
Signori ci siamo! Eccoci. Oggi si scrive un altra pagina di Quintana. E' bello questo giorno. E' uno di quei giorni in cui ti piace vivere a pieno. Oggi ero in cattedrale, osservavo il polittico, dopo la Messa. C'era uno che assomigliava a Pino Teodori, o Pino Teodori assomigliava a lui. C'era Sant'Orsola. Quel polittico traspira arte gotica. Quel polittico traspira storia. Quel polittico traspira Ascoli. Ho pregato? Si ho pregato. E' giusto che sia così. Ho pregato per questa città, ho pregato per i sei cavalieri. Ho pregato anche per il mio sestiere....lo ammetto. Ma questa è la Quintana. Sacro e Profano che si prendono per mano. Si correggono e si valorizzano. Si aiutano. Si celebrano e si mistificano. Noi Quintanari queste cose le amiamo. E ci siamo dentro, siamo sommersi da tante passioni. Noi Quintanari siamo gente che vive di passioni forti. Noi Quintanari siamo quelli domani saranno tutti amici, ma oggi possono volare pure i coltelli. Ascoli è unica, è un ricamo romanico, è un sogno reale, un diamante di travertino nella landa desolata picena. Ascoli è l'essenza di uno stile di vita. Ascoli è commovente. Ascoli di sera, quando è tardi, ospita un arietta che sa di Quintana. Ascoli non ti ama, si fa amare. Per REVERENTIA ET DEVOTIONE, DE QUILLO CHE PREGA DIO. OGGI SI GIOSTRA. CAVALIERI, LANCIA IN RESTA.
Duca di Plexiglass