mercoledì 27 aprile 2016

Quintana 2016, il programma: si parte ufficialmente il 2 luglio e si chiude con la giostra del 7 agosto




E' stato comunicato, attraverso la pagina facebook ufficiale della giostra, il programma 2016 della Quintana di Ascoli Piceno. Si inzierà sabato 2 luglio con la presentazione dei palii per la giostra di Luglio e per le gare interne degli Sbandieratori ascolani. La giostra in notturna è prevista, come di consueto, per il secondo sabato del mese, il 9 luglio, mentre l'edizione della "Tradizione" si disputerà domenica 7 agosto. Altra data importante da ricordare è martedì 26 luglio, giorno in cui sarà presentato il palio di agosto ed in cui ci sarà la celebre gara degli arcieri.

Matteo Mariotti

martedì 26 aprile 2016

Sbandieratori ascolani protagonisti in Qatar con la nazionale Fisb





Gli sbandieratori della Federazione Italiana Sbandieratori all’estero per la QATAR CUP FINAL fino al 30 aprile. Saranno 24 giovani sbandieratori di varie regioni italiane, in rappresentanza della F.I.SB. e delle seguenti città di Ascoli Piceno, Fossano, Cava de’ Tirreni, Querceta, Motta Sant’Anastasia, Megliadino San Vitale, Sulmona, Quattro Castella, Noale, Carovigno e Faenza che si esibiranno alla Qatar Cup Final in programma a Doha, in Qatar il 29 aprile 2016. “Ancora una volta porteremo la nostra tradizione, la cultura tipica dell’Italia dei Comuni al di là dei confini nazionali - ha commentato il Presidente F.I.SB. Antonella Palumbo di Cava de’ Tirreni - sarà un’esperienza emozionante per il contesto. Siamo stati contattati pochi giorni fa per predisporre l’evento della Cerimonia di Chiusura della Qatar Cup Final e in pochi giorni abbiamo convocato i ragazzi sbandieratori in rappresentanza di 8 regioni (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia). 





La Federazione Italiana Sbandieratori (di cui oggi fanno parte oltre 90 gruppi federati) si è costituita nel 1966 a San Marino, sotto la spinta dei gruppi di Arezzo, Ascoli Piceno, Bologna, Carovigno, Cori, Faenza, Firenze, Fossano, Massa Marittima, Pisa, Querceta e Ripa di Seravezza. Ha costituito la propria Nazionale nel 2001 e da allora ha partecipato a cerimonie di apertura o chiusura di importante manifestazioni internazionali, oppure a eventi facendo spettacolo solo con gli sbandieratori oppure con musici (Chiarine e Tamburi) e sbandieratori, ecco i principali interventi: Salt Lake City (Usa) febbraio 2002: Cerimonia di Chiusura XIX Giochi Olimpici Invernali - Passaggio della Bandiera Olimpica; Torino febbraio 2006: cerimonia d’apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali; Bologna marzo 2008: "Final Eight Coppa Italia 2008 Volley serie A femminile"; Malta ottobre 2008: "Settimana della Lingua Italiana nel mondo" promossa dal Ministero degli Esteri e dall’Ambasciata d’Italia a Malta; Dubai (Emirati Arabi) marzo 2009: cerimonia d’apertura Dubai World Cup; Pescara giugno 2009: Stadio Adriatico, cerimonia d’apertura Giochi del Mediterraneo; Donetsk (Ucraina) agosto 2009: cerimonia d’apertura Stadio Shakhtar Donetsk Donbass Arena; Torino settembre 2011: cerimonia d’inaugurazione dello Juventus Stadium Tblisi maggio 2012: Esibizione presso l’Ambasciata italiana Milano ottobre 2012: “Cerimonia delle bandiere” EXPO2015 Washington maggio 2013: Esibizione presso l’Ambasciata italiana Siena giugno 2013: Spettacolo “Welcome” direzione artistica Marco Balich Bologna marzo 2014: Show al concerto di Elisa “L’anima vola Tour” Roma maggio 2014: Stadio Olimpico “Italia – Brasile” calcio vecchie glorie Doha (Qatar) dicembre 2014: cerimonia d’apertura Supercoppa 2014 – Juventus/Napoli Milano 2 giugno 2015: Show “Festa della Repubblica Expo2015” Piazza Italia Albero della Vita “Tenteremo di stupire creando emozione come sappiamo fare noi italiani, con creatività - presenteremo una Grande Squadra con 24 Sbandieratori e con uno spettacolo di 48 bandiere in movimento coreografico” cosi racconta uno dei ct. Francesco Gorini di Faenza che ha diramato le convocazioni. Mentre altri 2 ct. Ivo Fiandrino di Fossano e Manuel Ranalli di Ascoli Piceno partiranno il giorno 20 aprile con altri 2 ragazzi di cui un interprete per predisporre e organizzare al meglio l’evento della QATAR CUP FINAL, inoltre coordineranno nella giornata del 24 aprile la cerimonia di apertura delle 2 semifinali. Il match della QATAR CUP FINAL si giocherà il giorno 29 aprile presso "Al Sadd - Jassim Bin Hamad Stadium", di Doha con inizio alle ore 20.00 locali (19.00 ora italiana). 





