista. Vista l'eccessiva irrequietezza dimostrata in curva, e soprattutto all'assalto al moro. Spesso Nigretta "scartava". Nel primo assalto della prima tornata, impedisce a Veneri di prendere la mira nella posizione migliore. I movimenti improvvisi della testa dell'animale hanno costretto l'aretino a stampare, nella tornata, un 60. Punteggio che solitamente gli è estraneo. Ma che considero molto alto, date le condizioni estreme in cui si è svolto l'assalto. Nella terza tornata, Veneri supera il limite dei 3 minuti per l'entrata in campo e la sua tornata è automaticamente nulla. Un evento strano. Che mette una condizione di dubbio sui rapporti dell'aretino col sestiere biancorosso. Andrea Leonardi promette bene. 8 centri su 9. Tre tornate intorno ai 53. Tiene bene il campo. All'assalto al moro è pulito. A 25 anni tutto ciò è molto. C'è ancora un pochino di lavoro da fare per essere ai massimi livelli. Però la vetta sembra vicina. Potenzialmente può essere un futuro campione dell'8 di gara. Complimenti per la scelta, al sestiere di Porta Maggiore. Alla fine la quintana la finiscono Leonardi ed Innocenzi. Due prestazioni diverse. La prima, di grinta, forse anche un pò incoscente, ma molto energica ed efficace. La seconda più studiata, preparata nei minimi dettagli. Un cavallo preparatissimo nelle traiettorie. Le migliori mai viste in assoluto. Un cavaliere metodico che garantisce sempre dei livelli di prestazione enormi, che anche ieri ha dato sfoggio di un immensa sicurezza all'interno della pista. Finisce la Quintana, trionfa Porta Solestà. Nell'esultanza di Innocenzi, esplodono le proteste dei sestieri di Sant'Emidio prima e Porta Tufilla poi, nei confronti di Innocenzi e Lattanzi, che discorrono coi sestieranti in questione. Le versioni sull'accaduto nel momento dell'esultanza sono diversificate. Preferirei lasciare a voi la palla della questione, e limitarmi a dire che Luca Innocenzi, su Dorilas, gioca un poker ed entra nella storia.

Duca di Plexiglass

domenica 7 agosto 2011

Porta Romana apre gli assalti


Ieri sera, come di consueto, si è svolta a Piazza Arringo la celebre "Benedizione dei Ceri" presieduta dal nostro vescovo il Mons. Silvano Montevecchi: nel corso della quale prima i castelli, poi i vari sestieri hanno offerto i tipici ceri.
Durante la benedizione si sono intraviste già le emozioni e le sensazioni della vigilia di una domenica di Quintana più che speciale...
Le urla e gli applausi della gente hanno accolto l'entrata dei cavalieri giostranti che oggi si sfideranno nel "Campo de li Jochi de Ponte Majore" per aggiudicarsi la giostra più importante per noi ascolani, quella del nostro patrono Sant'Emidio...
L'estrazione ha decretato questo ordine di giostra:
1- Porta Romana
2- Sant'Emidio
3- Porta Solestà
4- Porta Tufilla
5- Porta Maggiore
6- Piazzarola

Non mi resta che dire una cosa ormai, in bocca al lupo a tutti quanti e che vinca il migliore!
BUONA QUINTANA A TUTTI!

Conte di Rochefort

venerdì 5 agosto 2011

"Per reverentia et devotione", Ascoli venera il suo patrono S.Emidio


Secondo la tradizione locale, S. Emidio, Patrono ascolano, fu il primo vescovo cittadino e morì martire (nel 303 o nel 309), decapitato nel luogo dove sorge il tempietto di S. Emidio Rosso.

Una leggenda lo vuole come santo «cefaloforo»: una volta decapitato, raccolse la testa amputata e andò prodigiosamente a seppellirsi presso l'ipogeo ora racchiuso nel tempietto di S. Emidio alle Grotte.

