lunedì 27 settembre 2010

Scandalo alla Giostra della Rocca di Monselice: Alfiero Capiani usa gli speroni




E' uno scandalo quello che vede protagonista il cavaliere di San Martino, Alfiero Capiani. Alla Giostra della Rocca infatti il faentino è stato squalificato dalla gara per aver usato gli speroni, atto vietatissimo dal regolamento della giostra e dal decreto Martini, che ormai tutti conosciamo, in materia di maltrattamento degli animali.
La vittoria va ad un altro faentino, Willer Giacomoni cavaliere della contrada della Torre.
A questa vicenda seguiranno molto probabilmente strascichi giudiziari molto gravi. Per Capiani, oltre alla squalifica dall'ordine di arrivo, si potrebbe aggiungere una pesante condanna per maltrattamenti, che nell'eventualità potrebbe comportare l'inibizione a partecipare a tutte le future competizioni equestri.
Ad incastrare Capiani, sarebbe stata una foto scattata col cellulare da un tifoso della Contrada della Torre, che con foto alla mano, avrebbe mostrato ai giudici che Alfiero Capiani aveva usato uno sperone incerottato sui sugli stivali.
La tensione è nata nella fase finale della Giostra, proprio quando Capiani si stava preparando ad affrontare la finale. E' proprio a quel punto che il faentino è stato invitato dai giudici a presentarsi in campo con il suo cavallo per un controllo. A quel punto è iniziato il caos, con vibranti proteste del pubblico che hanno portato anche ad un intervento dei carabinieri.
Dopo l'intervento della capocontrada di San Martino, che aveva annunciato le scuse della sua contrada in caso di illecito confermato, è arrivata l'ufficialità della scorrettezza che ha scatenato la gioia dei contradaioli della Torre e la rabbia, invece di quelli di San Martino.

NELLE FOTO TRE IMPORTANTI MOMENTI DELLA VICENDA:

1 - LA VITTORIA DI WILLER GIACOMONI
2 - LA FOTO "INEQUIVOCABILE" CHE INCASTRA ALFIERO CAPIANI
3 - ALFIERO CAPIANI CHE INIZIALMENTE NEGAVA L'ACCADUTO

Sir Robert D'Altavilla

lunedì 20 settembre 2010

Corsa del Saracino di Talla vinta da Mauro Piantini


A cura di Roberto Parnetti


E’ Mauro Piantini, per la frazione di Bicciano, il vincitore della 27.ma edizione della Corsa del Saracino disputata ieri pomeriggio a Talla. Nelle tre carriere corse Piantini, che correva in sella a Hidalgo, ha totalizzato 10 punti frutto di un centro nella prima carriera (del valore di 4 punti) e due 3 nella seconda e terza carriera. Alle spalle del vincitore, con 9 punti totali (ed un parziale di 3 - 3 - 3), il giovanissimo Elia Cicerchia, al suo esordio nella corsa di Talla, che correva con la casacca rosso-rosa della frazione di Santo Bagnena in sella a Baby Doll.

Con otto punti totali si sono poi piazzati quattro cavalieri: Stefano Mammuccini per la frazione Pontenano in sella a Stella (3 - 2 - 3), Andrea Vernaccini per il capoluogo Talla su Primavera (1 - 3 - 4), Gabriele Gamberi per la frazione Pieve Pontenano in sella a Principessa (2 - 3 - 3) e Angelo Magnani, il popolare “Ruschio”, per la frazione Capraia in sella a Brio (3 - 2 - 3) che è tornato a gareggiare dopo dieci anni dalla sua ultima partecipazione alla corsa.

A seguire, con 7 punti (3 - 2 - 2) l’altro esordiente della giornata il giovane Francesco Rossi per la frazione Santo Bagnena, in sella a Pepyta.

La manifestazione, che è stata preceduta dall’applaudita esibizione dell’A.R.S. Associazione Rievocazione Storiche di Subbiano, si è conclusa con la premiazione fatta dal Sindaco di Talla Avv. Francesco Rocchio e dal Presidente della Pro loco “Guido Monaco” Ardito Croci al vincitore e al rappresentante della frazione di Bicciano Eleonora Mannuccini.

