L’Europa medievale delle crociate è la culla dei tornei equestri cavallereschi e dei giochi di addestramento militare a cavallo. Nel corso del XV e del XVI secolo tali manifestazioni rifioriscono sotto forma di grandi spettacoli offerti al popolo. Anche la Sartiglia di Oristano, così come è giunta sino ai nostri giorni, è da considerarsi come un pubblico spettacolo, organizzato allo scopo di intrattenere e divertire gli spettatori. Il vecchio continente nel corso del XVI secolo dimostra un’attenzione speciale per le manifestazioni equestri e in particolare per le corse all’anello. Sovrani, viceré, feudatari e corporazioni di mestiere offrivano al pubblico tali spettacoli in occasione di prese di possesso di cariche di re o vescovi, di nascite di eredi al trono o di particolari festività del calendario liturgico, coinvolgendo direttamente il ceto nobiliare e relegando il popolo al rango di spettatore. Anche la storica manifestazione di Oristano rientra nell’ambito più generale delle corse all’anello. Ancora oggi in tutta Italia si contano numerose gare di abilità di cavalieri che in alcuni casi tentano la sorte cercando di cogliere un anello con una lancia, mentre presso altre tipologie di giostre sono impegnati nel colpire un bersaglio rappresentato da una sagoma o buratto, che riproduce il cavaliere avversario contro il quale anticamente ci si scontrava in duello come la quintana di Foligno o la corsa del Saracino di Arezzo.
I più antichi documenti riguardanti la storia della Sartiglia di Oristano, custoditi nell’Archivio Storico cittadino, si trovano in un registro di consiglieria datato 1547-48 in cui si parla di una Sortilla organizzata in onore dell’Imperatore Carlo V probabilmente nel 1546. Altri documenti, successivi, riferiscono dell’acquisto, da parte dell’autorità cittadina del tempo nella bottega di un maestro falegname, degli stocchi da utilizzare per la corsa. Questo particolare induce a pensare che probabilmente, in età spagnola, in origine la corsa fosse organizzata dalla stessa istituzione municipale, e, successivamente, affidata ai gremi, le associazioni di mestiere operanti nella Città Regia a partire dal XVI secolo, che ne hanno perpetuato il cerimoniale sino ai nostri giorni. Attualmente non si conoscono documenti che testimoniano la corsa in età medievale ma i frequenti rapporti dei regnanti oristanesi con i signorotti dell’Italia dei Comuni del XIII e del XIV secolo, non che i lunghi soggiorni dei nostri giudici nelle grandi città della Spagna in piena età medievale, inducono a supporre che i sovrani del giudicato d’Arborea conoscessero bene i giochi di esercitazione militare, e che nella capitale arborense, così come nelle grandi città dell’Europa del tempo, nobili e cavalieri si cimentassero con la spada e la lancia nelle prove di abilità e addestramento a cavallo.
PROGRAMMA 2013:
Domenica 10 Febbraio - Sartiglia del Gremio dei Contadini
Martedì 12 Febbraio - Sartiglia del Gremio dei Falegnami
ORE 10 - BANDO
Di primo mattino, il gruppo dei tamburini e dei trombettieri partendo dalla piazza Eleonora davanti al Palazzo del Comune e alla sede della Fondazione Sartiglia, scorta un araldo a cavallo che nelle vie del centro storico, da lettura del Bando della Sartiglia, invitando il popolo ad assistere alla giostra equestre.
ORE 11 - ANNULLO POSTALEApertura Ufficio Postale con Annullo Postale Speciale nella Sede della Fondazione. Uno sportello filatelico straordinario, a cura di Poste Italiane: tutta la corrispondenza viene annullata con gli annulli figurati speciali predisposti per celebrare la Sartiglia. Inoltre sarà predisposto un Folder filatelico che conterrà le cartoline affrancate e annullate e i dati salienti della Sartiglia.
ORE 12 - VESTIZIONE
- Domenica, vestizione de Su Componidori nella sede del Gremio dei Contadini in via Aristana.
