giovedì 29 novembre 2007

La nuova sfida di Franco Melosso


E' esattamente di due giorni fa la notizia che vi stiamo per dare e traiamo spunto da un'intervista che, il cavalliere ascolano Franco Melosso, detentore del record di partecipazioni ( ventitrè, due delle quali vincenti) alla Quintana di Ascoli Piceno con il sestiere di Sant'Emidio ha rilasciato al Resto del Carlino.
Dalla quintana 2008 collaborerà con il sestiere rossonero di Porta Tufilla. Sarà quindi un collaboratore esterno e aiuterà il nuovo cavaliere Massimo Gubini, folignate, ad ambientarsi ad Ascoli e a prendere confidenza con la nostra realtà quintanara.
Melosso stesso assicura che non è un tradimento al sestiere del grifone alato ne tantomeno un addio alla Giostra in maniera totale. Precisa di aver dato l'addio solo alle corse e agli assalti al moro dopo il suo infortunio al ginocchio del Luglio dello scorso anno ma non all'intero mondo. Non sarà quindi nemmeno il vice di Gubbini ma solo il suo allenatore.
Lo stesso Melosso aggiunge che per il momento non darà seguito al progetto ventilato con Sant'Emidio di creare una scuola di cavalieri ascolani. Ha accettato la proposta di Tufilla solo perchè richiesto espressamente da Massimo Gubbini con il quale ha già collaborazione nel Rione Spada a Foligno.
Per la nuova avventura vuole mettere a disposizione tutta la sua esperienza e sarebbe ben felice di poter vincere un palio anche nn salendo in sella.
A Franco Melosso vanno i nostri auguri per questa nuova avventura!
Omino Maledetto

CLAMOROSO: 3 ascolane in A1


Notizia Clamorosa: c'è stato un riconteggio della Fisb per quanto riguarda la prestazione del sestiere di Porta Romana agli ultimi campionati nazionali della bandiera a Ferrara. Dopo tale riconteggio la Fisb ha stabilito che Porta Romana nella classifica in combinata risulta al 13° posto, non meritevole quindi della retrocessione in serie A2.

Questo è il link del sito del sestiere Rosso-Blu.



E' Molto bello dare queste notizie, perchè se ci sono tre sestieri anziche due a lottare per il titolo nazionale non può fare che piacere. Credo che il desiderio di noi quintanari sia che il titolo torni in Ascoli.


