A cura di Roberto Parnetti:
E’ stata un vera e propria beffa la partecipazione dei Cavalieri di Arezzo (squadra composta da Mario Capacci, Andrea Acquisti, Piergiovanni “Nanni” Capacci, Maurizio Frulio, Adriano Martini e Giuseppe “Beppe” Mori) in rappresentanza dell’Italia, al Torneo Internazionale che si è svolto a Kiev (Ucraina) nello scorso fine settimana.
Beffa per alcuni discutibili decisioni del comitato organizzatore che hanno penalizzato i nostri cavalieri che si erano presentati a questo importante appuntamento agguerriti più che mai ed in un ottimo stato di forma.
Il primo “torto” subito dagli aretini è stato per i cavalli messi loro a disposizione dal comitato organizzatore in quanto, a causa delle elevate spese di trasporto, gli aretini non hanno potuto gareggiare con i propri destrieri.
Al termine della sfilata di apertura, che si é svolta per alcune strade del centro della capitale ucraina tra due ali di folla, e prima dell’inizio delle gare ai Cavalieri di Arezzo erano stati messi a disposizione solamente tre cavalli anziché cinque (ogni squadra partecipa infatti con 5 cavalieri giostranti). Ma non solo poiché l’Italia era stata abbinata, con una decisione alquanto di parte, alla forte rappresentativa della Svezia mentre la Polonia era stata abbinata alla Turchia e l’Ucraina ai cavalieri Tartari.
La gara ha visto gli italiani lottare con grande carattere chiudendo a 200 punti contro i 220 degli svedesi mentre nelle altre sfide si registrava la vittoria della Polonia e dell’Ucraina.
Nelle gare della domenica gli italiani venivano abbinati, anche in questo caso con una decisione alquanto discutibile per il criterio adottato, con la Polonia. Una gara combattuta come non mai e che ha entusiasmato gli spettatori presenti con gli aretini che hanno letterale travolto i polacchi con un punteggio finale di 250 punti (che è poi risultato il maggior punteggio ottenuto da una singola squadra nell’intero arco del torneo) contro 175.
Un successo che vedeva come protagonista il capitano Mario Capacci che ottenendo 60 punti personali si laureava miglior cavaliere del torneo.
La finalissima vedeva infine l’Ucraina battere la Svezia con 230 punti contro 190.