mercoledì 29 giugno 2011

"Conosciamo la Quintana"

"La narrazione è il primo dispositivo interpretativo e conoscitivo di cui l'uomo in quanto soggetto socio-culturalmente situato fa uso nella sua esperienza di vita. Attraverso la narrazione l'uomo conferisce senso e significato al proprio esperire e delinea coordinate interpretative e prefigurative di eventi, azioni, situazioni e su queste basi costruisce forme di conoscenza che lo orientano nel suo agire."
Jerome Bruner, psicologo statunitense

Di questa frase mi colpisce maggiormente l'ultima parte, cioè che la narrazione va ad influire sul nostro agire, solo quando essa diventa nostra, sotto forma di conoscenza. Questo meccanismo, in una rievocazione storica come la nostra, deve essere il "pane quotidiano" di cui nutrirsi. Non ha senso vivere questa splendida avventura che è la passione quintanara senza narrare aneddoti, grandi cavalieri e spaccati di vita quintanara all'interno dei sestieri. Il sestiere è il luogo ideale per dare l'incipit alla narrazione. Solo la cellula più radicata nel territorio può dare forza al racconto. Perchè solo la cellula che è parte della propulsione della vita del quartiere, può col suo agire determinare le sorti degli avvenimenti. Non è un discorso campato per aria, se ci pensate, ciò che i sestieri vogliono, spesso è il salto di qualità per la manifestazione. Pensate all'unità dei caposestieri, riguardo la questione delle prove al campo. La "narrazione" potrebbe essere la grande sfida per Ascoli e un altro salto di qualità. Questa iniziativa che il sestiere Piazzarola ci propone è un primo importante passo. Complimenti al sestiere di Sant'Angelo Magno. Buona narrazione quintanara a tutti!

Duca di Plexiglass