Con la vittoria attuale Mauro Piantini sale a quota due nella speciale classifica dei cavalieri più

vittoriosi mentre la Frazione di Bicciano conquista la quarta vittoria dopo i successi datati 1986 – 1991 e 2007.

mercoledì 15 settembre 2010

Gabriele Gamberi vince la Giostra della Stella



A cura di Roberto Parnetti


Con una prova maiuscola Gabriele Gamberi domina l’edizione 2010 della Giostra della Stella che si è corsa domenica sera a Bagno a Ripoli (FI). Gamberi (nella foto di Rapid Foto Center la carriera finale), che era al suo esordio ed ha corso per la Contrada Alfiere, è stato l’unico a fare l’ein plein centrando tutte e sei le stelle nelle tre carriere corse. Il Palio è stato invece vinto dalla Contrada Mulino, che, nella Giostra, era difesa da Daniele Gori (il regolamento prevede che il Palio venga assegnato alla Contrada che ottiene il maggior numero di punti nei giochi popolari e nella giostra a cavallo).

Questa edizione della Giostra è stata particolarmente emozionante ed avvincente anche perché determinante per l’assegnazione del Palio. Al termine delle gare popolari infatti, che si sono svolte nel pomeriggio, la classifica parziale vedeva in testa la Contrada Mulino con 26 punti davanti alla Torre con 25 e Cavallo con 22 (l’Alfiere, per il quarto anno consecutivo, non ha preso parte alle gare).

Prima della giostra si è svolto il corteo storico che, dopo aver percorso le strade della cittadina, ha fatto il suo ingresso nella “conca di giardini”. Dopo l’esibizione degli sbandieratori, la lettura della “grida” da parte dell’araldo interpretato dall’attore Sergio Forconi, il Maestro di Campo Roberto Parnetti ha annunciato l’inizio della giostra chiamando le contrade in base all’ordine di arrivo dello scorso ovvero Torre con Simone Farsetti su Primula – Mulino con Daniele Gori su Doc Bar Peppi’s – Cavallo con Maurizio Frulio su Chica Buena e Alfiere con Gabriele Gamberi su Aramis.

Nella prima tornata le stelle di color bronzo (diametro di 9 cent.) sono state centrate entrambe da Farsetti, Gori e Gamberi mentre Frulio falliva la prima.

Nella seconda le stelle di color argento (diametro di 6 cent.) sono state infilate da tutti i cavalieri. Da segnalare che il Maestro di Campo ha fatto ripetere la carriera a Gori in quanto la seconda stella non era stata posizionata in maniera regolamentare.

Nella terza l’unico cavaliere a centrare le due stelle di color oro (diametro di 4 cent.) è stato Gamberi.

La classifica finale vedeva pertanto la Contrada Alfiere chiudere con 40 punti davanti al Mulino e Torre con 32 ed il Cavallo a 27. Per determinare chi fosse la seconda classifica (anche per l’assegnazione dei punti valevoli per l’aggiudicazione del Palio) il Maestro di campo ha provveduto alla somma dei tempi di percorrenza delle tornate che hanno premiato il Mulino che conquistava così il Palio realizzato da Fabricio Secci.

lunedì 13 settembre 2010

Verona 2010: Porta Romana chiude ad un passo dalle grandi; Porta Solestà porta a casa una medaglia con i musici; Porta Maggiore delude le aspettative


Vince la XXX° edizione della tenzone aurea, il gruppo Ente Palio Città di Ferrara che si aggiudica la vittoria nel singolo, nella coppia e nella piccola squadra. Ecco la classifica finale della combinata:
  1. Ente Palio Città di Ferrara
  2. Città Murata - Montagnana
  3. Faenza
  4. Rione Lama - Oria
  5. Megliadino San Vitale
  6. Porta Romana - Ascoli Piceno
  7. Carvinati - Carovigno
  8. Porta Solestà - Ascoli Piceno
  9. Federiciani - Oria
  10. Palio dei Micci - Querceta
  11. Contrada il Ponte - Forte dei Marmi
  12. Porta Maggiore - Ascoli Piceno
  13. San Lazzaro - Asti
  14. Copparo (retrocesso alla tenzone argentea 2011)
  15. Santa Margherita d'Adige (retrocesso alla tenzone argentea 2011)
  16. Cavensi - Cava de' Tirreni n.p. (retrocesso alla tenzone argentea 2011)
Veniamo ora alla cronaca delle Ascolane in gara:

SINGOLO: Una grande doppia prestazione di Fabrizio Ercoli di Porta Romana che risulterà il miglior singolarista Ascolano in gara. Chiude la fase di qualificazione al settimo posto con 24,73 e si ripete con una grande finale risalendo al sesto posto e sognando il podio. Più indietro si piazzano Solestà e Maggiore. Vince senza storie la specialità il "mostro sacro" Baraldi di Ferrara.

