Grande "scoop" ieri sera alla prima puntata di "Per reverentia et devotione". Nel mezzo della puntata abbiamo intervistato Mario Giacomoni, cavaliere per circa dieci anni alla Quintana di Ascoli Piceno. Inizialmente come "secondo" di Ricci, successivamente per diversi anni cavaliere titolare della Piazzarola. Insomma, noi siamo stati sempre abituati, nelle nostre "gare" di memoria sull'albo a recitare: 1977, Mario Giacomoni su Urso. In realtà non è Urso il cavallo vincitore di quell'edizione ma Selmonson. Parole direttamente uscite da "Marietto" ieri sera in trasmissione. Pertanto ci fidiamo! Tra l'altro per un attimo è sembrato che avessimo fatto una mega "gaffe", in realtà eravamo in buona fede: la trascrizione di diversi albi riporta la scritta "Urso" sul vincitore della giostra del 1977 per il sestiere della Piazzarola. Tornando a prima: si, facciamo le "gare" di memoria cercando di ricordare i vincitori dell'albo. Certamente non siamo normali, ma credo che nel nostro essere "anormali" facciamo nel nostro piccolo un atto importante: ricordare ciò che c'è stato e renderlo vivo ai giorni nostri. In poche parole "Rievocare". E' un modo per rendere più umana la forbice tra passato e presente. Ieri sera, i trenta minuti di Mario Giacomoni, sono stati un piacevole viaggio nel tempo che ci ha insegnato davvero tanto!
Serafino D'Emidio