Dal sito Lanazione.it edizione dell'Umbria:
San Gemini (Terni), 15 ottobre 2012 - Dopo cinque anni di predominio consecutivo della Rocca, il Rione Piazza vince la 39esima Giostra dell’Arme di San Gemini al termine di una sfida particolarmente tesa e “condita” anche da un episodio di cronaca avvenuto al di fuori del “Campo de li giochi”, nell’area dove sono state allestite le scuderie mobili dei due rioni. Proprio quando mancava soltanto l’ultimo giro di Giostra, Diego Cipiccia, cavaliere della Rocca chiamato a giostrare è caduto da cavallo. Immediatamente soccorso dal personale del 118 presente sul posto, dai carabinieri della stazione di San Gemini e dalla Protezione civile del Comune di San Gemini (forze dell’ordine alle quali l’Ente Giostra dell’Arme esprime tutto il proprio sentito ringraziamento per gli sforzi compiuti in questi quindici giorni di festa), il cavaliere non ha riportato serie conseguenze dalla caduta. Tant’è che dopo una mezz’ora di sospensione della Giostra, è stato lo stesso Cipiccia a chiedere al Rione di tornare in campo e lo stesso cavaliere, nel concludere la 39esima Giostra dell’Arme, ha anche realizzato il miglior punteggio del proprio rione dell’intera manifestazione: 50 punti. Quando è avvenuto l’incidente, la Piazza si trovava già in vantaggio di 285 punti contro 233. I 50 punti di Cipiccia, quindi, non hanno fatto la differenza considerando anche che il mancato ritardo in campo ha comportato una penalità di 20 punti.
La XXXIX Giostra dell’Arme di San Gemini, dunque, se l’è aggiudicata il rione Piazza con 285 punti contro 263 punti della Rocca. Miglior cavaliere e miglior giostrante è risultato essere Cristiano Liti che ha realizzato il miglior tempo di pista con 14 secondi e 78 centesimi e il maggior punteggio (63 punti) nel corso della seconda tornata di giostra.
Il Rione Rocca, invece, si è aggiudicato il palio dipinto da Stefano Pannacci per il miglior corteo storico e il torneo tra i due gruppi dei tamburini.
La sfida di ieri è stata preceduta, come ormai da 39 anni a questa parte, dalle esibizioni del Gruppo Sbandieratori Città di San Gemini e della Compagnia dell’Ariete che ha dato una dimostrazione deicombattimenti all’arma bianca che si svolgevano nel periodo di riferimento della Giostra di San Gemini: tra il XIII e il XIV secolo. Prima delle esibizioni dei due gruppi sangeminesi, spesso impegnati anche in manifestazioni internazionali, al “Campo de li giochi” ha fatto il suo ingresso l’imponente corteo storico che sabato 13 ottobre, nella sua uscita notturna, ha catturato l’attenzione di migliaia di persone rimaste in piazza e per i vicoli di San Gemini ben oltre le una di notte. Ogni anno il corteo storico di San Gemini sviluppa un tema. Quest’anno, anche in armonia con il tema dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, si è concentrato su “Le vie della fede”. I rioni Rocca e Piazza hanno dunque raccontato le storie dei pellegrini che transitavano per San Gemini o che da San Gemini partivano per recarsi nei luoghi di culto più conosciuti.
Circa 300 figuranti hanno quindi rappresentato degli autentici quadri viventi studiati in ogni minimo dettaglio che sono poi stati sottoposti all’esame di un’attenta giuria di professionisti: Paolo Baiocco, Roberto Amati e Franca Mosca. La Giostra dell’Arme, infatti, si compone di 3 sfide tra i rioni Rocca e Piazza. La più importante e sentita è sicuramente quella della corsa di oggi che vale per tutta la festa, ma accanto alla sfida equestre da alcuni anni si sono inserite anche la sfida per il miglior corteo storico e quella per il miglior gruppo di tamburini. Riguardo a questi ultimi la gara messa in scena in un’affollatissima piazza San Francesco lo scorso venerdì sera ha visto primeggiare il Rione Rocca dopo tre anni consecutivi nei quali si sono imposti i giovani della Piazza. Anche per il corteo storico di sabato, come detto, ad avere la meglio è stata la Rocca.
Per questa 39esima edizione della Giostra dell’Arme, l’Ente Giostra ha scelto una giovane dama bionda di Marsciano: Valentina Tortoioli. A lei il compito di custodire tra le sue bellissime mani il “Palio”, lo scudo d’argento consegnato alla Piazza, vincitrice dell’edizione 2012 della Giostra dell’Arme. Un’edizione spumeggiante che ha conosciuto un flusso di visitatori al di là di ogni aspettativa e nonostante la pioggia abbia guastato alcune delle iniziative in programma. Per l’Ente Giostra dell’Arme è un grande orgoglio aver ottenuto importanti riscontri di pubblico anche per le iniziative nuove che sono state incastonate nella più tradizionale liturgia della festa di San Gemini. Lo spettacolo “Il Gran Rifiuto”per la regia e l’adattamento di Beppe Chierici ha riempito ogni volta l’Abbazia di San Nicolò; piena anche la sala multimediale di Santa Maria Maddalena sia in occasione della conferenza sulle figure papali di Celestino V e Bonifacio VIII, sia per l’incontro sul dialogo interreligioso che ha visto confrontarsi il rabbino Benedetto Carucci Viterbi, l’Imam Yahaya Pallavicini e il vescovo ausiliare di Roma Matteo Zuppi, con la moderazione di Marco Politi, scrittore vaticanista. La sala multimediale di Santa Maria Maddalena si è riempita anche per la presentazione del libro di Carlo Folli “San Gemini e le sue acque”. Ma più in generale quello della 39esima Giostra dell’Arme è stato un successo diffuso, spalmato per così dire su tutti i quindici giorni di festa, come confermano le costanti presenze nelle taverne dei due rioni.
“Siamo molto stanchi, ma soddisfatti – commenta il presidente dell’Ente Giostra, Carlo Bravini – A pochi mesi dall’elezione del nuovo Consiglio direttivo (maggio 2012, ndr) guardiamo indietro e vediamo che abbiamo corso molto, perché abbiamo dovuto sbrigarci, ma qualche risultato c’è stato e questo ci fa ben sperare per l’organizzazione del Quarantennale della Giostra dell’Arme che ricorre il prossimo anno. Abbiamo già qualche idea, ma per il momento godiamoci i momenti belli di questa edizione. Un ringraziamento particolare e davvero sentito ai due Rioni per la grande passione e il grande amore che mettono nel mandare avanti la Giostra dell’Arme e per il fondamentale apporto offerto all’Ente Giostra”.