Eccoci qui, sotto questa improvvisa virata di costume e società all'interno del mondo della nostra amata Giostra. Ebbene, il Comune ha scelto la modalità senese di portare avanti la nostra manifestazione. Di cosa parliamo? A Siena, tutta la "baracca" è nelle mani di un assessore della Giunta Comunale in carica ed a un Consorzio per la Tutela del Palio. Come opera questo consorzio? Opera in termini di protezione del brand. Che cosa vuol dire? Vuol dire che il consorzio si occupa della protezione, della divulgazione e dei diritti di tutti i simboli, i vessilli e gli accessori che vanno a creare l'immagine sociale del Palio, all'interno della città, della nazione e nel mondo.
Economicamente, l'ente ha degli oneri economici, possiede inoltre il potere esecutivo per il rilascio di tutte le autorizzazioni ed eventuali "nulla osta". Dal punto di vista rappresentativo, il Consorzio è un luogo di tutela degli interessi di tutte le contrade. Tramite strumento democratico, vengono infatti eletti un Presidente, un Vice-Presidente, tre consiglieri, tre amministratori delegati su diverse aree di azione, e due segretari. Quindi stiamo dicendo che i rappresentanti delle contrade fanno parte di questo C.D.A. Si, e stiamo anche dicendo che potrebbe succedere che non tutte le contrade siano rappresentate attraverso questa modalità. Bene, questa è l'organizzazione senese.
Noi del Quintanaro Moderno vorremmo però spostare la riflessione sulla situazione ascolana, sottolineando due punti cardine: è importantissimo riflettere su come tutti i sestieri e i cittadini vengono rappresentati, perchè la Quintana è di tutti. Riguardo questo, è apprezzabile quello che il Comune ha detto riguardo le sostanziali differenze tra l'attuale Ente e le future rappresentanze, segno che il processo democratico è in divenire e in fase di elaborazione, presumiamo anche per quello che riguarda le rappresentanze dei Sestieri. L'altra questione riguarda i fondi: forse non è ancora chiaro sicuramente non lo è a causa del momento storico che viviamo. Da dove verranno e in che modo saranno gestiti? E' chiaro che non è possibile attualmente parlare di questi due temi in maniera chiara, a nessun livello: Amministrativo, Quintanaro e sociale. Però noi crediamo che sia importante
nel percorso che porta alla meta, che quando sarà il tempo opportuno, sarà decisivo mettere queste due questioni cruciali sul piatto, trattandole con estrema chiarezza. Good Luck Quintana di Ascoli, Duc In Altum. In bocca al lupo a Comune, Sestieri ed Ente per questa nuova avventura.
Serafino D'Emidio