E’ stato consegnato all’Ente Quintana il documento sulla variazione dei confini dei territori dei Sestieri di Porta Romana e Sant’Emidio, sottoscritto dai dirigenti rossoazzurri e rossoverdi. L’incontro, auspicato dal magnifico messere Piero Celani e dal Consiglio di amministrazione dell’Ente Quintana per dirimere serenamente la questione, è avvenuto qualche giorno fa ed i diretti interessati hanno trovato l’accordo. Al termine della riunione è stato deciso che al Sestiere di Porta Romana resterebbe il quadrilatero compreso tra via Quinto Curzio Rufo, via Nicolò IV, via delle Torri e la parte settentrionale di un tratto di corso Mazzini (tra la sede della Guardia di Finanza e piazza Sant’Agostino), incluso anche il palazzo Merli che è stato motivo di acceso dibattito, soprattutto da parte dei rossoazzurri che sfilano nel corteo della Quintana con le insegne della storica famiglia ascolana.A Sant’Emidio invece, oltre alla sede di Sestiere, situata all’interno di palazzo Sgariglia, con relativa rua degli Sgariglia dove si trova l’ingresso, andrebbe la parallela via della Fortezza fino a tutta piazza Bonfine. Tutto era nato perché l’Ente Quintana aveva deciso di intervenire una volta per tutte sulla questione relativa alla presenza della sede di Sant’Emidio, da oltre trent’anni, all’interno del territorio di Porta Romana. Una enclave rossoverde che, a detta dell’Ente, non aveva più motivo di rimanere tale.Nel progetto iniziale, come illustrarono i vertici dell’Arme rossoazzurra nel corso di una conferenza stampa, la porzione di territorio che Porta Romana era invitata a cedere a Sant’Emidio era stata individuata in due zone contigue comprese, l’una tra via delle Torri, parte di via Nicolò IV, via Quinto Curzio Rufo e Corso Mazini, l’altra tra corso Mazzini, via San Giuliano, via Dino Angelini, parte di via della Fortezza, rua del Passo, parte di via Orsini e via Dari. Una richiesta ritenuta inaccettabile soprattutto perché a Porta Romana si riteneva che non fosse necessario un “legato” così cospicuo, ma che bastasse conferire una superficie ben più ridotta per soddisfare le richieste dell’Ente Quintana. La soluzione descritta, avendo visto d’accordo i rappresentanti dei sestieri rossoazzurro e rossoverde, non dovrebbe trovare ulteriori ostacoli in seno al Consiglio di amministrazione dell’Ente Quintana che quindi dovrebbe approvare il testo nella prossima riunione.Una volta accolto il testo sottoscritto e presentato dai due Sestieri, si procederà a ridisegnare la piantina della città divisa in sei parti che fu creata nel 1954, alla vigilia della prima edizione della Quintana moderna, che si tenne nel girono di Sant’Emidio del 1955.
Conte di Rochefort