GRANDE SQUADRA: Delude molto le aspettative la grande squadra di Porta Solestà che finisce addirittura al 12° posto del mattino e non si qualifica per la finale. Bene le altre due Ascolane che si qualificano. Porta Romana si gioca la sua prima possibilità di medaglia e Porta Maggiore si piazza al settimo posto. Alla finale della sera sfuma la conquista del podio di Porta Romana. Vince la grande squadra Città Murata con una prova quasi perfetta.

MUSICI: Molto bene i musici di Porta Solestà, che al mattino chiudono al terzo posto, confermato alla sera conquistando la medaglia di bronzo. Delude Porta Maggiore, che era una delle favorite per il podio. Al mattino si piazzano quarti a ridosso di Solestà e alla sera perdono una posizione finendo quinti. Non riesce a giocarsi la finale di specialità Porta Romana (decimo posto) che resta fuori dalla lotta per le ultime due posizioni della finale per pochi decimi. Vince la specialità con una grandissima prestazione Città Murata.

PICCOLA SQUADRA: Al mattino Porta Romana con una grande prova balza da subito al terzo posto sognando la sua prima medaglia. Medaglia che alla fase finale della sera non arriverà, a causa di una debacle nella fase finale dell'esercizio. Addirittura alla fine Porta Romana chiuderà al settimo posto, perdendo la sua seconda grande occasione dopo quella della grande squadra della sera prima.
L'altra grande pretendente al podio è Porta Solestà che ben figura al mattino. Alla finale i giallo-blu sanno di potersi giocare davvero tanto, ed entrano con una grande determinazione, ma alla fine chiuderanno al quinto posto.
Male invece la prova di Maggiore che non si qualifica affatto alla finale, piazzandosi agli ultimi posti. Vince la specialità Ferrara con un totale di 54,77 punti.

COPPIA: Qui purtroppo nessuna delle coppie Ascolane riesce ad entrare nella fase finale della sera. Deludono i gemelli Sardi, mentre il miglior piazzamento anche qui è del duo di Porta Romana Ercoli-Gattoni che nella mattina si piazzano al 12° posto delle qualificazioni davanti alla coppia di Solestà Ranalli-Bernardini (13° posto). Vince il duo Baraldi-Malagoli di Ferrara.

