Dal Resto del Carlino di Ascoli, a cura di Matteo Porfiri:
Ascoli Piceno, 3 giugno 2013 - ALLEGGERIRE lo scudo del saraceno, posto al centro del campo Squarcia, al fine di proteggere l’incolumità dei cavalli e dei cavalieri? No, grazie. Non bisogna snaturare la giostra e strumentalizzare il tema della sicurezza”. E’ questo il commento arrivato dagli altri capisestiere in merito alla proposta lanciata da Porta Tufilla, che attraverso una lettera ha chiesto al sindaco Castelli, di apportare alcune modifiche al moro e dunque anche al regolamento della Quintana. A poco più di un mese dalla giostra in notturna, però, nessuno è d’accordo con l’ultimatum lanciato dal sestiere rossonero dopo che il cavaliere Massimo Gubbini si è rotto il setto nasale nel corso delle ultime prove, a causa di un contraccolpo subito proprio durante l’assalto al saraceno.
“Personalmente ho deciso di riunire tutto il comitato di sestiere, prima di prendere una posizione ufficiale – spiega ad esempio il caposestiere di Porta Solestà, Luigi Lattanzi – Comunque, mi sembra assolutamente strano che prima che andassero in scena le prove nessuno si era lamentato, mentre adesso Tufilla solleva questa problematica solo perché il suo cavaliere si è infortunato. Sono disponibile a confrontarmi sul tema della sicurezza, ma non adesso quando manca solamente un mese alla giostra, della quale non dovremmo stravolgerne le caratteristiche. Del resto – conclude Lattanzi – i cavalieri si sono allenati tutti alle stesse condizioni”. “Il moro di Ascoli è storicamente così – prosegue il collega della Piazzarola, Pierluigi Messidori – Non si possono modificare le regole, perché non verrebbe salvaguardata la tradizione”.
Dello stesso parere, poi, anche il caposestiere di Porta Maggiore, Antonio De Angelis. “Se le modifiche verrebbero apportate solamente per migliorare il livello di sicurezza, sono favorevole anche io – spiega quest’ultimo – ma non ad un mese dalla Quintana. Anche il nostro cavaliere ha avuto problemi con lo scudo, ma non ci siamo affatto lamentati. Credo che non si debba strumentalizzare l’incolumità dei fantini o quella dei cavalli”. “Qualche modifica si potrebbe anche promuovere – conclude, invece, il caposestiere di Porta Romana, Pier Luigi Torquati – ma la giostra di Ascoli è caratterizzata anche dal fatto di essere molto dura, sotto tutti i punti di vista. Non dobbiamo snaturarla”. Non ha assunto posizione, infine, il caposestiere di Sant’Emidio, Mariangela Gasparrini, che ha dichiarato di non conoscere benissimo i dettagli della vicenda.