Dimissioni in serie nel comitato di Porta Maggiore e così il Sestiere neroverde rischia seriamente di essere commissariato, rivivendo le ansie di marzo, quando l’esecutivo vacillò perchè non fu approvato il bilancio consuntivo del 2008. La riunione del consiglio, prevista per venerdì, non si è tenuta perchè in settimana ben sette consiglieri componenti dell’esecutivo di via delle Terme avevano seguito l’esempio del caposestiere Giuseppe Traini e si erano dimessi. Il primo a farlo è stato Corrado Carpani, responsabile della scuderia. Dopo di lui, hanno rassegnato le dimissioni Stefano Vallorani, Benigno Benigni, Sergio Pompili, Bruno Ferretti, Ulisse Martorelli e Vittorio Carpani. Rimangono quindi in carica sei componenti: Antonio De Angelis, Vincenzo Gagliardi, Fabio Amatucci, Giorgio De Angelis, Guido Mariani e Salvatore Liberati. La soluzione del commisariamento è sancita dall’articolo 2 del regolamento elettorale che afferma che il Comitato agisce fin quando vi è il 50% dei propri componenti più uno. Nel caso il Comitato cessasse la sua funzione, il console diventerebbe commissario e se dovesse rinunciare, sarebbe il presidente dell’Ente Quintana a nominare un commissario. David Vitelli, ha commentato la delicata situazione: “Non ho ancora ricevuto documenti ufficiali, anche se ho sentito parlare di dimissioni e per questo la riunione di venerdì non si è fatta. Dobbiamo verificare quello che sta accadendo e capire le motivazioni, anche se possiamo intuirle. La frattura all’interno del Comitato, con i problemi che ne sono scaturiti, si è creata per delle incompatibilità di carattere tra i consiglieri, piuttosto che per delle divergenze sulla conduzione del Sestiere. I programmi restano quelli: preparare le due Quintane e realizzare gli estivi. In questo momento, il cavaliere è l’unico punto fermo”. Vitelli sul futuro di Porta Maggiore: “Non so quando avrà luogo la prossima riunione del Comitato di Sestiere perché a questo punto dovrebbe cessare di essere. Vorrei parlare con i consiglieri e capire se esiste la possibilità di tornare indietro. Qualora fossi chiamato ad assumere la funzione di commissario non mi sottrarrei a questa responsabilità”.
Sir Robert D'Altavilla