La Nott dè Bisò è una festa popolare che continua in tempi diversi l'emozione e la gioia del Palio. A Faenza Annibale non è solo un personaggio che si studia nei libri di scuola, ma un gigantesco guerriero saraceno che i cavalieri debbono colpire con la lancia nel campo di gara.
La disfida tra i cinque Rioni, nata nel 1959, si articola dal 1995 in due Palii distinti; la seconda e quarta domenica di giugno. Per il "povero" Annibale le disgrazie non finiscono qui.
La vigilia dell'Epifania infatti arriva in Piazza del Popolo su un carro trainato da buoi vestendo i colori del Rione vincitore del Palio, per essere bruciato. In questo rogo, nell'immaginario popolare, vengono bruciate anche tutte le sfortune dell'anno appena trascorso.
E' proprio in questo momento che i gotti ricolmi di bisò (vino bollente e speziato) verranno riempiti e vuotati ripetutamente. I cinque Rioni presenti nella Piazza con altrettanti stands gastronomici propongono oltre al bisò, servito nei gotti, anche la degustazione di varie specialità alimentari, che ognuno interpreta a modo suo per la gioia delle migliaia di faentini e turisti.
La tradizione rionale vede inoltre come buon auspicio per la vittoria del Palio dell'anno seguente, la direzione in cui cadrà la testa di Annibale una volta arso completamente. E così quella lontana idea del 1964 si avvia, tra fantasia e realtà, a diventare leggenda.
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Sir Robert D'Altavilla