mercoledì 31 ottobre 2007

Il Palio di Asti

Il Palio di Asti è una festa tradizionale italiana che ha radici medievali e culmina con una corsa di cavalli montati a pelo (cioè senza sella). Dal 1967, la corsa si tiene ogni terza domenica di settembre, e dal 1988 si svolge nella centrale piazza Alfieri di Asti.

Il corteo

Nel primo pomeriggio ha inizio il corteo storico che, partendo dalla cattedrale di Santa Maria Assunta, si snoda poi per le vie del centro storico e si conclude in Piazza Alfieri, dove attualmente si tiene la corsa. Il corteo si apre con il gruppo a cavallo del Capitano del Palio e dei magistrati. Al Capitano spetta la supervisione della manifestazione, con il potere di infliggere squalifiche in caso di comportamenti irregolari da parte dei fantini durante lo svolgimento della corsa.
Immediatamente dopo il gruppo di testa, sfilano i vincitori dell'ultima edizione del Palio, seguiti dagli altri partecipanti. Al termine del corteo è posto il Carroccio, antico simbolo dei Liberi Comuni, che reca con sé il Sendallo raffigurante San Secondo a cavallo e le insegne del Comune di Asti. La committenza ogni anno è affidata ad un Maestro della pittura contemporanea di fama internazionale.
In passato, i fantini (chiamati all'epoca "paggi") partivano ciascuno dal proprio albergo o contrada della città, dalla Confraternita, Collegio od associazione per cui correvano. Di solito, erano accompagnati da altri uomini a cavallo (anch'essi con i medesimi colori) e dalla folla degli aderenti e simpatizzanti, al suono di trombe, tamburi e corni da caccia. Il punto di incontro era il cosiddetto "Pilone", un tempo deputato alla partenza della corsa "alla lunga".
Nel 1930, i borghi, rioni e comuni partecipanti adottarono l'uso di costumi del XVI secolo, in segno di omaggio e di gratitudine verso Emanuele Filiberto di Savoia che, come detto, provvide alla conferma e alla codificazione delle regole del Palio.
Dal secondo dopoguerra in poi, il corteo storico del Palio mette in scena ogni anno più di 1200 figuranti, attraverso la rappresentazione di episodi importanti della storia medievale della Città (XII-XV secolo), all'epoca in cui Asti splendeva per ricchezza e vitalità.
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Il Palio di Maggio

L'anno paliesco si apre la prima settimana di maggio in occasione dei festeggiamenti patronali di San Secondo.I due sendalli commissionati dal comune di Asti ogni anno, il sabato antecedente il primo martedì di maggio vengono "stimati" da tre notabili rappresentanti dell'antica corporazione dei drappieri, che ne saggiano la buona manifattura e le misure. Al termine i due labari vengono presentati alla popolazione con l'esposizione sul balcone del comune.Nella stessa giornata avviene il "giuramento dei rettori" che di fronte al sindaco, al capitano del Palio ed ai magistrati, fanno solenne promessa di lealtà verso i riti della festa.
Il primo martedì di maggio, festa di San Secondo, con una solenne sfilata di tutti i partecipanti al Palio, avviene l'offerta dei due sendalli alla Collegiata presso la cappella di San Secondo.

Il Palio di Settembre

Il Palio di Asti, come altri palii italiani, vede nella corsa il culmine dei propri festeggiamenti.Nei due giorni precedenti alla corsa si tengono le prove ufficiali. In molte edizioni si è corso il "Palio degli scudieri", un torneo minore destinato a favorire il ricambio generazionale dei fantini. La sera della vigilia della corsa, nelle sedi dei rioni, borghi e comuni partecipanti, si tengono le "cene propiziatrici".
Il giorno della corsa, al mattino, si svolgono le benedizioni dei cavalli e dei fantini che correranno per difendere i colori delle proprie parrocchie, con la rinomata formula di:
« Va' e torna vincitore! »
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La corsa
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Prima della corsa vera e propria, il capitano del Palio si rivolge al sindaco chiedendo licenza di correre.
Il sindaco, secondo la tradizione, dà licenza di correre sotto la protezione di San Secondo, allorché il capitano, seguito dai magistrati e dai cavalieri del palio, percorre tutta la pista annunciando
« Si corre il palio! Si corre il palio! Si corre il palio! »
Si arriva così alla corsa, strutturata in tre batterie da sette partecipanti ciascuna. I primi tre classificati di ogni batteria accedono così alla corsa finale, che decide l'assegnazione del Palio.
I partecipanti sorteggiati di ogni batteria si allineano dietro il canapo (una grossa fune che delimita la linea di partenza). L'inizio della corsa viene sancito dal Mossiere, che decide a sua discrezione il miglior allineamento dei cavalli.
Una volta partiti, i cavalli devono percorrere tre giri di piazza. Il Palio viene vinto dal cavallo, con o senza fantino (scosso), che arriva per primo al "bandierino" del traguardo.
Attualmente, sono 21 i partecipanti ammessi ripartiti fra Rioni, Borghi cittadini e Comuni della provincia di Asti.

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I premi

In epoca medievale, la corsa del Palio non prevedeva che due premi: il Palio, drappo di velluto o stoffa preziosa per il primo arrivato, ed un gallo vivo per il secondo, come ben documentato dai libri dei conti della tesoreria ducale. Se il primo premio ha un elevatissimo valore venale, il secondo ne è praticamente privo, e ha una funzione soprattutto simbolica e morale.
Nel corso del XVI secolo, i Premi subirono una radicale trasformazione, aumentando di numero e cristallizzandosi definitivamente nella loro attuale graduatoria almeno dai primissimi anni del XVII secolo.
-Il primo premio è il Palio o Sendallo, che per tradizione deve essere lungo 16 rasi astigiani.
-Il secondo premio, dal 1929, è una «Borsa con monete d'oro». Nel Palio antico però la Borsa era tutt'altra cosa. Si trattava infatti di uno scampolo dello stesso velluto impiegato nella confezione del Palio, arricchito da frange e galloni. Le sue dimensioni erano piuttosto variabili, ma non erano mai superiori ai 70 cm. La Borsa si presentava, in sostanza, come un quadrato di velluto di modeste dimensioni, ma dalla ricca decorazione e, mediante un pezzo di passamaneria, veniva appeso allo stendardo del Palio per tutto lo svolgersi della manifestazione. Simbolicamente, rappresentava un beffardo «assaggio» del primo premio che il secondo arrivato non aveva saputo conseguire. A partire dal XVI secolo, la Borsa divenne il secondo premio e, alla ripresa del Palio negli anni trenta, l'interpretazione del premio mutò, trasformando la Borsa in «Borsa di monete d'oro».
-Il terzo premio è un paio di «speroni», fanno la loro comparsa solo agli inizi del XVII secolo come premio per il terzo classificato. Erano di ferro, argentati o più spesso dorati. Gli speroni furono introdotti come terzo premio, come un invito ad utilizzarli in futuro per conseguire risultati migliori. Non va dimenticato che fino ai primi decenni del XIX secolo l'uso degli speroni era ammesso durante la Corsa del Palio, purché di forma e lunghezza compatibili con quanto prescritto dai Regolamenti della Corsa.
-Il quarto premio è un «gallo vivo»; nei verbali del Quattrocento della corsa si cita il gallo come premio al secondo cavallo più veloce. Agli inizi del Seicento, il premio slittò al quarto posto, ed è rimasto tale anche nell'edizione moderna.Il Gallo, dalle origini ad oggi, è sempre stato assegnato vivo, contenuto e trasportato in una cesta. Era ed è un premio dalle forti valenze simboliche: rappresenta infatti la libertà comunale, la vittoria del bene sul male, l'ardimento e la riscossa dell'anima sul peccato.
-Il quinto premio è una «coccarda» con i colori della città: bianco e rosso. Si tratta di una tradizione ormai istituzionalizzata, ma molto recente, affermatasi con l'esigenza di aumentare il numero dei premi a seguito dell'ampliarsi del numero dei cavalli schierati al canapo per disputare la Corsa finale.
-All'ultimo arrivato spetta «l'inchioda» o acciuga salata. È uno dei premi più caratteristici e sentiti del Palio di Asti. Deriva dal dialetto astigiano trecentesco anzoa, ed in seguito anchoa. Destinata all'ultimo classificato, è data in premio in segno di scherno e di disonore per lo sconfitto. L'inchioda si accompagnava, e si accompagna come premio all'insalata. Alcune volte comparivano anche le sigolle (cipolle), che, in alcune edizioni del passato, rappresentarono un altro amarissimo premio per il penultimo classificato, ma che di solito erano messe lì ad evocare in modo inequivocabile le lacrime dello sconfitto.