Ecco i 27 partecipanti 

1 Angelini Marinucci Enrico / Ascoli - Sestiere di Sant'Emidio 
2 Battistella Nicola / Megliadino San Vitale 
3 Capriotti Gianluca / Ascoli - Sestiere Porta Solestà 
4 Cocci Flavio / Querceta - Palio dei Micci 
5 Consolo Salvatore / Motta S.Anastasia - Giovani Maestri 
6 De Luca Simone / Cava de' Tirreni - Torri Metelliane 
7 Fasulo Edoardo / Cava de' Tirreni - Citta Regia 
8 Ferrua Claudio / Fossano - Principi d'Acaja 
9 Fiandrino Ivo / CT Nazionale F.I.SB. 
10 Ficorilli Filippo / Sulmona - Borgo San Panfilo 
11 Forte Michael / Sulmona - Borgo San Panfilo 
12 Frollo Andrea / Ascoli - Sestiere Piazzarola 
13 Gorini Francesco / CT Nazionale F.I.SB. 
14 Leone Lorenzo / Quattro Castella - Maestà della Battaglia 
15 Nardinocchi Christian / Ascoli - Sestiere Porta Solestà 
16 Noci Giulio / Massa Marittima - Società dei Terzieri Massetani 
17 Pezza Marco / Ascoli - Sestiere Piazzarola 
18 Pisapia Giovanni / Cava dei Tirreni - A.s.d. Università della Cava 
19 Ranalli Manuel / CT Nazionale F.I.SB. 
20 Sardi Maurizio / Ascoli - Sestiere Porta Maggiore 
21 Sermarini Stefano / Ascoli - Sestiere Porta Maggiore 
22 Torrano Biagio / Quattro Castella - Maestà della Battaglia 
23 Trombetta Fabio / Raoni Noale - A.s.d. Tempesta 
24 Vissio Andrea / Fossano - Principi d'Acaja 
25 Cittadini Marco / Ascoli - Sestiere Porta Solestà 
26 Martino Gianni / Dirigente F.I.SB. 
27 Palumbo Antonella / Presidente F.I.SB.









sabato 23 aprile 2016

In memoria di "Titino Volponi"


Domani si svolgerà il Torneo Porta Romana - Memorial "Titino Volponi". Sarà un ricordo vivido dello storico e compianto caposestiere di Porta Romana. Figura indelebile negli animi dei sestieranti rosso-azzurri e di tutte le persone del quartiere. Alla guida del sestiere dal 1988 al 1996, bancario, assieme alla moglie Rossella ed ai figli Stefano e Paolo ha costituito una delle famiglie di riferimento dell'ambiente quintanaro rosso-azzurro negli anni passati fino a i nostri giorni. Storico e simbolico il Forno Volponi in Piazza San Tommaso, attività familiare che per due generazioni è stata il fulcro relazionale di Piazza San Tommaso. "Titino" morì qualche giorno dopo il cappotto di Emanuele Capriotti nell'anno 2005 su Atlanda. La tradizione e l'animo della famiglia Volponi continua verso il futuro attraverso l'impegno quintanaro dei due suoi figli Stefano e Paolo, rispettivamente Tesoriere e Consigliere del comitato di sestiere di Porta Romana ed elementi di spicco del gruppo musici e sbandieratori rosso-azzurro.

