venerdì 29 febbraio 2008

Squarcia...are - work in progress

Carissimi utenti, cittadini, asessori, dottoroni, ingegneri, magnifici messeri, magnacozze, spacca legna , spacca altro, insomma..vù...c'areseme.
L'Omino e il Duca sono tornati al Campo Squarcia per documentarvi ancora una volta sull'avanzamento di questi benedetti lavori. Stavolta ci siamo concentrati sul nostro amico emiciclo nord... fotografandolo dal'esterno...



siamo allo squarci eh...tranquilli; come potete ben vedere sono state issate le casserature in legno che daranno l'agoniata forma de stu cazz d'emiciclo! Peccato che sto muro qua di fuori è diventato na lavagna...(ehm..ripuliamo?) ma va bè...


aaah chesta sciii...li cannucce che vedete nflate esse, più nellà serve a caccosa, mo pertetece li frechì e faceteceli giocà che li cerchitte o quelle che ve pare, che ne sa...magare se deverte...


E questa è una bella panoramica...oddio bella... Va bè... dicono che questo posto sia memoria storica ma sarebbe meglio evitare lo scempio delle scritte sui muri..continuo con il personale appello della bella ripulita (non solo delle mura)... Speriamo presto di potervi aggiornare magari a lavori ultimati, a presto!

PS: steme ancora aspettenne de sapè che è ssu emiciclo e come v'è venute ammente!!!

Omino Maledetto e Svegliozzo

giovedì 28 febbraio 2008

Le regole della Quintana



Queste sono le regole, in breve, della nostra giostra cavalleresca, riprese da un servizio su Rai Uno.
Tanto per non dimenticare...


Conte di Rochefort

martedì 26 febbraio 2008

Utente!...dico a te!

Caro utente quintanaro, questa sera ti voglio chiedere cosa ti piacerebbe che quintanaromoderno.blogspot.com trattasse come argomento. In modo da avere pian piano un blog sempre più democratico. Aperto ad ogni persona che ama la quintana. Dal tifoso, al Caposestiere, Al tamburino, allo sbandieratore, al rompiscatole.
Dicci insomma, un argomento che ti interessa e che ti piacerebbe discuterne su questo spazio internet. Commenta, Commenta, Commenta!!!

Duca di Plexiglass

lunedì 25 febbraio 2008

Museo delle Armi di Brescia


In una delle aree più antiche del Castello, il Mastio Visconteo di pregevole fattura trecentesca, significativa sopravvivenza monumentale dell’apparato difensivo del colle Cidneo, si trova il Museo delle Armi “Luigi Marzoli”, inaugurato nel 1988 su allestimento di Carlo Scarpa, per ospitare una delle più ricche raccolte europee di armature e armi antiche.

Lungo un percorso di dieci sale espositive, il Museo ripercorre la storia di un artigianato che tocca i confini dell’arte, partendo dai significati dell’armatura nel Quattrocento, il secolo della cavalleria pesante, in cui elmi e corazze diventano elemento strategico.

Ampia la rappresentanza di armi del Cinquecento, in cui cambiano le tattiche offensive e la costruzione delle mosse in battaglia diventa sempre più dinamica, richiedendo armature maggiormente confortevoli e leggere, come la superba armatura alla "Massimiliana", dai contorni lucenti e quasi scenografici.


Il gusto estetico non abbandona mai la mano artigianale, talvolta anzi prende il sopravvento sulle esigenze tecniche, come nelle due rotelle da parata cui è dedicata la Sala delle armature di lusso: rotelle di cui una siglata e datata 1563, ammirevoli per la lavorazione a sbalzo con sezioni dorate e il soggetto raffinato del Trionfo di Bacco, che ne fanno una vera opera d’arte.Il viaggio storico-artistico in ascolto di ciò che le armi raccontano comprende anche la storia evocativa della spada, che da arma mista, da botta e da taglio, si evolve per diventare un sottile strumento per la scherma, come documentano gli esempi esposti dalla metà del Cinquecento al Settecento, sempre più funzionali e studiati per proteggere la mano del contendente.

