Alla fine dei giochi rimane da solo. Vince una quintana che ha il sapore di un "all in" a Mr.Rockfeller al casinò di Montecarlo. E' Emanuele Capriotti, nato a Castignano, dal sestiere di Porta Romana. Amaldra la sua cavalcatura. Forse l'aveva sentita dall'inizio che era una giostra strana. Si trattava infatti della classica giostra dei colpi di scena. Diciamo che ce ne sono all'incirca due o tre a decennio. Ricordiamo a memoria, la più vicina: la vittoria all'esordio di Massimo Gubbini su Runa. Sono quelle giostre, dove non contano i punti. Bensì conta lo stato mentale del cavaliere. Più che i punti contano i nervi saldi. Ebbene ieri sera abbiamo vissuto una strana giostra. Dove forse era più importante riportare a casa un punteggio, piuttosto che "il punteggio".
Dopo una bella innaffiata al campo, da parte di un passeggero temporale estivo, la giostra si apre con la prima tornata e con un colpo di scena per Luca Innocenzi di Porta Solestà. Il folignate su Dorilas commettono penalità. Bandierina nera. Dorilas posiziona due zoccoli fuori dal perimetro del tracciato di gara. E' il turno di Jacopo Rossi, su Sensuality Plum, per il sestiere di Sant'Emidio che chiude con tre centri ed un ottimo tempo. Balza in vetta alla classifica e ci rimarrà per tutto il corso della prima tornata. E' il turno di Emanuele Capriotti. Una buona tornata che lo fa posizionare a soli 10 punti alle spalle di Jacopo Rossi, al secondo posto. Denny Coppari per la Piazzarola, in ottimo spolvero, si posiziona al terzo posto nella tornata. C'è una presunta penalità, che non viene segnalata dai giudici di gara. Rimane il dubbio, perchè l'episodio non viene chiarito successivamente. Auspichiamo più rigore da parte dell'organizzazione, per affinare queste incongruenze che non regalano limpidezza alla Giostra. L'ascolano Guido Crotali, per Porta Maggiore è al di sotto dal punto di vista del rendimento, rispetto alle buone cose fatte vedere in prova. Si posiziona quarto nella tornata, principalmente per il tempo più alto, rispetto agli altri binomi. Entra Porta Tufilla, e succede l'impensabile. Fuori pista anche per Massimo Gubbini e Skipping Dancing. Bandiera nera.
Seconda tornata. Luca Innocenzi riscatta la prestazione della prima tornata con tempi stratosferici e precisione al bersaglio. Jacopo Rossi, consolida la propria posizione di gara. Gestendo il primo posto in maniera ottimale per essere un esordiente. Vogliamo fare i nostri complimenti al sestiere di Sant'Emidio per la preparazione con cui questo ragazzo si è presentato alla Quintana di Ascoli. Un impegno degno di rispetto ed ammirazione. Si tratta di un ragazzo molto forte e che fa ben sperare per le prossime Quintane, dato che ha dato non poco filo da torcere agli altri cavalieri, che in qualche caso sono molti anni che affrontano la Giostra. Emanuele Capriotti fa una tornata di punteggio inferiore alla prima. Amaldra va gestita molto. Potenziale enorme, alcune piccole traiettorie da affinare. Grande gesto, da parte del castignanese, quando Amaldra, all'ingresso della curva situata davanti alla tribuna figuranti, perde concentrazione per non seguire la solita traiettoria. Il cavaliere rosso-azzurro fa di tutto per tenerla in pista e colpisce un 80 a causa della traiettoria insolita della cavalla. Penalità per lui, bandierina rossa, nell'ultimo tratto di pista. Si colloca comunque alle spalle di Jacopo Rossi. Al secondo posto. A Denny Coppari succede l'imponderabile. Debby Devious, dopo una buona tornata del binomio bianco-rosso, si infortuna. L'episodio accade nell'ultimo tratto di pista. Coppari getta la lancia a terra, in segno di astio. Scende da cavallo e scoppia in lacrime. Ha il timore che la sua cavalcatura è rimasta gravemente infortunata. Entrano i soccorsi. Attimi di panico allo Squarcia. La cavalla viene portata via dall'ambulanza veterinaria. Dopo qualche minuto lo speaker La Rocca annuncia che per la cavalcatura della Piazzarola, si tratta solo di uno stiramento. Sollievo all'interno del mondo quintanaro. Guido Crotali effettua la sua tornata, sempre un pò sottotono, e si colloca al terzo posto. Chiude la tornata con un forte dolore al polso. Non correrà la terza tornata. Auguriamo al nuovo cavaliere di Porta Maggiore, il meglio. Il potenziale c'è, e in prova Guido lo ha dimostrato. Si tratta solo di tirare fuori in gara, quello che sa fare. E che sa fare bene. A questo punto però, la giostra non riparte. Se manca l'ambulanza veterinaria non è possibile giostrare. Riprende la giostra, dopo un periodo di attesa, con la seconda tornata di Massimo Gubbini, che si posiziona al sesto posto.
