Questa mattina presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani si è svolto l'ultimo appuntamento con il XIII° Convegno sui Giochi Storici. Sotto la conduzione di Massimiliano Ossini si sono succeduti gli interventi del prof. Stefano Papetti (la maiolica nel cinquecento), Giuseppe Clerici (arte lignaria nel cinquecento: i maestri Grifone e Antonio Moys), Erminia Tosti Luna (cultura e istruzione nel cinquecento), Gianni Brandozzi (Ascoli nelle stampe cinquecentesce), Valter Laudadio (la liturgia del culto di S.Emidio dal medioevo al cinquecento).
Mentre nella mattinata di sabato si era svolta presso la sala Convegni del Forte Malatesta, la seconda delle tre giornate della storia. Ossini ha presentato anche in quest'occasione le relazioni di: Fabiola Guidotti (le magistrature e la politica ascolana nel cinquecento), Stefano Ciarrocchi (la precaria ricerca della pace nel cinquecento), Andrea Martinelli (organizzazione ecclesiastica nel cinquecento), Alessandra Ricciardi (S.Maria della Carità: origine della prima struttura ospedaliera moderna), Lorenzo Nardi (economia, agricoltura e struttura patrimoniale di Ascoli nel cinquecento), Elma Grelli (festa, giostra e moda: chiusura di ceto nel cinquecento).
I RISULTATI DEL I° CONCORSO CORTO MEDIOEVALE "MASSIMO STIPA":
Matteo Mario Riga è il primo a scrivere il suo nome nell'albo d'oro di Corto Medioevale. "Percezioni differenti" è il titolo dell'opera dell'artista ascolano che ha raccolto i consensi da parte della giuria di esperti e dei rappresentanti dei mezzi d'informazione. Nella motivazione dell'opera premiata come miglior Cortometraggio si evidenzia: "Il corto viene premiato per l'efficacia narrativa cui racconta la Città della Quintana. Nella dilatazione e contrazione del tempo filmico vengono espresse molto bene le suggestioni del titolo con un sapiente uso del montaggio e una scelta emotivamente coinvolgente delle immagini. Il premio come miglior regia è stato assegnato a Elisa Galiè e Fulvia Di Bartolomeo per il cortometraggio dal titolo "La notte del passato" e nella motivazione si legge: "Il corto si caratterizza per il bellissimo uso dell'inquadratura e della luce per il ritmo e per la capacità di creare suspence. L'opera rende con immediatezza l'atmosfera della città e della sua giostra attraverso la capacità di cogliere gli stati d'animo dei protagonisti più evitati che rivelati". Il premio per la migliore sceneggiatura è stato assegnato a Valerio Cappelli autore del corto "L'ora della Freccia" con la seguente motivazione: "È la sceneggiatura più intrigante e più complessa ed è il racconto più cinematografico. Proprio il fatto di non essere perfettamente esplicito lo rende emotivamente stimolante per lo spettatore. Attraverso questa ministoria complessa e una sapiente scelta dei volti si mettono in risalto vizi e virtù dell'animo umano". Nel corso della manifestazione presentata da Filippo Ferretti e da Pina Calisti sono state consegnate anche le menzioni speciali per la fotografia a Priscilla Trevisonne ed Erica Comini e per il cartone La Quintana di Ascoli ad Elisa Galiè. Shel Shapiro presidente di giuria ha proclamato nell'Auditorium Fondazione Carisap, pieno in ogni ordine di posto i vincitori di Corto Medioevale, il primo festival tributo alla Quintana dedicato al compianto collaboratore del Gruppo Gabrielli Massimo Stipa da sempre estimatore della celebre giostra. Composta da altri 4 esperti del settore, della giuria hanno fatto parte: il Regista Piero Benfatti, l'attrice Rossana Candellori, la sceneggiatrice Sabina Gaspari e lo storico Bernardo Nardi, un team di esperti che ha contribuito a dare lustro a questa manifestazione organizzata dal Gruppo Gabrielli anche per ricordare il suo dipendente Massimo Stipa prematuramente scomparso. "È stato un nostro contributo alla nostra città dove ha sede la nostra azienda e dove vivono le nostre famiglie - ha detto la vicepresidente Barbara Gabrielli - e si coniuga perfettamente con la volontà di dare il nostro contributo allo sviluppo socioeconomico di Ascoli". Ai vincitori sono state consegnate le statuette simbolo della manifestazione, del personaggio del Crivelli con Ascoli in mano. La serata si è aperta con un filmato sulla Quintana realizzato dal regista Pupi Avati.
I secondi sette cortometraggi in gara, che erano stati proiettati nella serata di venerdì 15 erano:
LA BATTAGLIA
di Gianluca Paliotti
Storie e personaggi dei Sestieri di Ascoli Piceno si intrecciano, mentre capitani, dame e altri figuranti sembrano preparare la battaglia più sanguinosa della loro vita. Al momento dello scontro però accade qualcosa di inaspettato...
LA NOTTE DEL PASSATO
di Elisa Galiè
E' notte. Avvolta nelle tenebre e da un mistero antico e sempre nuovo, Ascoli svela tutta la sua bellezza nei suoi scorci più suggestivi. Due ombre si rincorrono per le vie della città e finalmente si raggiungono mentre le loro mani si sfiorano. In una esplosione di immagini, il passato riaffiora e si fa presente nella giostra della Quintana.
