Da laquila.blog.rainews24.it:
L’Abruzzo si prepara a vivere con l’entusiasmo di sempre l’edizione 2013 della “Giostra Cavalleresca di Sulmona” (L’Aquila), uno degli appuntamenti di maggior richiamo che nel corso dell’estate si realizzano sul territorio regionale. Protagonisti della manifestazione saranno i tre borghi ed i quattro sestrieri in cui anticamente si divideva la città. La manifestazione è giunta quest’anno alla diciannovesima edizione. Teatro della manifestazione sarà la ‘piazza Maggiore’ in pieno centro storico a Sulmona (ma che presto potrebbe cambiare nome per essere intitolata a Papa Benedetto XVI per ricordare la visita del 4 luglio 2010 proprio in questa piazza) che per l’occasione verra’ adeguatamente attrezzata a ‘campo di gara’. Quello della Giostra è divenuto ormai da qualche anno un’appuntamento di grande richiamo per l’estate abruzzese e saranno migliaia i turisti e curiosi provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero per seguire l’evento.
Il programma di questa edizione è ricco di iniziative culturali e ricreative anche se l’attenzione maggiore sarà tutta rivolta alle sfide deri cavalieri e al tradizione corteo storico che si svolgerà sabato 27 luglio (ore 16,30) partendo dal piazzale della Cattedrale San Panfilo. Alle 18 avranno inizio le gare eliminatorie.
Il giorno successivo invece ancora il Corteo storico e le gare per le semifinali e finali. Anticamente la ‘Giostra di Sulmona’, secondo quanto riportato dall’umanista Ercole Cofano, nella sua ‘ Descriptionis Sulmonis’, si teneva due volte l’anno: il 25 marzo festa dell’Annunziata ed il 15 Agosto festa dell’Assunta. Corsa da cittadini nobili e da cavalieri sulmonesi e forestieri,essa vanta origini antichissime e perduro’ almeno fino al 1643.
Anticamente alla ‘Giostra’ ciascun cavaliere correva ‘ tre lance’ contro il mantenitore che armato e ben protetto da elmo e corazza attendeva la carica montato a cavallo al di la’ dello steccato che divideva in due corsie il campo. Il cavaliere doveva colpirlo con la lancia e a seconda della parte del corpo toccata veniva attribuito un apposito punteggio. Tre punti la ‘ botta’ alla testa, uno allo spallaccio.
Alla giostra moderna partecipano solo i Borghi e i Sestrieri della citta’ rappresentati da un proprio cavaliere. Ogni singolo concorrente percorrerà il tracciato al galoppo cercando di infilare gli anelli di diverso diametro (6, 8,10 cm) pendenti dalla sagoma dei tre mantenitori dislocati lungo il percorso. Il punteggio sarà calcolato in base agli anelli infilati:in caso di numero pari si terrà conto del diametro e in caso di ulteriore parità del tempo impiegato.
La tenzone è imperniata su scontri diretti, articolati in modo che ciascun contendente affronterà quattro avversari scelti mediante sorteggi, per complessivi 14 scontri che si correranno tra il sabato e la domenica. Al termine di questa prima fase i quattro che avranno conseguito il miglior punteggio si batteranno tra loro per definire i due che si contenderanno la vittoria finale.
Secondo la migliore tradizione al Sestriere o al Borgo vicitore sarà assegnato il classico ‘Palio’ mentre al cavaliere andra’ una catena d’oro con la medaglia raffigurante l’emblema di Sulmona con la sigla S.M.P.E tratta dal famoso emistichio ovidiano ‘Sulmo mihi patria est’.
Le scene di entusiasmo che caratterizzano la gara fra i rappresentanti dei diversi borghi e sestrieri i colori delle bandiere e dei costumi; la festa che si consuma nel Borgo o Sestriere vincitore fino alle prime luci dell’alba e soprattutto il corteo storico che sfila lungo le strade della città con i suoi costumi sfarzosi, suoni di tamburi e chiarine, guerrieri e cavalieri, nobildonne e principi fanno da cornice ad uno spettacolo che si rinnova ogni anno e che coinvolge un’intera comunità.