E' intervenuto Maurizio Celani all'ultima trasmissione di Sestieri all'erta su Radio Ascoli. Anche se con alcuni giorni di ritardo abbiamo voluto dare voce a ciò che è stato analizzato, durante la trasmissione, con colui che è stato bersaglio di tutte le cose che sono state dette sul campo di gara della giostra di agosto. Avevamo dato voce all'opinione della gente all'indomani della giostra, avevamo dato voce anche a quello che era il parere dei cavalieri giostranti ed ora era giusto sentire anche ciò che aveva da dire il responsabile della pista Maurizio Celani. Questo proprio a dimostrare che il nostro non è mai stato, né sarà mai un giudizio di parte. E dimostriamo ciò citando l'opinione di tutti anche se contrastanti tra di loro, soprattutto all'indomani della giostra quando ci sono state sia persone che hanno condannato la pista, sia persone che hanno voluto difenderla. Il nostro parere lo avete già letto e lo ribadiamo, nessuno ha mai detto che ci sia stato dolo nel preparare il campo con quelle caratteristiche, abbiamo solo espresso l'opinione, comune a molti in città, che qualche leggerezza c'è stata, che qualcosa non è andato per il verso giusto e che qualcosa da migliorare c'è e si deve perfezionare. Fatto sta che ora è necessario che l'Ente Quintana prenda atto di ciò che si è verificato e faccia in modo, magari riunendosi a tavolino, che tali cose non si ripetano per il bene dello spettacolo, e per permettere che chi assiste alla nostra rievocazione resti estasiato da ciò che la città di Ascoli e gli Ascolani sono capaci di poter offrire a tutti. L'inverno sarà il periodo giusto per rivedere alcune cose e soprattutto sarà il periodo da sfruttare al meglio per preparare gli eventi della Quintana 2012. Come anticipato in apertura, nella puntata di Sestieri all'Erta di domenica scorsa 4 settembre si è tornati a parlare della pista con Murizio Celani, che per l'occasione è intervenuto come ospite in studio a Radio Ascoli per dire la sua sui fatti della giostra di agosto e per rispondere alle domande che tutti hanno voluto proporgli. La trasmissione di quella sera è stata molto seguita, anche noi l'abbiamo seguita con particolare attenzione, ma visto che molti se la sono persa, abbiamo voluto riportare gli interventi di coloro che hanno preso parte alla trasmissione. Nell'ascoltare questa trasmissione abbiamo letteralmente preso appunti con carta e penna delle opinioni e dei pensieri esternati ed ora ve li riportiamo qui, nel posto che ormai si è fatto portavoce del pensiero di tutti i Quintanari Ascolani e non. Scusateci quindi se ci dilungheremo un po' di più rispetto al solito, ma ci sono pensieri ed opinioni importanti che non potevano essere tralasciate.
MAURIZIO CELANI, all'inizio ha subito esordito così: “la pista del 7 agosto è stata preparata con l'ausilio di una commissione tecnica e di Uliano Vezzani, uno chef de piste internazionale, con il quale si fece due anni una riunione allo Squarcia nella quale si scelse un tipo di sabbia che potesse dare una risposta attendibile al tipo di giostra che noi facciamo. Questo tipo di pista venne creata l'anno scorso e quest'anno, non ha mai dato problemi l'anno scorso e quest'anno anno a luglio. Ad agosto invece sono accaduti alcuni fatti, forse troppi per una giostra, ma io posso dire di difendere pienamente il campo e di dire che quei fatti non sono riconducibili alla pista. Questo lo posso dire con fermezza poiché sono un tecnico dell'Unire, ho visionato tanti campi nelle marche e il nostro campo non va discriminato, va difeso, anche se qualcosa ancora si può migliorare. Il tracciato è stato modificato anno per anno per renderlo accessibile ai cavalieri e ai cavalli. Sicuramente non è stato fatto un lavoro per discriminare i cavalli. E' stato fatto un lavoro per favorirli e aiutarli a galoppare meglio, tutto nel rispetto di ciò che la legge Martini ci impone di fare. Per il 2012 si cercherà di fare luce sulle cose andate male per cercare di andare meglio. Per quanto riguarda la riunione tecnica avvenuta in assenza dei capisestieri, è stata una riunione molto ristretta poiché andavano analizzate alcune problematiche che sinceramente non c'erano. La pista è stata provata ripetutamente in varie condizioni ambientali senza avere mai problematiche. Nessun cavaliere e nessun caposestiere è venuto a dirmi che per lui c'erano delle problematiche, quindi siamo andati avanti. Mi sento con la coscienza a posto, sono un tecnico Fise, vivo con i cavalli e so di cosa hanno bisogno e cosa è meglio per loro”.