Il maltempo di oggi mi induce ad una riflessione sugli "spazi architettonici" della bandiera. Sia ben inteso, di bandiere ne capisco poco e niente. E' solo una riflessione su quelli che potranno essere in relazione alla pioggia i due "teatri" della gara. Il primo spazio è la monumentale Piazza Ventidio Basso: una cartolina a cielo aperto. Essa è dominata dalla Chiesa di San Pietro Martire, complesso domenicano del XIV sec. E' la chiesa più grande di Ascoli in termini di dimensioni. Il pezzo forte è l'ingresso laterale alla chiesa, realizzato da Cola D'Amatrice. In fronte ad essa, uno dei gioielli architettonici più raffinati di questa città: San Vincenzo ed Anastasio. E' una chiesa romanica ma ha un non so che di contemporaneo nei quadrati che costituiscono la sua facciata. Immaginatela in passato, piena di affreschi. Non certo l'attuale facciata in pietra monolitica, ma un insieme di colori vivi e di soggetti rappresentati. Una visione dinamica, tanto quanto le proiezioni architetturali della Facoltà di Architettura sulla sua facciata: visioni in movimento!
Traendo le conclusioni abbiamo "la grande pietra" rappresentata da San Pietro Martire. Dall'altro lato la dinamica San Vincenzo ed Anastasio. Supporto delle immagini in movimento. Un pò come il movimento di una bandiera. Ora ferma, ora nell'aria, ora utilizzata per fare una figura, ora utilizzata per rendere omaggio. Domani sicuramente le bandiere omaggeranno "Titino". Nel cielo sopra la piazza volteggeranno le bandiere, senza limiti e senza costrizioni, aiuteranno il ricordo e la memoria di ognuno.L'immagine degli sbandieratori davanti a San Vincenzo Anastasio è stata anche utilizzata per la decorazione del premio. Una magnifica ceramica dell'artista Monia Vallesi, incaricata per i Palii 2016 della Quintana di Ascoli Piceno.

L'altro spazio è il palazzetto dello Sport "Ezio Galosi", sulla strada venarottese, nei pressi di Monterocco. Si, sto azzardando il "sacrilegio" di confrontare l'architettura di Piazza Ventidio basso con quella contemporanea di palazzetto. Mi interessa lo spazio, non la materia! Ebbene anche questo è lo spazio della bandiera in quando è lo spazio del movimento "a parabola" della bandiera. Certamente non è la stessa cosa dell'essere al cielo aperto, ma in compenso non c'è vento ed ad occhio mi verrebbe da dire che tutto è un pò più controllabile. Ma come ho già anticipato, io non ne capisco molto, quindi mi fermo qui e lascio le considerazioni tecniche agli esperti.

In conclusione domani il maltempo potrà modificare le condizioni al contorno di questa iniziativa del sestiere rosso-azzurro e sarà il fattore fondamentale di eventuali cambiamenti. Quel che è importante ed interessante però è che sbandieratori da tutta Italia, si sfidano, entrano in competizione e cercano la vittoria per un unico grande obiettivo: ricordare. Avere cioè nella memoria la vita del grande quintanaro che è stato "Titino Volponi". Questo è importantissimo: ogni azione del futuro che sa ricordare il passato è un azione centrale e fondamentale nell'atteggiamento che dobbiamo avere nei confronti della memoria.

Per poter avere ulteriori info e orari sull'evento, di seguito il link:
https://www.facebook.com/events/1554022158242997/?active_tab=posts


Serafino D'Emidio

giovedì 21 aprile 2016

Foligno: si scaldano i motori, sabato le previsite ai cavalli di giostra






Il sipario della Giostra della Quintana di Foligno sta per aprirsi ufficialmente. Nella giornata di sabato al centro ippico 'Le Lame' si svolgeranno le consuete previsite alle quali saranno sottoposti i cavalli che scenderanno in pista nella giostra della 'Sfida' che si correrà sabato 18 giugno. I dieci rioni in attesa di dare vita a singolar tenzone al campo de li giochi, si sono già resi protagonisti durante tutto il periodo invernale con alcuni importanti movimenti di scuderia.
La Commissione Veterinaria dell’Ente Giostra che controllerà i 40 cavalli a disposizione dei rioni, sottoponendoli anche ai controlli antidoping (secondo quanto previsto dall'art. 5 del regolamento dul controllo e la tutela della salute del cavallo), sarà presieduta dal professor Marco Pepe dell’Università degli Studi di Perugia, con la collaborazione del dottor Rodolfo Gialletti e del dottor Giammario Corsalini.

Questi gli orari dei turni stabiliti:

- 7.15 Rione Badia;

- 8.00 / Rione Giotti;

- 8,45 - Rione Morlupo;

- 9,30 - Rione Spada;

- 10,15 - Rione Croce Bianca;

- 11,00 - Rione Ammanniti;

- 11,45 - Rione La Mora;

- 14,15 - Rione Pugilli;

- 15,00 - Rione Contrastanga;

- 15,45 - Rione Cassero.



