Lo Squarcia sarà gestito dall’Ente Quintana. Lo ha annunciato il sindaco Piero Celani, il quale ha specificato che si sta mettendo a punto una convenzione per il regolamento d’uso. Tramonta così l’ipotesi, avanzata nel corso di una riunione del comitato tecnico, dell’affidamento ad una associazione di Sestieri. L’impianto, oltre a rimanere la casa della Quintana sarà a disposizione del Comune che si riserverà degli spazi. Il primo evento potrebbe essere un concorso ippico, da svolgersi in primavera, di cui si sta occupando Maurizio Celani. I Sestieri, ha precisato il sindaco, stiano tranquilli perché ci sono periodi ben precisi, nel corso dell’anno, in cui la struttura sarà a loro disposizione. Potranno utilizzarla, magari a pagamento. Inoltre, si sta valutando se sia il caso di investire nell’acquisto del materiale necessario per realizzare una pista da gara permanente. Sono stati analizzati i fondi usati a Foligno ed Arezzo, ma non convincono appieno. Celani ha parlato degli atti del decimo convegno sui giochi storici che saranno presentati sabato, alle ore 11, nella sala della Ragione. “Con questa pubblicazione, la nostra biblioteca si arricchisce di un nuovo volume.
Ciò che ci differenzia da altre rievocazioni, anche importanti, è l’avere avuto l’intuizione di legare all’Ente un centro studi che approfondisce le tematiche connesse alla Giostra ed agli aspetti della vita quotidiana nel Medioevo. La ricerca storica, le mostre fotografiche ad essa legate e l’avere una sede aperta tutto il giorno per cinque mesi all’anno (in inverno soltanto la mattina, ndr) e visitatissima, sono fattori che hanno contribuito alla crescita della Quintana. L’Ente può fare da guida per favorire un impegno forte dei Sestieri che dovrebbero mettersi in rete ed aprire le sedi ai turisti. Dobbiamo provare a valorizzare il sistema Quintana, ragionando sulla promozione. Le tessere, cioè sedi dei Sestieri, il campo dei giochi ed il centro studi, ci sono, ora occorre costruire il mosaico”.
E voi, cari amici Quintanari, che ne pensate?.........commentate
Sir Robert D'Altavilla