...La prima gara consisteva nella Gara dell'anello, seguita dalla Corsa a piedi, che aveva carattere più popolaresco, a dimostrarlo erano gli stessi premi in palio ( un maiale, una spada e uno scudo). La terza gara era la Corsa al Palio, seguita infine dalla ormai nota e famosa Quintana. Il termine sembra possa essere collegato con la "via quintana" che era quella in cui i cavalieri romani facevano gli esercizi militari, o secondo un'altra opinione, dalla partizione in cinque zone dello scudo del saraceno. Quest'ultima gara si svolgeva secondo alcuni storici locali, nella Piazza Arringo, dove si trovava un fantoccio di legno, che teneva nella mano destra un flagello, e nella sinistra uno scudo, nel quale i concorrenti dovevano conficcare la propria lancia. Il fantoccio detto anche "saraceno" era costituito in modo tale che, se veniva colpito maldestramente, esso girava su se stesso toccando violentemente il cavaliere inesperto, che veniva ricoperto dagli sberleffi del pubblico. La Quintana andata in disuso nel secolo XVI°, tornò a vivere nel 1955. Da allora è ormai divenuta una consuetudine da rispettare nella vita storica di Ascoli Piceno. L'attuale Quintana è rappresentata da sei Sestieri che sono: Sant'Emidio, Piazzarola, Porta Romana, Porta Tufilla, Porta Maggiore, Porta Solestà. Ogni Sestiere a sua volta è composto dal suo cavaliere giostrante, differenziati tra loro da arme di diverso colore (Sant'Emidio arme rosso-verde; Piazzarola, arme bianco-rosso; Porta Romana, arme rosso-blu; Porta Solestà, arme giallo-blu; Porta Tufilla, arme rosso-nera; Porta Maggiore, arme nero-verde). Segue ai cavalieri, il fastoso corteo di notabili, capitani, consoli, scudieri, armigeri, musici, sbandieratori, dame, damigelle. Per entrare nel vivo della descrizione, si deve prtire dal pomeriggio della prima domenica d'agosto, quando tutti i mille personaggi in costume d'epoca, oggi millequattrocento circa si riuniscono nella piazzetta antistante San Vincenzo e Anastasio, al suono dei tamburi e delle chiarine. Da qui si da il via a questo lungo pomeriggio d'estate, pieno di speranze e di emozioni. Ogni Sestiere, si prepara alla sfilata secondo un preciso ordine, determinato dalla classifica ottenuta al Palio nella precedente edizione. A capo del corteo, vi è il console, seguito dai notabili, capitani e musici, il cavaliere giostrante, la dama (quasi sempre impersonata da giovani bellezze Ascolane), i paggi e i cavalieri con le damigelle; chiudono in bellezza gli armigeri e gli sbandieratori. Questi ultimi, impareggiabili nella loro bravura, animano il corteo con abilissime performance, provocando stupore negli occhi della spettatori. Verso le 15,00, quando tutti i Sestieri sono pronti, il maestoso corteo si avvia verso le vie storiche del centro, fino ad arrivare nella suggestiva Piazza del Popolo. Qui, il magnifico salotto Ascolano, insieme agli antichi monumenti architettonici della Chiesa di San Francesco e del Palazzo dei Capitani, crea una naturale atmosfera rievocativa, incorniciando splendidamente la scenografia dell'insieme. Di fronte al Palazzo dei Capitani, i figuranti si fermano, affinchè sia consentito al Magnifico Messere, alle Magitrature, e agli altri componenti del gruppo comunale, di fare capo alla sfilata. Poi il corteo si muove alla volta di Piazza Arringo fino ad arrivare al campo "Squarcia" (campo dei giochi). Qui il corteo volge all'ultima sfilata, fermandosi al centro del campo...
Nella puntata della settimana prossima entreremo nel vivo della giostra al campo dei giochi...Buona lettura a tutti. A presto.
Sir Robert D'Altavilla