Massimiliano Mariotti














Moie: doppio colpo di Luca Innocenzi



Nella foto Luca Innocenzi alza il trofeo, 
insieme a lui Aldo Falcioni, Mimmo Spinelli e Riccardo Raponi





Come è possibile vincere il torneo Giostre Medioevali 2015 e la seconda tappa del campionato 2016 in un colpo solo? Semplice, basta chiedere a Luca Innocenzi. Il folignate domenica scorsa al parco equestre di Moie ha conquistato l'ennesimo successo vincendo in sella ad Angel Beam con un tempo complessivo (prima e seconda manche) di 1'57"15. Al secondo posto l'aretino Enrico Giusti in sella a Queenly con 2'00"64, mentre sul terzo gradino Rossano Cacciamani con Rebeilla con un tempo totale di 2'01"48. Poi via via tutti gli altri. 
Come dicevamo quella che si correva era una tappa valevole sia appuntamento finale del campionato 2015, sia come secondo appuntamento di quello relativo al 2016 che è già ripreso a pieno ritmo. 
La classifica finale del torneo 2015 ha visto Luca Innocenzi autentico mattatore con un punteggio complessivo di 120 punti. Alle sue spalle Riccardo Raponi, cavaliere di Porta Romana con 62 punti, mentre a concludere terzo è stato Mimmo Spinelli con 53 punti (a punteggio in tutte le tappe disputate), quarto Aldo Falcioni sempre con 53 punti (con due 'zeri' di tappa), quinto Luca Pizzi con 47 punti, sesto Alessio Ricchiuti con 26 punti, settimo Mattia Zannori con 25 punti, ottavo Rossano Cacciamani con 17 punti, e infine hanno concluso noni Stefano Antonelli e Gian Luca Chicchini con 16 punti. 

Per quanto riguarda invece il torneo 2016, dopo appena due tappe disputate anche quest'anno è Luca Innocenzi a guidare la classifica generale provvisoria con 40 punti. Dietro di lui la coppia composta da Fabio Picchioni ed Enrico Giusti entrambi con 16 punti. Al terzo posto il duo di cavalieri formato da Marco Remoli e Rossano Cacciamani a quota 13 punti.

Grande soddisfazione per gli organizzatori della giostra, che sono riusciti ancora una volta ad offrire un'altra splendida domenica dedicata la mondo delle giostre e dei cavalli.


Qui sotto il riepilogo della seconda tappa e della classifica provvisoria del campionato 2016:





Massimiliano Mariotti









mercoledì 20 aprile 2016

Banchetti storici ed oliva ascolana


 

Una domanda che mi sono sempre fatto è la seguente: nei banchetti storici dei nostri avi, c'è sempre stata l'oliva ascolana? Ho provato ad approfondire il tema attraverso il testo "Ascoli nel 500" del Fabiani, vol.II, 3 edizione anastatica. Devo dire che sono uscite cose davvero interessanti.

Nei nostri banchetti storici l'oliva ascolana è presente dai tempi dell'impero romano. Di esse parlano alcuni scrittori romani, ad esempio Marziale, il quale nelle sue lettere ed epigrammi mostra una speciale predilezione per questo frutto semplice e gustoso. Dice che era portato due volte a tavola: in principio del banchetto per aguzzare l'appetito e in fine per togliere dalla bocca la nausea.

C'è poi un periodo del quale non abbiamo tracce. Terminato l'impero romano non abbiamo infatti nessun documento che è in grado di narrarci la sorte delle olive. Solo nel 1550, secondo il Fabiani, troviamo di nuovo notizie riguardo esse: il concittadino Giovanni Maria Spinelli, inviava alla volta di Roma due "some" di prosciutti e olive per i chierici della Curia.
I monaci benedettini di S.Angelo, dal canto loro facevano, nel medesimo anno, un presente di olive e mostarda agli amici del monastero.

Ma in questi documenti, a cosa si alludeva? Alle olive in salamoia od a quelle nere, maturate al gelo o secche al forno? Panate e fritte? Siccome da tali documenti risulta che venivano spedite in barilotti di legno, in vasi o brocche di terracotta, possiamo dedurre che tali recipienti atti a "sigillare" fossero scelti per la conserva della salamoia.

Di quali personaggi deliziarono il palato le nostre olive? La lista è abbastanza lunga, pur essendo incompleta per la perdita di molte carte d'archivio. Nel maggio 1564 giungeva ad Ascoli il generale Gabrio Serbelloni, cugino di papa Pio IV. Egli fu a mensa dai Monaci di S.Angelo, insieme al governatore di Ascoli e alcuni capitani.

La nostra oliva è arrivata fino a Napoli ed a Roma dal Cardinale Peretti, futuro Sisto V.  Pare siano arrivate anche al Pontefice Paolo V da parte di Giuseppe Sgariglia e alla fine del secolo al Duca di Parma Ranuccio Farnese.

Ed in città? Ascoli è stata per secoli una delle città più ricche del Centro-Italia, ma anch'essa ha avuto periodi di carestia. In questi ultimi la grande quantità di olive non riusciva a sopperire al problema del pane. Pertanto, possiamo concludere, si trattava di un alimento adatto a dei banchetti conviviali e non alla quotidianità.


