L’Ente Quintana è presieduto dal ”Magnifico Messere”, il sindaco della città in carica (o da un suo delegato) ed è costituito, oltre che dal Presidente e dal Segretario (dal 1958 è il cav. Giacinto Federici), dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio dei Revisori dei Conti, dal Comitato dei sei Sestieri, dal Comitato Tecnico e dal Collegio dei Probiviri.
Il Rettore rappresenta i Sestieri ed i Castelli in seno al Consiglio di Amministrazione e vigila sull’attività dei Sestieri e sulla loro osservanza delle norme statutarie.
Il Provveditore di Campo assiste il Magnifico Messere nel corso delle varie cerimonie della Quintana e sovrintende al regolare svolgimento della giostra al campo, impartendo tutte le disposizioni al riguardo.
Il Mossiere è responsabile di tutti i movimenti a comando impartiti ai figuranti nel corso della manifestazione. Primo Mossiere fu il fiorentino Eros Lazzari, cui poi subentrò Enrico «Rirì» Angelini Marinucci. Col tempo, il ruolo di Mossiere è stato assorbito da quello di regista-scenografo della manifestazione, svolto da Raniero Isopi e, successivamente, da Luigi Morganti.
I Consoli dei Sestieri vengono eletti ed entrano in carica dopo aver prestato la promessa solenne; sono i responsabili del comportamento dei figuranti del proprio Sestiere durante tutte le manifestazioni della Quintana e rappresentano gli unici interlocutori ufficiali durante la giostra per il Provveditore di Campo. Nel Comune medioevale, secondo quanto previsto dagli Statuti del 1377, i Consoli erano i rappresentanti delle Arti: «Ordenemo che li merchatanti de la ciptà d’Asculi habia et debia havere uno console, che sia merchatante publico de la ciptà d’Ascoli, lu quale possa mandare lu consule overo vicario in lu Regno et in Trano... Et ipsi costrenga a la legalità et stato de la dicta arte, secundo li ordinamenti da farse per ipsi merchatanti overo per la majore parte de loro, approbati per li signuri antiani de epsa ciptà... A lu quale consule tucti merchatanti de la ciptà d’Ascoli siano tenuti et debiano obedire; et lu potestà sia tenuto a lu dicto consule dare ajuto, consiglio et favore ad exercitare lu dicto officio... Et lu dicto consule dure uno anno» (Statuti, St. Com., Lib. IV, Rubr. 5).
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Conte di Rochefort