Sir Robert D'Altavilla

Vince la Giostra della Rivincita di Foligno Massimo Gubbini per il Rione Giotti



Per il rione Giotti si è aggiudicato ieri al “Campo de li Giochi” di Foligno la Giostra della Rivincita con il cavaliere Massimo Gubbini, folignate, 26 anni, in sella alla purosangue inglese di sei anni Baccani.
La Quintana vissuta ieri dagli ottomila spettatori ai bordi della pista, è stata scandita da sussulti ed emozioni arrivati soprattutto nella seconda tornata, dopo che la prima manche si era conclusa con i dieci cavalieri praticamente alla pari, su tempi standard sopra i 56 secondi, ad eccezione proprio di Massimo Gubbini che in sella alla purosangue inglese di sei anni Baccani aveva chiuso a 55“57. Ieri in realtà è mancata una protagonista che avrebbe potuto fare la differenza e che forse, alla fin fine, ha inciso in modo diretto sulla prestazione del Fedele Daniele Scarponi del Croce Bianca: l’ormai mitica Scala Minore, ancorché giudicata idonea alle previsite, è rimasta ai box per una leggera indisposizione che ha spinto la scuderia del priore Andrea Ponti a ripiegare su Big More, ultima arrivata in scuderia, ma non per questo meno affidabile. E tuttavia i risultati sperati non ci sono stati. Le sorprese si sono infatti avute con gli anelli da cinque centimetri, che hanno praticamente fatto la differenza; da annotare ancor prima dell’inizio della seconda tornata, l’abbandono del rione Morlupo che ha preferito non far correre rischi alla propria purosangue Burika di otto anni, rimasta leggermente infortunata. Nell’ordine - a causa di prestazioni sfortunate essenzialmente determinate da movimenti dei cavalli piuttosto che dall’imperizia dei cavalieri - hanno dovuto abbandonare la gara Lorenzo Paci del Pugilli in sella a Go Betty Go per aver mancato il primo anello; poi Emanuele Capriotti dell’Ammanniti su Osaka per aver sbagliato il terzo anello; poi la sorpresa del Croce Bianca con Big More che ha portato Daniele Scarponi ad abbattere una bandierina in curva. La terza tornata ha visto accedere sei rioni e si è capito subito che a quel punto sarebbero stati davvero i centesimi di secondo, oltre all’abilità, a fare la differenza: bene lo Spada con un competitivo Luca Veneri su Paradaise Hours che chiude le tre tornate a 2’51“42. Quindi Matteo Martelli de La Mora, preciso e deciso, che chiude a 2’50“13. Tempo più alto (ma comunque una prestazione che ne denota la maturazione tecnica) per Michelangelo Fondi de La Mora, per il quale i cronometri si fermano complessivamente a 2’52“47. Gianluca Chicchini del Contrastanga, su Delphine Debriee, totalizza 2’49“73. A questo punto la sfida è tra Cassero e Giotti. Parte per primo il Pertinace in sella alla debuttante purosangue irlandese Torta di Mele: da Luca Innocenzi ovviamente nessuna sorpresa e per lui la tornata si chiude con un buon 2’49“73. Parte Gubbini: ha la responsabilità di essere l’ultimo, la vittoria è a portata di mano. Per lui, ad onor del vero, una situazione non nuova. L’Animoso però domina l’emozione, compie una tornata pulita e centra tutti e tre gli anelli da cinque centimetri. L’occhio corre dunque al cronometro: il parziale di tornata è di 56“68. Non ci vuole molto per capire che è lui il vincitore della Rivincita. I giottini invadono il campo mentre lo speaker ufficiale Mauro Silvestri ne annuncia il trionfo. All’uscita dei box c’è il priore Alfredo Doni che piange come un bambino. “E’ un’emozione grandissima - dice a caldo Gubbini sotto al Dio Marte mentre il presidente Domenico Metelli gli consegna il palio di Bobo Ivancich - dedico la mia vittoria ai miei familiari e ai quintanari“.

Il dettaglio dei tempi.
Ammanniti: Emanuele Capriotti su Osaka: 56”41, 56”96 (anello sbagliato).
Badia: Michelangelo Fondi su Sensuality Plum: 56”96; 57”56; 57”94.
Cassero: Luca Innocenzi su Torta di Mele: 56”04; 57”07; 56”32.
Contrastanga: Gian Luca Chicchini su Delphine Debriee: 56”03; 56”80; 56”90.
Croce Bianca: Daniele Scarponi su Big More: 56”76; 56”29 (bandierina abbattuta)
Giotti: Massimo Gubbini su Baccani: 55”57; 56”88; 56”68.
La Mora: Matteo Martelli su Catalifi: 56”52; 56”59; 56”98.
Morlupo: Lucio Antici su Burika: 56”15; ritirato il cavallo
Pugilli: Lorenzo Paci su Go Betty Go: 56”10; 56”16 (anllo mancato)
Spada: Luca Veneri su Paradaise Hours: 56”72; 56”88; 57”81.



Conte di Rochefort

domenica 12 settembre 2010

Giostra della rivincita di Foligno, sarà Capriotti del rione ammanniti ad aprire la gara...