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Rioni e Borghi della città

Suddivisione territoriale della città di Asti. Da Ovest verso Est :

Rione Santa Caterina · Borgo Torretta · Borgo Viatosto · Rione Cattedrale · Rione San Martino-San Rocco · Borgo Don Bosco · Rione San Silvestro · Rione San Secondo · Rione San Paolo · Borgo Tanaro Trincere Torrazzo · Borgo Santa Maria Nuova · Borgo San Pietro · Borgo San Lazzaro
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Conte di Rochefort

martedì 30 ottobre 2007

La Quintana Cybea


La Giostra della Quintana Cybea risale alla metà del XVI sec. e la prima volta si svolse il 10 giugno del 1557 nella città di Massa, provincia di Massa Carrara. Nell'epoca moderna si svolge il 1° sabato di Agosto.
Ma che cos'è questa rievocazione?“La Quintana Cybea”: cinque cavalieri giostranti in rappresentanza dei 5 Borghi che compongono la città si sfidano in gare di abilità e destrezza per la conquista del Palio.
A rendere indimenticabile la Quintana Cybea è il Corteo Storico in costume, con abiti della metà del XVI sec. con stoffe in velluto, damasco e broccato; un lento ed elegante “serpentone” composto da damigelle e cavalieri dalle corazze fiammanti.Al rullare dei tamburi e al suono delle chiarine, la sfilata si dipana per la città vecchia fino a raggiungere il “Campo dei Giochi”, dove avverrà la tenzone.
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BORGHI PARTECIPANTI

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Montagna: scudo partito di rosso amaranto e bianco con rappresentate le alpi Apuane. Territorialmente comprende tutti i paesi a monte della città di Massa.
Arancio: scudo partito di rosso amaranto, arancio e verde con ramoscello e frutti d'arancio. Territorialmente comprende le zone a destra del fiume Frigido e confina a nord con il comune di Carrara.
Centro Storico: scudo di color amaranto con statua del Mercurio. Colori: Rosso amaranto,grigio e giallo oro. Comprende Centro Città vecchia e nuova.
Mimosa:scudo partito di rosso amaranto e giallo chiaro con ramoscello di mimosa. E' il borgo della Piana massese dedito,un tempo, all'agricoltura e alla pastorizia.
Mare:scudo partito di rosso amaranto, celeste e oro. Ha come simbolo un'ancora.

REGOLAMENTO

Possono partecipare alla “tenzone” cavalieri provenienti da tutta Italia scelti dai Borghi o per diretta richiesta da parte dei cavalieri stessi, indirizzata al Borgo.
I cavalieri, il cui ordine di partenza viene sorteggiato, devono correre tre “carriere”, la disputa consiste nel tentare di infilare, nel minor tempo possibile con la propria lancia lignea, in resta, il maggior numero di anelli all’interno dell’idonea pista circolare di metri 20x48; il corridoio di corsa è largo quattro metri.
Lungo la pista sono istallati su apposite aste anelli in metallo con diametro di misura decrescente (grande 12cm., medio 9cm., piccolo 7cm.) sui quali, per facilitarne la localizzazione, sono applicati dei cordini colorati.La classifica finale della giostra sarà data dal computo del tempo reale impiegato dai cavalieri e dal numero di anelli “infilzati” o “mancati” sulla base del rapporto dimensione-tempo: 1 anello grande mancato 12 ’’, 1 anello medio mancato 09 ’’, 1 anello piccolo mancato 06 ’’.
Vince il cavaliere che al termine delle tre “carriere”, sommando il tempo reale impiegato al tempo scaturito dalla mancata presa degli anelli, avrà realizzato il tempo reale più basso. In caso di parità i cavalieri disputeranno un prova suppletiva.
Il cavaliere si presenta con una lancia lignea della lunghezza di m.2,45, del peso minimo di Kg.1,4 e di diametro non inferiore ai 23 mm.
L'ultimo vincitore della "tenzone" è stato il il Borgo del'arancio con in sella Giacomo Poli. Per quanto riguarda la classifica dei Palii, guida il Borgo Centro Storico con 7 vittorie, Borgo Mimosa e Borgo Montagna a quota 3 vittorie; chiudono la graduatoria il Borgo Mare e il Borgo Arancio con 2 vittorie.
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Omino Maledetto

domenica 28 ottobre 2007

Quintanaromoderno si scusa per il ritardo...


Mi sembrava na brutta cosa tenerla nel mio hard disk...quindi eccovela, è un pò datata...però credo efficace.
DUCA DI PLEXIGLASS

venerdì 26 ottobre 2007

Origini e clima della Giostra dell'Orso...




La venerazione dei pistoiesi per San Jacopo vien fatta risalire ai tempi delle scorrerie saracene e sembra che per essere stata salvata da una scorreria per sua intercessione Pistoia lo eleggesse a protettore nell' 866. Nel 1174 fu fondata l' Opera di San Jacopo, incaricata della conservazione della Cappella di San Jacopo e di organizzare le manifestazioni civili e religiose in onore del Santo. L'antico palio era così importante e sentito nella città che solo per gravi motivi (guerre, epidemie, etc) veniva talvolta soppresso.


Generalmente le violenze venivano sospese e Boccaccio descrive la festa del 1348, l'anno della peste. Addirittura nel 1464 l'Opera di San Jacopo stabilì che per nessuna ragione, anche in tempo di peste, si dovesse omettere di far correre il palio. La popolazione partecipava anche in maniera massiccia ma era esclusa dalla organizzazione e gestione dei festeggiamenti, riservate alle famiglie nobili e patrizie. Una deliberazione comunale del 1514, presa per contestazioni sulle 'mosse e le riprese dei barberi', ci attesta che la corsa si correva da una pietra miliare sulla Via Lucchese alla Chiesa di Santa Maria Cavaliera, situata a fianco del Palazzo Comunale. Si trattava dunque di un percorso rettilineo e misurava probabilmente circa tre chilometri.


Dopo la costruzione del bastione mediceo di Porta Lucchese il palio fu disputato lungo la Via dello Spianato, l'attuale Corso. Nel 1788 un palio fu corso, in tondo, sul prato di San Francesco.Durante gli anni le regole e il percorso nel quale veniva fatto hanno subito molti cambiamenti ma la formula della corsa rimase fino allo scoppio della I guerra mondiale. Nel 1947 la tradizione del palio fu ripresa e cambiò denominazione nell'attuale giostra dell'orso, in onore all'animale araldico rappresentato nello stemma cittadino (a Pistoia chiamato "il micco"), e si ripeté ogni anno nella suggestiva cornice di piazza del Duomo fino al 1957, anno in cui venne nuovamente interrotta.


Perché la tradizione della giostra ritorni ad affacciarsi a Pistoia dobbiamo aspettare il 1975 quando il comitato cittadino e i 4 rioni della città decidono di far ricominciare a correre i cavalli in piazza del Duomo. La giostra dell'orso, da quella data, è sempre stata disputata ( tranne in due occasioni ) e non ha subito grandi cambiamenti salvo spostare la gara dal pomeriggio alla sera per rendere più suggestiva e più vivibile alle migliaia di appassionati la competizione cavalleresca.


La gara vera e propria viene preceduta da alcune manifestazioni che nei giorni immediatamente precedenti animano la città e danno il via ai festeggiamenti per il Santo patrono. Si inizia con un corteo per le vie del centro che vede partecipare gran parte dei gruppi di rievocazioni storiche dei vari paesi della provincia, accompagnati dal gonfalone di Pistoia, dai rappresentanti dei quattro rioni e da musici e sbandieratori.


Il corteo avveniva nel medioevo il 24 luglio con la partecipazione delle autorità cittadine, i rappresentanti delle corporazioni, delle compagnie e dei comuni rurali, oltre che di ambasciatori di altre città. Verso il 20 di luglio si compie la vestizione di San Jacopo, consistente nel mettere un grosso mantello di lana rossa sulla statua che troneggia sulla cattedrale del Duomo.


La mattina del 25 luglio le vie della città vengono animate dai quattro cortei storici che partendo dalle quattro porte rappresentanti i rioni si riuniscono in un unico corteo nella centrale piazza del Duomo portando in tripudio i simboli delle arti e dei mestieri e i colori del santo, della città e dei rioni. Dopo la benedizione ai cavalli fatta dal vescovo di Pistoia si torna alle sedi dei rioni e qui si aspetta la sera quando la gara verrà disputata.



L'albo d'oro:

1947 - LEON D'ORO
1948 - DRAGO - Giusti Ivo
1949 - DRAGO - Giusti Ivo
1950 - DRAGO - Sforzi Renato
1951 - GRIFONE - Giusti Ivo
1952 - CERVO BIANCO - Oleastri
1953 - DRAGO - Sforzi Renato
1954 - GRIFONE - Fogli Ivo
1955 - DRAGO - Sforzi Renato
1956 - CERVO BIANCO - Mabellini Ciro-Del Moro Alfredo
1957 - DRAGO - Del Moro Alfredo
1975 - CERVO BIANCO - Soldani Piero
1976 - CERVO BIANCO - Soldani Piero
1977 - DRAGO - Niccoli Luciano (Cervo Bianco)
1978 - CERVO BIANCO - Niccoli Luciano (Cervo Bianco)
1979 - CERVO BIANCO - Badiani Renzo-Ciampi S.
1980 - GRIFONE - Niccoli Luciano (Cervo Bianco)
1981 - DRAGO - Pierattini Roberto
1982 - DRAGO - Culatore Gino (Drago) - Niccolai Giovanna (Cervo Bianco)
1983 - DRAGO - Culatore Gino (Drago)
1984 - CERVO BIANCO
1984 - GRIFONE - Bartoletti Claudio
1985 - LEON D'ORO - Mohamed Ragheb
1987 - LEON D'ORO - Pireattini Roberto
1988 - DRAGO - Giacomelli Mario
1989 - DRAGO - Culatore Gino (Drago)
1990 - DRAGO - Culatore Gino (Drago)
1992 - DRAGO - Culatore Gino (Drago)
1993 - DRAGO - Culatore Gino (Drago)
1994 - CERVO BIANCO - Giannini Alessio (Cervo Bianco)
1995 - CERVO BIANCO - Giuntini Riccardo (Cervo Bianco)
1996 - CERVO BIANCO - Giannini Alessio (Cervo Bianco)
1997 - CERVO BIANCO - Frosini Alessandro
1998 - LEON D'ORO - Bartoletti Claudio
1999 - GRIFONE - Bartoletti Claudio
2000 - DRAGO - Bartoletti Jonathan (Drago)
2001 - DRAGO - Culatore Gino (Drago)
2002 - CERVO BIANCO - Giannini Alessio (Cervo Bianco)
2003 - GRIFONE - Veneri Luca (Grifone)
2004 - LEON D'ORO - Polli Leonardo (Leon D'Oro) - Giannini Alessio (Cervo Bianco)
2005 - DRAGO - Veneri Luca (Grifone) - Giannini Alessio (Cervo Bianco)
2006 - DRAGO - Giannini Alessio (Cervo Bianco) - Spinicci Alessio (Drago)
2007 - DRAGO - Giuntini Riccardo (Cervo Bianco)