Dall'XI-XII sec. divenne «defensor civitatis» del libero Comune e del suo Comitato territoriale. Nonostante il tardo raccogliersi (tra XI e XV sec.) attraverso successive redazioni delle sue notizie biografiche (la sua agiografia è stata apocrifamente attribuita al suo discepolo Valentino), che hanno verosimilmente aggiunto fatti ed elementi dal significato simbolico-politico, il culto emidiano è sicuramente antichissimo (documentato da chiese a lui dedicate fin dall'VIII sec.), mentre la traslazione delle sue reliquie dalle catacombe di S. Emidio alle Grotte nella cripta della cattedrale avvenne verosimilmente intorno al Mille ad opera del vescovo Bernardo II. La vicenda biografica di S. Emidio va quindi collocata in un contesto di precoce diffusione del Cristianesimo, come è documentato dai reperti archeologici e archivistici, oltre che da una salda tradizione locale. Particolarmente interessante è la stratificazione agiografica emidiana, operata partendo da elementi diversi per epoca, contenuto e significato. Se il culto di S. Emidio ha radici remote, notizie dirette sulla sua festa si hanno a partire dai documenti del libero Comune, quando il santo ne divenne «patrono», cioè garante dei valori più alti del vivere religioso e civile. In una società, come quella medioevale, spiccatamente attenta alla regolamentazione giuridica dei rapporti sociali e delle istituzioni, concepite secondo una organizzazione gerarchica piramidale, il termine «patronus» (cfr. «pater familias» e «pater gentis») evocava la necessità, da parte della comunità cittadina, di avere il patrocinio di un autorevole santo della «città celeste» al quale affidarsi come «clientes», ma anche come «amici» e «familiares». Un evidente filo legava S. Emidio, vescovo celeste e invisibile (ma vicino e presente attraverso le sue reliquie e le sedi del culto) e il vescovo visibile, suo successore sulla cattedra ascolana, attento a dialogare con le autorità civili e con il popolo.
A partire dal medioevo, la festa patronale di S. Emidio costituisce la «Festa conveniens» di tutta la città e del suo Comitato territoriale, avendo una ricorrenza fissa (il 5 agosto, data tradizionale del martirio di S. Emidio). La festa era quindi una celebrazione di tipo calendariale o di consuetudine. Analogamente a quanto avveniva in molti Comuni dell'Italia di antico regime era la massima espressione dell'autonomia cittadina. In poche città la festa patronale è sentita come avviene, da secoli, in Ascoli. Per comprendere questo fatto, che va oltre la stretta devozione religiosa, occorre fare riferimento alla struttura del Comune medioevale. Annunziata dai banditori come l'evento principale dell'anno, dal XIII sec. la festa di S. Emidio si è articolata secondo precisi e complessi riti e cerimoniali (che si tenevano per lo più o si concludevano in Piazza Arringo), con un succedersi di eventi religiosi, civici (si pensi all'offerta dei pali da parte dei Castelli e delle Terre del comitato territoriale e dei ceri da parte delle corporazioni), economici (anzitutto, la grande fiera «franca») e ludici (come le giostre dell'anello e della Quintana, il palio a cavallo e la corsa a piedi).
Oltre ai riti e ai cerimoniali rigorosamente prestabiliti, la festa ha presentato sempre momenti di grande spontaneità, espressione di una società variegata e composita, non chiusa in se stessa («con solempnità de jochi et de balli, alegramente», Statuti, St. Pop., Lib. II Rubr. 6). La devozione per il santo patrono, con il consenso della chiesa locale e delle autorità civili venne infatti a scandire il calendario annuale, analogamente alle grandi feste liturgiche e alle fasi fondamentali del ciclo rurale e confluì nell'intersecarsi di due culture, la mistica cristiana e la cavalleresca. Quest'ultima venne inserita a pieno titolo nella festa, incanalando i giochi e le compagnie di quartiere altomedievali, ridefinendo in chiave comunale il valore storico e sociale della cavalleria medioevale, e dando espressione sublimata nel costume della festa cittadina a fazioni le cui gesta nel resto dell'anno erano spesso violente e tragiche (fonte: sito comune ascoli piceno).