Sarà il rione Ammanniti questo pomeriggio al “Campo de li Giochi” di Foligno ad aprire le ostilità nella Giostra della Rivincita, l’appuntamento settembrino della Quintana. E’ stato questo il verdetto dell’estrazione che si è tenuta ieri sera in Piazza Grande durante il cerimoniale dell’arruolamento dei cavalieri di giostra, della benedizione impartita dal Vescovo monsignor Gualtiero Sigismondi e della lettura del Bando, sempre appassionante e coinvolgente. Il tutto alla presenza della governatrice della Regione, Catiuscia Marini, in abito barocco. E’ stata la prima volta in assoluto che un presidente dell’Umbria abbia partecipato al corteo storico indossando un costume secentesco. Ma allo stesso modo c’erano anche il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi e molti altri rappresentanti istituzionali di Gemona e Lecce. E c’era ovviamente anche la madrina Federica Moro alla quale, proprio ieri, il sindaco Nando Mismetti ha voluto affidare il compito di “ambasciatrice di Foligno” nel mondo, donandole un Baiocco d’argento, l’antica moneta di Foligno.
Intanto stamane, a palazzo Candiotti, a poche ore dalla Giostra, i dieci cavalieri di gara sono stati sottoposti ad alcoltest da parte della polizia stradale; analisi e controlli anche per i rispettivi cavalli sottoposti a previsita; analisi antidoping ad estrazione prima della gara e per tutti a fine competizione.
E oggi al “Campo de li giochi” dietro all’Ammanniti, nella prima tornata della Giostra partiranno poi La Mora, Contrastanga, Pugilli, Morlupo, Cassero, Giotti, Spada, Badia, Croce Bianca. Il cavaliere da battere è il campione in carica Daniele Scarponi del rione Croce Bianca, vincitore della Sfida dello scorso giugno. Gli altri cavalieri, tutti quotati, sono Matteo Martelli de La Mora, Lorenzo Paci del Pugilli, Luca Innocenzi del Cassero, Lucio Antici del Morlupo, Michelangelo Fondi del Badia, Luca Veneri dello Spada, Massimo Gubbini del Giotti, Gian Luca Chicchini del Contrastanga ed Emanuele Capriotti del rione Ammanniti. Inizio alle ore 15.
Al vincitore, oltre al bellissimo Palio realizzato dall’artista italo-cubano Bobo Ivancich, andrà anche la Medaglia offerta dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Tra gli ospiti al “Campo”, il generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, capo di Stato Maggiore dell’Esercito.



Conte di Rochefort

venerdì 10 settembre 2010

30A EDIZIONE CAMPIONATI ITALIANI SBANDIERATORI


Ci sono i migliori gruppi sbandieratori d’Italia che si contendono il titolo di campioni nazionali con spettacolari esibizioni dal sapore antico…
C’è una città pronta ad accoglierli tra le sue possenti mura e rivivere una tradizione secolare.
Lasciatevi incantare dal sinuoso volteggiare di drappi colorati…
Lasciatevi trascinare da festosi cortei in costume al ritmo di tamburi e chiarine…
Lasciatevi coinvolgere in un’inedita accoppiata di giochi e storia che per tre giorni eleggeranno Verona capitale italiana degli sbandieratori.

10-11-12 Settembre 2010
XXX° CAMPIONATO ITALIANO SBANDIERATORI
Piazza dei Signori, Verona

" Una città che si presta in modo particolare a questo genere di evento. Gli edifici di Piazza dei Signori garantiscono un riparo naturale dal vento, mentre le mura merlate dei palazzi antichi si legano armonicamente al sinuoso muoversi delle bandiere, a richiamo del passato storico che le unisce inseparabilmente. Questi campionati sono un modo di raccontare la storia, di mantenerla viva attraverso usi e costumi che altrimenti andrebbero persi...Aumenterà lo spettacolo con il nuovo regolamento che lascia più spazio alla fantasia degli atleti" Il presidente della FISB, Danilo Pederini

"
Riemerge il passato medievale di cui sono testimonianza torri, piazze e queste mura merlate che ben si addicono alle spettacolari esibizioni di personaggi che ci paiono più artisti che atleti. Sappiamo invece che dietro giochi, musica, acrobazie si cela disciplina ma, soprattutto, una grande passione: che si veste deipreziosi costumi d'un tempo, si misura in figure e movenze che rievocano antichi cortei, si lancia in passi acrobatici ritmati dal rullo dei tamburi e dal suono delle trombe.
E' un modo di raccontare la storia, di mantenerla viva attraverso usi e costumi che altrimenti andrebbero persi; di
tramandare l'arte del gioco della bandieraattraverso incantevoli spettacoli. Non dimentichiamo poi che nel corso degli anni questi professionisti hanno portato questa disciplina in Europa e nel mondo, facendo parlare di Italia e promuovendone l'immagine.
Anche per questo, dunque, è doveroso per le istituzioni sostenere e promuovere le iniziative della
Federazione Italiana Sbandieratori, cui dobbiamo il ringraziamento per l'infaticabile lavoro e l'instancabile attività in cui sono coinvolti 78 gruppi in tutta Italia. A Verona vedremo gareggiare circa 800 persone, cui va il ringraziamento degli amministratori e dei cittadini. "
Il Presidente L'Assessore al Turismo e allo Sport
Giovanni Miozzi Ruggero Pozzani