Sir Robert D'Altavilla


mercoledì 24 ottobre 2007

La "Giostra dell'Orso" di Pistoia

Rievocazione storica

La Giostra dell'Orso è una riedizione moderna dell'antica "corsa del palio" documentata fin dalla prima metà del sec. Xlll, la quale si svolgeva il 25 luglio, per la festa di S. Jacopo, patrono di Pistoia. La corsa era di tale importanza per i cittadini che durante i secoli non veniva interrotta se non in casi eccezionali, come guerre. epidemie, lotte politiche interne.
Anche se il suo percorso e le sue regole subirono molti mutamenti, continuò fino allo scoppio della I guerra mondiale; ripresa come Giostra dell'Orso nel 1947, fu da allora gareggiata nella suggestiva piazza del Duomo; nuovamente interrotta nel 1957, tornò ad essere disputata dal 1975.

Il corteo

Il corteo è composto dai gonfaloni della montagna e della pianura, nonché dalle bandiere delle arti maggiori e minori della città e dei quattro rioni: Rione del Cervo Bianco, Rione del Drago, Rione del Grifone, Rione del Leone.
Ogni rione è rappresentato, come nei tempi antichi, da tre compagnie, ciascuna di esse con un capitano, una bandiera, un cavaliere, un trombettiere, un buon numero di alabardieri, i capitani dei rioni, con gonfaloni e valletti: una suggestiva sfilata di circa 300 persone nei loro caratteristici costumi medievali che si snoda lungo le vie del centro storico fino alla piazza del Duomo.
La Giostra

La Giostra viene disputata fra dodici cavalieri, tre per ciascuno dei quattro rioni che prendono il nome dalle porte della città ed hanno come simbolo il Leone, il Cervo, il Drago e il Grifone. Annunciati solennemente dai trombettieri e da un rullo di tamburi, i dodici cavalieri entrano nella piazza seguiti dal pittoresco corteo e, salutate le Autorità ed i rappresentanti di ciascun rione, prendono posto sotto l'arcata del Palazzo Comunale.
Un araldo legge le norme che regolano il torneo, dopodiché la Giostra ha inizio. I cavalieri, due a due, le lance abbassate, percorrono al galoppo l'apposito tracciato, creato lungo il perimetro della piazza, fino a raggiungere le figure di due orsi stilizzati che costituiscono il bersaglio da colpire, per il quale vengono di volta in volta assegnati particolari punteggi. Al termine viene proclamato il rione vincitore. mentre il cavaliere che individualmente ha con seguito il maggior punteggio ottiene il titolo di "Cavalier speron d'oro di Pistoia e contado".
La Giostra dell'Orso, che ogni anno viene disputata il 25 Luglio, costituisce una delle manifestazioni di maggior richiamo del Luglio Pistoiese.
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Conte di Rochefort

martedì 23 ottobre 2007

Il titolo al Cavallino Rampante





Domenica, 21 Ottobre 2007, dopo 17 GP, KIMI RAIKKONEN e sopattutto una scuderia italiana, la FERRARI, torna al successo dopo 3 anni di digiuno.


Quintanaromoderno si sente a proprio agio dopo questo trionfo,parliamo spesso di revocazioni e eventi che vedono protagonista il cavallo e allora come non omaggiare una squadra che del cavallo ne fa il proprio simbolo?


La rincorsa del cavallino non è stata facile. La stagione si è rivelata piena di colpi di scena e segnata da una Spy Story che..passerà alla storia.Un'altro protagonista della stagione è l'esordiente Lewis Hamilton, per la prima volta al volante di una F1 subito in corsa per il titolo.


A proposito di Spy story; nel bel mezzo del mondiale la casa Mercedes ha avuto la doccia fredda: vengono azzerati tutti i punti del mondiale costruttori facendo rimanere solo i piloti in corsa per il titolo e assegnando matematicamente il titolo costruttori al Cavallino.


Ma la faccenda non è finita qua. Tra vittore e ipazzamenti da una parte e l'altra si è giunti all'ultima gara dove il margine tra il pilota Mc Laren (Hamilton) e il Campione del mondo 2007 si riduceva ad una manciata di punti.


Come era prevedibile i due piloti Mercedes dovevano duellare più tra di loro piuttosto che col pilota ferrari e cosi è stato, alla prima curva l'inesperienza di Hamilton ha pagato lo scotto uscendo di pista e lasciando che la coppia Ferrari potesse trionfare.


In questo anno come dicevo siamo stati più abituati alle vittorie a tavolino più che quelle in pista e allora come poteva non mancare un bel ricorso Mc Laren? La Scuderia di Ron Dennis metteva avanti l'ipotesi che la BMW avesse usato benzina irregolare così da poter retorocedere i piloti e dare la chance si vittoria alle Frecce d'argento, ma cosi non è accaduto a meno di clamorosi colpi di scena nel mese di novembre.


Dunque come avviene in tutte le cose, ha vinto la lealtà, lo sport,ha vinto l'uomo che chiamano "Ice Man" non solo per l'aspetto dei suoi occhi azzurri ma anche per la freddezza e la tenacia con cui ha lottato. Ma ha vinto soprattutto l'Italia. Un applauso e un "Complimenti!" viene anche dalla redazione di Quintanaromoderno.


Omino Maledetto

domenica 21 ottobre 2007

Lucrezia Romana

Lucrezia Romana è il nome che il dott. Santarelli, ha dato al nuovo quartiere di Roma, da lui realizzato. Inaugurato ieri con la partecipazione della Quintana di Ascoli. I figuranti ascolani (i sei sestieri più il comune) sono arrivati in quel di Roma, alle 11 e 40 circa. Hanno scaricato i costumi storici e hanno fatto pranzo al ristorante "Paradiso Terrestre". Menu: Risotto ai funghi Porcini, Mezzemaniche alla amatriciana ( in realtà erano al pecorino), Verdure Grigliate, Roast beef di Maiale, Patate arrosto, Macedonia e Caffè. Poi i componenti dei sette pulman, si sono preparati e si sono messi in abiti quattrocenteschi, per poi disporsi nelle varie piazze e vie del nuovo quartiere romano. I tamburini e le chiarine di Porta Solestà accompagnavano le autorità, tra le quali spiccavano Gianni Letta, Pippo Baudo ( che credo sia morto qualche anno fa, dato che le sue orecchie ed il suo mento sembravano di plastica e i capelli color arancione) e il conduttore di linea verde Ossini. I tamburini e le chiarine degli altri sestieri erano disposti in altri punti strategici del complesso e allietavano le varie tappe dell'inaugurazione. Verso le sei e mezza, nel grande anfiteatro, punto nodale del progetto, si sono svolti gli spettacoli degli sbandieratori, accompagnati dai musici di Porta Maggiore e della Piazzarola. Grande numero dei gemelli Sardi, che hanno fatto una coppia spettacolare con scambi a 4 bandiere a testa. Veramente bello, sono l'orgoglio del sestiere Nero-Verde. Intanto il coreografo Morganti, commentava il numero dei gemelli. Sono ormai storia i suoi strafalcioni di ieri, ve ne citiamo alcuni: " Ecco a voi, la grande scuola della SBANDIERA ascolana" "Grandi i gemelli, Francesco e ....I gemelli Sardi" " ed ecco che scambiano a tre bandiere a testa, scambi al limite delle possibilità umane" (poco dopo i gemelli scambiano a quattro bandiere a testa, e Morganti resta zitto...povero!) " ed ecco a voi, il sestiere di, della piccola squadra" ( non sapevo esistesse questo sestiere, credevo che i sestieri fino a prova contraria erano sei). Grande Morganti!
alle sette circa i figuranti si sono cambiati, e verso le otto sono andati a fare cena al buffet allestito nel nuovo complesso. Diciamo un Abbuffè...o meglio noto come il Sacco di Roma... ce seme magnate tutte! Ho visto persone mischiare la porchetta, la pasta, la coppa, il formaggio e il gelato nello stessopiatto. L'Asculà sa da fa recunosce....
Poi c'è stato un bello spettacolo della compagnia dei folli, poi i sette pulman sono ripartiti alla volta di Ascoli.