Fra alabarde, bocche da fuoco, mosconi e spingarde, ampio spazio viene dedicato in un’apposita sezione del Museo alla ricca rappresentanza di armi da fuoco, realizzate dai più famosi maestri di canne come i Cominazzo, i Chinelli, i Dafino e gli Acquisti.


Per gli amanti delle architetture e dell’arte antica, la visita al Museo delle Armi permette di apprezzare porzioni di affreschi di epoca viscontea che decorano le sale del Mastio, unica testimonianza dell’assetto difensivo dato alla rocca nel Trecento.A creare un contesto espositivo carico di atmosfera è anche la coesistenza di un tempio romano del I secolo d.C., su cui l’edificio insiste, di cui è visibile il perimetro delle fondamenta e un’ampia scalinata, retaggio dei diversi templi che sorgevano sul Cidneo, prestigiosa acropoli per l’epoca romana.



Sir Robert D'Altavilla



sabato 23 febbraio 2008

Risiko

Si sfatano tanti miti. Insomma, ogni quintanaro quando parla di confini s'aggiusta la frittata un pò come cazzo gli pare a lui. Ed è anche un pò giusto. Però, stamane voglio fare chiarezza su quali sono i confini dei sestieri. Così magari a giugno se vedete qualche bandiera fuori sede, la rimuovete nell'apposito confine. Una sola riflessione: pensavo che Porta Maggiore fosse almeno tre volte più grande degli altri sestieri in quanto a territorio. Non è proprio così, è naturalmente più grande ma non esageratamente.
PER VEDERE INGRANDITA L'IMMAGINE; CLICCARCI SOPRA DUE O PIU VOLTE.

Duca di Plexiglass

giovedì 21 febbraio 2008

Concorso...improvvisato


Nel nuovo frontalino con su scritto quintanaro moderno, ci sono delle immagini riferite a tre dei sei sestieri. Parte un concorso, in questo momento. Il concorso consiste nell'indovinare i nomi dei sei sestieri e indovinare le immagini associate ai sei sestieri.
Chi vince...ha vinto! E guadagna un applauso da tutti.

Duca di Plexiglass

mercoledì 20 febbraio 2008

Willy, il principe...



Dopo la sit-com, Willy il principe di Bel-Air, anche il sestiere della Piazzarola ha l'insigne privilegio di averne uno che scorrazza con la sua ape cross rossa...Guardatevi questo simpatico filmato.

Sir Robert D'Altavilla

lunedì 18 febbraio 2008

Margasini, lancia o bandiera?



Un inedito Paolo Margasini, alle prese con la bandiera, anzichè con la lancia. Fa un certo effetto vedere un monumento dei cavalieri di giostra alle prese con una singolare...diciamo...bombetta?

Duca di Plexiglass

sabato 16 febbraio 2008

A Porta Tufilla Gente Allegra? O che altro?



Ancora una perla estiva delle serate rossonere. Recupero delle tradizioni, puro divertimento o sniffate di crack? ai posteri l'ardua sentenza!

Duca Di Plexiglass

venerdì 15 febbraio 2008

I Templari...l'inizio della leggenda



Le origini dei Cavalieri Templari si possono capire solo se si conosce ed analizza la storia della prima Crociata guidata dal famosissimo Goffredo di Buglione.
Papa Urbano II al concilio di Clermont (1095) incita le genti alla "guerra all'infedele", in molti presero parte, venendo da ogni regione e di qualsiasi ceto sociale; povera gente, commercianti, nobili cavalieri e principi. La Prima Crociata riuscì a liberare Gerusalemme.


Dopo aver riconquistato Gerusalemme, molti Crociati, assolto il loro compito, che era quello di permettere ai cristiani di andare a pregare in TerraSanta tornarono in Europa, lasciando Gerusalemme quasi senza protezione.

Proprio in questo momento iniziò la "leggenda" dei Cavalieri Templari.
Hugues de Payns insieme ad altri otto cavalieri (Bysol de Saint Omer, Andrè de Montbard zio di San Bernardo da Chiaravalle, Archambaud de Saint Aignan, Gondemar, Rossal, Jacques de Montignac, Philippe de Bordeaux e Nivar de Montdidier) partirono dalla Francia per andare in TerraSanta con lo scopo dichiarato di difendere i pellegrini dagli attacchi dei musulmani.