L’edizione 2010 del Campionato Nazionale Sbandieratori e Musici sarà la trentesima. Tale gara vanta una tradizione che parte dal 1967 ad Arezzo per giungere al 2009 con il Campionato di Agropoli (Salerno).
La manifestazione vede in gara i migliori gruppi della Federazione Italiana Sbandieratori (FISB), che si sfideranno in ben 5 specialità diverse:
Singolo (unico atleta)
Coppia (coppia di atleti)
Piccola Squadra (6 atleti)
Grande Squadra (minimo 8 massimo 16 atleti)
Musici (massimo 20 atleti)

Le gare sono disciplinate da un regolamento interno, nulla viene lasciato al caso: figurazioni, lanci, passaggi, movimenti artistici e molti altri aspetti si fondono in un unico esercizio che sarà valutato da oltre 20 giudici attenti a penalizzare il minimo errore, ma anche a valorizzare gli esercizi più belli.
I Campionati nazionali sbandieratori
sono stati ospitati dal Veneto nel 2001 con sede Montagnana e Padova.
Veneti sono i pluricampioni italiani che anche quest’anno saranno chiamati a difendere il titolo di Campioni Nazionali: Gruppo “CITTA’ MURATA” – Montagnana PD

Spettacolari esibizioni porteranno colori e musiche scandite dal
rimbombare dei tamburi ai limpidi squilli delle chiarine. Tutte le specialità verranno svolte in costumi tradizionali, così come gli strumenti, solo tamburi e trombe lunghe (chiarine), che avranno un sapore del tutto antico.

Fonti
Provincia di Verona Turismo
Dove
Piazza dei Signori e Cortile Merrcato Vecchio. In caso di maltempo il campionato verrà disputato all'interno del Palasport di Verona, zona Stadio. - VERONA
VENERDI' ore 21 - sfilata gruppi e cerimonia d'apertura
SABATO dalle 9 e per tutta la mattinata - gare di qualificazione specialità Singolo (Cortile Mercato Vecchio), Grande Squadra e Musici (Piazza dei Signori). Dalle 21 finali specialità in Piazza dei Signori.
DOMENICA dalle 9 e per tutta la mattinata - gare di qualificazione specialità Coppia (Cortile Mercato Vecchio), Piccola Squadra (Piazza dei Signori). Dalle 21 finali specialità in Piazza dei Signori. A seguire premiazioni.

PARCHEGGIO CONSIGLIATO: Arsenale.
Infoline
Provincia di Verona Turismo
Segreteria organizzativa
Telefono0039 045 8731851
Fax0039 045 8731664
e-mailiniziative@provinciadiveronaturismo.it
Sito webwww.tourism.verona.it
Le pagine dedicate
Sito webhttp://www.tourism.verona.it/_vti_g1_Sbandevent.aspx?rpstry=6_
F.I.SB. – Federazione Italiana Sbandieratori
Il portale della F.I.SB.
Sito webwww.fisb.net
Su Facebook in tempo reale
Sito webhttp://www.facebook.com/pages/Tourism-Verona/133082763369924
Parcheggio Arsenale
Sito webhttp://www.sabait.it/park/it/Verona/40E0610_VR_VeronaExArsenale



