A cura di Roberto Parnetti:
E’ Daniele Gori, in sella a Doc Bar Peppys, il vincitore della 32.ma edizione della Giostra della Stella disputata ieri sera nella “conca dei giardini” di Bagno a Ripoli dedicata al 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia. Gori, che era stato abbinato alla Contrada Alfiere, è stato l’unico a fare l’ein plein centrando tutte e sei le stelle (due per ogni tornata) per un totale di 40 punti. Alle sue spalle, con 32 punti Simone Farsetti in sella a Primula per la Contrada Torre. A seguire Andrea Acquisti con 25 punti, per la Contrada Mulino, e Gabriele Gamberi (autore della carriera più veloce, la seconda, nel tempo di 34”31) con 24 punti per la Contrada Cavallo. Il Palio, quest’anno dipinto da Mario Minarini, e che viene assegnato alla Contrada che ottiene il maggior numero di punti nei giochi popolari (corsa con i sacchi, corsa con l’uovo, tiro alla fune, corsa con i cerchi e corsa con i barrocci) e nella giostra a cavallo, è stato invece vinto dalla Contrada Mulino che bissa il successo dello scorso anno. La Giostra è stata particolarmente avvincente e combattuta tanto che al termine della prime due tornate erano in testa, a pari merito, Gori, Farsetti e Gamberi. Decisiva dunque la terza ed ultima tornata nella quale i cavalieri dovevano centrare le stelle color oro del diametro di 4 centimetri. Ma prima dell’inizio è avvenuto un episodio, mai accaduto in precedenza, con la rottura della spada utilizzata dai cavalieri. Il Maestro di Campo Roberto Parnetti ha dovuto pertanto sospendere temporaneamente la giostra e, constatata l'impossibilità di riparare la spada ufficiale, ha preso la decisone di utilizzare una spada di riserva seppur non avesse le stesse caratteristiche, di peso e lunghezza, della spada da giostra. Dopo aver informato i Capitani delle Contrade, la Giostra e potuta continuare con lo svolgimento della terza tornata che, come già anticipato, ha visto il solo Gori centrare le due stelle. Daniele Gori conferma così la sua propensione per la Giostra ripolese vincendo per l’ottava volta la gara su undici partecipazione e guadagnandosi anche l’appellativo di “Cecchino della Conca”.