Il secondo intervento nella trasmissione è stato quello dell'On. AMEDEO CICCANTI che non si è espresso solo sulla giostra: “Sono stato colto io di sorpresa nel vedere i cavalieri cadere come birilli lungo il percorso. Su sei cavalieri sono arrivati a buon fine soltanto due. Innanzitutto voglio salutare Maurizio Celani, il cui ruolo merita attenzione e rispetto. Detto questo, voglio dire che per quanto riguarda la giostra le responsabilità non stanno solo nei confronti di chi esegue le decisioni assunte collegialmente nei sei sestieri, perchè le modifiche della pista che hanno portato una modificazione sostanziale della nostra giostra a diventare una giostra caratterizzata da una grande velocità, non è una responsabilità né del rettore, né del responsabile di pista Celani, ma deriva da una scelta operata dai sestieri. Questa scelta non corrisponde alla storia della Quintana di Ascoli, ma è stata ripresa una caratteristica che è propria della Quintana di Foligno, dove non si colpisce il moro ma si infila l'anello. Proprio qui la velocità può fare la differenza di punteggio, rispetto invece all'abilità di fare centro al bersaglio con la botta al moro. Poi passando al corteo occorre rendere il corteo più snello con un numero più limitato di figuranti. Nel giro di dieci anni mi sarebbe piaciuto che i cavalieri giostranti fossero stati tutti di Ascoli. Anche le dame dovrebbero essere del sestiere, e quindi Ascolane e non di fuori. Questi sono i temi che devono essere trattati per cercare di migliorare questa giostra. Le mie parole sono le parole non di un magnifico messere, ma quelle di un quintanaro che ha fatto il tamburino all'età di 15 anni. La soluzione finale non credo che sia quella della pista attuale, il problema non appartiene a Celani, ma ai sestieri che devono rivedere le loro scelte. Anche il palio di Siena è finito nel mirino ma non è stato snaturato, al contrario di quanto avvenuto ad Ascoli. La nostra quintana è stata sempre pubblicizzata come una rievocazione medievale ma se poi ne facciamo una manifestazione folkloristica diventiamo come tutte le altre città non medievali. Noi dobbiamo essere fedeli alla nostra storia. Infine ritengo che la politica deve stare fuori dalla Quintana, chi è consigliere comunale non può ricoprire ruoli all'interno della Quintana. Lo statuto della Quintana deve rendere incompatibile la carica di consigliere comunale con quella di appartenente ad un organo decisionale all'interno di un sestiere.”