Serafino D'Emidio




Bomarzo: annullato il Palio 2016 di Sant'Anselmo






La notizia che già circolava da alcuni giorni adesso ha trovato la sua ufficialità nel comunicato stampa a firma del presidente della Pro Loco di Bomarzo Alessio Bertaccini che riportiamo integralmente “Purtroppo la XXXI edizione del Palio di Bomarzo non sarà disputata. Come Pro Loco siamo dispiaciuti e delusi, abbiamo iniziato appena siamo stati eletti (5 dicembre 2015) a lavorare su questo Palio, contattando tutte le figure indispensabili per la manifestazione con largo anticipo, ci siamo impegnati al massimo per poter garantire un corretto svolgimento della manifestazione, e soprattutto per garantire il rispetto delle norme in materia sanitaria. Le nostre prime priorità infatti sono state la salute delle persone e dei cavalli. E' infatti stato elaborato un piano sanitario che prevedeva la presenza di più equipaggi della croce rossa, una tenda attrezzata con personale medico per la prima emergenza. Per quanto riguarda gli equidi, con il supporto di professionisti del settore, abbiamo redatto e approvato un regolamento doping dettagliato. Ovviamente non ci siamo dimenticati della pista, abbiamo, con enorme sforzo finanziario e fisico, sostituito e certificato l'impianto elettrico, sostituito le staccionate oramai obsolete, e preparato la pista in tempi record. Ma tutto ciò non è purtroppo servito, nonostante i ripetuti solleciti effettuati dall'amministrazione comunale per ricevere il tecnico incaricato dal Ministero, quest'ultimo ha sempre negato l’invio del tecnico che deve, per legge, far parte della commissione. Come Pro Loco, ci sentiamo in dovere di continuare il nostro cammino, solleciteremo da subito le istituzioni a finché si trovi una soluzione che permetta il ritorno del Palio a Bomarzo. Ringrazio tutti i consiglieri e chi ci ha aiutato a realizzare i lavori di manutenzione del Campo del Fossatello, impiegando le proprie forze e i propri mezzi senza chiedere nulla in cambio”.


Roberto Parnetti













sabato 16 aprile 2016

Omaggiare, Destoricizzare, Rievocare




In questi giorni si discute molto delle innovazioni che possono essere apportate alla Giostra della Quintana di Ascoli. Come accennavo nel post precedente, una componente importantissima all'interno di questa storia è il coraggio di scrivere i passi futuri di questa Tradizione. Imparare a conservarla e saperla leggere. Sognare scenari futuri. Il processo della scrittura del tempo che verrà da parte dei quintanari è quindi essenziale, se non fondante.

Farò una riflessione generale su tre atteggiamenti che generano in termini pratici "fatti concreti" nella nostra Giostra della Quintana.

Uso tre verbi per semplificare la discussione. Essi saranno in ogni caso la visione parziale della situazione, cioè quella del sottoscritto. 

OMAGGIARE






Inserire nella Quintana un elemento storico estraneo alla datazione originale della rievocazione storica stessa, omaggiando una figura che fa parte della cultura, della tradizione e del sentore popolare. E' un operazione che tiene conto della cultura di un popolo. E' la narrazione di un fatto importante all'interno della storia della città. E' il caso di Sant'Orsola che viene citata nel corteo storico, ma che non appartiene all'epoca dei fatti. Il polittico del Crivelli è del 1473. Sant'Orsola è una santa venerata a partire dal IV sec D.C.. Gli statuti del popolo ascolano ai quali fa riferimento la Quintana sono del 1377. E' un tipo di fatto che è presente nella nostra rievocazione storica allo stato attuale.

DESTORICIZZARE


Inserire nella Quintana un elemento estraneo ad essa, che non ha nessun riferimento storico, culturale, popolare. Insomma inserire un elemento palesemente contemporaneo senza nessun riferimento al passato all'interno del contesto quintanaro. Quante volte dagli spalti molti di voi si sono chiesti quanto fosse del "1377" il trattore usato per rimettere in sesto la pista della Quintana di Luglio? Ecco, intendevo dire proprio questo tipo di operazione. Anche questo, evidentemente, è un elemento che fa parte della nostra rievocazione storica di oggi.

RIEVOCARE

Richiamare la memoria del passato, facendo riferimento ad un determinato periodo storico. Potremmo definire questo atteggiamento il più puro. Certamente è la base dell'idea della Quintana di Ascoli Piceno. E' il caso dei Capitani del Popolo che sono figure storiche oggettivamente presenti negli statuti del Popolo del 1377. Essi sono stati parte fondamentale della gestione del potere in città nel XIV sec. Erano i rappresentati politici del popolo, se di democraticità vogliamo parlare. Per questa figura si è rimasti quindi fedeli alla originalità dei fatti storici.