- Martedì, vestizione de Su Componidori nella sede del Gremio dei Falegnami in via Angioy.
La mattina della corsa su Componidori (il Capocorsa), dopo la visita alle scuderie per salutare gli amici e cavalieri, si reca presso la casa del presidente del gremio da dove verso le 11 il corteo si reca nella sede dove avverrà la Vestizione. Il gruppo dei tamburini e trombettieri, apre il corteo composto dalle “massaieddas” e dalla massaia manna, che portano con dei cestini gli abiti de su Componidori, i componenti del gremio, che custodiscono le spade e gli stocchi per la corsa, e su Componidori. Terminata la vestizione, dal tavolo dove è stato vestito, su Componidori monta sul cavallo. In quel momento il presidente del gremio gli consegna sa Pipia ‘e Maiu. Con segni di benedizione, salutando il presidente del gremio, l e tutti i presenti, il Componidori si porta verso l’uscita riverso sul cavallo esce dalla sede del gremio.
ORE 13,15 - CORTEO
Al termine della cerimonia della vestizione de su Componidoru, il corteo dei 120 cavalieri guidato dal capocorsa e preceduto dai trombettieri e tamburini, massaieddas e dal gremio dei Contadini, si dirige in sfilata, verso il percorso di via Duomo nel quale si svolge la corsa alla stella.
ORE 13,30 circa - CORSA ALLA STELLA
Con il triplice incrocio di spade tra su Componidori e il suo secondo che si svolge proprio sotto il nastro verde che sostiene la stella e il ritmo segnato dai tamburi ha inizio la corsa. La prima discesa spetta a Su Componidori poi a seguire i sui compagni di pariglia, la pariglia del Componidori della Sartiglia del martedì e tutti i cavalieri a cui concederà di scendere alla stella.Seguiranno le discese con lo stocco e sa Remada.
Da quel momento si ricompone il corteo dei cavalieri che ripercorrendo la via Duomo e passando dal corso Umberto e dalla piazza Roma, si dirige verso la via Mazzini, teatro dove si svolgeranno le Pariglie.
Da quel momento si ricompone il corteo dei cavalieri che ripercorrendo la via Duomo e passando dal corso Umberto e dalla piazza Roma, si dirige verso la via Mazzini, teatro dove si svolgeranno le Pariglie.
ORE 16,30 circa - CORSA DELLE PARIGLIE
Da Su Brocci”, il piccolo tunnel che si immette nella via Mazzini, prendono il via le spericolate acrobazie dei cavalieri. Su questo percorso, secondo l’ordine di sfilata, tutte le pariglie partecipanti potranno cimentarsi nelle evoluzioni: apre e chiude la corsa delle Pariglie la pariglia de su Componidori.
Da Su Brocci”, il piccolo tunnel che si immette nella via Mazzini, prendono il via le spericolate acrobazie dei cavalieri. Su questo percorso, secondo l’ordine di sfilata, tutte le pariglie partecipanti potranno cimentarsi nelle evoluzioni: apre e chiude la corsa delle Pariglie la pariglia de su Componidori.
ORE 18,30 - SVESTIZIONE
- Domenica, Svestizione de su Componidori nella sede del Gremio dei Contadini.
- Martedì, Svestizione de su Componidori nella sede del Gremio dei Falegnami.
Al termine della corsa delle pariglie il corteo si ricompone e ritorna sul percorso della via Mazzini. Ormai all’imbrunire, la sfilata dei cavalli e dei cavalieri segna la fine della corsa. Al termine della sfilata il corteo formato dai trombettieri, dai tamburini, dal gremio e dai cavalieri, si dirige alla volta della sede del gremio dove è avvenuta la vestizione de su Componidori per procedere con la Svestizione. Levati il cilindro e il velo, lo straordinario rullo dei tamburi segna il momento in cui viene tolta la maschera. Da quel momento il gremio, i cavalieri e tutti i presenti si recano da lui per salutarlo e congratularsi.
(fonte: www.sartiglia.info)
(fonte: www.sartiglia.info)