Dal sito Corriere Romagna:
E’ del rione Rosso il Palio del Niballo 2012. Edizione speciale dedicata alla Madonna delle Grazie patrona della città nei seicento anni di culto.
Frivola, purosangue inglese di 8 anni, già vincitrice di due palii con Willer Giacomoni, montata stavolta dal debuttante Gioele Bartolucci riporta l’ambito drappo in via Campidori dopo un solo anno di digiuno. E’ il 30º palio nel palmares di porta Imolese, i cui rionali possono cucirsi tre stelle sui costumi. Una giostra combattuta, entusiasmante, equilibrata, chiusa alla fine con 7 scudi conquistati dal vincitore, dopo una serie di spareggi con il rione Bianco, rimasto ai cinque scudi delle venti tornate regolamentari. Ai borghigiani rappresentati da Aldo Michinelli su Giogantinu va la Porchetta, premio del secondo classificato. A quota cinque scudi il Verde “sciupone” che ha avuto la possibilità con Marco Diafaldi su Dudù di essere in vantaggio ad un punto cruciale della giostra, ma che ha mancato clamorosamente il bersaglio proprio contro il Rosso. A porta Montanara spetta il Gallo e una resta d’aglio, trofei comunque onorevoli. In quarta posizione senza onore e senza gloria il rione Nero affidato al giovanissimo (17 anni) Manuel De Nobili, in sella a Poldo Dancer, apparso nervoso e lento. Ultimo, il binomio del Giallo Daniele Ravagli su Nanbo King che dovrà accontentarsi della chiave per chiudere simbolicamente le scuderie su un anno travagliato e piuttosto deludente, anche perché proprio negli ultimi giorni gli è venuto a mancare il cavallo più valoroso, Khe Bravo. Incoronato dunque re del campo Gioele Bartolucci, 24 anni, già vincitore di una Bigorda nel 2009. Dopo la corsa, grande euforia negli schieramenti dei trionfatori, che sono usciti a testa alta dallo stadio Bruno Neri recandosi, tra inni e proclami, in piazza della Libertà, dove il vescovo Claudio Stagni ha consegnato il prezioso drappo con la figura della Madonna delle Grazie (opera di Enrico Versari). A recare l’emblema sul sagrato del duomo il Gruppo municipale, nei cui ranghi ha sfilato con il costume di Magistrato, a sorpresa, anche il sindaco Giovanni Malpezzi. Ha percorso a cavallo il tratto dalla piazza allo stadio. E’ la prima volta di un sindaco faentino in parata storica. Malpezzi aveva già vestito i panni rinascimentali nel 1984, a 18 anni, per il rione Verde. «Sono un appassionato di Palio - ha commentato - e ho voluto riservare questa sorpresa, perciò ho tenuto segreta la mia apparizione fino all’ultima ora». Ha aperto un ciclo. In merito alla gara: «E’ stata un’edizione molto competitiva – ha aggiunto Malpezzi –. Il livello è stato alto e questo è frutto di un’intensa attività che si sviluppa durante tutto l’anno, come avviene in poche altre città di palio». Al capo rione del Rosso, Marco Montanari sono scoppiate le lacrime: «Credo di essermi emozionato così solo per la nascita di mia figlia. Il rione Rosso ha dimostrato di essere sempre il numero uno: cambiano i protagonisti, ma siamo la realtà più concreta. Non era aspettata questa vittoria, ma ci abbiamo creduto ed è arrivata».
Per Gioele Bartolucci è un trionfo dedicato «a tutti coloro che mi vogliono bene». Indescrivibile la gioia del capo scuderia Gianni Vignoli. Nella corte di appartenenza i festeggiamenti si sono protratti fino a notte fonda. Grande divertimento per i faentini e il pubblico di turisti che hanno scelto di assistere ad una giostra spettacolare, nonostante la concomitanza con la nazionale di calcio impegnata negli europei. Si sperava di concludere prima, ma gli spareggi e due interruzioni, chieste per un ferro perso dal cavallo del Nero e per la rottura dei finimenti al cavallo del Bianco, hanno protratto di almeno mezzora la gara. A porta Imolese sono andati anche il trofeo Bobo Gorini (combinata Bigorda-Niballo), il trofeo Franco Ricci (miglior binomio), il premio Baravelli (miglior tempo) e il premio al miglior figurante, il porta gonfalone. Premiata con il Liocorno, Alessandra Caroli migliore dama, del rione Bianco.Ora resta poco tempo per le discussioni dei perdenti. Bisogna mettersi subito al lavoro e ritentare il prossimo anno.
Francesco Donati