Ma questi nove Cavalieri avevano anche un altro scopo, uno "scopo segreto", trovare antiche reliquie dai poteri immensi (Arca dell’Alleanza, Santo Graal).
All’inizio furono chiamati i "Poveri Cavalieri di Cristo" ed erano un Ordine monastico e guerriero. Questo Ordine fu una cosa rivoluzionaria per quel tempo. Infatti i ceti sociali dell’epoca si dividevano tra: Bellatores (coloro che combattevano), Oratores (coloro che pregavano), e Laboratores (coloro che lavoravano).
I Cavalieri Templari unirono la mansuetudine del monaco alla forza del guerriero
I monaci tradizionali avevano tre voti: obbedienza, povertà e castità.

I Cavalieri Templari, oltre a questi tre voti, ne avevano un quarto, cioè lo "stare in armi", quindi il combattimento armato. Furono dei veri e propri monaci guerrieri.



Sir Robert D'Altavilla

mercoledì 13 febbraio 2008

Curioso Bando a Tufilla



Bando di giostra, curiosamente interpretato da un esemplare alquanto bizzarro del sestiere rosso-nero. Con annessa presa per il culo dei suoi amici. Da non perdere!
Buona visione!!!

Duca di Plexiglass

domenica 10 febbraio 2008

Quintanaro Moderno...puntualizza l'ultimo post.


Ho sentito voci, che non mi sono piaciute. Ho sentito gente dire, che la nostra notizia su Innocenzi è una cazzata e che siamo faziosi o di parte. La notizia su Innocenzi ha delle fonti certe, il blog http://www.centolire.net/ che adesso ho ancora linkato. Questo blog è gestito dai quintanari di foligno. Quindi nessuno meglio di loro può informarci su come vanno le cose nella loro città. Se cliccate sul link vedrete che il cavallo di Innocenzi a Foligno (Naval War) compare tra l'elenco dei cavalli sospettati. Ci sono anche i nomi dei farmaci che a tale cavallo hanno somministrato. Ribadisco l'assoluta imparzialità della redazione di Quintanaro Moderno, la quale si è limitata solamente ad esporre una notizia senza schierarsi, ma semplicemente citanto la fonte. Trattandola come una semplice news, e soprattutto senza prendere posizione sull'argomento. Piaccia o no, facciamo informazione quintanara. Per TUTTI i quintanari ascolani.


Duca di Plexiglass

giovedì 7 febbraio 2008

Innocenzi a Foligno... cavallo dopato?

Vi riporto la fredda cronaca. A foligno è in corso l'operazione zodiaco. Che cos'è? Pare che nelle ultime due giostre c'è stato qualche cavallo che è stato come dire...truccato. O dopato come volete voi. Insomma ora sono in corso le operazioni per vederci chiaro in questa faccenda. Sul blog http://www.centolire.net/ ci sono i nomi dei cavalli interessati alla questione. E tra questi spicca il nome di NAVAL WAR, cavallo di LUCA INNOCENZI, che ha corso le ultime due giostre folignati. cmq se cliccate sul link potrete saperne meglio, ci sono anche i nomi dei farmaci utilizzati e gli amici di centolire hanno provveduto ad inserire ulteriori link che riguardano i farmaci. Pe capicce neccò de più. La fredda cronaca.

Duca di Plexiglass

mercoledì 6 febbraio 2008

Squarcia: work in progress

DOMANDA NUMERO 1: CHE CAZZO E' QUESTO? è ubicato sotto al Forte Malatesta. Ha una sua funzione? Ce lu sete misse a caso? E' un ascensore? Se si dove porta che scende sottoterra? da Lucifero? E' un porta Palio? Se si dove sta una cencia di asta? E' un quadro? Chi è l'artista? Marinelli? E' un aperitivo? Non vedo cannucce. Cmq caro bloggers, lettore ,utente, sindaco, magnifico messere, ingegnere, geometra, professore, scassacazzo,fruttivendolo, commercialista ,nullafacente, studente, disoccupato,insomma tu....ti devi dare una risposta...devi sapere che CAZZO è questo...datti una risposta prima di continuare a leggere il post.
Non è Pescara del Tronto, traquilli non è nemmeno una scultura di tabelloni del moro: é il fantastico emiciclo della gradinata nord? Anche si. L'emiciclo che cos'è? é una tribuna? Anche si. Oppure è un cacatoio per i piccioni? Anche si. L'emiciclo è quello che vuoi tu.

