Tomaso De Luca e Gabriele Porta sono gli autori dei Palii della 69° edizione della Giostra della Quintana di Foligno. De Luca ha dipinto il Palio della Sfida del 13 giugno, mentre Porta ha realizzato quello della Rivincita del 13 settembre. Per la prima volta i due Palii saranno presentati la sera del 31 maggio 2015, in Piazza della Repubblica, dopo il Convivio in onore di Dama e Cavaliere. Gli artisti sono stati scelti dalla speciale commissione composta da Stefano Trabalza, presidente della Commissione Artistica dell’Ente, Pierluigi Metelli, esperto di arte contemporanea, e Marta Silvi, critica e storica dell’arte. E sarà proprio Marta Silvi a presentare il lavoro dei due artisti che vantano già nei propri curricula mostre e collaborazioni importanti nel panorama artistico contemporaneo. Tomaso De Luca (Verona, 1988) si è diplomato presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. La sua ricerca prende le mosse da uno “sguardo obliquo” sulla realtà, dall’indagine sulle modalità non logiche di percezione dove il percorso a ritroso è maieutico alla comprensione. De Luca costruisce consapevolmente un sistema di “disorientamento”, come lui stesso lo definisce, in grado di creare “una correlazione salda tra stilemi architettonici, scultorei, pittorici e sistemi dell’Io, come se il corpo e la coscienza si ingigantissero a tal punto da diventare luoghi essi stessi”. L’ironia spesso tagliente si fa elemento disturbante di forme il più delle volte seducenti ed esteticamente piacevoli. Lo spettatore è, sì, persuaso, sedotto ma quasi sempre sorpreso e destabilizzato. L’artista rende gli oggetti, da cui sempre fa partire la sua riflessione, disfunzionali, siano essi pittura, scultura o altro, smuovendoli dal loro interno, mettendoli in movimento. Gabriele Porta (Monza, 1981), dopo essersi diplomato presso l’Accademia di Brera a Milano, completa i suoi studi alla Slade School of Art UCL University College di Londra. Il suo lavoro spazia in diversi media: video, fotografia, disegno e stampa. L’artista è affascinato dal contrasto tra situazioni opposte, tra sentimenti ambigui di bellezza e violenza che nella sua opera ridefinisce come un nuovo territorio da trasformare. Porta indaga spesso argomenti profondi e universali come la rabbia e l’aggressività, la tristezza e la follia, la gioia e il dolore, la vita e la morte. In altre parole, l’umanità e tutto ciò che ruota intorno ad essa. Tomaso De Luca ha realizzato la sua opera “Le jour de l’ouverture”, serigrafia su seta, guardando alle composizioni di David Hockney e Richard Hamilton, maestri della pop art inglese. L’artista richiama e mescola alle fantasie di certi foulard di haute couture, che hanno fatto dei simboli e dell’iconografia equestre il loro marchio di fabbrica, elementi direttamente prelevati dalla storia della Giostra, come gli anelli, attorno a cui si decidono le sorti della competizione, e il braccio ligneo del Dio Marte, che gli stessi anelli sostiene e offre ai cavalieri in gara. Gabriele Porta ha realizzato Untiltled (The Impossibility Of Self-restraint Before The Glory), una stampa, smalto e foglia oro su tela di lino. Ispirandosi alla figura del Dio Marte, del Dio guerriero, l’artista traduce il momento della competizione in un momento indefinito tra il prima e il dopo la battaglia, ritraendo il combattente in una condizione imprecisata tra vincitore e vinto. La tensione evidente delle forme non definisce con certezza il momento esatto della gara, lasciando allo spettatore libertà di interpretazione.
scritto da Roberto Parnetti