Conclusione

Soluzioni non ne ho. Credo però che tanto del futuro della Giostra si basa su una riflessione seria su questi tre "atteggiamenti" che definisco tipici ed esistenti all'interno della nostra rievocazione storica. Su cosa puntare? Su qualsiasi cosa si decide di puntare, sia fatto con meticolosità, chiedendosi quali sono gli obiettivi di fondo che motivano le scelte, chiedendosi se ogni azione è il bene della Quintana di Ascoli Piceno.


Serafino D'Emidio







giovedì 14 aprile 2016

Moie: domenica Innocenzi sarà incoronato campione 2015






Luca Innocenzi è pronto ad essere incoronato vincitore del torneo Giostre Medioevali 2015. Domenica va in scena presso il Parco Equestre di Moie il recupero dell'ultima tappa relativa al campionato dello scorso anno. Sarà una pura formalità per i primi due posti di classifica. Infatti il cavaliere di Porta Solestà, in testa fin dall'inizio, si è già aggiudicato matematicamente il gradino più alto vincendo tutte le tappe alle quali ha partecipato e totalizzando 100 punti. Alle sue spalle è già deciso anche il piazzamento del recanatese Riccardo Raponi, cavaliere di Porta Romana, che si è classificato secondo con 62 punti. La lotta invece riguarderà il terzo posto, dove saranno in ballo tre cavalieri ascolani: Aldo Falcioni (53 punti), Luca Pizzi (47 punti) e Mimmo Spinelli (42 punti). 






Per l'occasione si correrà anche la seconda tappa relativa al campionato 2016, che è già entrato nel vivo dopo l'esordio del 28 Febbraio all'Arezzo Equestrian Centre. L'ordine di arrivo della tappa di domenica, oltre ad essere valida per decidere la classifica finale del campionato 2015, sarà valevole anche per la seconda tappa del campionato 2016. Anche quella di quest'anno è una competizione che si è aperta nel segno del folignate. Luca Innocenzi ha infatti ripreso da dove aveva finito: vincendo. Il feeling che il cavaliere gialloblù vanta con Rio Rose è davvero incredibile. Con questa cavalcatura infatti Innocenzi è stato subito in grado di riconfermarsi al meglio. Stavolta però a piazzarsi secondo è stato il nuovo cavaliere di Porta Romana Fabio Picchioni su Genoria. Dietro a loro Marco Remoli (nuovo 'Pertinace' del Rione Cassero di Foligno), l'esperto Daniele Scarponi (quest'anno ingaggiato come 'Audace' del Rione di Foligno), e a seguire tutti gli altri.





Le iscrizioni per partecipare alla tappa di domenica si chiuderanno alle ore 11. Dopodiché il tracciato sarà messo a disposizione di tutti i cavalieri partecipanti fino alle 12,30 per effettuare una sessione di prove libere. Dopo pranzo alle 15 prenderà il via la gara.