Conte di Rochefort

lunedì 6 settembre 2010

Giostra del Saracino di Arezzo: Porta Crucifera si aggiudica la sua 35° vittoria







Il Quartiere di Porta Crucifera vince l'edizione di settembre 2010 della Giostra del saracino di Arezzo aggiudicandosi il suo 35° sigillo. Ha aperto la lizza Porta Sant'Andrea con Stefano Cherici, che effettua una buona carriera sfiorando il centro. Dopo di lui è la volta di Daniele Gori. Il giostratore di Porta Santo Spirito eguaglia la carriera di Cherici stampando la sua lancia sul 4. Poi è la volta di Porta Crucifera, con Alessandro Vannozzi che dopo l'edizione notturna decide di tornare in sella all'esperta Sasha. Vannozzi non si lascia sfuggire l'occasione ed annerisce il cerchio rosso. Non ci sono dubbi, vengono aggiudicati 5 punti. Chiude la prima tornata Porta Del Foro che manda in campo il debuttante Giovanni Bracciali. Il giostratore giallo-cremisi nonostante qualche problema con la sua cavalla Duchessa, riesce a marcare 4 punti. Al termine delle prime carriere tutti i Quartieri sono in gioco e si preparano ad affrontare con determinazione la seconda e decisiva tornata.
Così è la volta di Enrico Vedovini, Porta Sant'Andrea, che porta la lancia alla sinistra del centro nella zona contrassegnata dal 2 dando così l'addio alla speranza di ottenere il cappotto. Per Porta Santo Spirito è ora la volta di Luca Veneri, che centrando il 4 resta ancora in corsa e lascia qualche speranza ai giallo-blu. Speranza che sfuma con Carlo Farsetti, Porta Crucifera, che esegue alla lettera gli ordini di scuderia stampando il suo colpo sul 4. Infatti il suo quartiere gli aveva chiesto di non forzare e di cercare un “tranquillo” 4. Con Porta Crucifera a 9 punti, Enrico Giusti ha un solo obiettivo, marcare il centro per poter aggiudicarsi il diritto allo spareggio. E non sbaglia, 5 punti per lui e per il Quartiere di Porta del Foro.
Quindi al termine delle carriere regolari la situazione è la seguente: Porta Sant'Andrea con 6 punti e Porta Santo Spirito con 8 sono fuori dai giochi. Porta Crucifera e Porta del Foro, entrambe con 9 punti vanno allo spareggio. Il Capitano di Porta Crucifera si affida alla lancia di Carlo Farsetti. Il cavaliere marca 4 punti, ma a causa della torsione dovuta alla carriera più interna, la lancia si spezza decretando così il raddoppio del punteggio.
A questo punto Enrico Giusti non può solo affidarsi alla sua bravura ma deve sperare che la fortuna sia dalla sua parte. Ma non è così. Il giostratore marca 4 punti ma la sua arma rimane intatta. É un tripudio per il popolo di Colcitrone che invade la piazza per festeggiare. L'ultima volta che si era verificata la rottura di una lancia risale al 20 giugno 1999 quando le lance spezzate furono addirittura tre. L'unico quartiere che non si vide avvantaggiato da questo evento fu proprio Porta Crucifera che quest'oggi ha potuto consumare la sua “vendetta”.

Sir Robert D'Altavilla

giovedì 2 settembre 2010

Sale l'attesa per la 120° edizione della Giostra del Saracino di Arezzo




Domenica 5 settembre Arezzo sarà luogo della Giostra del Saracino, che giunge alla sua 120° edizione moderna. Ricordiamo che l'edizione 119° disputata a giugno è stata vinta dal Quartiere di Porta S.Andrea. Questo antico giuoco cavalleresco che affonda le sue radici nel Medio Evo, è stato ripristinato nel 1931.

Preceduto da un corteo storico molto variopinto di circa 350 figuranti, il torneo vero e proprio si svolge nel magnifico scenario di Piazza Grande il penultimo sabato di giugno (edizione in notturna) e la prima domenica di settembre. I cavalieri dei Quartieri di Porta S.Spirito, Porta Crucifera, Porta del Foro e Porta S.Andrea si gettano al galoppo, lancia in resta, contro un fantoccio corazzato rappresentante un saraceno armato di mazzafrusto ("Buratto Re delle Indie"). Vince la coppia di giostratori che, nel colpire lo scudo del Saracino, realizza il maggior punteggio.

Al loro Quartiere va in premio l'ambita "Lancia d'Oro". In caso di parità fra uno o più Quartieri dopo le otto carriere ordinarie, per aggiudicare la vittoria si ricorre ad una o più carriere di spareggio. L'esito dello scontro tra cavalieri Cristiani e il Saracino resta incerto fino all'ultimo a causa dei frequenti colpi di scena determinati dall'abilità, dal coraggio e dalla fortuna degli otto giostratori che si avvicenderanno in Piazza Grande.

Sir Robert D'Altavilla