DUCA DI PLEXIGLASS

venerdì 19 ottobre 2007

La Quintana sbarca a Roma



Cari amici, sono molto lieto di dirvi che domani, sabato 20 ottobre 2007, la Quintana di Ascoli Piceno darà spettacolo a Roma. In quest'occasione, nel quartiere Capannelle di Roma, si svolgerà la cerimonia inaugurale del complesso residenziale “Lucrezia Romana” del Gruppo Santarelli, in concomitanza con i festeggiamenti per il centenario dell’azienda.

La celebrazione sarà allietata dalla partecipazione dei sei sestieri e del gruppo comunale della Giostra della Quintana di Ascoli Piceno, che, con oltre 3oo figuranti, sfilerà nello scenario suggestivo delle piazze del quartiere. Anche gli sbandieratori e i musici Ascolani daranno un saggio ai cittadini romani della propria bravura, che negli ultimi anni li hanno sempre più visti protagonisti al vertice dei campionati italiani della bandiera. A rendere l’atmosfera ancor più magica, al termine della serata, sarà lo spettacolo teatrale della Compagnia dei Folli, con una proposta artistica fatta di strepitose acrobazie, studiate appositamente per l’occasione.

Il taglio del nastro vedrà la presenza del Sindaco di Roma, Walter Veltroni, e delle principali autorità politiche nazionali. Hanno confermato la loro partecipazione, Francesco Rutelli, Pier Luigi Bersani, Enrico Letta e Franco Marini, oltre ai circa tremila invitati, appartenenti al mondo dell’imprenditoria e dell’economia e alle 900 famiglie che già abitano il nuovo complesso residenziale.

Un evento nell’evento, per una giornata speciale, destinata a lasciare un segno e a consacrare il passato e il presente del Gruppo Santarelli, che in questa occasione donerà al quartiere tre prestigiose statue di bronzo. Una serata indimenticabile, condotta dal presentatore televisivo Massimiliano Ossini e arricchita dall'annunciata presenza di Pippo Baudo, amico del cavalier Pietro Santarelli.



Cari Quintanari, non poteva esserci occasione migliore per far conoscere anche a chi non segue le rievocazioni storiche, una piccola parte della nostra Quintana...perchè sapete bene che la nostra Giostra della Quintana non è solo questo, ma molto altro di più.
Però è sempre un'importante occasione per farci conoscere anche in altre parti d'Italia, e soprattutto nella capitale!


Quindi che dire di più. Vi invitiamo, cari cittadini romani e non, a partecipare numerosi perchè così potrete vedere di persona la bellezza dei nostri abiti medievali, ascoltare il rullo dei tamburi e lo squillo delle chiarine, il volteggiare delle bendiere nel cielo, oltre che poter osservare l'attaccamento di noi Ascolani per il passato, per la nostra città, per la nostra storia e tradizione che non dimenticheremo mai; ANZI CHE SIAMO SEMPRE ORGOGLIOSI DI RIVIVERE!!!



SIR ROBERT D'ALTAVILLA




giovedì 18 ottobre 2007

Intervista doppia

Eccoci qui...e come sempre di questi tempi, ho inventato un post un pò originale e non me ne vogliano i colleghi della redazione, soprattutto il Duca. Mi sono chiesto, perchè non immaginare un'intervista doppia tra due figure della Quintana di Ascoli Piceno?
Mah si va...! In questa intervista facciamo qualche domanda al "coreografo" Morganti e al Magnifico Messere Piero Celani.

Nome?
Morganti: Gigi
Celani: Piero

Professione?
Morganti: Insegnante di disegno e storia dell'arte al liceo Scientifico di Ascoli Piceno.
Celani: Ingegnere e sindaco di Ascoli Piceno.

Carica rivestita nella Giostra?
Morganti: volgarmente mi chiamano "il coreografo"
Celani: sono il sindaco della città, ovvero, il Magnifico Messere.

Da quanto tempo partecipate alla Giostra?
Morganti:eehh..chi se lo ricorda più!!
Celani: dal 2004

Morganti, c spiega perchè durante le prove al Campo è sempre cosi alterato?
Morganti: perchè li cose deve esse fatte come se deve, sennò che la fa a ffa la Quintana?
E secondo lei sig. Celani perchè Morganti si altera?
Celani: si può di la stessa cosa?

Cosa pensate durante la sfilata?
Morganti: cerco di controllare, nei limiti del possibile, la sfilata
Celani: a niente tranne che a salutà i cittadini miei....(perchè che devo fa?)

Veniamo al 2007. 14/07/2007 un pensiero?
Morganti: Figuraccia. Certamente non l'abbiamo evitata, ne siamo consapevoli.
Celani: Figuraccia che si poteva evitare...

E..5/08/2007?
Morganti: una bella giostra...
Celani: zitta va..è ita bbè!!!
Cosa ne pensate dei tifosi un pò caldi?
Morganti: Credo che persone del genere non fanno bene alla nostra città e tantomeno ad una rievocazione come la Quintana.Ovvio che si comportano trasportati dall'andamento del proprio sestiere. Questo però non li priva del fatto che non possono comportarsi cosi.
Celani: Non credevo si arrivasse a tanto. Non li possiamo certo bandire dal frequentare la giostra, ci vorrebbe solo più civiltà.
Veniamo a battute frivole e veloci: se il sestiere a cui appartenete vince cosa fate?
Morganti: potrei anche andare a festeggiare, perchè no?
Celani: eh va bè ma mi presento da sindaco che fa gli onori o da ultras e festeggio? Bel problema...
E se il sestiere perde?
Morganti: pazienza, ci vedremo alla prossima giostra...
Celani: mi tocca sicuramente andare nel sestiere vincente, e fare pure finta di essere contento per loro...
Propositi e pronostico per il 2008?
Morganti: di certo migliorare la giostra in tutte le sue sfaccettature, dalla sfilata alla realizzazione della gara stessa partendo dala sicurezza.Pronostico? Difficile a dirsi...
Celani: Maggiore sicurezza sicuramente ma anche maggior spirito agonistico in quanto è una gara a tutti gli effetti. Non voglio pronunciarmi sul vincitore, rischirei di esere imparziale. Dunque come sempre, Vinca il migliore!!!
Un saluto o un incitamento...
Morganti: Ciao e Viva Ascoli!
Celani:Viva Ascoli!
Come potete ben notare le risposte dei due intervistati sono di pura fantasia, perciso perciò che mi sono permesso di giocare un pò...Non me ne vogliano i miei colleghi, i cittadini ascolani e soprattutto Celani e Morganti.
Omino Maledetto

martedì 16 ottobre 2007

Ma dove vai, se il sito non ce l'hai?


Ma dove vai, se il sito non ce l'hai? E i tuoi sestieranti non sanno dove sfogarsi, parlare, cazzeggiare? Un sito è importante per un sestiere...capisco che Paci non vince da anni, capisco i soldi spesi per la nuova sede, per gli impegni per la taverna...ma ci vuole un secondo...se proprio non avete i mezzi per fare un sito, fate un blog...ce l'abbiamo fatta noi a fare un blog!

Vorrei rendervi presente quintanari ascolani, che Porta Tufilla ha il sito in costruzione da più di un anno. Oramai che tutti i sestieri hanno un sito da tempo. E se non un sito, hanno un blog...come Porta Maggiore. Magari avranno un forum segreto, ma se uno di fuori vuole informarsi su quello che si fa a Porta Tufilla, se vuole sapere un minimo di storia, se vuole sapere notizie sui tamburrini, sugli sbandieratori, sulle chiarine ,dame, cavaliere, sul corteo e tutto ciò che ne è correlato? Deve andare a parlare col caposestiere?....col console?....c' avranno pure una vita privata credo....non possono stare a rispondere a tutte le domande del mondo...

Un sito è un luogo di incontro, è un passo ulteriore per far crescere il proprio sestiere. Logicamente è importante il corteo, la giostra, la taverna...le cene...le sbornie...partecipare alla F.I.S.B. e quant 'altro. Però un sito amplificherebbe tutte le cose sopraelencate rendendo il tutto più piacevole.

Inoltre crea tutta una serie di scomodità.

Vi faccio un esempio: non è possibile che per sapere come sono andate le cose alla TENZONE ARGENTEA devo chiamare uno sbandieratore...che magari sta teso...o incazzato per i risultati. Magari lo trovo pure allegro perchè ha appena vinto grande, piccola, coppia e musici...ma quest'anno però Porta Tufilla...non ha fatto scintille...FATE UN SITO!!! così saremo tutti più contenti e mi infilerò anche nel vostro forum!
DUCA DI PLEXIGLASS

sabato 13 ottobre 2007

Il "calcio storico" di Firenze

Regolamento:
Prima dell’inizio dell’incontro le squadre si entrano in campo al ritmo dei tamburi, secondo l’etichetta militare in vigore nel XVI secolo.Dopo la presentazione delle squadre, l’Araldo della Signoria annuncia la partita leggendo la "Grida": immediatamente dopo lo stesso Araldo darà l’autorizzazione al Maestro di Campo, prima vera autorità del calcio storico, ad iniziare l’incontro.