Duca di Plexiglass

mercoledì 28 novembre 2007

Rinnovo del MIO Campo Squarcia

Si è tanto discusso del rinnovo del nostro amato campo Squarcia. Inizio un discorso magari utopistico, un discorso che magari ricorda gli schizzi di Antonio Sant'Elia.
Vi parlo del mio Squarcia ideale. Provo a descrivervelo.
Allora, secondo me se si parla di intervenire sullo Squarcia il progettista non deve mirare a creare un opera di architettura che gode di vita propria, ma deve confrontarsi su ciò che lo squarcia evoca, su ciò che trasmette. Esso infatti è un pezzo di storia ascolana, recente per carità, però rappresenta la storia di tutti i quintanari che hanno dato vita alla Giostra. In secondo luogo ospitando la manifestazione, evoca l'epoca millequattrocentesca riportando indietro nel tempo la città.
Quindi si dovrebbe intervenire creando un progetto che valorizzi la Quintana e non su un progetto che la oscuri. In poche parole, va fatto sicuramente un intervento consono all'epoca in cui viviamo, perchè ogni epoca ha la sua architettura. Però questo progetto deve avere dei rimandi al millequattrocento e a quello che è l'architettura degli anni di edificazione dello Squarcia.
In primis, sarebbe ottima cosa lasciare un cannocchiale visivo verso il forte Malatesta, che potrebbe rappresentare un ottima scenografia per la rievocazione. Come? secondo me facendo una gradinata fissa interrata di circa un metro e mezzo che arrivi ad una quota non altissima, gradinata che termina all'ultimo gradino con un piano che funge quasi da un grande terrazzo per incrementare il numero di persone da collocare nell'ex prato.
Il Cassero: la scenografia è il problema principale. Da un lato è abbastanza ridicolo ricreare un castello vero in pietra (però è in tema), dall' altro qualsiasi operazione contemporanea può risultare fuori luogo. Secondo me la scenografia deve essere una sintesi tra queste due opzioni. Magari una struttura in acciaio, anche reticolare, che sorregge una scenografia millequattrocentesca. Che potrebbe essere un dipinto, oppure semplicemente un nuovo cassero di legno e materiali da costruzione.
Dal lato della gradinata nord ci vedo bene una gradinata che termina con tre ordini di palchetti, in modo da coprire l'edilizia anni 50 che si trova dietro. Inoltre per guadagnare posti a sedere e per dare quel tocco di struttura tardo-medievale come nel film "Destino di un Cavaliere". Il materiale può essere il più svariato, l'importante è che sia a tema con l'ex prato.
La tribuna, è un nodo difficile da sciogliere. Buttarla giù o non buttarla giu? E' vero che è una testimonianza di architettura industriale, però è anche vero che è orrenda e ridicola. Se buttata giù va ricostruita con le stesse dimensioni ma con materiali lignei, con linee anche organiche ma non eccessive. Linee raffinate ma semplici. Se si decide di tenerla la si deve allestire totalmente per l'evento.
La pista naturalmente in terra vulcanica contornata da prato.
Sul retro box cavalli fisso e area passeggio di dimensioni adeguate.
Il mio parere naturalmente, non sono ne Meier ne Eisenman ne Renzo Piano.


Arch. Duca di Plexiglass

martedì 27 novembre 2007

DEGUSTANDO...una bella iniziativa


Rieccoci a voi, la nostra redazione è sempre in fermento a caccia di notizie. Grazie ad una ricerca, siamo lieti di presentarvi questa bella iniziativa del Sestiere di Porta Solestà che ha organizzato per sabato 1° dicembre una degustazione di vini ed olio: tipici sapori d'autunno .
Questo genere di iniziative, cosi come il restyling della taverna del sestiere Piazzarola, sono sintomo che la vita di sestiere è anche attiva al difuori del periodo quintanaro. Ritengo che sia anche utile con queste notizie spronare gli altri sestieri a organizzare, anche in modo semplice, delle iniziative per ravvivare le loro taverne o luoghi di ritrovo. Buona degustazione a tutti!!!
Omino Maledetto

domenica 25 novembre 2007

Piazzarola: dopo il nuovo acquisto, il nuovo sito...


Forse gira un aria nuova a Sant' Angelo Magno. Il dopo Camela sembra aver portato un aria nuova al sestiere Bianco-Rosso. L'avvicinamento di alcuni elementi del gruppo alla FISB, la taverna che riapre e si rinnova con un microonde e una sala poker, un gruppo gare giovane e più unito, l'acquisto di Golden Open un Veneri nuovo di zecca e voglioso di rivincita e addirittura un restyling del sito del sestiere in programma. Merito di Messidori (il nuovo caposestiere), o merito di alcuni giovani veramente tosti che tengono al sestiere e al suo sviluppo? Oppure di un buon lavoro di coordinamento tra caposestiere e sestieranti? Non lo sappiamo...però siamo ben lieti di vedere lavorare sodo le persone all'interno del sestiere bianco-rosso, una bella reazione al buio che la Piazzarola ha vissuto in passato. Senza fare riferimenti a persone o fatti. La nuova Piazzarola si avvicina ad essere un sestiere completo in ogni suo aspetto: ha un ottimo binomio, una bella taverna, un gruppo gare in crescita, un caposestiere giovane e con voglia di fare, un nuovo nocciolo duro trainante fatto da giovani, e tutto ciò che è di contorno per una bella vita di sestiere. Nulla da invidiare a nessuno.

