Dal resto del Carlino.
La 16esima edizione della Bigorda d'Oro di Faenza, la contesa riservata ai giovani cavalieri, va al Rione Giallo, trionfatore con Daniele Beoni su Arassussia che ha conquistato cinque scudi.
Secondo classificato il Rione Rosso con 4 scudi, terzo il Rione Nero con 4 scudi, quarto il Rione Verdecon 3 scudi, quinto il Rione Bianco con 2 scudi.
Volge al termine l'ennesima bigorda d'oro a Faenza. Il rione Giallo trionfa, la cultura del cavallo con esso. Noi di Quintanaro Moderno guardiamo a tale manifestazione con ammirazione. Dato che permette alla città di Faenza di avere a disposizione un ottimo parco cavalieri da presentare poi al Niballo. Quando si fa sul serio. La nostra ammirazione è data dal fatto che la "cultura del cavallo" e la cura delle scuderie, possono portare il nome della città nel resto d'Italia. A Faenza è così. I cavalieri faentini infatti da decenni "colonizzano" innumerevoli altre giostre in Italia, strappando onori e ingaggi in ogni dove.
Rimane un sogno! Cioè che anche noi, nella nostra bella Ascoli, riusciremo un giorno ad avere una scuola locale. Nella quale la cura particolare sia direttamente indirizzata ai giovani cavalieri e ai cavalli da far esordire nel nostro otto. Il nome della nostra città e dei nostri sestieri ne trarrebbero sicuramente vantaggio. In termini di onore ed anche dal punto di vista economico.
Il Duca