Inizia la terza tornata. Si ritirano Piazzarola, Porta Maggiore e Porta Tufilla. Rimangono in gara Porta Solestà, Sant'Emidio e Porta Romana. Luca Innocenzi prova a fare il botto. Anche se a questo punto, un eventuale tornata nulla dei suoi due contendenti, non potrebbe bastare comunque a far vincere il palio a Porta Solestà. Ci prova, tempi eccellenti, tre centri. Grandissima tornata. Emanuele Capriotti, a questo punto ci crede. Fissa la sua migliore tornata in termini di tempo all'interno della sua giostra. Al tabellone sono 2 gli ottanta. Il rosso-azzurro, con esperienza, mette il classico "fermino". La sfida è diretta a Jacopo Rossi, e sembra essere questa "io ho fatto il mio, ora tu fai il tuo". Capriotti è stabile al secondo posto. Sono circa 100, i punti di distacco dal cavaliere rosso-verde. A questo punto, il Palio è nelle mani di Jacopo Rossi. Tutta sua la responsabilità di portare o meno a casa la vittoria. Il cavaliere di San Gemini parte tranquillo, nell'ottica di chi vuole gestire la gara. Ce la fa per il 90 per cento della tornata e fa volare i sogni dei sestieranti rosso-verdi. All'ultima curva però, quella dei figuranti, esce di pista. Esplosione di sensi nel settore dei figuranti del sestiere di Porta Romana. Grida. Lacrime. Si tratta di cinque anni di attesa. L'attesa del ritorno del "Re" della Quintana di Ascoli. Il soprannome che i rosso-azzurri hanno dedicato ad Emanuele Capriotti, è proprio questo. Si perchè a Porta Romana, Capriotti ha vinto, con questo, sette palii su quattordici. Il castignanese rappresenta, da solo, metà della storia del sestiere rosso-azzurro. E' un pezzo di cuore del sestiere di Porta Romana. Risuonano nello Squarcia, i cori dei sestieranti rosso-azzurri intonati dal 2003 al 2007. E' stata una serata deja-vu. Per alcuni è stato piacevole. Per altri meno. Capriotti raggiunge Veneri nel numero di Quintane vinte: sette. Conferma anche una tradizione: spesso i grandi cavalieri che hanno calcato lo Squarcia, e vinto molte Quintane, vivono un periodo buio, fatto di delusioni e sconfitte, per poi vincere nuovamente verso la fine della carriera, una o più Quintane. Ora ci chiediamo: canto del cigno o nuova primavera per Emanuele Capriotti? Sarà la storia a raccontarcelo. Per gli amanti dell'albo d'oro: questa tendenza a vincere alla fine della carriera, dopo un periodo difficile, ha fatto parte anche della carriera dei seguenti cavalieri: Marcello Formica, Gianfranco Ricci, Gianni Vignoli e Luca Veneri. Emanuele Capriotti è in buona compagnia. Fa eccezione il recordman Paolo Margasini, che ha vinto nove quintane pressappoco in maniera continuativa. I migliori complimenti da parte dello staff del Quintanaro Moderno ad Emanuele Capriotti che si conferma un cavaliere, ancora in grado di regalare emozioni.
S.D.