venerdì 23 maggio 2008

"Echi di Guerra" a Camerino...

I fasti e lo splendore signorile dell’epoca rinascimentale rivivono nelle manifestazioni rievocative che animano a Camerino le festività patronali in onore di San Venanzio martire, una ricorrenza che coinvolge totalmente la popolazione dell’antico ducato dei Da Varano. Gli eventi organizzati si susseguono a ritmo incessante dal 15 al 25 maggio e molte sono le date importanti da ricordare. La sera del 17 maggio dalle 21,30 partono gli sfarzosi cortei dei tre terzieri per “l’Offerta dei Ceri”, nella basilica di San Venanzio, al termine il grande e tradizionale falò propiziatorio in piazza San Venanzio. Altro momento clou di tutta la rievocazione storica il pomeriggio della domenica 25 con la “Corsa alla Spada” preceduta dal grandioso corteo di figuranti con magnifici costumi rinascimentali. Lo spettacolo serale in piazza Cavour e i fuochi d’artificio chiudono in modo spettacolare una splendida manifestazione. La “Corsa alla Spada” è una corsa tra i 30 atleti, 10 per ogni Terziero in cui è divisa la città (Sossanta, Di Mezzo, Muralto), su un arduo tracciato dal piazzale antistante la chiesa del Patrono al santuario di Santa Maria in Via, una gara anomala che premia non solo la resistenza, ma soprattutto la velocità dei corridori. Al vincitore, ieri come oggi, spetta una spada, che alzerà al cielo tra le urla della folla festante. Il Terziero che otterrà il maggior punteggio (30 punti al primo e giù a scalare) avrà in premio l’ambitissimo palio di velluto rosso che conserverà gelosamente fino alla successiva edizione. Un altro elemento che caratterizza la rievocazione storica camerte è la presenza delle taverne, con cibi propri della tradizione locale e con menù tipicamente medievali frutto di un’accurata ricerca storica. Scrive Sandra Gentili, presidente dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio di Camerino: “La rievocazione è un avvenimento solenne fatto di spettacoli, cortei ed eventi: è un messaggio inviato a cittadini ed ospiti per unire il culto alla storia, il folclore alla cultura e lo spettacolo profano diventa ‘sacro’. E’ un evento che, fuori dai soliti schemi, riconduce ai sogni dell’infanzia e fa rivivere le tradizioni dei nostri antenati, un modello di vita che ormai non c’è più tempo neppure di ricordare".





Qui vi ho riportato due filmati dell'evento. Nel secondo vi è una parte dell'attacco al borgo.

Sir Robert D'Altavilla