
«Se la Quintana deve essere questa ha detto il caposestiere rivolgendosi ai “bocciatori” allora fate bene a fare così». Un caso senza precedenti cui sono seguite vivaci discussioni fino a tarda notte. Lo scoglio si chiama commissariamento. Nessuno sembra conoscerlo con esattezza, ma pare che lo statuto di Sestiere (ognuno ne possiede uno sulla falsariga di quello dell'Ente Quintana) in questo caso preveda la decadenza del Comitato e quindi del casposestiere con conseguente commissariamento. Voce questa che nel mondo quintanaro suona come una... campana a morto. Voce che negli ultimi quindici anni è risuonata alla Piazzarola e poi a Porta Tufilla e Sant'Emidio con il rettore Isopi nominato in entrambi i casi commissario a seguito delle rinunce dei consoli Gino Andreani (Porta Tufilla) e Alvaro Pespani (Sant'Emidio) che per statuto devono prendersi in carico le sorti del Sestiere. A tal proposito, in attesa che si pronuncino l'Ente Quintana e i suoi legali, il console David Vitelli ha fatto sapere di essere pronto a prendere in mano la situazione. «Non so ancora se saremo commissariati. ha detto Spero di no perché tutto ciò non ha senso: 20 persone non possono ribaltare un comitato se gli iscritti all'albo di Sestiere sono 2.074. Spero che tutti facciano un passo indietro per il bene del Sestiere e della Quintana, ma ci sono comunque regole da cambiare subito». Per l'Ente e il suo presidente-commissario Costantini una bella gatta da pelare. Una cosa è certa: se passa questa linea tutti i Sestieri rischiano di essere commissariati una volta l'anno all'approvazione del bilancio.
Omino Maledetto