DUCA DI PLEXIGLASS

lunedì 19 novembre 2007

Famiglia quintana..omaggio a Foligno


Carissimi Lettori,
ci è sembrato doveroso omaggiare i cugini folignati pubblicando il loro numero di Famiglia Quintana. Ringaziamo anticipatamente per l'offerta di arrosticini augurandoci di poter far presto un gemellagio di spirito quintanaro! Anche i nostri equini per solidarietà aderiranno allo sciopero! Continuiamo cosi...
Omino Maledetto

domenica 18 novembre 2007

venerdì 16 novembre 2007

Non solo giochi a Gualdo


Mille personaggi in costume d'epoca sfilano per le vie della città riproponendo mestieri, corporazione, storie e leggende della Gualdo del XV secolo.


I Giochi non sono solo i tre giorni di festa del palio.


Intorno alle Porte c'è un mondo di persone che vivono i giochi tutto l'anno con tante belle manifestazioni, eventi, cerimonie ufficiali, spontanee, pubbliche o private, quelle ufficiali a cui partecipano tutti i portaioli sono:

- CENA DEI 100 GIORNI (cento giorni dai giochi)

- SOMARO DAY (prima domenica di agosto)

- TROFEO ANDREA CARDINALI (17 Agosto)

- PROVE DEI SOMARI IN PIAZZA (tutto il mese di settembre , il martedì mattina dalle 6.00 alle 7.30 ; il sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 16.00)

-PRESENTAZIONE DEL PALIO (primo sabato di settembre)

- CONVIVIO EPULONIS (secondo sabato di settembre)

- CONVEGNO USI E COSTUMI (terzo sabato di settembre)

- PRANZO DEL PORTAIOLO (Domenica prima dei giochi. A seguire l'ultima prova ufficiale dei somari prima dei Giochi).




Sir Robert D'Altavilla


mercoledì 14 novembre 2007

I "Giochi de le Porte" di Gualdo

Tre giorni di festa, dalla lettura del bando all'apertura delle taverne all'esibizione degli sbandieratori del venerdì, al meraviglioso corteo storico del sabato, alle gare e alla festa della domenica.
Il corteo storico è composto da mille personaggi in costume d'epoca che sfilano per le vie della città riproponendo mestieri, corporazione, storie e leggende della Gualdo del XV secolo.
I gruppi in gara sono 4:
-Porta San Benedetto
-Porta San Donato
-Porta San Facondino
-Porta San Martino

Le gare

Vere e proprie riproposizioni delle antiche gare, si alternano in quattro fasi:

Nella prima i somari con tanto di auriga e frenatore, percorrono a cronometro l'anello del centro storico.
Il secondo gioco consiste nel centrare con la fionda un piatto in ceramica raffigurante il cuore della strega.
Il terzo, il tiro con l'arco, ha come bersaglio un tabellone a cerchi concentrici.
La quarta gara che è la più bella e avvincente, a volte decisiva, prevede la cavalcata contemporanea dei quattro somari a pelo.


Albo d'Oro:

San Donato : 10
San Facondino : 8
San Martino : 6
San Benedetto : 5
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Conte di Rochefort

sabato 10 novembre 2007

Notizia ECCEZIONALE. VENERI compra GOLDEN OPEN!