Sir Robert D'Altavilla

giovedì 4 agosto 2011

Sant'Emiddie e la Quintana



poesia di Franca Falgiatore Seghetti:


Réntòna pe' li rue

li tambure,

lu còre

te lu siénte méstècà!

Li zau'otte,

pé la Quintana

se sta a préparà.

Ascule

cagna aspiette

è la festa

de Sant'Emiddie Beneditte.

Nghe li custume antiche,

sfila li figurante,

li dive védé

è pròbbia tante.

Ugne séstiére

cià lu culure suò

e l'uocchie, a 'uardalli,

te fa babbajù!

Sòna li chiarine,

vola li bandiére

e fra li nobbéle spicca:

lu Magniféche Méssère.

Le più 'uardate de la gènte

è li dame résplendènte.

Ma è la Giostra

la cosa più bella!

Li cavaliére

cundènne tra lore

e vénce

chi céntra lu mòre.

Lu séstiére

pigghia lu palie,

cià la vittoria, ringrazia lu Sante

e fa baldoria!

Al via la II° edizione della Giostra all'Anello di Marciano della Chiana


A cura di Roberto Parnetti:


Fervono i preparativi per la seconda edizione della Giostra all’Anello di Marciano della Chiana (AR), in programma i prossimi 20 e 21 agosto, che si svolge con i patrocinii del Comune di Marciano della Chiana della Provincia di Arezzo e della Fitetrec-Ante Comitato Regionale Toscana.

Sarà un edizione con alcune novità che andranno ad arricchire la manifestazione che, al suo debutto lo scorso anno, ebbe un risultato che superò ogni più rosea aspettativa sia per l’affluenza di pubblico sia per la Giostra particolarmente entusiasmante.

A testimoniare dell’ottima riuscita dell’edizione 2010 vi sono anche le numerose richieste di partecipazione (oltre 30 quelle giunte ai responsbaili dell’evento Nicola Biagini e Roberto Parnetti del Nuovo Comitato SS Crocefisso) da parte di cavalieri di Arezzo, Faenza, Foligno, Pistoia, Sulmona e Sarteano.

Saranno però solo 16 i cavalieri che si batteranno per conquistare il Palio e l’Anello d’Oro ovvero il premio che, da questa edizione, sarà assegnato al miglior cavaliere del torneo.

Il torneo, ed è questa la più importante tra le novità, si svolgerà in notturna all’interno del centro storico di Marciano con via Sante Tani che sarà trasformato in pista allestita con sabbia e tufo.

La manifestazione, che si svolge sotto l’egida delle normative vigenti sul benessere degli animali (Ordinanza Martini) vedrà la partecipazione del Rione di Porta Romana - Mercenari di Giovanni Acuto - di Castiglion Fiorentino (AR) e della Contrada Trinità di San Secondo Parmense (PR).

Lo scorso anno a vincere la giostra fu Marco Cherici, per la Contrada Teso, che, nella finalissima, ebbe la meglio su Gabriele Gamberi per la Contrada San Piero.

mercoledì 3 agosto 2011

Tolleranza zero al corteo di agosto...rispettiamo la nostra storia!!!



