Dalla Nazione di Pistoia:
Ancora Drago, ancora Gino Culatore. Il rione di Porta Carratica trionfa nella Giostra listata a lutto per la morte di David Tobini, il giovane parà della caserma Marini caduto in Afghanistan. E’ stato il sindaco, dal balcone di palazzo di Giano, prima della benedizione del vescovo, a rendere omaggio al caporalmaggiore del Nembo. Berti ha poi invitato la piazza a osservare un minuto di silenzio che il popolo della Giostra ha raccolto in pieno prima di lasciarsi andare a un lungo e commosso applauso.
Il trionfo. La gara e la festa poi hanno preso il sopravvento. Ed è stata Giostra vera, combattuta e ricca di polemiche, come sempre. A prendersi il Palio è stato ancora una volta il Drago al termine di una avvincente sfida con il Grifone, sempre forte in piazza ma incapace di dare la zampata vincente. Bene anche il Cervo Bianco (la 'nonna' della Giostra, non vince dal 2002), tornato su ottimi livelli. Delude invece il Leone, ben presto fuori dai giochi. Il rione di Porta Carratica allunga così la sua fantastica serie con il sesto successo negli ultimi 7 anni, confermandosi re di piazza del Duomo. Trionfo completato dallo Speron d’Oro al sempiterno Gino Culatore, al suo nono successo personale (il primo è datato 1982). Eccezionale: è lui che ha tenuto in piedi il Drago quando il Grifone sembrava volare, è lui che l’ha portato al trionfo.
Primo girone. Immancabili le polemiche. Stavolta sotto accusa c’è finito l’orso del lato campanile, il cui braccio, seppure colpito dalle lance, all’inizio non voleva saperne di cadere. Dopo le prime due tornate nessuno aveva raccolto i 3 punti. Subito uno stop per i controlli e per dare un po’ d’olio. La prima vera emozione alla terza tornata quando il Grifone subisce un punto di penalità: Claudio Bartoletti (3 Speron d’Oro), infatti, è incappato in una doppia falsa partenza, anche se poi si è rifatto con il primo en plein della serata. Da segnalare anche il biglietto da visita di Culatore che prende 3 punti nonostante una scivolata del suo cavallo e un numero da circo (ha perso una staffa). Comunque, dopo il primo girone regna l’incertezza: Grifone, Drago e Cervo Bianco 4, Leon d’Oro 2.
Secondo girone. Comincia a delinearsi la gara. Il Grifone batte ancora il Drago (3-1 dopo l’1-0 del primo girone), Bartoletti coglie altri 3 punti, ma Remoli fallisce la sua tornata e il Drago, trascinato da Culatore, rimonta e va in testa. E’ un segnale preciso. Resta in gara anche il Cervo trascinato da Fabio Massimo, in lotta fino all’ultimo con Culatore per lo Sperone. Il Leone invece esce di scena con tre... nulli su tre. Questa la classifica a tre quarti di gara: Drago 11, Grifone 10, Cervo Bianco 8, Leon d’Oro 2 punti.
Terzo girone. Subito Grifone, mentre il Drago manca l’occasione contro il Leone. Resiste il Cervo. Quasi tutto si decide nello scontro diretto alla terz’ultima tornata tra Culatore (Drago) e Bartoletti (Grifone), i due capitani: una tornata bellissima, vinta da Culatore di un niente, che abbatte anche l’orso e conquista lo Sperone, mentre Bartoletti manca il bersaglio. La piazza è una bolgia. Il Drago prende così 2 punti di vantaggio sul Grifone a due tornate dalla fine. Quasi fatta. I punti della staffa (3) arrivano da Simone Gianni nel duello con Fabio Massimo del Cervo: un en plein che regala anche a Culatore lo Sperone in solitudine. Inutile l’ultima tornata, che peraltro registra l’unica caduta della serata (del Leone), per fortuna senza conseguenze. Classifica finale: Drago 18 punti, Grifone 16 (un punto di penalizzazione), Cervo Bianco 12, Leon d’Oro 3 punti.