Massimiliano Mariotti










sabato 9 aprile 2016

Il sestiere come "hub" sociale





Hub è un termine preso in prestito dall'informatica. Andiamo a specificare di cosa stiamo parlando concretamente: parliamo di un inoltratore di dati. Questi ultimi arrivano dalle porte Usb posizionate sull'Hub. Parliamo quindi di un "centro" o di un "polo" che esiste grazie ai contributi che dentro di esso vengono immessi. A sua volta funziona da "link" o collegamento tra i diversi contributi. Ecco, a mio parere un sestiere dovrebbe essere così. Dovrebbe tendere quotidianamente a questo. Un sestiere che sa fare sintesi delle tante persone che lo frequentano, che sa fare spazio a tutti, che sa valorizzare le diversità dei carismi, che sa essere una piattaforma sulla quale le persone che lo vivono sanno ri-cordare la storia del sestiere, ri-evocare il passato di questa città, agire per cambiare il futuro della Quintana e vivere il tempo presente con vigore e forza. Per dare vita a queste azioni è necessario più che mai prendere in prestito un altro termine dall'inglese: "share". Condividere. E' fondamentale! Perchè senza la condivisione dentro i sestieri e tra i sestieri non si alzerà mai la qualità della vita quintanara. Spesso se ne parla di questo, ed aggiungerei io, a ragione. Si fa riferimento molto spesso alla vita quintanara come un qualcosa molto simile ad una crisalide, cioè che è quindi in attesa di schiudersi o di evolversi e che ad ora purtroppo viaggia a marce ridotte. E' chiaro che questa può essere una visione anche per certi versi realistica di quello che stiamo vivendo. Però vorrei puntare l'obiettivo su un processo fondamentale all'interno della vita quintanara di tutti i sestieri. Di cosa sto parlando? Sto parlando della Tradizione. Questo termine così abusato, così' pesante e che spesso può farci paura, è semplicemente un termine polisemantico a mio parere. Ci sono, in esso, molti significati. Vorrei parzializzare questa miriade di significati semplificandoli nella regola delle tre T.
Tradizione, Traduzione, Tradimento. Non vi spaventate! Credo sia lo sviluppo normale di ogni processo che ha a che fare con la tradizione. Essa infatti è la stratificazione del tempo futuro sul tempo passato. Il tempo presente rappresenta quel lasso di tempo che attraverso l'esperienza vissuta diventa tempo stratificato. In pillole: il presente è un tempo che viviamo e vivendolo, possiamo scrivere anno dopo anno il passato (Tradizione). Il futuro dobbiamo ancora viverlo ma dipende da come sappiamo ricordare e leggere (Traduzione) il presente ed il passato. Nel momento in cui tentiamo di scrivere il futuro, sarà difficile rimanere quello che siamo se non teniamo conto del passato del passato e del presente. Sarà difficile anche scrivere il futuro rimanendo fermi solo al passato e al presente. Pertanto non c'è futuro senza presente e passato, ma non c'è futuro nemmeno senza un atto di coraggio innovatore che sa tenere conto di tutto quello che c'è stato (il Tradimento dopo la Traduzione). Non c'è futuro senza un grande sforzo in termini di memoria, interpretazione di  tale memoria e la trasformazione con delle azioni nuove attraverso tale patrimonio. Condividere diventa quindi l'imperativo, in quanto ogni generazione e ogni categoria sociale può portare tanto a questa storia. Gli aneddoti dei "Vecchi" Quintanari, le competenze di chi fa un servizio al sestiere da anni, le idee nuove di chi si impegna nei comitati per la prima volta, il sorriso disarmante del ragazzo che viene per la prima volta a fare la Quintana o alla scuola sbandieratori, la Dama che magari fino all'anno scorso non sapeva neanche cos'era la Quintana e la Dama veterana che per anni ha pulito i tavoli alle cene. Il quintanaro stanco di perdere, lo sbandieratore o il tamburino in rotta con il gruppo, chi in Grande Squadra si sente dentro una famiglia. Chi per anni ha organizzato le cene e continua a non mollare. Chi è il "Figlio di". Chi va in giro per l'Italia a portare i nostri colori e suoni. Chi va in giro per l'Italia a raccontare che cos'è Ascoli Piceno. Chi è venuto solo questa sera per una birra o una coca-cola. Il gonfaloniere. Il paggio. Il portainsegne. L'armato. La scuderia. Il cavaliere. Il console. Il caposestiere. Insomma tutti, secondo la propria parte. Davvero tutti, nessuno escluso, possono dare una mano a scrivere questa bella storia che è il sogno vivente della Quintana di Ascoli Piceno.

Serafino D'Emidio










venerdì 8 aprile 2016

Foligno: Marco Remoli sarà il 'Pertinace' del Rione Cassero







Marco Remoli è il nuovo Pertinace del Rione Cassero. L’ingaggio del 32enne cavaliere folignate è stato deliberato all’unanimità dal Consiglio di via Cortella che ha deciso di investire ancora su un debuttante così come ha fatto negli ultimi 15 anni. Marco Remoli ha vinto il Palio di San Ginesio ed il Palio dei Quartieri di Nocera Umbra ed ha partecipato al Palio delle Contrade di San Secondo Parmense, alla Giostra dell’Orso di Pistoia, al Palio di Monselice, al Torneo delle Giostre Medievali e, inoltre è stato secondo cavaliere dei Rioni La Mora, Spada e Contrastanga e, ad Ascoli Piceno, del Sestiere di Sant’Emidio. Il nuovo Pertinace avrà a disposizione 4 cavalli della scuderia Gran Ducato di Firenze di Alessandro Nencini e sarà seguito anche dal cavaliere veterano Lucio Antici. Tutto il Rione augura a Marco di ottenere lo stesso successo di Gianluca Chicchini e Luca Innocenzi, due campioni che hanno debuttato proprio con il Cassero. Il Priore Giorgio Recchioni ringrazia la commissione tecnica rionale per il lavoro svolto, in particolare il coordinatore Luca Lupparelli ed i collaboratori Giordano Bruschi, Luciano Marano, Stefano Brunelli, David Angelucci, Marco Remoli, Andrea Zoppi, Florio Ortolani e Marco Donati. Il nuovo Pertinace verrà presentato al Rione e alla stampa nel corso di una serata conviviale in suo onore.