Un corteo straordinario apprezzato e ammirato in ogni parte d'Italia, che nessuno ha e che tutti invidiano...però un corteo che da qualche anno sembra aver perso un pò del suo grandioso fascino a causa della mancanza di rispetto che viene proprio da chi ne fa parte. Per poter portare avanti una tradizione secolare come la nostra è necessario prima di tutto conoscere la nostra storia, la nostra tradizione...solo così la si può amare, solo così si può capire l'importanza di essere nati, di vivere e di morire in Ascoli. La nostra è una storia di passione, di attacamento e di amore verso la nostra terra, verso la nostra città. Il popolo Ascolano ha sempre combattuto nella storia proprio per difenderla ad ogni costo, sfidando anche imperi che paragonati al nostro popolo erano dei veri colossi pronti a schiacciarci come una formica. Il Piceno "Ascolano" si è sempre ribellato per innalzare i vessilli di questa città e di questo popolo. E questo non ce lo dobbiamo dimenticare!!! Come si può non ricordare la leggendaria ribellione che il popolo Piceno capeggiò nel 269 a. C. quando il nostro territorio era ormai circondato in ogni angolo dallo strapotere di Roma. Il tutto finì con due disfatte e la nostra popolazione fu deportata per il grande oltraggio mostrato nei confronti di Roma, nei confronti dell'impero che comandava il mondo. Eravamo ben consapevoli che saremmo stati schiacciati in un niente, eppure non ci siamo piegati...proprio per l'amore verso la nostra città, proprio perchè preferviamo difenderla fino alla morte piuttosto che sottomerterci e divenire schiavi di un altro popolo. Come dimenticare che nel 405 i Goti di Alarico provarono a cingere d'assedio la città di Ascoli ma dovettero arrendersi alle sue fortificazioni...come dimenticare che il ferocissimo Attila, denominato "il flagello di Dio" per le sanguinose barbarie che compiva nelle sue battaglie, evitò di attaccare Ascoli durante la sua campagna...come dimenticare i due attacchi dei saraceni respinti da Ascoli nel IX° secolo...come non dimenticare le ribellioni contro le tirannie dei Verninbene (1318-1319), di Galeotto Malatesta (1349-1356), di Filippo Tibaldeschi (1362), Rinaldo da Monte Verde (1378), di Francesco Sforza (1433).

Tutte queste cose, e moltissime altre ancora, occorre ricordare quando va in scena la Quintana. L'Ascolano indossando quegli abiti rivive il suo passato di passione e amore nei confronti di Ascoli, e non si può sfilare nel corteo solo per propria vanità personale. Questa vanità ha portato le nuove leve a prendere parte a questa manifestazione unica, senza sapere il significato di essa. Questo è il compito dei Sestieri che con i suoi più saggi e storici quintanari che devono trasmettere queste cose alle nuove leve. Questa mancanza ha portato questo corteo a perdere un pò di brillantezza negli ultimi anni, tanto da arrivare a vedere delle porcate assurde durante il corteo storico.

Era necessaria una presa di posizione importante, da parte dell'Ente Quintana, per cercare di salvare la nostra tradizione, e la maestosità del nostro corteo. Ecco così che pare si voglia tirare fuori un regolamento di sfilata che non ha mai spiegato al massimo i suoi veri poteri. Le intenzioni sono buonissime, anzi "sacrosante", ma sappiamo tutti che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Il Magnifico Messere ha detto esplicitamente che non ci saranno sconti per nessuno, ci sarà un'applicazione rigida del regolamento di sfilata con multe che saranno inflitte dalla commissione disciplinare (presidente dell’Ente, rettore in rappresentanza dei sestieri, costumista, coreografo, mossiere, provveditore di campo) nei confronti dei Sestieri che non rispetteranno le disposizioni di tale regolamento. Tutto questo sarà al vaglio di quattro commissari di percorso ai quali se ne aggiungeranno altri vestiti normalmente tra la folla, i quali prenderanno visione di eventuali violazi dei canoni di sfilata.

Una mossa giustissima da parte dell'Ente proprio in vista del gran numero di turisti che verranno in città in occasione della Quintana. E' necessario ricordare come negli ultimi periodi la città ha avuto un aumento delle visite da parte di turisti stranieri, favorita dalla grnade pubblicità che viene fatta nel mondo alla nostra città. La stessa Giostra sta diventando un punto di riferimento per tante altri tornei cavallereschi nazionali. Quindi invitiamo tutti a rispettare i consigli e gli inviti che verranno impartiti dai responsabili all'interno del proprio Sestiere di appartenenza, e tutto ciò per il bene del proprio Sestiere e della Quintana di Ascoli.


