Dal libro: Ascoli e l'edilizia privata medievale.
Cito questa fonte dato che credo sia molto interessante parlare di un argomento che circa a tre quarti del libro, mi sovviene alla vista.
Si tratta sostanzialmente dell'origine dei colori dei vestiti usati nella nostra città dal 1100 ai famigerati statuti del 1377.
Cito testualmente le parole del libro:
"Nel XII secolo i colori più noti erano il bianco, il nero ed il rosso. La qualità migliore manteneva inalterata nel tempo la brillantezza del colore.
Nel XIII secolo era divenuto di gran moda un nuovo colore, quello azzurro, con variazione secondo l'intensità della tinta. Nella chiesa di San Vittore gli affreschi della seconda metà del 1200 mostrano vestiti e colori d'epoca. Sono rosso, bianco, nero, giallo, azzurro e verde."Il nero ed il verde erano usati come colori tradizionali nei riti funebri, per quello che riguarda naturalmente le famiglie nobili.
Verde era anche il vestito dei ghibellini, che lo tingevano con fave per ottenere il verde chiaro. Era il simbolo di chi nella lotta alle investiture prediligeva e sosteneva l'imperatore anzichè il papato.
"Per le stoffe il colore azzurro veniva ricavato dalle foglie di guado, una pianta coltivata appositamente in alta collina. Le foglie si macinavano subito appena raccolte in particolari molini in pietra e nello stesso luogo di produzione in campagna, veniva coltivato nella zona di Piagge"
Appare quindi molto chiaro, che secondo fonti storiche, l'azzurro e non il blu dovrebbe essere usato dai sestieri, come d'altronde i fondatori della Quintana stabilirono.
Duca di Plexiglass