Macerie davanti la tribuna, più in là c'è un ruspino ma non si vede. Spereme che lla cazz de tribbuna la butta jo. Ma non crede. Dice che è memoria dell'età industriale. Ma che cazze ne sacc io. E soprattutto che cazz ne sa lore? Nsomma se ne la demolisce spereme che la recopre.


Emiciclo. è il posto dei figuranti, senza le pigne e tantomeno le reti. E llu cannò rusce. nsomma na trebuna. Spereme che nghella scattela nn pigjia la scossa.


Una panoramica: è smontate necco' tutte, è ditte che remette appuoste, vedete ammucchiati i ferracci dei prati e nuovi pezzi del nuovo squarcia. Lla rrete se nota l'impalcature dell'emiciclo (che sarà sctu emiciclo?).
Omino Maledetto & Duca di Plexiglass



domenica 3 febbraio 2008

Febbre di Ascoli

Ascoli ti prende, ti cattura che fa paura
Ascoli alle sette dopo l'aperitivo è una miniatura
è una scultura è un emozione che suscita una canzone
Ascoli è la storia radicata mai raccontata,
ma traspira da ogni concio di travertino.
Ascoli è di pietra, Ascoli è spartana, Ascoli è Quintana
Ascoli è l'oliva, il falerio e il pecorino.
Ad Ascoli dietro i merli si bacian da vicino.
Ascoli è armoniosa come una bella fandella gioiosa,
Ad Ascoli batte il cuore quando la tornata decide la contesa.
Ascoli è folle e con Ze Vagni è carnevale,
ravioli in piazza, vino e ogni scherzo mica vale,
perchè l'ascolano è goliardico ma anche orgoglioso
l'ascolano è quintanaro e molto spesso è anche tifoso.
Ascoli è viva a fasi alterne come le targhe.
Ma quando è viva nessun rivale, per tutti purghe.
Ascoli è un quintanaro che beve il vino e bacia la ragazza,
che non pensa al futuro, ai soldi ma solo al palio e si scazza,
quando chi si fregia di essere ascolano smerda la quintana
e sbrocca per il parcheggio in quella settimana.
Ascoli è immortale perchè immensa è la sua storia.
Nessuno mai in futuro cancellerà sta tale gloria.

Duca di Plexiglass

venerdì 1 febbraio 2008

"FEUDALIA"







L'Associazione Culturale Feudalia ha sede in Savona e riunisce un piccolo gruppo di persone, interessate alla vita ed alle vicende del Medioevo con particolare riguardo alla prima metà del XIII Secolo che fu particolarmente densa di eventi per tutta l'Europa.
Lo scopo, e non potrebbe essere altrimenti, è quello di divertirsi partecipando a manifestazioni storiche oppure organizzandole anche in collaborazione con altri gruppi, per riproporre nelle piazze e nei borghi delle città le figure e le vicende di un'epoca ricca di fascino ed interesse.






Per quanto concerne poi il profilo dello spettacolo auesta associazione sta sperimentando e portando avanti l'idea di manifestazioni storiche caratterizzate da un racconto, da personaggi che recitano e coinvolgono il pubblico. Così facendo cercano di ricreare le situazioni classiche del romanzo cortese nato dalla fusione della "Chanson de geste" con lo spirito della poesia trobadorica; ecco allora gli intrighi dei castelli, le danze cortesi e popolane, le tenzoni dei cavalieri, la vita dell'accampamento, le gesta degli eroi e l'anonimo coraggio dei semplici soldati.Tutto ciò comporta un lavoro di preparazione più lungo ed una buona dose di faccia tosta ma la riuscita compensa abbondantemente tutti gli sforzi...






Sir Robert D'Altavilla