(fonte arezzoora.it - Roberto Parnetti)









Narni: 17 cavalli hanno superato le visite per la 'Corsa all'Anello'







La commissione veterinaria presieduta dal dott. Giammario Corsalini, ha sottoposto alle visite i cavalli presentati dalle scuderie dei terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria in vista della Corsa all’Anello che si terrà allo stadio San Girolamo domenica 8 maggio. Dei 19 cavalli visitati nelle scuderie, 17 sono risultati idonei e potranno regolarmente disputare la gara equestre e 2 sono rivedibili e verranno quindi visitati di nuovo in data da stabilire. Solo dopo la nuova visita la commissione veterinaria comunicherà se potranno disputare la gara al San Girolamo. Ogni terziere sceglierà poi tra i cavalli risultati idonei i tre titolari che parteciperanno alla corsa ed il cavallo di riserva. Il terziere Mezule ha presentato alla visita 7 cavalli risultati idonei, Fraporta ha presentato 5 cavalli, risultati ugualmente idonei ed infine Santa Maria ha presentato 7 cavalli, 5 dei quali sono risultati idonei e due rivedibili. “Gli staff delle scuderie – hanno commentato i responsabili della segreteria tecnica dell’Ente Corsa all’Anello Filippo Miliacca e David Bontempo – si sono dimostrati molto collaborativi e cordiali e la commissione veterinaria ha potuto effettuare le visite in maniera serena, grazie allo spirito di lealtà e di onestà che contraddistingue i responsabili ed i ragazzi che lavorano con loro tutto l’anno con grande spirito di sacrificio, per poter portare in gara cavalli sani e competitivi. Noi ci possiamo ritenere molto soddisfatti ed i complimenti della commissione veterinaria non possono che testimoniare il buon lavoro che c’è dietro alle scuderie”. La commissione veterinaria ha infatti apprezzato molto il lavoro svolto dai tre responbabili delle scuderie dei terzieri Marco della Rosa (Mezule), Edoardo Secondi (Fraporta) e Diego Cipiccia (Santa Maria) che hanno presentato insieme al loro staff i cavalli in condizioni ottimali dal punto di vista nutrizionale che atletico, fatto che senza dubbio porta alla crescita della qualità della gara equestre, nel rispetto degli animali. Nei giorni scorsi, i responsabili della segreteria tecnica dell’Ente Corsa, alla presenza di un rappresentante per ogni terziere, hanno anche effettuato i primi sorteggi delle tornate della Corsa all’Anello. Eccoli, nel dettaglio. Prima tornata: Fraporta – Santa Maria, Santa Maria – Mezule e Mezule – Fraporta. Seconda tornata: Santa Maria – Mezule, Mezule – Fraporta e Fraporta – Santa Maria Terza tornata: Mezule – Fraporta, Fraporta – Santa Maria e Santa Maria – Mezule Si ricorda, infine, che sono state ufficializzate le prove della Corsa all’Anello. Le prove libere si terranno il 25 aprile. Ogni terziere avrà a disposizione un’ora e mezza, a partire dalle 14.30 per provare i cavalli e saggiare il terreno. L’1 maggio ci saranno le prove cosiddette ufficiali che partiranno alle 9.30. Il regolamento verrà comunicato a breve.

(fonte arezzoora.it - Roberto Parnetti)








sabato 2 aprile 2016

Giostra dei Rioni di Olmo: tante le novità per l'edizione 2016







Numerose novità per l’edizione 2016 della Giostra dei Rioni di Olmo, rievocazione cavalleresca che si svolgerà nel prossimo mese di luglio come evento della Festa Paesana - Sagra della Bistecca di Olmo. Nella riunione tenutasi lo scorso mercoledì 30 marzo nella sede sociale dell’A.S.D. Giostra dei Rioni è stato infatti discusso l'ordine del giorno che prevedeva la definizione della Giostra e del corteo storico con i quadri che saranno rappresentati e che, come la passata edizione, saranno poi valutati da una qualificata giuria composta da tre responsabili di giostre e quintane nazionali. 

Quest’anno sarà un 'edizione doppia della manifestazione, poiché il corteo si svolgerà il primo sabato del weekend della festa paesana, mentre il torneo equestre andrà in scena il sabato successivo. Ma le novità riguarderanno anche le altre iniziative promosse nell’ottica di coinvolgere il maggior numero di persone ed associazioni di Olmo e del territorio. Alla collaborazione instaurata l'anno scorso con il circolo ACLI di San Zeno quest’anno si sono uniti anche il circolo M.C.L. di Olmo, dove tra l’altro si è svolta la prima cena rionale, ed il circolo ARCI Trocadero. 

A ciò va naturalmente aggiunta la collaborazione intrapresa con il Coordinamento provinciale Telethon e la rinnovata partecipazione al mercatino del Calcit organizzato in memoria di Samuele Sandali che si svolgerà domenica 10 aprile nel piazzale del centro commerciale di Olmo. Infine sarà coinvolta la Scuola primaria di Olmo che attraverso una  sua delegazione, mercoledì 6 aprile farà lezione ai bambini promuovendo anche la prima edizione del concorso “disegna la pergamena della Giostra”.