Anticipo leggermente il mio turno del post, perchè la notizia è davvero sensazionale. Colpo di mercato per Luca Veneri, che ha acquistato Golden Open, cavallo detentore del record di pista ad Ascoli. E Paci? Lorenzo Paci non è più il cavaliere di Porta Tufilla. I rossoneri hanno deciso di puntare per le prossime giostre su un giovane ascolano, la cui identità è ignota.Il divorzio è avvenuto poco tempo fa in maniera consensuale da ambo le parti, e il folignate aveva proposto ai rossoneri di acquistare la metà di Golden Open, in modo tale da far continuare a correre il campione per il sestiere con sede a Campo Parignano.
Gli alti vertici di Porta Tufilla hanno rifiutato e Golden Open è tornato sul mercato. Dopo vari passaggi tra un agenzia e l'altra Golden Open ha preso la strada di Arezzo, per essere allenato da Veneri, il quale correra con Golden Open sicuramente almeno in una delle due giostre del 2008.
Il sestiere Piazzarola possiede ora un binomio veramente titanico, in grado di creare un aspra battaglia col binomio Capriotti-Runa. Le prossime quintane saranno combattutissime, molto più delle ultime che abbiamo visto, con questi due colossi al confronto. Non dimentichiamoci che a questi due binomi può sempre dar fastidio il binomio Innocenzi-Labadyanne. Andiamo sempre più verso una quintana di campioni e di binomi altamente fuori dalla media. Le prossime giostre saranno molto belle per i turisti e a rischio infarto per i sestieranti. Perchè ora può succedere davvero di tutto.
Analizziamo i tre binomi:
Veneri-Golden Open (Piazzarola): Veneri è freddo e regolare, non perde la testa e tiene la gara con rara intelligenza. Soffrire abbastanza il cambio di cavallo è il suo punto debole, e deve dimostrare di essere regolare e preciso anche girando a poco più di 53' su Golden Open, cosa molto difficile. Chiedetelo a Paci.
Golden Open a mio avviso è il cavallo perfetto, gira sempre almeno una tornata a 53' e pochi decimi, se non due. Se non gira a 53' gira a 54 e qualcosa. Raramente supera i 55'. E' elegante, in curva è stabilissimo, non la sente. Non accellera sotto il moro e gira regolare.
Capriotti-Runa (Porta Romana): Capriotti ad ora è il cavaliere messo meglio, sia per risultati recenti, sia per quelli passati. E' glaciale, sotto pressione rende il doppio, al bersaglio è preciso e raramente perde la testa. Non soffre il cambio di cavallo, nel caso in cui decidesse di non far correre Runa.
Runa e Atlanda non sono sui livelli di Golden Open, nessuna delle due ha mai girato sotto i 54', i loro tempi sono molto regolari ma non hanno picchi. Possono rappresentare un limite.Restano comunque due cavalle eccezionali che hanno vinto le Quintane. Golden Open ancora no.
Innocenzi-Labadyanne (Porta Solestà): Innocenzi in Ascoli ha dimostrato di non essere glaciale di carattere, ma se è in giornata conduce sicuramente una giostra regolare da vittoria, senza sbavature, è ottimo sotto il moro. Non so se soffre un eventuale cambio di cavallo, dato che le giostre migliori le ha fatte con Labadyanne e deve ancora cambiarla.
Labadyanne è regolare, buona cavalla, sicuramente elegante.A mio avviso leggermente meglio di Atlanda però un gradino sotto a Runa. Non ha nemmeno i picchi di Golden Open.
Le Analisi, sono miei pareri. Potete naturalmente commentare per dire la vostra.
DUCA DI PLEXIGLASS

venerdì 9 novembre 2007

Faenza: la "Nott dè Bisò"...



La Nott dè Bisò è una festa popolare che continua in tempi diversi l'emozione e la gioia del Palio. A Faenza Annibale non è solo un personaggio che si studia nei libri di scuola, ma un gigantesco guerriero saraceno che i cavalieri debbono colpire con la lancia nel campo di gara.

La disfida tra i cinque Rioni, nata nel 1959, si articola dal 1995 in due Palii distinti; la seconda e quarta domenica di giugno. Per il "povero" Annibale le disgrazie non finiscono qui.

La vigilia dell'Epifania infatti arriva in Piazza del Popolo su un carro trainato da buoi vestendo i colori del Rione vincitore del Palio, per essere bruciato. In questo rogo, nell'immaginario popolare, vengono bruciate anche tutte le sfortune dell'anno appena trascorso.

E' proprio in questo momento che i gotti ricolmi di bisò (vino bollente e speziato) verranno riempiti e vuotati ripetutamente. I cinque Rioni presenti nella Piazza con altrettanti stands gastronomici propongono oltre al bisò, servito nei gotti, anche la degustazione di varie specialità alimentari, che ognuno interpreta a modo suo per la gioia delle migliaia di faentini e turisti.

