ASCOLI - Ieri l’assessore regionale alla cultura, Vittoriano Solazzi, ha comunicato ai consiglieri Castelli e D’Isidoro il ripristino del contributo annuale in favore della Quintana.
«Dopo la clamorosa svista della Regione (che aveva letteralmente dimenticato la nostra più prestigiosa manifestazione) i sestieri ascolani potranno confidare anche per il 2000 su un contributo che, in verità, deve e può essere di ben altra consistenza - afferma Castelli - Il responsabile della cultura regionale, infatti, ci ha comunicato che l’entità dell’erogazione sarà pari a 40.000 euro. La stessa cifra corrisposta l’anno scorso. Ben poca cosa se confrontata col profluvio di denaro che la Regione, quest’anno, ha destinato a manifestazioni di rango sicuramente non superiore a quello della nostra giostra. Un esempio ? Basti pensare a “Poiesis”, una rassegna di poesia svoltasi lo scorso maggio a Fabriano, alla quale la Regione ha assicurato una finanziamento pari a 200.000 euro. Una somma, dunque, cinque volte superiore a quella recuperata grazie al mio intervento. Ogni commento è superfluo. L’unica cosa davvero positiva di questa “querelle” del contributo quintanaro sta nella forte solidarietà che, su questo argomento (e pur nella diversità delle appartenenze politiche), si è stabilita tra me e D’Isidoro. Abbiamo semplicemente fatto tesoro della manzoniana vicenda dei capponi di Renzo, evitando di favorire, con inutili protagonismi, la già smisurata protervia anti-ascolana che si respira nella stanze di Ancona».
«Spero che lo stesso spirito possa ispirare la presentazione di una proposta di legge specifica per la Quintana. Una proposta che ho già messo nero su bianco e che è finalizzata, in primis, ad evitare future amnesie della giunta in ordine alla concessione del contributo. E in secondo luogo a suggellare stabilmente il carattere regionale della nostra giostra in modo che, nell’ambito degli eventi marchigiani, non sia più considerata figlia di Dio (inesorabilmente) minore».
Conte di Rochefort