Il campo di gioco e i giocatori
Il calcio storico fiorentino o "calcio in livrea" (dall’abbigliamento dei Calcianti, i partecipanti alle partite) si svolge in un campo rettangolare ricoperto di rena di misure non precisamente definite, in quanto nel corse dei secoli si è adattato alle misure delle piazze cittadine in cui si svolgevano gli incontri. La storia ricorda numerose partite giocate in Piazza Santo Spirito, in Piazza Santa Maria Novella ed in Piazza Santa Croce, ove tutt’ora si svolgono. A metà campo è posta una linea bianca che divide in due parti uguali il terreno di gioco: alle due estremità vi sono delle reti sostenute da palizzate poste per tutta la lunghezza del lato corto del campo. Al centro della rete vi è la tenda del Capitano e l’Alfiere della squadra. La durata di una partita è di 50 minuti. A contendersi la vittoria ci sono due squadre composte da 27 calcianti per parte: 4 Datori Indietro assimilabili ai moderni portieri, 3 Datori Innanzi che sono i difensori, 5 Sconciatori ad agire a centrocampo e 15 Innanzi o Corridori che ricoprono il ruolo di veri e propri attaccanti.
Gli Arbitri
La partita e' diretta dal Giudice Arbitro, coadiuvato da sei segnalinee e dal Giudice Commissario che risiede però fuori campo.

I Capitani
I due Capitani delle squadre devono sedare le risse e pacificare gli animi dei propri giocatori.
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I Premi
Alla squadra che avra' realizzato il maggior numero di cacce, il Maestro di Campo consegnera' una vitella di razza Chianina ed il palio mentre i Musici intonano l’inno della vittoria. Dopo la consegna dell'ambito premio, il corteo ricompone lo schieramento iniziale. Composizione delle Squadre
Il gioco, della durata di 50 minuti, viene effettuato da due squadre di 27 giocatori per parte distinti in: 4 Datori Indietro (portieri) 3 Datori Innanzi (terzini) 5 Sconciatori (mediani) 15 Innanzi o Corridori (attaccanti).

Maestro di Campo
Il Maestro di Campo sorveglia al di sopra di tutti lo svolgersi regolare della partita. Interviene in caso di zuffe per ristabilire l’ordine e mantenere la disciplina sul terreno di gioco.

Il Saluto alla Voce e la "Grida"
Al rullare dei tamburi il corteo si schiera e si compie la cerimonia del "saluto alla voce", secondo i comandi e le buone regole dell’etichetta militare del XVI secolo. Dopo la presentazione delle Milizie, l’Araldo della Signoria annunzia la partita leggendo "la grida" e commette al Maestro di Campo d’incominciare la caccia.
Le squadre

Bianchi di Santo Spirito
La compagine bianca è stata la vincitrice della prima partita di calcio storico del XX secolo, il 6 maggio 1930 quando con l’imponente risultato di 81 cacce e mezzo contro 9 sconfisse la rappresentativa verde di San Giovanni. Oltre a questo la squadra dei bianchi è stata anche la trionfatrice del torneo 2004 dove, nell’unica partita disputata, regolò con un rotondo 61 cacce e mezzo a 9 i rossi di Santa Maria Novella.

Azzurri di Santa Croce
La squadra azzurra è la più vittoriosa, assieme a quella di Santo Spirito, tra le squadre partecipanti al torneo fiorentino. Periodo d’oro per i risultati di questa squadra sono stati gli anni ’80 quando ha pressoché dominato incontrastata. La prima vittoria del torneo risale al 1959 mentre l’ultima al 2002.

Verdi di San Giovanni
Assieme ai bianchi, la compagine verde è quella che ebbe l’onore di riportare in auge la tradizione del calcio storico fiorentino nel nostro secolo. Tra le varie vicissitudini che questa manifestazione ha vissuto negli anni ’90, l’ultimo titolo vinto dai verdi in presenza di tutte le formazioni risale al 1995 quando si impose in finale sugli azzurri.
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Rossi di Santa Maria Novella
Fu proprio la comitiva di Santa Maria Novella ad aggiudicarsi il primo vero torneo del calcio storico fiorentino. Nei primi anni di riscoperta di questa manifestazione, infatti, non si erano quasi mai presentata tutte e quattro le squadre assieme: quando questo invece avvenne nel 1952 furono proprio i rossi a spuntarla sugli azzurri per 11 cacce e mezzo contro due. Ultimo titolo vinto nel 1998.



CoNtE dI RoCheForT

mercoledì 10 ottobre 2007

Ottobre, tempo di bilanci

Carissimi lettori,
parlo onestamente, fare un post a tema oggi mi risultava difficile e per questo, il vostro Omino, ha deciso di tracciare un bilancio del percorso fatto sin qui.
E' un bilancio al quanto positivo a mio parere: avere visitatori sulla soglia delle 500 unità dopo soli 4 mesi dalla prima pubblicazione mi pare un buon risultato.
Con il tempo come ben avete visto siamo cresciuti non solo di numero ma anche di idee e spunti negli articoli grazie alle molte notizie racolte e altre diciamo cosi..."fatte in casa".
I mesi di Lugio e Agosto come ben noterete sono stati mesi di fervente lavoro, visto le numerose manifestazioni medioevali che si sono susseguite. Ringraziamo quanti ci hanno fornito notizie affinchè il nostro progetto della comunità quintanara potesse realizzarsi.
Affinchè però questo progetto non si fermi, confidiamo nella buona volontà dei lettori e di quanti amano questo genere di cose a fornirci notizie per continuare ad arricchire sempre più il blog.
In fine un vero ringraziamento va a noi stessi, ragazzi!!!
Grazie al Duca di Plexiglass (designer del gruppo) per questi frontalini in tema con i periodi che si susseguono.
Al Conte di Rochefort & Sir Robert d'Altavilla (responsabile esecutivo e ideativo dei filmati)perchè senza di loro qui si sa rebbero solo parole e non i bellissimi filmati e le bellisssime musiche che vedete. E io?
Ho avuto la facoltà dai miei colleghi di poter usare la fantasia.
Chiudo con un augurio a noi stessi; ANDIAMO AVANTI COSI! e a voi lettori di seguirci ancora più numerosi in questo bel cammino.
Omino Maledetto

martedì 9 ottobre 2007

Sir Conte e Omino...è l'ultima volta che vado fuori tema!

Non c'entra molto con la Quintana, ma c'entra con la Città di Ascoli...questo è un gruppo di ragazzi (che non sono propriamente attori) che insieme hanno creato da zero una commedia, l'hanno fatta due volte in un teatrino di quartiere, e successivamente una terza volta al teatro Ventidio Basso. Quel giorno il teatro era PIENO, e gli spettatori si sono molto divertiti.
Vi invitiamo a guardare questo spettacolo, i biglietti sono alla biglietteria del teatro. L'incasso va in beneficenza.

DUCA DI PLEXIGLASS

domenica 7 ottobre 2007

La Corsa all'Anello di Narni




Nessuna festa a Narni superava per fasto e durata quella che si svolgeva in onore del Santo Giovenale, Primo Vescovo della città. Nel culto locale la festa si colloca tradizionalmente al 3 maggio.Gli statuti cittadini rinnovati nel 1371, codificarono quelli che erano gli antichi riti e i ludi che si svolgevano a Narni in onore di Giovenale defensor civitatis.Sin dal primo maggio il Banditore rendeva pubblico l'evento festivo.

Sin dal primo maggio il Banditore rendeva pubblico l'evento festivo.La sera del 2, dopo compieta, si svolgeva una imponente processione: la luminaria si recava sotto Io sventolio dei gonfaloni, accompagnata dai cori religiosi e dal suono degli strumenti musicali, nella Cattedrale dove Castelli e Corporazioni venivano vocati ad effettuare la propria offerta di cera.


Il 3 maggio, giorno dedicato al Santo Giovenale, dopo una solenne cerimoniareligiosa in Cattedrale, la festa assumeva il proprio carattere ludico, lasciando spazio ai tradizionali giochi equestri; la corsa del Palio e la corsa all'Anello.La prima era una competizione di pura velocità che si effettuava lungo il percorso che da S. Andrea in Lagia raggiungeva il petronum nella Piazza dei Priori alla quale i milites e gli equites, potevano iscrivere un loro cavallo guidato da un giovane cavaliere. Il premio era un Palio di seta della lunghezza di circa sei metri del valore di tre libbre d'oro.


La Corsa all'Anello era invece riservata ai cavalieri narnesi ; II Dominus Vicarius invitava coloro che intendevano correre l'anello a schierarsi all'angolo della chiesa di S. Salvato nella Piazza dei Priori per poi scagliarsi con la proprio asta ad infilare il bersaglio del valore di 100 Soldi Cortonesi. L'ordine di partenza era stabilito secondo l'appartenenza alle Brigate militari dei Terzieri: Mezule, Fraporta, Santa Maria.


L'acquisto del Palio e dell'Anello era effettuato con l'esborso di 4 Fiorini d'oro spettante alla comunità ebraica.Durante il cinquecento, si aggiunsero ai tradizionali giochi, il combattimento tra il bufalo e il toro, la lotta, la quintana, le commedie allestite dai giovani narnesi, la colazione offerta alle donne.Ricreata con successo nel 1968, la Corsa all'Anello si distingue nel panorama delle Feste Storiche nazionali ed europee come una delle manifestazioni che più di altre ha ricercato collegamenti con la propria tradizione storica, attivando le forze del volontariato per uno sviluppo turistico e culturale della città.