Poi è stata la volta dell'intervento del giornalista del Corriere Adriatico PIERFRANCESCO SIMONI: “Per quanto riguarda il corteo credo che il problema riguarda i sestieri poiché debbono essere loro i primi a dover vigilare su chi e cosa esce in corteo. Negli ultimi anni credo che si stia facendo un buon lavoro. Tuttavia penso che i problemi siano fondamentalmente due: il primo è che si scrivono delle regole che poi non si riesce a rispettarle, il secondo è che si scrivono delle regole per poi rendersi conto che ci sono delle lacune. I sestieri dovrebbero lavorare di più sul rigore storico e sulla qualità degli abiti, degli strumenti e attrezzature che escono in corteo. Per quanto riguarda la giostra a luglio fu fatto un elogio a Celani per il lavoro che penso sia stato fatto concettualmente bene, poi bisogna capire come non si sia riusciti a capire come si modificavano le condizioni della pista a luglio e ad agosto, cioè l'impatto del sole, la temperatura, ecc... Credo che siamo arrivati alla necessità di scavare l'otto di gara 50-
Dopodichè sono intervenuti alcuni radioascoltatori che hanno voluto proporre alcuni quesiti. Infatti, come ben sapete, è possibile intervenire in trasmissione con mail, sms e telefonate. Le domande rivolte sono state le seguenti:
1) E' compatibile il doppio ruolo di Celani come responsabile di pista e nel caso specifico anche come tecnico dell'Unire e Fise che deve dare il via libera per la pista? E' possibile che il ruolo di controllato e quello di controllore siano rivestite dalla stessa persona? (Manola)
2) Perchè alla quintana di agosto, cosa che non era mai accaduta in precedenza, prima dell'inizio della prima tornata la pista non è stata passata? Non è sembrata una cosa logica visto che prima della giostra, sulla pista ci passano circa 1200 figuranti, circa 120 sbandieratori e 6 cavalli che fanno riscaldamento compiendo più di un giro a testa. Qualcuno ha detto che non c'erano cinque minuti per poterlo fare, poiché si stava stretti con la diretta rai. E' così? E' giusto che lo spettacolo e la sicurezza di cavalieri e cavalli vanno messi in secondo piano? Chi ha deciso questa cosa? Credo che chi sia stato il responsabile di ciò debba assumersi le proprie responsabilità. (Manola)
3) Perchè tra le persone che affiancano Giuliano Giorgi sotto al moro è stato inserito Marco Bracci, che ha sfilato per vari anni per il sestiere di Porta Solestà, senza comunicare niente a nessuno? A che titolo Bracci sfila in corteo insieme ai custodi dei palii che ufficialmente sono Alfonso Ceci e Alberto Forlini? Chi l'ha deciso? Qualcuno l'ha comunicato? Poiché il gruppo comunale non è un sestiere qualsiasi. Non è che per caso qualcuno ha in mente di proporlo come sostituto di Giuliano Giorgi? Io penso che un ruolo così importante, che può condizionare notevolmente l'andamento della giostra non possa essere assegnato ad una persona che ha partecipato attivamente alla vita di un sestiere. Anche per evitare polemiche ed eventuali dubbi. (Carlo)
4) Perchè esiste il regolamento se poi a luglio non è stato squalificato Innocenzi, dopo che il suo palafreniere ha toccato il gommino, anche se per colpa di un giudice? Perchè ad agosto è stato fatto correre Ripani che aveva un tasso alcoolemico tale per cui andava fermato prima della prima tornata? A cosa serve il regolamento se non viene applicato in ogni caso? (Gigi)
La risposta a tali domande di MAURIZIO CELANI è stata la seguente: “La pista non è stata ripassata perchè avevamo dei tempi tecnici da rispettare perchè c'era la diretta rai. La pista non sembrava così alterata dal passaggio dei cavalli, e comunque era stata messa apposto. Per quanto riguarda al mio incarico faccio presente che io collaboro con l'Ente Quintana da circa 22-23 anni, non ricevo compensi per quello che faccio e sono anche un tecnico dell'Unire. Quindi in questa quintana sono mandato dall'Unire al controllo del campo. Quindi non è un doppio incarico, che il controllore è il controllato. Qui potrebbe anche venire un altro tecnico dell'Unire e dire che è tutto ok, poiché tutti sappiamo ciò che dobbiamo fare senza inventarci nulla alla sera, e poi la mattina ne facciamo altre. Faccio presente che per quanto riguarda i gettoni che l'Unire corrisponde ai tecnici che si spostano per controllare i terreni delle pista, per la quintana di Ascoli Maurizio Celani lo fa gratis. Quest'anno ho fatto sette quintane nelle marche, non sono l'ultimo arrivato e la mia esperienza mi porta a fare questo. Quindi a chi vuole fare di me un bersaglio voglio dire che io sono qui e sono pronto a rispondere a tutti.”