Sir Robert D'Altavilla

Giochi:

Corse dei Cavalli - Stay the Distance

Le corse dei cavalli! Quanta adrenalina! e che divertimento! Siete pronti per scendere in pista? Allora scegliete il vostro cavallo in base alle sue caratteristiche e alle quotazioni, ricordando che un cavallo meno quotato sarà più difficile da condurre alla vittoria, ma avrà un bonus di punti molto più alto. A questo punto guidate il vostro destriero con le FRECCE direzionali, usate la SPACEBAR per saltare le siepi e il CTRL per il turbo (ne avrete 3 a disposizione). Tenete inoltre sempre d'occhio, in alto a destra, la curva verde della distanza e quella rossa dell'energia, che dovrete dosare e conservare attentamente!

Giochi by Flashgames.it

Avalon Siege

Allineate i cannoni e preparatevi ad una dura e lunga battaglia in questo gioco d'abilità e combattimento a turni. Conquistate tutti i regni nell'isola attaccando con il vostro cannone. Fate fuoco fino a distruggere tutti gli avamposti avversari per andare avanti nei livelli del gioco. Usate 6 tipi di munizioni per spazzare via tutti i regni per diventare il re assoluto! Si gioca con il MOUSE: muovetelo per scegliere l'angolo di tiro e fate fuoco con il click sinistro.

Giochi by Flashgames.it

Archerland

I vecchi turret defense si sono evoluti: in questo gioco infatti, non solo dovrete difendervi dagli attacchi nemici, ma dovrete anche pensare alla costruzione della vostra città, con tutte le infrastrutture che servono ad essa! Tenete lontani gli intrusi dal vostro castello ponendo catapulte, cannoni e arcieri lungo il percorso. Aggiungete vari edifici attorno alla vostra fortezza per produrre così risorse e rafforzare la vostra difesa. Si gioca con il MOUSE. Sulla destra avrete il bilancio delle vostre risorse, con gli elementi da posizionare sulla mappa. Cliccate su Next day per proseguire nell'avventura.

Giochi by Flashgames.it

Il Regno - Battle of Lemolad

Il Regno di Lemolad è molto conteso, ed anche voi ci avete messo gli occhi sopra. Per conquistarlo dovrete imbastire una campagna militare; dunque create il vostro esercito e date l'assalto alle terre circostanti. Usate le vostre abilità per costruire una città ed addestrare i vostri uomini con le risorse provenienti da essa, poi passate ad attaccare il nemico. Invadete i castelli nemici, aggiornate le vostre truppe con soldati, arcieri, cavalieri ed usate la magia con i vostri maghi. Ci sono 5 diversi tipi di risorse: cibo, legno, pietra, ferro e oro. La magica sfera verde è utile per attaccare i nemici. Con il MOUSE scambiate le posizioni delle risorse e fate combinazioni di tre o più elementi per assicurarvi la conquista di quelli necessari per la vittoria.

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La Briscola

Che ne dite di una partita a Briscola? Voi contro il computer, un mazzo di 40 carte suddiviso in 4 semi, e 120 punti disponibili per ogni partita: come nella realtà, il vincitore sarà chi riuscirà a totalizzarne almeno 61. Il valore delle carte è il seguente: la carta più alta è l'asso, seguita dal tre, il re, il cavallo e il fante... poi seguono il 7, 6, 5, 4, 2 (che però non danno punti). La carta di valore superiore prende quella inferiore, ad eccezione del seme della Briscola che vince su tutti gli altri. Quando si giocano due carte di seme diverso, di cui nessuna sia di briscola, vince sempre la prima carta giocata. Per giocare cliccate sulla carta da lanciare con il MOUSE, chi vince la mano tira per primo.

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Castle Crusade

Diventate i dominatori di Castle Crusade, un eccitante gioco di strategia che vi vedrà alla guida di un regno che nasce nel bel mezzo di una foresta. Conquistate i diversi castelli rossi presenti nelle vostre terre ed espandete il controllo su un'area più vasta. Disboscate l'area per ottenere legna preziosa: vi tornerà utile per acquistare aggiornamenti per le vostri castelli, al fine di fortificare le difese, e per produrre nuove truppe da inviare all'attacco. Si gioca con il MOUSE.