La tradizione rionale vede inoltre come buon auspicio per la vittoria del Palio dell'anno seguente, la direzione in cui cadrà la testa di Annibale una volta arso completamente. E così quella lontana idea del 1964 si avvia, tra fantasia e realtà, a diventare leggenda.
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Sir Robert D'Altavilla

mercoledì 7 novembre 2007

Il Palio del Niballo

Il Palio del Niballo oggi si corre su una distanza di circa 200 metri, percorsi al gran galoppo; il torneo inizia con la sfida del Cavaliere rappresentante il Rione ultimo classificato nel Palio precedente ai quattro cavalieri dei Rioni avversari. Identica sfida viene poi lanciata da tutti gli altri contendenti per un totale di 20 incontri. Sono usate lance della lunghezza di metri 2,75 e del peso di chilogrammi 3,250.

I Cavalieri in costume rinascimentale, scendono in campo chiamati dal magistrato, due alla volta, e si sistemano entro gli appositi stalli di partenza ai lati opposti di un tracciato a ferro di cavallo. L’incontro, a sprone battuto, avviene a metà strada ove è posto il "Niballo", con due bersagli dal diametro di 8 centimetri. Il primo che, con la lancia, colpirà il bersaglio, senza aver commesso irregolarità durante l’avvicinamento, vince lo scontro e provoca l’alzata del braccio colpito e l’esclusione del braccio opposto mettendo così fuori gara l’altro cavaliere. Ogni "centro" da diritto ad uno scudo coi colori del rione battuto, che viene issato sulla tribuna del proprio rione.
Al termine delle venti tornate di sfida, il Rione che avrà conquistato il maggior numero di scudi vincerà il Palio, ciò il vessillo in stoffa, unico premio di tutta la sfida per il Rione vincente. Al Rione giunto secondo viene assegnato come premio una porchetta; al terzo il gallo e l’aglio.
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Conte di Rochefort

lunedì 5 novembre 2007

Il Palio di Siena



In questo lungo periodo vi abbiamo informato sulle varie Giostre e revocazioni storiche in giro per l'Italia, ma mi sono accorto che ne mancava una che è conosciuta nn solo in Italia ma in tutto il Mondo: il Palio di Siena!

Riporto la definizione data dal sito per spiegarvi cos'è:"Il Palio non è una manifestazione riesumata ed organizzata a scopo turistico: è la vita del popolo senese nel tempo e nei diversi suoi aspetti e sentimenti. Esso ha origini remote con alcuni regolamenti ancor oggi validi dal 1644, anno in cui venne corso il primo palio con i cavalli, così come ancora avviene, in continuità mai interrotta."

Il territorio senese è diviso in 17 contrade ed ogni Contrada è come un piccolo stato, retto da un Seggio con a capo il Priore e guidato nella "giostra" da un Capitano, coadiuvato da due o tre contradaioli detti "mangini".Possiede, entro il suo territorio, una Chiesa con annessa la sede ove viene custodito tutto il suo patrimonio: cimeli, drappelloni delle vittorie, bandiere, archivio e tutto quanto altro concerne la vita della Contrada . Vengono svolte due "Carriere" una il 2 Luglio e l'altra il 16 Agosto.I preparativi investono tutta la cittadinanza senese nei 4 giorni precedenti le "Carriere".

Ecco le 17 contrade :Aquila, Bruco, Chiocciola,Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca,Torre e Valdimontone. Sia a Luglio che ad Agosto, partecipano 10 contrade: 7 di esse partecipano obbligaroriamente al Palio e sono diverse tra Luglio e Agosto. Le altre tre vengono estratte a sorte tra le restanti.

MECCANISMO DEL PALIO

Il complesso meccanismo della festa raggiunge il suo compimento con lo uno scoppio di mortaretto che annuncia l'uscita dei cavalli dall'Entrone. Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo o ostacolare gli avversari durante la corsa. Quindi si procede all'avvicinamento verso la "mossa", ossia il punto dove sono stati tesi due canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi cavalli e fantini. L'ordine di entrata è stabilito dalla sorte, infatti le Contrade vengono chiamate secondo l'ordine di estrazione. La decima e ultima, entrerà invece di "rincorsa" quando lo riterrà più opportuno, decidendo così il momento della partenza. Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli. Quest'ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria. Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche "scosso" ossia senza fantino.

