
Per la campagna d’ascolto sulla Quintana voluta dal magnifico messere Guido Castelli. questa settimana è stata la volta di Porta Tufilla. “E’ stato un incontro positivo - ha raccontato il caposestiere, Fabrizio Gaspari - perché abbiamo notato che almeno si può discutere di qualcosa. Il primo nodo da sciogliere è la figura giuridica che dovrà avere l’Ente. Da qui si sviluppa il resto. In questo ultimo periodo i Sestieri hanno conosciuto un forte sviluppo, mentre l’Ente Quintana è rimasto a qualche decennio fa e non si comprende chi comanda. Abbiamo chiesto che nel cda dell’Ente siano presenti i sei capisestiere insieme e non tre rappresentanti come avviene ora”.
Porta Tufilla ha distinto tra le necessità della rievocazione e quelle del Sestiere. Per quanto riguarda le necessità proprie, due sono le richieste. “La questione della sede - ha rimarcato Gaspari - va risolta. Siamo preoccupati. Non è chiara la destinazione d’uso dell’immobile all’interno del quale ci dovremmo sistemare per cui i lavori sono stati interrotti. Conoscendo i tempi degli enti pubblici non c’è da stare allegri. Abbiamo presentato una relazione corredata da foto. Disponiamo di un magazzino che non è in grado di ospitare costumi e attrezzature perché è umido. Il sindaco ha garantito che incontrerà il dirigente comunale al patrimonio poi farà un sopralluogo alla sede. Inoltre vorremmo spazi adeguati per musici e sbandieratori”.
In generale, i rossoneri hanno ribadito l’incompatibilità tra cariche quintanare ed amministrative e sull’assenza alla riunione del comitato dei sette Gaspari ha spiegato: “Convocare un incontro su argomenti che stiamo trattando col sindaco non è stata una mossa corretta da parte del rettore Isopi. Una mancanza di rispetto”. Infine, la questione console. “Aspettiamo che si concluda la campagna di ascolto - ha chiarito Gaspari - poi decideremo. La nomina a vita del console è giustificata se gli viene tolto il diritto di voto, altrimenti è giusto che resti in carica per quattro anni”.
Sir Robert D'Altavilla