Nel museo viene presentata parte della ricca collezione oplologica che lo Stato ha acquisito fra il 1956 e il 1972.
Il circuito espositivo, che si articola in quattro sale, traccia l’evoluzione delle "armi bianche" e "da fuoco" con esemplari di notevole valore storico comprendenti armature, armi in asta, armi da fuoco a miccia, a ruota e a pietra focaia, fino alle armi sperimentali della transizione ottocentesca e a quelle a retrocarica dell’ultimo scorcio del secolo XIX.
Il circuito espositivo, che si articola in quattro sale, traccia l’evoluzione delle "armi bianche" e "da fuoco" con esemplari di notevole valore storico comprendenti armature, armi in asta, armi da fuoco a miccia, a ruota e a pietra focaia, fino alle armi sperimentali della transizione ottocentesca e a quelle a retrocarica dell’ultimo scorcio del secolo XIX.
SALA I - Evoluzione delle armi in asta
In esposizione una ricca collezione di "armi in asta" dalle poderose asce da guerra del XV secolo alle esili ed eleganti alabarde da parata del XVII.
Fra queste di notevole interesse sono le asce da guerra, dotate di lame pesantissime, e alcuni esemplari delle prime alabarde dalla forma tozza e approssimativa.
Attraverso l'ingentilirsi delle forme dei falcioni e dei ronconi si testimonia il declino di alcune tipologie di armi in asta a favore delle armi da fuoco.
Fra queste di notevole interesse sono le asce da guerra, dotate di lame pesantissime, e alcuni esemplari delle prime alabarde dalla forma tozza e approssimativa.
Attraverso l'ingentilirsi delle forme dei falcioni e dei ronconi si testimonia il declino di alcune tipologie di armi in asta a favore delle armi da fuoco.
SALA II - Armature e parti di armatura
I reperti di provenienza italiana, inglese e tedesca databili tra il 1490 e il 1630, mostrano l'eccelsa maestria raggiunta dagli armieri europei nella lavorazione degli acciai.
Fra le armature veramente raro un pettorale da bambino, in acciaio inciso e dorato, realizzato in Inghilterra intorno al 1540 nella reale fabbrica d'armi di Greenwich.
Fra le armature veramente raro un pettorale da bambino, in acciaio inciso e dorato, realizzato in Inghilterra intorno al 1540 nella reale fabbrica d'armi di Greenwich.
SALA III - Evoluzione delle armi da fuoco
Dai rudimentali archibugi a miccia del XV secolo fino ai rivoluzionari ritrovati tecnici del XVIII si offre una panoramica che testimonia l'alto grado di tecnologia raggiunta dai maestri d'arme, sensibili ai dettami artistici delle epoche che li videro in attività.
Fra i pezzi di maggior pregio un raro fucile a pietra focaia e a retrocarica realizzato intorno al 1720 in una manifattura della Baviera Meridionale.
Nella sala è presente anche una preziosa raccolta di spadini da lato impreziositi da raffinate incisioni e dorature.
Fra i pezzi di maggior pregio un raro fucile a pietra focaia e a retrocarica realizzato intorno al 1720 in una manifattura della Baviera Meridionale.
Nella sala è presente anche una preziosa raccolta di spadini da lato impreziositi da raffinate incisioni e dorature.
SALA IV - Armi bianche e da fuoco sec. XVIII - XX
La rivoluzione industriale del primo '800 si riflette nella definitiva affermazione delle armi da fuoco sulle armi bianche.
Di particolare interesse gli esemplari delle prime armi a retrocarica, le produzioni americane e i primi tentativi di ripetizione ordinaria.
In una panoplia sono inoltre raccolti alcuni esemplari di armi e buffetterie della epoca napoleonica di fabbricazione francese, inglese e austriaca.
Di particolare interesse gli esemplari delle prime armi a retrocarica, le produzioni americane e i primi tentativi di ripetizione ordinaria.
In una panoplia sono inoltre raccolti alcuni esemplari di armi e buffetterie della epoca napoleonica di fabbricazione francese, inglese e austriaca.
Sir Robert D'Altavilla