Valorizzare le bellezze architettoniche del luogo attraverso spettacoli e manifestazioni di qualità, ricostruire luoghi e momenti della storia e della tradizione locale, coinvolgere il pubblico in un ritrovato senso della festa, approfondire e divulgare le particolarità di un periodo come il trecento, sono alcuni degli obiettivi che l'Ente Corsa all'Anello si prefigge, La festa quale ricostruzione degli eventi che si svolgevano in onore del Beato Giovenale nell'anno 1371, è caratterizzata da numerose manifestazioni durante le due settimane di festeggiamenti che culminano la seconda domenica di maggio.



Sir Robert D'Altavilla


venerdì 5 ottobre 2007

Porta Romana festeggia il 13° palio

Foto IL CECCHINO

Porta Romana ha festeggiato il suo 13° palio con 350 presenti nel salone del Cral Carisap attrezzato da Gabriele Cinelli. Capriotti si è commosso quando davanti al gonfalone e all'ultimo palio il caposestiere Pierluigi Torquati ha consegnato al cavaliere di Porta Romana una ceramica con la sua immagine in mezzo agli stemmi dei sei sestieri ascolani. Inoltre alla "festa del palio", gli amici di Ivan Paolini del sestiere di Sant'Emidio hanno consegnato ai rosso-azzurri il premio, in memoria del giovane sbandieratore-artista scomparso prematuramente, che ogni anno viene assegnato al miglior disegno di ponti o strade.

Per rivedere i ponti in onore della Giostra della Quintana del 5 Agosto abbiamo messo un link (a sinistra) dove potrete rivederli tutti.

Conte di Rochefort

mercoledì 3 ottobre 2007

Ancora odore di Giostra per Ascoli..la quintanetta

Ad ascoli c'è ancora odore di Giostra... Eh si!
La redazione di Quintanaromoderno e lieta di segnalarvi un'iniziativa che ha avuto come ideatore principale il Sestiere ascolano di Porta Solestà: la quintanetta!
Che cos'è la quintanetta?
Una sorta di quintana...in bici!Si svolge presso la sede del Sestiere di Porta Solestà che viene appositamente trasformata come il vero Campo dei Giochi quintanaro: il percorso ad "otto", il moro e i relativi bersagli.
Quella di quest'anno è la 2.a edizione. I rioni partecipanti sono cinque:settiere,minollo,brindellone, portone comunale e portala dall'est.Oguno di essi deve presentare da un minimo di 2 ad un massimo di 5 cavalieri.Avvengono le selezioni attraverso le eliminatorie,ed i primi 10 si scontreranno in finale.
La giostra vera propria è allietata dalla sfilata in costume dei vari borghi che vi partecipano.
il giorno 24/09/2007 si sono svolte le eliminatorie di questa iniziativa e questi ne sono i risultati:
1)BERNARDINI DIEGO PUNTI 1952 SETTIERE
2)SOSI RINALDO PUNTI 1942 SETTIERE
3)MARCUCCI LUCA PUNTI 1934 PORTA(LA)DALL'EST
4)MANNI FABIO PUNTI 1934 PORTA(LA)DALL'EST
5)ROSA STEFANO PUNTI 1896 BRINDELLONE
6)PIZI GIUSEPPE PUNTI 1888 BRINDELLONE
7)MANNI MATTEO PUNTI 1870 BORGO MINOLLO
8)MANNOCCHI ANDREA PUNTI 1865 BORGO MINOLLO
9)RANALLI MANUEL PUNTI 1808 PORTA(LA)DALL'EST
10)MANNOCCHI FEDERICO PUNTI 1774 BORGO MINOLLO

i primi 10 vanno in finale.

11)FORLINI MAURO PUNTI 1768 PORTONE COMUNALE (ripescato)
12)LAURETANI SILVERIO PUNTI 1766
13)TALUCCI IVAN PUNTI 1746 PORTONE COMUNALE (ripescato)
14)MASSETTI MASSIMO PUNTI 1702
15)DI DOMIZIO MICHELE PUNTI 1702 PORTONE COMUNALE .(ripescato)
16)POLONI NICOLAS PUNTI 1696
17)SANTINI MARCO PUNTI 1688
18)VIRGULTI ANDREA PUNTI 1686
19)STIPA STEFANO PUNTI 1682
20)GIANTOMASSI R. PUNTI 1672
21)PIZI DANIELE PUNTI 1564
22)RANALLI ITANO PUNTI 1548
23)CINELLI ALESSANDRO PUNTI 0

Dopo le eliminatorie si è svolta la quintanetta e questo è stato il risultato finale:
grande prova del Settiere che piazza Diego Bernardini e Rinaldo Sosi rispettivamente al primo e secondo posto.Complimenti!!!
Purtroppo la redazione di quintanaromoderno non è stata presente all'evento e invita pertanto tutti i sestieranti gialloblù a lasciare un commento con precisazioni e correzioni ad eventuali errori commessi.
Omino Maledetto

martedì 2 ottobre 2007

Riepilogo di Servigliano (e SCOOP)


A Servigliano si svolgono due manifestazioni cavalleresche. Il torneo cavalleresco di Castel Clementino, che è la giostra serviglianese che ha più storia. E il campionato delle giostre medievali, giunto quest'anno alla seconda edizione. Svoltosi il 29 e 30 di questo settembre.
Questo post è un riepilogo degli accadimenti cavallereschi di quest' ultima estate a Servigliano.

TORNEO CAVALLERESCO DI CASTEL CLEMENTINO
14/08/2007: 1° Cristian Cordari Porta Navarra
2° Willer Giacomoni Porta Santo Spirito
3° Luca Pizzi Porta Marina

Vince Cristian Cordari, vecchia conoscenza della nostra giostra nella quale non si è espresso proprio al massimo. I nostri complimenti, dato che la giostra di Servigliano è una giostra dura.
Secondo il Tex Willer di Porta Solestà, già vincitore di un palio ad Ascoli, buon cavaliere...indimenticabile il suo cavallo pezzato che portava in Ascoli, lo adoravo.
Terzo la promessa dei cavalieri ascolani, Luca Pizzi...che speriamo a Luglio e Agosto prossimo terrà alti i colori nero-verdi di Maggiore, esprimendo le sue buone qualità dopo la brutta giostra di Luglio 2007. Forza Luca!!!

20/08/2007: 1° Paolo Felici San Marco
2° Cristian Cordari Porta Navarra
3° Luca Pizzi Porta Marina

A sorpresa vince Paolo Felici, figlio del grande Cino Felici, che però ha dimostrato in questa giostra di essere cavaliere con le palle, piazzandosi davanti a cavalieri come Cordari, Pizzi e Tex Willer. Complimentoni!!!
Secondo l'ormai regolare Cristian Cordari.
Terzo, la conferma, l'ascolano Luca Pizzi. Ti aspettiamo.







ED ORA CLICCATE QUI, un SCOOP per i quintanari, e filo da torcere per i partecipanti a Castel Clementino 2008: http://www.torneocavalleresco.it/news/dettaglio.cfm?articolo=2007/Paese_Vecchio_ingaggia%20Capriotti_Re_delle_quintane.txt








Ora parliamo del CAMPIONATO DELLE GIOSTRE MEDIEVALI:
Manifestazione che il comune di Servigliano ha istituito per dare spazio a giovani cavalieri e non, per poi reclutare partecipazioni al torneo cavalleresco di Castel Clementino, oppure semplicemente per dare l'opportunità di visibilità ai cavalieri.

Vince il folignate Luca Innocenzi, il portacolori di Porta Solestà, ottimo cavaliere, regolare e preciso. Ormai una sicurezza e una bella conferma nella nostra giostra di Ascoli e in quella di Foligno.
Secondo è giunto Alfiero Capiani e Terzo l'ascolano Emanuele Capriotti del sestiere di Porta Romana.

DUCA DI PLEXIGLASS

lunedì 1 ottobre 2007

La Giostra del Saracino di Arezzo





Lù recunescète chi è?


La Giostra del Saracino è un giuoco cavalleresco, che affonda le sue radici nel Medio Evo. E' l'evoluzione di un esercizio di addestramento militare che, simulando lo scontro bellico, vedeva un cavaliere armato di lancia affrontare un autonoma con le sembianze del nemico per antonomasia dell'Occidente cristiano: l'arabo, l'infedele, il Saracino appunto. Nella società medioevale giostre e tornei erano il mezzo con cui si festeggiavano gli avvenimenti più graditi. Di torneamenti e giostre visti in terra di Arezzo parla espressamente Dante Alighieri, all'inizio del XXII canto dell'Inferno, in alcune celebri terzine. Di giuochi con le lance (hastiludia), svoltisi in città per festeggiare il felice esito di una missione diplomatica in terra di Francia, si parla invece in due lettere indirizzate alla curia avignonese nel novembre 1331 dai Tarlati, signori di Arezzo.



Il primo documento aretino che ricordi la Giostra del Saracino risale al 6 agosto 1535, ma il giuoco ha certamente radici più antiche. A confermarcelo è la concisione stessa con cui i registri pubblici riportano la decisione delle autorità cittadine (priori, collegi e conservatori) di giostrare "ad burattum" la domenica successiva, per solennizzare la festa del martire Donato, patrono e protettore di Arezzo. Il premio da dare al vincitore è un palio di raso violaceo della lunghezza di otto braccia, per il cui acquisto vengono stanziate 25 lire. Altre testimonianze di giostra risalgono al 1536 e al 1556 quando, tramite l'effettuazione del torneo, si pensa di onorare la visita dei duchi di Firenze, Alessandro e Cosimo I.