ONDE RADIO AMICHE
di Pietro Mazzocchi
Mondo della radio privata dove il conduttore, preso a condurre come ogni giorno il programma "onde radio amiche", parla della giostra della Quintana appena svolta.
ZOCCOLO DURO
di Claudio Sestili
Una storia di amicizia tra due cavalli, Pedro e Megghy, è il filo conduttore che ci introduce nella Quintana di Ascoli vista, però, con gli occhi dei cavalli, con le loro ansie ed esigenze sia durante la sfilata che durante la giostra. Pedro e Megghy, in attesa di essere chiamati per la sfilata, ripensano ai momenti tragici del torneo e alle loro preoccupazioni. Poi, però, una volta chiamati, sfilano con nobile portamento anche se, come tutti i loro amici cavalli, soffrono il caldo, hanno sete o paura della folla. Alla fine Pedro non vuole salire sul camion che lo porterà via senza Megghy e lancia il suo ultimo grido alla compagna che non trova accanto, ricordandogli che sono loro lo Zoccolo Duro della Quintana di Ascoli.
O TEMPORA O MORES...
di Carlotta Palombi
Il cortometraggio, realizzato tra Rosara ed Ascoli Piceno, intende sottolineare la continuità tra passato e presente, in particolar modo nella scelta del vestiario che ha raggiunto un perfetto compromesso. L'autrice ha cercato di far rivivere così il passato riconoscendo il tipico odore di leggenda nella brevità di un sogno. E' la storia di Riccardo, giovane piceno che, grazie all'aiuto dell'amata Giovanna e del fedele cantastorie, riesce a guadagnarsi un futuro da arciere.
ASKL, UNA POESIA DIVENUTA REALTA'
di Matteo Mariotti
La realtà di un quintanaro chiamato a vivere l'esperienza della Quintana è l'essenza dell'autentica storicità della manifestazione. Può sembrare un'affermazione bizzarra o fuori luogo, ma è proprio a partire da questa che c'è un punto di contatto tra il mondo contemporaneo e Ascoli storica. Il quintanaro, all'interno dell'esperienza della giostra, compie un percorso che lo porta ad apprezzare la città, fino ad una vera e propria sindrome di Stendhal. E' la bellezza che fa la differenza nel processo di avvicinamento dell'uomo alla Quintana e alla città. Il corto è strutturato in sei episodi ed è un diretto riferimento al "quintanaro vero" Massimo Stipa. Omaggio al suo impegno nel sestiere di Porta Solestà. L'esperienza della giostra è l'incipit di una serie di attimi che rasentano la commozione e che lo catapultano in una sequenza di immagini indelebili. In esse il protagonista legge la propria vita alla luce della stratificazione del passato, apprezza il presente, sogna il futuro. Viva la Quintana. Viva Ascoli!
di Pietro Mazzocchi
Mondo della radio privata dove il conduttore, preso a condurre come ogni giorno il programma "onde radio amiche", parla della giostra della Quintana appena svolta.
ZOCCOLO DURO
di Claudio Sestili
Una storia di amicizia tra due cavalli, Pedro e Megghy, è il filo conduttore che ci introduce nella Quintana di Ascoli vista, però, con gli occhi dei cavalli, con le loro ansie ed esigenze sia durante la sfilata che durante la giostra. Pedro e Megghy, in attesa di essere chiamati per la sfilata, ripensano ai momenti tragici del torneo e alle loro preoccupazioni. Poi, però, una volta chiamati, sfilano con nobile portamento anche se, come tutti i loro amici cavalli, soffrono il caldo, hanno sete o paura della folla. Alla fine Pedro non vuole salire sul camion che lo porterà via senza Megghy e lancia il suo ultimo grido alla compagna che non trova accanto, ricordandogli che sono loro lo Zoccolo Duro della Quintana di Ascoli.
O TEMPORA O MORES...
di Carlotta Palombi
Il cortometraggio, realizzato tra Rosara ed Ascoli Piceno, intende sottolineare la continuità tra passato e presente, in particolar modo nella scelta del vestiario che ha raggiunto un perfetto compromesso. L'autrice ha cercato di far rivivere così il passato riconoscendo il tipico odore di leggenda nella brevità di un sogno. E' la storia di Riccardo, giovane piceno che, grazie all'aiuto dell'amata Giovanna e del fedele cantastorie, riesce a guadagnarsi un futuro da arciere.
ASKL, UNA POESIA DIVENUTA REALTA'
di Matteo Mariotti
La realtà di un quintanaro chiamato a vivere l'esperienza della Quintana è l'essenza dell'autentica storicità della manifestazione. Può sembrare un'affermazione bizzarra o fuori luogo, ma è proprio a partire da questa che c'è un punto di contatto tra il mondo contemporaneo e Ascoli storica. Il quintanaro, all'interno dell'esperienza della giostra, compie un percorso che lo porta ad apprezzare la città, fino ad una vera e propria sindrome di Stendhal. E' la bellezza che fa la differenza nel processo di avvicinamento dell'uomo alla Quintana e alla città. Il corto è strutturato in sei episodi ed è un diretto riferimento al "quintanaro vero" Massimo Stipa. Omaggio al suo impegno nel sestiere di Porta Solestà. L'esperienza della giostra è l'incipit di una serie di attimi che rasentano la commozione e che lo catapultano in una sequenza di immagini indelebili. In esse il protagonista legge la propria vita alla luce della stratificazione del passato, apprezza il presente, sogna il futuro. Viva la Quintana. Viva Ascoli!
Massimiliano Mariotti