Come però poter dare una impressione istantanea sul Palio? Anche per questo mi affido ad un'articolo apparso sul sito. Preferisco riportare quindi le parole scritte dalla Sig.ra Grazia Marchionni.

"Parlare del Palio equivale a sollevare un vespaio.Tanti scriviono sul palio ma pochi credo che si siano impegnati a capirlo.Per alcuni è una autorizzazione alla violenza sugli animali, altri una vera e propria gara sportiva, per altri la solita manifestazione acchiappaturisti".Niente di tutto questo.Chiunque si sia avvicinato alla nostra festa in modo non superficiale non può fare a meno di lasciare a Siena un pezzetto di cuore.In effetti il modo migliore per vedere il Palio, l’unico modo, sarebbe viverlo dall’interno, programmando un soggiorno di almeno quattro giorni e partecipando alla vita delle Contrade, magari con un contradaiolo a fare da cicerone.Qualunque turista dirà che il Palio è rumore, folla e frenesia mentre per i senesi il Palio è soprattutto silenzio e attesa.Non nego che il Palio sia importante per l’economia della città, ma i senesi non lo fanno per questo, lo fanno per loro stessi, perché è la loro vita, e se lo pagano.È l’unica “gara” nella quale chi vince paga tutti gli altri ed è ormai una delle poche manifestazioni, se non l’unica, dove non sono consentite sponsorizzazioni.I turisti sono di solito graditi, a volte subiti.Ogni senese è geloso e orgoglioso dei propri tesori e ci tiene che i “forestieri” abbiano le informazioni esatte.Consigli per l'uso:

  1. se pensate di venire a Siena solo per un giorno, il giorno della corsa cambiate programma, andate al mare e alle 19 guardatevi il Palio in televisione: si vede meglio e vi stressate di meno!
  2. Le Contrade sono 17 ma in ogni Palio ne corrono solo 10 e la prima cosa da fare è scegliersene una. A Siena bisogna schierarsi da una parte o dall’altra, apertamente: i pochi neutrali vengono detti “diciassettini” in tono lievemente dispregiativo."

Vogliate scusarmi se sono stato prolisso! Soprattutto nn me ne vogliano i Senesi!

Omino Maledetto

domenica 4 novembre 2007

Sbandieratori ad Ascoli: Passione o Saputezze?

Perchè questo titolo? Perchè l'altro giorno ero a fare l'aperitivo da Oscar e un mio amico solleva questa questione. Praticamente il mio amico, a cui non piace particolarmente la Quintana, accusa gli sbandieratori ascolani di essere delle fighette, dei saputi che possiedono atteggiamenti di divismo. Io gli rispondo inizialmente che non è vero. Ma poi mi tocca ritrattare la mia affermazione, perchè effettivamente una parte delle persone che fa parte dei cosidetti "gruppi gare",cioè quelli che sbandierano o suonano chiarina e tamburo in vista dei campionati, si atteggia e presenta questi atteggiamenti.
Mi direte, ma che dici? Io vi dico una cosa di cui sono pienamente convinto. Cioè: una percentuale (in ogni sestiere) dei componenti del gruppo gare, lo fa solo per farsi vedere. Alcuni di voi allora mi diranno: come fai saperlo? E io vi rispondo che ho visto tamburini e sbandieratori, che sotto periodo quintanaro parlano e salutano solo le persone che fanno parte del gruppo gare ignorando gli altri sestieranti. Ho sentito persone affermare che chi fa il gruppo gare conta di più e quindi ha diritto a sfilare a tutti e due i cortei. Ho sentito persone che dicevano che chi non fa il gruppo gare deve dare la precedenza a chi lo fa, sempre parlando del corteo, e quindi non deve sfilare, perchè loro hanno la precedenza. Ho visto persone che magari tutto l'anno sono amici, e la sera della cena propiziatoria, siccome si ha il tavolo riservato con scritto tamburini o sbandieratori non ti rivolgono parola. Non parliamo poi dei chili di gel che portano gli sbandieratori, durante le gare o il corteo. Tipo i calciatori di serie A. Per fortuna c'è ancora chi sbandiera per passione, e chi suona per il sestiere. E non per la propria immagine. C'è ancora chi il giorno del corteo si fa da parte se serve, perchè la Quintana è di tutti. C'è ancora chi sbandiera e suona per il sestiere, e l'importante per queste persone è il destino del sestiere. Non le foto il giorno del corteo, non i complimenti, gli applausi e le moine. L'IMPORTANTE E' IL SESTIERE. MASSIMO RISPETTO PER QUESTE PERSONE. Ho citato anche i musici perchè all'interno dei vari gruppi ci sono pure loro. Per chi ha passione: CONTINUATE COSI' Per chi è saputo: NON FARE PIU' LA QUINTANA.