Nell' archivio Storico del Comune di Arezzo la giostra ricordata con dovizia di particolari dai diaristi è quella svoltasi il 21 maggio 1593 nel Borgo di San Lorentino, di fronte al palazzo granducale, in occasione della visita ad Arezzo di Ferdinando I di Toscana. Giostre in onore di alti esponenti della casa regnante si svolgono anche nei decenni successivi. Ma si giostra anche in occasione di ricorrenze civili come il carnevale o i matrimoni nobiliari. La tenzone cavalleresca è già allora considerata dai contemporanei una particolarità della città di Arezzo. Risale a quest'epoca la testa di Buratto, scolpita in legno, dall' aspetto fiero e possente, conservata nell' Archivio Storico del Comune.



La seconda metà del Seicento è l'epoca delle grandi giostre barocche, con le quali la nobiltà aretina, sfoggiando ricchezza e destrezza, ribadisce la sua supremazia sugli altri ceti sociali. Di una celebre giostra, svoltasi il 6 dicembre 1677, giorno di san Niccolò, patrono dell'Accademia degli Oscuri, ci è giunto un completo compendio letterario. L'opuscolo, stampato in Arezzo, contiene i "capitoli" ancor oggi fedelmente ricalcati dal regolamento tecnico della competizione. Di un' altra spettacolare giostra seicentesca abbiamo la descrizione nel poema eroicomico il Catorcio d'Anghlari, scritto intorno al 1684 dall' anghiarese Federigo Nomi. Mentre altrove giostre e tornei inclinano verso forme teatraleggianti, la giostra aretina si mantiene un maschio esercizio cavalleresco e si caratterizza per la presenza sul Saracino di un bersaglio con punteggi differenziati.



Nel corso della sua lunga storia la giostra scompare e riappare più volte: manca durante il Settecento, ricompare alla fine dello stesso secolo e sparisce di nuovo nel corso dell'Ottocento. I fatti giostreschi di cui si ha memoria fra il 1778 e il 1810 sono ben tredici, ma è una giostra assai diversa dal passato: protagonisti ne sono semplici artigiani, si usano costumi teatrali e talvolta il fiero Saracino è sostituito dal semplice Arlecchino. L'ultima giostra dell' età moderna si svolge il 15 agosto 1810 nella piazza della Cattedrale, regnante Napoleone Bonaparte, per solennizzare il genetliaco dell'imperatore e l'anniversario della promulgazione del concordato tra Francia e Santa Sede. Dopo di allora la giostra sopravvive nelle campagne, senza cavallo e senza Saracino: è un semplice giuoco contadino, quasi una parodia della fastosa giostra nobiliare. Ed anche quella svoltasi nei giardini del Prato nel settembre 1838, nota come "Giostra delle quattro stagioni", ha poco a che vedere con il Saracino, essendo una giostra dell'anello.



La rivalutazione del Medio Evo e delle tradizioni popolari operata dalla cultura romantica apre nel nostro secolo la strada alla ripresa della giostra come rievocazione storica del passato. Una prima giostra con queste caratteristiche si svolge nel 1904 nell' "anello" del Prato per ricordare il centenario della nascita del poeta Francesco Petrarca, avvenuta nel 1304 in Arezzo. Ma è il 7 agosto 1931 che l'antica tenzone cavalleresca viene stabilmente rimessa in vita, in forma di rievocazione ambientata nel XIV secolo. La Giostra del Saracino, che per la prima volta si svolge nella cornice di Piazza Grande, è voluta dai maggiorenti del fascismo per avvicinare il popolo al regime. Per questo motivo i giostratori, anziché a titolo individuale come in passato, gareggiano a nome degli antichi quartieri aretini. Questa formula, coinvolgendo nell'agone l'intera città, assicurerà un grande successo alla Giostra del Saracino, consentendole di giungere fino ai giorni nostri.



La Giostra del Saracino viene stabilmente ripristinata nel 1931, nella forma attuale di rievocazione storica ambientata nel XVI ° secolo (al tempo della signoria tarlatesca su Arezzo) con una interruzione dal 1941 al 1947 per gli eventi bellici.



REGOLE DEL TORNEO:



Le regole del torneo, contenute in un "regolamento tecnico" che ripropone, quasi inalterati, i Capitoli per la Giostra di Buratto risalenti al 1677, sono di facile comprensione, ma al tempo stesso tali da garantire una prolungata "suspence". L'esito dello scontro fra i cavalieri cristiani e l'infedele resta incerto fino all'ultimo momento, a causa dei frequenti colpi di scena, che vanno dalla squalifica del giostratore (in caso di uscita dalla lizza) al raddoppio del punteggio (in caso di rottura della lancia nel violento impatto con il Saracino).Nel 1989 e nel 1995 per volontà del Consiglio Comunale di Arezzo si è proceduto ad una generale revisione dei regolamenti (Statuti) che disciplinano lo svolgimento della manifestazione, le competenze dei suoi protagonisti (Istituzione Giostra, Magistratura, Maestro di Campo, Giuria, Quartieri, Gruppo Musici) e la vita associativa delle quattro "porte". Preliminarmente era stata compiuta una approfondita ricerca volta ad individuare gli anacronismi storici presenti nella rievocazione.



PENALIZZAZIONI E PREMI DEL GIOSTRATORE (previsti dal regolamento tecnico)



FUORIUSCITA DALLA LIZZA: annullamento della carriera (art.32)

INTERRUZIONE DELLA CARRIERA : invalidamento della carriera (art.33)

CARRIERA LENTA:decurtazione di due punti (art.35)

GIOSTRATORE DISARCIONATO:perdita di due punti (art.36)

PERCOSSE DEL MAZZAFRUSTO:decurtazione di due punti (art.37)

ASPORTAZIONE DEL MAZZAFRUSTO(1,2 o 3 palle)premio di 1, 2 o 4 punti (art.37)PERCOSSE AL SARACINOsqualifica (art.38)

PRESENTAZIONE ALLA GIURIA (art.39):a. rifiuto:perdita di tutti i punti;b. appiedato: perdita di due punti;c. dopo aver temporaneamente ceduto la lancia ad altri: perdita di 2 punti;d. senza lancia: perdita di tutti i punti.

CADUTA DEL CAVALLO:perdita di tutti i punti (art.40)

PERDITA DEI PARAMENTI:decurtazione di un punto (art.41)

PERDITA DELLA LANCIA:annullamento del punteggio (art.42) a meno che il giostratore non asportil'intero mazzafrusto (art.37)

ROTTURA DELLA LANCIA:raddoppio del punteggio (art.43)

MANCATA ROTAZIONE DEL SARACINO:perdita di tutti i punti o ripetizione della carriera.







Sir Robert D'Altavilla

Giochi:

Corse dei Cavalli - Stay the Distance

Le corse dei cavalli! Quanta adrenalina! e che divertimento! Siete pronti per scendere in pista? Allora scegliete il vostro cavallo in base alle sue caratteristiche e alle quotazioni, ricordando che un cavallo meno quotato sarà più difficile da condurre alla vittoria, ma avrà un bonus di punti molto più alto. A questo punto guidate il vostro destriero con le FRECCE direzionali, usate la SPACEBAR per saltare le siepi e il CTRL per il turbo (ne avrete 3 a disposizione). Tenete inoltre sempre d'occhio, in alto a destra, la curva verde della distanza e quella rossa dell'energia, che dovrete dosare e conservare attentamente!

Giochi by Flashgames.it

Avalon Siege

Allineate i cannoni e preparatevi ad una dura e lunga battaglia in questo gioco d'abilità e combattimento a turni. Conquistate tutti i regni nell'isola attaccando con il vostro cannone. Fate fuoco fino a distruggere tutti gli avamposti avversari per andare avanti nei livelli del gioco. Usate 6 tipi di munizioni per spazzare via tutti i regni per diventare il re assoluto! Si gioca con il MOUSE: muovetelo per scegliere l'angolo di tiro e fate fuoco con il click sinistro.

Giochi by Flashgames.it

Archerland

I vecchi turret defense si sono evoluti: in questo gioco infatti, non solo dovrete difendervi dagli attacchi nemici, ma dovrete anche pensare alla costruzione della vostra città, con tutte le infrastrutture che servono ad essa! Tenete lontani gli intrusi dal vostro castello ponendo catapulte, cannoni e arcieri lungo il percorso. Aggiungete vari edifici attorno alla vostra fortezza per produrre così risorse e rafforzare la vostra difesa. Si gioca con il MOUSE. Sulla destra avrete il bilancio delle vostre risorse, con gli elementi da posizionare sulla mappa. Cliccate su Next day per proseguire nell'avventura.

Giochi by Flashgames.it

Il Regno - Battle of Lemolad

Il Regno di Lemolad è molto conteso, ed anche voi ci avete messo gli occhi sopra. Per conquistarlo dovrete imbastire una campagna militare; dunque create il vostro esercito e date l'assalto alle terre circostanti. Usate le vostre abilità per costruire una città ed addestrare i vostri uomini con le risorse provenienti da essa, poi passate ad attaccare il nemico. Invadete i castelli nemici, aggiornate le vostre truppe con soldati, arcieri, cavalieri ed usate la magia con i vostri maghi. Ci sono 5 diversi tipi di risorse: cibo, legno, pietra, ferro e oro. La magica sfera verde è utile per attaccare i nemici. Con il MOUSE scambiate le posizioni delle risorse e fate combinazioni di tre o più elementi per assicurarvi la conquista di quelli necessari per la vittoria.