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Da Vinci Cannon

Lenoardo da Vinci è stato il più grande genio inventore della storia, ma alcuni suoi progetti si sono persi con il tempo. Riscoprite un'incredibile arma medievale, il Cannone Da Vinci, in questo gioco ispirato a Crush The Castle. Selezionate la potenza del congegno, l'angolo di tiro e abbattete, a suon di cannonate, il castello nemico. Riceverete un riconoscimento (medaglia d'oro, argento o bronzo) in base al risultato conseguito. Si gioca con il MOUSE: quando siete pronti a far fuoco, cliccate su un punto qualsiasi dello schermo per sparare.

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1066 - Guerra Medievale

L'Inghilterra durante il Medioevo fu per anni territorio di scorrerie e devastazioni dei Vichinghi. Il 1066 è la data più famosa della storia inglese: ossia quando Normanni guidati da Guglielmo il Conquistatore sconfissero l'esercito vichingo-sassone che da secoli occupava l'Inghilterra. Rivivete le epiche vicende di Hastings: prendete controllo dell'esercito sassone, di quello vichingo o di quello normanno e lanciatevi nella battaglia che ha cambiato la storia inglese. Cosa sarebbe successo se voi foste stati al comando delle truppe? Il gioco vi butta al centro dell'azione dandovi pieno controllo per ogni freccia scagliata, carica di cavalleria e posizione di difesa assunta dal vostro esercito. Una visuale suggestiva e un'animazione drammatica vi fornirà un ritratto distintivo di una vera guerra medioevale. Usate il MOUSE per giocare.

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Guerre Medievali - Medieval Wars

La morte del Re ha aperto il conflitto tra le due fazioni avversarie per succedere al trono vacante. Schieratevi e scendete in guerra! Medieval Wars è un gioco strategico a turni, più complesso del Risiko ma più facile e intuitivo di Axis & Allies. Sul campo di gioco esagonale mettete alla prova le vostre abilità di tattici di guerra: per avere la meglio sull'avversario, occorrerà studiare per bene qualsiasi mossa. Si gioca con il MOUSE. Cliccate sugli esagoni per muovere il vostro esercito. In basso a sinistra viene indicato il numero di mosse che potete effettuare ad ogni turno. Quando affrontate un avversario in un combattimento, il lancio dei dadi stabilirà il vincitore dello scontro.

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Seasons of War

L'eterna lotta tra uomini e orchi è giunta all'epilogo finale. Preferite l'alleanza umana di Re Dionisus I, guidata dal Principe Alessandro VIII, oppure le malvage forze di Darklord condotte dal negromante Methus Kardec? Scegliete con chi schierarvi perché la lotta sarà durissima! Season of War è un RPG basato su Warcraft. Sviluppate rapidamente la vostra civiltà: da vincere ci sono ben 7 battaglie. Distruggete l'avversario fino ad arrivare a dominare il mondo e scrivere così glieventi della storia. I controlli sono molto semplici e basati click del MOUSE.

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King Of Hill

Difendete ad ogni costo il vostro castello dagli attacchi degli invasori, se volete restare i Re della Collina. Gli agguati arriveranno da ogni direzione e avrete bisogno di olio bollente e palle infuocate da lanciare con la catapulta se volete far indietreggiare il nemico. Avrete a disposizione 4 torrette con le catapulte (e dunque 4 vite) con cui dovrete attaccare il nemico, ma che dovrete stare attenti a preservare se non volete morire. Clikkate con il MOUSE sulla catapulta che volete usare per direzionare il tiro e, con il tasto del mouse premuto, indietreggiate per dosare la potenza del lancio... poi rilasciate per sparare. Per usare contemporaneamente tutte le cataplute cliccate sulla bandiera al centro del castello. Usate invece le FRECCE direzionali per lanciare l'olio bollente dalle mura del castello.