E' intervenuto in trasmissione anche il vice-caposestiere di Porta Romana LUIGI DE SANTIS che ha rivolto a Celani un quesito: “Volevo fare una domanda a Maurizio Celani, mi sembra di aver capito che Maurizio sia stato forzato da non so chi a non passare la pista. Se possibile io, e penso tutti i radioascoltatori volevano sapere, chi è questa persona che ha il potere di andare dal responsabile di campo Celani e dire che non si passa la pista. E tutto ciò alla luce dei fatti che la pista è stata sempre passata nelle precedenti edizioni di agosto, soprattutto per un discorso di sicurezza di cavalli e cavalieri. Se oggi un cavaliere si fosse fatto realmente male ora non stavamo qui a parlare con questi toni. Io penso che il primo cavaliere che parte in una condizione di pista perfetta, liscia, è avvantaggiato rispetto all'ultimo. E soprattutto il responsabile di campo non può assolutamente permettere a nessuno di andare lì e dire di cambiare le regole. Prima di partire il mio caposestiere è andato da Celani, e lui gli ha detto personalmente che passava la pista. Entro in campo con il cavaliere per effettuare la prima tornata e mi accorgo che invece la pista non era affatto stata passata. Non dico che la colpa è di Celani, però non esiste che una terza persona vada da Celani, che è lui il responsabile, a dire che non si passa la pista. Per quale motivo? Io non vado a giudicare né sull'operato di Emanuele, né sul tuo, ma se hai un incarico ti devi far rispettare Maurizio, non esiste che una terza persona chiunque essa sia si possa intromettere sul tuo lavoro, dopo tutti i sacrifici che fai, soprattutto tecnici.”
La risposta di MAURIZIO CELANI: “Ti faccio una domanda, credi che Capriotti sia caduto perchè io non ho passato la pista? Io ti faccio questa domanda perchè non sono convinto che passare o non passare la pista possa aver portato al succedere di quelle cose. In una manifestazione è importante il rispetto dei tempi. La caduta di Capriotti non è addebitata ad un fatto di pista liscia o meno. Se la pista era rullata, la caduta avveniva lo stesso. Io all'interno della manifestazione non sono il responsabile di tutto, se ci sono dei tempi da rispettare, e se non siamo dentro a quei tempi qualcosa si deve tagliare. Io avrei ripassato il campo, non una ma due volte e non l'ho potuto fare perchè non c'era una situazione di tempo. Ho valutato anche non vi erano condizioni pessime prima di partire. Quel tracciato non aveva mai presentato problemi prima della giostra di agosto. Il nome di chi ha imposto di non passare la pista qui in radio non lo posso dire, te lo potrò dire nelle relative sedi.”
L'ultimo tema affrontato è stato quello del caso del cavaliere di Sant'Emidio Luigi Ripani, sul quale MAURIZIO CELANI non ha potuto dare spiegazioni, poiché il caso non rientra tra le sue competenze: “Io su questo non posso rispondere perchè, per come stanno le cose, si dovrà attendere il parere di un giudice. Loro hanno fatto ricorso, sia il Sestiere contro di lui, sia lui contro l'Ente Quintana. Sicuramente la cosa che mi è dispiaciuta di più è che lui mi abbia bersagliato per il campo. Lui è comunque una persona che stimo e che reputo seria, e invece mi ha rivolto queste affermazione così dure quando, dopo ciò che è successo, sa che io non ho nessuna colpa. Credo che nelle sedi appropriate si chiarirà questa problematica.”
Sir Robert D'Altavilla