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La Briscola

Che ne dite di una partita a Briscola? Voi contro il computer, un mazzo di 40 carte suddiviso in 4 semi, e 120 punti disponibili per ogni partita: come nella realtà, il vincitore sarà chi riuscirà a totalizzarne almeno 61. Il valore delle carte è il seguente: la carta più alta è l'asso, seguita dal tre, il re, il cavallo e il fante... poi seguono il 7, 6, 5, 4, 2 (che però non danno punti). La carta di valore superiore prende quella inferiore, ad eccezione del seme della Briscola che vince su tutti gli altri. Quando si giocano due carte di seme diverso, di cui nessuna sia di briscola, vince sempre la prima carta giocata. Per giocare cliccate sulla carta da lanciare con il MOUSE, chi vince la mano tira per primo.

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Castle Crusade

Diventate i dominatori di Castle Crusade, un eccitante gioco di strategia che vi vedrà alla guida di un regno che nasce nel bel mezzo di una foresta. Conquistate i diversi castelli rossi presenti nelle vostre terre ed espandete il controllo su un'area più vasta. Disboscate l'area per ottenere legna preziosa: vi tornerà utile per acquistare aggiornamenti per le vostri castelli, al fine di fortificare le difese, e per produrre nuove truppe da inviare all'attacco. Si gioca con il MOUSE.

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Da Vinci Cannon

Lenoardo da Vinci è stato il più grande genio inventore della storia, ma alcuni suoi progetti si sono persi con il tempo. Riscoprite un'incredibile arma medievale, il Cannone Da Vinci, in questo gioco ispirato a Crush The Castle. Selezionate la potenza del congegno, l'angolo di tiro e abbattete, a suon di cannonate, il castello nemico. Riceverete un riconoscimento (medaglia d'oro, argento o bronzo) in base al risultato conseguito. Si gioca con il MOUSE: quando siete pronti a far fuoco, cliccate su un punto qualsiasi dello schermo per sparare.

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1066 - Guerra Medievale

L'Inghilterra durante il Medioevo fu per anni territorio di scorrerie e devastazioni dei Vichinghi. Il 1066 è la data più famosa della storia inglese: ossia quando Normanni guidati da Guglielmo il Conquistatore sconfissero l'esercito vichingo-sassone che da secoli occupava l'Inghilterra. Rivivete le epiche vicende di Hastings: prendete controllo dell'esercito sassone, di quello vichingo o di quello normanno e lanciatevi nella battaglia che ha cambiato la storia inglese. Cosa sarebbe successo se voi foste stati al comando delle truppe? Il gioco vi butta al centro dell'azione dandovi pieno controllo per ogni freccia scagliata, carica di cavalleria e posizione di difesa assunta dal vostro esercito. Una visuale suggestiva e un'animazione drammatica vi fornirà un ritratto distintivo di una vera guerra medioevale. Usate il MOUSE per giocare.

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Guerre Medievali - Medieval Wars

La morte del Re ha aperto il conflitto tra le due fazioni avversarie per succedere al trono vacante. Schieratevi e scendete in guerra! Medieval Wars è un gioco strategico a turni, più complesso del Risiko ma più facile e intuitivo di Axis & Allies. Sul campo di gioco esagonale mettete alla prova le vostre abilità di tattici di guerra: per avere la meglio sull'avversario, occorrerà studiare per bene qualsiasi mossa. Si gioca con il MOUSE. Cliccate sugli esagoni per muovere il vostro esercito. In basso a sinistra viene indicato il numero di mosse che potete effettuare ad ogni turno. Quando affrontate un avversario in un combattimento, il lancio dei dadi stabilirà il vincitore dello scontro.

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Seasons of War

L'eterna lotta tra uomini e orchi è giunta all'epilogo finale. Preferite l'alleanza umana di Re Dionisus I, guidata dal Principe Alessandro VIII, oppure le malvage forze di Darklord condotte dal negromante Methus Kardec? Scegliete con chi schierarvi perché la lotta sarà durissima! Season of War è un RPG basato su Warcraft. Sviluppate rapidamente la vostra civiltà: da vincere ci sono ben 7 battaglie. Distruggete l'avversario fino ad arrivare a dominare il mondo e scrivere così glieventi della storia. I controlli sono molto semplici e basati click del MOUSE.

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King Of Hill

Difendete ad ogni costo il vostro castello dagli attacchi degli invasori, se volete restare i Re della Collina. Gli agguati arriveranno da ogni direzione e avrete bisogno di olio bollente e palle infuocate da lanciare con la catapulta se volete far indietreggiare il nemico. Avrete a disposizione 4 torrette con le catapulte (e dunque 4 vite) con cui dovrete attaccare il nemico, ma che dovrete stare attenti a preservare se non volete morire. Clikkate con il MOUSE sulla catapulta che volete usare per direzionare il tiro e, con il tasto del mouse premuto, indietreggiate per dosare la potenza del lancio... poi rilasciate per sparare. Per usare contemporaneamente tutte le cataplute cliccate sulla bandiera al centro del castello. Usate invece le FRECCE direzionali per lanciare l'olio bollente dalle mura del castello.

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L'Assedio - The Great Siege

Il Signore Oscuro ha inviato i suoi servi nella vostra città per uccidere anche gli ultimi superstiti. Siete tutti in pericolo, ma non potete restare a guardare le vostre case sprofondare nell'ombra di un altro abisso. E allora caricate i vostri cannoni, azionate la catapulta, e marciate attraverso le porte per scacciare l'assedio nemico, in questo splendido gioco di guerra. Per giocare con il Mouse: cliccate e trascinate la testa della Catapulta per regolare l'obiettivo, rilasciare il mouse per far fuoco. Per giocare con la Tastiera: utilizzare le FRECCE direzionali SU + GIU per regolare l'obiettivo della catapulta, e la SPACEBAR per sparare. Nel Market, è possibile convertire i punti bonus in diverse risorse. La maggior parte delle costruzioni e delle armi in questo gioco può essere aggiornata. Tasti di scelta rapida. City Mode: [M] Mercato [B] Costruire Battle Mode: [A] Pannello di costruzione dell'Esercito, [S] Invia Esercito, [D] Pannello di Comando Esercito.

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Troy

LA città di Troia è sotto attacco. Le mura sono invase dagli Achei: a voi il compito di combattere e respingere gli invasori in questo gioco di difesa. Posizionate le truppe difensive, selezionate le unità terrestri e gli arcieri da utilizzare in battaglia e preparatevi a contrastare l'attacco nemico. Riuscirete a non far cadere la città di Troia? Riscrivete la storia e il vostro nome diventerà leggenda! Per giocare lanciate i dardi infiammati selezionando con le FRECCE direzionali l'angolo di tiro, e scoccate il tiro con la SPACEBAR.

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Epic War 3

Scendono in campo gli eroi con Epic War 3! Fazioni nemiche sono in guerra tra loro e a voi spetta il compito di ristabilire l'ordine, ovviamente sotto il vostro controllo. :-) Scegliete dunque l'eroe con cui scendere in campo e sconfiggete i vostri avversari in una dura battaglia per la conquista del territorio. Per farlo avrete bisogno di una strategia vincente: dovrete costruire e armare il ponte, scegliere un castello di confine per poter combattere, e potenziare ad ogni cambio turno le vostre carte per difendervi. Si gioca con il MOUSE. Durante la battaglia usate le FRECCE direzionali per scorrere la visuale. Le unità di combattimento verranno generate in automatico ma in qualunque momento potrete selezionarle per muoverle in un punto desiderato. Per usare le Carte Abilità basterà cliccarci sopra. Vi consigliamo comunque di leggere l'aiuto del gioco per istruzioni più dettagliate e scorciatoie da tastiera.

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Age of Kingdom

Provate le vostre abilità nell'imperdibile gioco di ruolo a turni Age of Kingdom! Ambientato nel medioevo, il gioco è diviso in due parti: nella fase building dovrete costruire il vostro impero producendo oro e soldati, mentre in quella battle, dovrete combattere contro nemici agguerriti per mantenerlo in vita. Ogni edificio produrrà risorse che servono allo sviluppo della vostra nazione, dalla popolazione civile al cibo, dall'oro ai materiali, dalla tecnologia alla costituzione di un esercito di soldati per proteggere il regno. Tutte le statistiche su queste risorse saranno visualizzabili in alto a sinistra. Si gioca con il MOUSE: scegliete dove far sorgere il vostro regno e trasformatelo al più presto in un florido impero, combattendo contro gli avversari.

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L'assalto - The Horde

Orde assassine stanno attaccando la vostra terra. Sanguinanti e quasi sconfitti, avete raggruppato le forze nell'unica regione che resta libera. E' tempo di combattere e e cercare di scacciare via dal vostro territorio questi nemici, che diventeranno sempre più forti e difficili da affrontare. Salvate dunque la vostra gente ed evitate che muoia o sia ridotta in schiavitù. Con il MOUSE posizionate le vostre torri di difesa lungo il sentiero ed evitate che i nemici arrivino al vostro cuore. Per ogni invasore ucciso avrete dei soldi che potrete spendere nell'acquisto di nuove postazioni più efficienti a contrastare le ondate sempre più insistenti.

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