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L'Assedio - The Great Siege

Il Signore Oscuro ha inviato i suoi servi nella vostra città per uccidere anche gli ultimi superstiti. Siete tutti in pericolo, ma non potete restare a guardare le vostre case sprofondare nell'ombra di un altro abisso. E allora caricate i vostri cannoni, azionate la catapulta, e marciate attraverso le porte per scacciare l'assedio nemico, in questo splendido gioco di guerra. Per giocare con il Mouse: cliccate e trascinate la testa della Catapulta per regolare l'obiettivo, rilasciare il mouse per far fuoco. Per giocare con la Tastiera: utilizzare le FRECCE direzionali SU + GIU per regolare l'obiettivo della catapulta, e la SPACEBAR per sparare. Nel Market, è possibile convertire i punti bonus in diverse risorse. La maggior parte delle costruzioni e delle armi in questo gioco può essere aggiornata. Tasti di scelta rapida. City Mode: [M] Mercato [B] Costruire Battle Mode: [A] Pannello di costruzione dell'Esercito, [S] Invia Esercito, [D] Pannello di Comando Esercito.

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Troy

LA città di Troia è sotto attacco. Le mura sono invase dagli Achei: a voi il compito di combattere e respingere gli invasori in questo gioco di difesa. Posizionate le truppe difensive, selezionate le unità terrestri e gli arcieri da utilizzare in battaglia e preparatevi a contrastare l'attacco nemico. Riuscirete a non far cadere la città di Troia? Riscrivete la storia e il vostro nome diventerà leggenda! Per giocare lanciate i dardi infiammati selezionando con le FRECCE direzionali l'angolo di tiro, e scoccate il tiro con la SPACEBAR.

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Epic War 3

Scendono in campo gli eroi con Epic War 3! Fazioni nemiche sono in guerra tra loro e a voi spetta il compito di ristabilire l'ordine, ovviamente sotto il vostro controllo. :-) Scegliete dunque l'eroe con cui scendere in campo e sconfiggete i vostri avversari in una dura battaglia per la conquista del territorio. Per farlo avrete bisogno di una strategia vincente: dovrete costruire e armare il ponte, scegliere un castello di confine per poter combattere, e potenziare ad ogni cambio turno le vostre carte per difendervi. Si gioca con il MOUSE. Durante la battaglia usate le FRECCE direzionali per scorrere la visuale. Le unità di combattimento verranno generate in automatico ma in qualunque momento potrete selezionarle per muoverle in un punto desiderato. Per usare le Carte Abilità basterà cliccarci sopra. Vi consigliamo comunque di leggere l'aiuto del gioco per istruzioni più dettagliate e scorciatoie da tastiera.

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Age of Kingdom

Provate le vostre abilità nell'imperdibile gioco di ruolo a turni Age of Kingdom! Ambientato nel medioevo, il gioco è diviso in due parti: nella fase building dovrete costruire il vostro impero producendo oro e soldati, mentre in quella battle, dovrete combattere contro nemici agguerriti per mantenerlo in vita. Ogni edificio produrrà risorse che servono allo sviluppo della vostra nazione, dalla popolazione civile al cibo, dall'oro ai materiali, dalla tecnologia alla costituzione di un esercito di soldati per proteggere il regno. Tutte le statistiche su queste risorse saranno visualizzabili in alto a sinistra. Si gioca con il MOUSE: scegliete dove far sorgere il vostro regno e trasformatelo al più presto in un florido impero, combattendo contro gli avversari.

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L'assalto - The Horde

Orde assassine stanno attaccando la vostra terra. Sanguinanti e quasi sconfitti, avete raggruppato le forze nell'unica regione che resta libera. E' tempo di combattere e e cercare di scacciare via dal vostro territorio questi nemici, che diventeranno sempre più forti e difficili da affrontare. Salvate dunque la vostra gente ed evitate che muoia o sia ridotta in schiavitù. Con il MOUSE posizionate le vostre torri di difesa lungo il sentiero ed evitate che i nemici arrivino al vostro cuore. Per ogni invasore ucciso avrete dei soldi che potrete spendere nell'acquisto di nuove postazioni più efficienti a contrastare le ondate sempre più insistenti.

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