DUCA DI PLEXIGLASS

venerdì 2 novembre 2007

Palio degli sbandieratori di Asti e il "Mercatino del Palio"...



Asti. Il momento clou per verificare la reale perizia dei gruppi rionali è rappresentato dal “Palio degli Sbandieratori”, manifestazione che ha luogo il giovedì antecedente il Palio e che funge da vetrina per le promesse astigiane. Sotto il vigile e severo occhio di esperti nell’arte della bandiera e con la supervisione del Capitano del Palio, i giovani atleti si cimentano in esercizi e figure particolarmente spettacolari, per aggiudicarsi il “paliotto”, ambito drappo riproducente le insegne della città. Il Palio degli Sbandieratori laurea ogni anno il miglior gruppo rionale di sbandieratori.


La manifestazione, che ha luogo in notturna, è seguita da numerosi giovani sostenitori che con striscioni, tamburi e bandiere incitano il proprio gruppo. Intorno alla mezzanotte il verdetto: per un anno intero il Rione vincitore avrà gli onori della cronaca e si aggiudicherà, a buon diritto, la partecipazione alle manifestazioni italiane di maggior prestigio. Il vincitore dell’edizione del 2007 è stato il gruppo del Rione San Lazzaro.

Albo d'oro Palio degli Sbandieratori:

1977 - Santa Maria Nuova
1978 - Santa Caterina
1979 - Torretta
1980 - San Pietro
1981 - Santa Caterina
1982 - Viatosto
1983 - Torretta
1984 - Viatosto
1985 - Cattedrale
1986 - Santa Caterina
1987 - Torretta
1988 - San Lazzaro
1989 - Santa Caterina
1990 - Torretta
1991 - Torretta
1992 - San Martino San Rocco
1993 - Torretta
1994 - Torretta
1995 - Torretta
1996 - San Secondo
1997 - Castell'Alfero
1998 - Torretta (premio musici: San Lazzaro)
1999 - Torretta (p.m.: San Lazzaro)
2000 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2001 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2002 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2003 - San Lazzaro (p.m.: Santa Caterina)
2004 - Santa Caterina (p.m.: San Lazzaro)
2005 - San Lazzaro (p.m.: San Lazzaro)
2006 - Santa Caterina (p.m.: Santa Caterina)
2007 - San Lazzaro


Il Mercatino del Palio:

Il venerdì e il sabato che precedono la corsa, la centralissima Piazza San Secondo ospita il variopinto Mercatino del Palio. Ogni Rione, Borgo e Comune partecipante al Palio vi allestisce infatti la propria bancarella che, oltre alle tradizionali bandierine e fazzoletti, offre curiosi ed originali souvenirs, rigorosamente confezionati con i propri colori. Una ghiotta occasione, per grandi e piccini, di accaparrarsi i prodotti dell'artigianato rionale, realizzati con cura e passione durante l'anno nei vari Comitati.

Un appuntamento divenuto ormai tradizione, di grande richiamo sia per gli astigiani sia per i numerosi turisti che affollano la città in occasione del Palio.
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Sir Robert D'Altavilla